MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 15 gennaio 2020
Agevolazione diretta a sostenere la promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione volontari italiani
Art. 1
Oggetto
1. Il presente decreto costituisce attuazione dell’art. 32, commi da 12 a 15, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58.
Art. 2
Soggetti beneficiari
1. I soggetti che possono beneficiare dell’agevolazione oggetto del presente decreto sono le associazioni rappresentative delle categorie produttive.
Art. 3
Tipologie di iniziative finanziabili
1. Sono ammissibili all’agevolazione le seguenti iniziative finalizzate alla promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione volontari italiani:
a) partecipazione a fiere e saloni internazionali;
b) eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali;
c) incontri bilaterali con associazioni estere;
d) seminari in Italia con operatori esteri e all’estero;
e) azioni di comunicazione sul mercato estero, anche attraverso GDO e canali on-line.
2. L’importo massimo dell’agevolazione fruibile da ciascun soggetto beneficiario è pari al 70% delle spese sostenute e non può superare in ogni caso euro 70.000,00 per anno.
3. La domanda volta ad ottenere l’agevolazione può essere presentata se il soggetto beneficiario, successivamente alla data di pubblicazione del presente decreto, abbia depositato, ai sensi degli articoli 11 e 11-bis del decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, come modificati dal decreto legislativo 20 febbraio 2019, n. 15, una domanda di registrazione di marchio collettivo o di certificazione oppure, ai sensi dell’art. 33 del decreto legislativo 20 febbraio 2019, n. 15, una domanda di conversione del marchio collettivo precedentemente registrato.
4. L’erogazione dell’agevolazione è subordinata all’accoglimento della domanda di registrazione o di conversione indicata al comma 3.
Art. 4
Spese ammissibili
1. Nell’ambito delle iniziative di cui all’art. 3, sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a) quote di partecipazione, affitto e allestimento di stand presso fiere e saloni internazionali in Italia e all’estero.
L’associazione che partecipa alla manifestazione fieristica con più di uno stand deve dichiararlo e spiegarne le motivazioni; in tal caso nei singoli stand, oltre ad essere chiaramente visibile il logo dell’associazione, deve essere indicata l’ubicazione degli stand delle altre imprese associate e garantita una adeguata informativa che dia conto della partecipazione collettiva delle imprese sotto l’egida dell’associazione;
b) affitto e allestimento di spazi espositivi temporanei;
c) interpretariato, traduzione, noleggio di attrezzature e strumentazioni;
d) brochure, cataloghi, materiale informativo, spot televisivi/radiofonici, pubblicità su siti web o su riviste internazionali inerenti il marchio;
e) spese per azioni dimostrative delle produzioni delle associazioni, realizzate in occasione delle iniziative previste nel progetto;
f) affitto sale per attività di formazione, incontri bilaterali e/o seminari.
Art. 5
Contenuto dei regolamenti d’uso
1. Il regolamento d’uso dei marchi collettivi deve recare le seguenti indicazioni:
a) il nome del richiedente;
b) lo scopo dell’associazione di categoria o lo scopo per il quale è stata costituita la persona giuridica di diritto pubblico;
c) i soggetti legittimati a rappresentare l’associazione di categoria o la persona giuridica di diritto pubblico;
d) le condizioni di ammissione dei membri;
e) la rappresentazione del marchio collettivo;
f) i soggetti legittimati ad usare il marchio collettivo;
g) le eventuali condizioni d’uso del marchio collettivo, nonché le sanzioni per le infrazioni regolamentari;
h) i prodotti o i servizi contemplati dal marchio collettivo, ivi comprese, se del caso, le eventuali limitazioni introdotte a seguito dell’applicazione della normativa in materia di denominazioni di origine, indicazioni geografiche, specialità tradizionali garantite, menzioni tradizionali per vini;
i) se del caso, l’autorizzazione a diventare membri dell’associazione titolare del marchio di cui all’art. 11, comma 4, del decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30.
2. Il regolamento d’uso dei marchi di certificazione deve recare le seguenti indicazioni:
a) il nome del richiedente;
b) una dichiarazione attestante che il richiedente soddisfa le condizioni di cui all’art. 11-bis del Codice di proprietà industriale;
c) la rappresentazione del marchio di certificazione;
d) i prodotti o i servizi contemplati dal marchio di certificazione;
e) le caratteristiche dei prodotti o dei servizi che devono essere certificate dal marchio di certificazione;
f) le condizioni d’uso del marchio di certificazione, nonché le sanzioni previste per i casi di infrazione alle norme regolamentari;
g) le persone legittimate ad usare il marchio di certificazione;
h) le modalità di verifica delle caratteristiche e di sorveglianza dell’uso del marchio di certificazione da parte dell’organismo di certificazione.
Art. 6
Soggetto gestore
1. Il soggetto gestore della presente misura è l’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura – Unioncamere.
2. I rapporti tra il soggetto gestore e la Direzione generale per la tutela della proprietà industriale – Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero dello sviluppo economico sono fissati tramite apposito atto convenzionale.
Art. 7
Copertura finanziaria
1. Gli oneri derivanti dal presente decreto, ivi inclusi quelli relativi alla gestione, sono a carico del capitolo 2370 di competenza della Direzione generale per la tutela della proprietà industriale – Ufficio italiano brevetti e marchi, nella misura di un milione di euro per ciascun anno a decorrere dal 2019.
Art. 8
Criteri e modalità di applicazione
1. Le modalità di presentazione della domanda di agevolazione, i criteri di valutazione delle stesse, le modalità di rendicontazione delle spese e di erogazione dell’agevolazione, i controlli, le sanzioni e le revoche sono definite con circolare applicativa del direttore generale per la tutela della proprietà industriale – Ufficio italiano brevetti e marchi.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO - Decreto ministeriale 20 novembre 2020 - Criteri e modalità di applicazione dell'agevolazione diretta a sostenere la promozione all'estero di marchi collettivi e di certificazione volontari italiani - Termini di apertura e…
- MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO - Decreto ministeriale 26 ottobre 2021 - Criteri e modalità di applicazione dell'agevolazione diretta a sostenere la promozione all'estero di marchi collettivi e di certificazione volontari italiani - Termini di apertura e modalità…
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - Comunicato 31 luglio 2020 - Riapertura del bando per la concessione di agevolazioni per la registrazione di marchi dell'Unione europea e marchi internazionali «Marchi+3»
- Agevolazioni ai sensi del decreto ministeriale 24 settembre 2014, come modificato dal decreto ministeriale 30 agosto 2019, concernente il regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di start-up…
- Regolamento recante modifiche al decreto del Ministro dello sviluppo economico 13 gennaio 2010, n. 33, di attuazione del codice della proprietà industriale adottato con decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, ai fini della disciplina del procedimento di…
- MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO - Decreto ministeriale 18 dicembre 2020 - Termini, modalità e condizioni per la concessione delle risorse previste dall'art. 1, comma 412, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, con l'obiettivo di favorire la diffusione delle…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Antiriciclaggio: i nuovi 34 indicatori di anomalia
L’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) con il provvedimento del 12 maggio 202…
- La non vincolatività del precedente deve essere ar
La non vincolatività del precedente deve essere armonizzata con l’esigenza di ga…
- Decreto Lavoro: le principali novità
Il decreto lavoro (decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023 “Misure urgenti p…
- Contenuto dei contratti di lavoro dipendenti ed ob
L’articolo 26 del decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023 ha introdotti impo…
- Contratto di lavoro a tempo determinato e prestazi
L’articolo 24 del decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023 ha modificato la d…