MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 19 aprile 2019
Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno POR Campania FESR FSE 2014/2020
Art. 1
(Definizioni)
Ai fini del presente decreto sono adottate le seguenti definizioni:
a) “legge n. 208/2015”: la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)” relativamente ai commi da 98 a 108 dell’articolo 1;
b) “POR Campania”: il Programma operativo regionale Campania FESR 2014-2020;
c) “circolare 3 agosto 2016”: la circolare dell’Agenzia delle entrate n. 34/E del 3 agosto 2016;
d) “Regolamento di esenzione”: il regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
e) “Regolamento n. 1303/2013”: il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013;
f) “Regione”: la Regione Campania;
g) “Ministero”: il Ministero dello sviluppo economico – Direzione generale per gli incentivi alle imprese;
h) “PMI beneficiarie”: le piccole e medie imprese, come definite all’allegato 1 del Regolamento di esenzione e in possesso dei requisiti di cui all’articolo 2; sono escluse dalle PMI beneficiarie le imprese aventi ad oggetto le attività economiche di cui alla sezione A della classificazione ATECO 2007;
i) “credito d’imposta”: il credito d’imposta per gli investimenti delle PMI beneficiarie istituito dall’articolo 1, commi da 98 a 108, della legge n. 208/2015 e successive modifiche e integrazioni;
j) “ambiti di specializzazione intelligente”: gli ambiti applicativi della Strategia di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione nella Regione approvata dalla Giunta regionale con Deliberazione n. 773 del 28 dicembre 2016;
k) “comunicazione”: la comunicazione per la fruizione del credito d’imposta presentata dalle PMI beneficiarie tramite l’apposito modello predisposto dall’Agenzia delle entrate e trasmessa dalla stessa Agenzia al Ministero a seguito dell’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta;
l) “progetto di investimento”: l’insieme degli investimenti aventi le caratteristiche di progetto di investimento iniziale così come definito dall’articolo 2, punti 49, 50 e 51, del Regolamento di esenzione;
m) “investimenti”: gli investimenti in beni strumentali nuovi aventi le caratteristiche di cui all’articolo 1, comma 99, della legge n. 208/2015 e facenti parte di un progetto di investimento;
n) “investimenti innovativi”: le immobilizzazioni materiali rientranti in una delle tipologie di beni strumentali indicate nella sezione III, campi B24-B28 (campi B20-B24 per il modello di comunicazione approvato con Provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 24 marzo 2016);
o) “Convenzione”: la convenzione tra la Regione e il Ministero per l’espletamento delle funzioni di Organismo Intermedio nell’ambito dell’Asse III, Competitività del sistema produttivo del POR Campania, ai sensi dell’articolo 123 del Regolamento n. 1303/2013;
p) “delibera n. 161/2016”: la delibera della Giunta della Regione n. 161 del 19 aprile 2016;
q) “tavola di raccordo”: la tavola di corrispondenza tra gli ambiti di specializzazione intelligente e gli ambiti della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, allegata al decreto della Direzione Generale per lo Sviluppo economico e le Attività Produttive della Regione Campania n. 54 dell’11 marzo 2019, riportata nell’allegato 5 al presente decreto.
Art. 2
(Requisiti e valutazione di ammissibilità)
Le risorse di cui alla delibera n. 161/2016 assegnate al credito d’imposta sono utilizzate a favore di PMI beneficiarie, autorizzate alla fruizione del medesimo credito d’imposta da parte dell’Agenzia delle entrate, in relazione a progetti di investimento che – secondo quanto dichiarato dalle PMI beneficiarie nella comunicazione – risultino:
a) non ultimati al momento della presentazione della comunicazione. La sussistenza di tale requisito è accertata con riferimento a quanto indicato al campo 7 “Data fine investimento”, sezione II, del quadro A della comunicazione;
b) di importo non superiore ad euro 500.000,00 (cinquecentomila/00); sono ammissibili anche i progetti di investimento di importo superiore ad euro 500.000,00 non contenenti investimenti innovativi. La sussistenza di tale requisito è accertata con riferimento a quanto indicato dalla PMI beneficiaria al campo 8 “Investimento lordo”, sezione II, del quadro A e nel quadro B, sezione III della comunicazione;
c) riguardare attività economiche rientranti nel campo di applicazione del Fondo europeo di sviluppo regionale, ad eccezione delle attività di cui alla sezione A della classificazione ATECO 2007 (agricoltura, silvicoltura e pesca);
d) realizzati o da realizzare nel territorio della Regione.
Ai fini della valutazione di ammissibilità al POR Campania i progetti di investimento sono sottoposti, sulla base della Convenzione, all’istruttoria del Ministero in quanto Organismo Intermedio per lo strumento del credito d’imposta previsto nell’ambito dell’Azione 3.1.1 del POR Campania.
Art. 3
(Criteri di priorità)
Ai fini delle priorità di cui all’articolo 4, comma 2, il Ministero per i soli progetti d’investimento aventi i requisiti di cui all’articolo 2 valuta:
a) la coerenza con gli ambiti di specializzazione intelligente sulla base della tavola di raccordo;
b) la presenza di investimenti innovativi con riferimento a quanto indicato dalla PMI beneficiaria nel quadro B, sezione III della comunicazione.
Art. 4
(Provvedimento di utilizzo delle risorse del POR Campania e priorità nell’adozione)
A seguito delle verifiche di cui agli articoli 2 e 3, il Ministero adotta i provvedimenti di utilizzo delle risorse del POR Campania per le PMI beneficiarie.
Seguendo l’ordine cronologico della data di trasmissione delle autorizzazioni da parte dell’Agenzia delle entrate, il Ministero adotta per primi i provvedimenti di utilizzo relativi ai progetti d’investimento coerenti con gli ambiti di specializzazione intelligente o caratterizzati, anche parzialmente, da investimenti innovativi e solo successivamente, fino alla concorrenza delle risorse disponibili a valere sul POR Campania, i restanti provvedimenti di utilizzo.
Il provvedimento di utilizzo delle risorse di cui al comma 1, trasmesso alla PMI beneficiaria tramite posta elettronica certificata (PEC), riporta:
a) l’importo, a valere sulle risorse del POR Campania, del credito d’imposta;
b) l’indicazione della struttura produttiva in cui è effettuato il progetto di investimento;
c) le condizioni che possono comportare il disimpegno totale o parziale delle risorse del POR Campania.
Art. 5
(Adempimenti della PMI beneficiaria e termini per l’utilizzo delle risorse del POR Campania)
A seguito della realizzazione dei progetti di investimento, la PMI beneficiaria rendiconta, secondo le modalità di cui al comma 4, le spese di acquisizione delle immobilizzazioni materiali previste nella comunicazione ed effettivamente sostenute, utilizzando il modulo “Dichiarazione di spesa” di cui all’allegato n. 1.
Alla dichiarazione di spesa di cui al comma 1 la PMI beneficiaria allega:
a) copia delle fatture di acquisto, i cui originali riportano il timbro ovvero la dicitura: “Spesa di € ____ rendicontata, ai fini dell’utilizzo delle risorse del POR Campania 2014-2020, a valere sul credito d’imposta previsto dalla legge 28 dicembre 2015 n. 208 (art. 1, commi 98-108) e valorizzata ai fini della compensazione operata con modello F24 n. prot…..del …”. In alternativa, la predetta dicitura può essere riportata nelle causali dei pagamenti, purché sia indicato il riferimento al corrispondente titolo di spesa. Nel caso di acquisizione di beni in locazione finanziaria, è allegata la documentazione di spesa attestante l’effettivo pagamento dei canoni;
b) quadro riassuntivo dell’investimento, redatto secondo lo schema di cui all’allegato n. 2;
c) copia della documentazione attestante l’effettivo pagamento delle fatture – tramite bonifico bancario, SEPA Credit Transfer, RIBA, assegno bancario, assegno circolare – e copia del relativo estratto conto;
d) dichiarazione liberatoria dei fornitori, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 3, attestante anche il requisito di novità dei beni come definito nella circolare 3 agosto 2016, paragrafo 3;
e) nel caso di acquisizione di beni in locazione finanziaria, copia del relativo contratto, da cui si evinca l’obbligo di acquisire il bene alla scadenza del contratto di locazione, nonché copia del verbale di consegna del bene acquisito e del piano di ammortamento dei canoni;
f) copia del modello di pagamento unificato F24 relativo al credito d’imposta ammesso alle risorse del POR Campania e utilizzato in compensazione secondo le modalità previste dal paragrafo 6 della circolare 3 agosto 2016;
g) copia del registro dei beni ammortizzabili, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, o documentazione equipollente (libro inventari, libro giornale ovvero registro IVA acquisti), dal quale si evinca l’annotazione delle immobilizzazioni materiali oggetto del progetto di investimento acquisite;
h) per i soli progetti di investimento che comprendono investimenti effettuati prima del 1° marzo 2017, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà resa dal legale rappresentante ovvero dal procuratore della PMI beneficiaria, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 4, relativa agli importi degli ammortamenti di beni strumentali ubicati presso la struttura produttiva oggetto del progetto di investimento agevolato, ascrivibili alle medesime categorie di beni di investimento acquisiti prima del 1° marzo 2017 in cui è articolato il progetto di investimento realizzato, che siano stati dedotti nel periodo d’imposta di acquisizione dei beni stessi;
i) documentazione fotografica delle targhe e delle etichette, di dimensioni adeguate, da collocare sui macchinari e oggetti fisici, che dovranno contenere le indicazioni previste nelle Linee Guida e nel manuale d’uso per le azioni di comunicazione, informazione e pubblicità a cura dei beneficiari dei finanziamenti del POR Campania FESR 2014-2020, approvate con decreto dirigenziale dell’Autorità di Gestione del FESR n. 44 del 20 marzo 2017.
La dichiarazione di spesa di cui al comma 1 è firmata digitalmente dal legale rappresentante o dal procuratore della PMI beneficiaria, nel rispetto di quanto disposto dall’articolo 24 del “Codice dell’amministrazione digitale” di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
Nel caso di sottoscrizione da parte del procuratore, è allegata copia della procura e del documento d’identità in corso di validità del soggetto che la rilascia.
La documentazione di cui al comma 1 è inviata al Ministero da parte della PMI beneficiaria:
a) nei termini indicati nel provvedimento di utilizzo di cui all’articolo 4, comma 1 e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2023;
b) esclusivamente mediante caricamento sulla piattaforma informatica all’indirizzo https://agevolazionidgiai.invitalia.it – sezione “Attuazione Misure DGIAI” a cura del rappresentante legale o procuratore, secondo le modalità indicate sul sito stesso.
Art. 6
(Verifiche per la conferma di utilizzo delle risorse del POR Campania)
Il Ministero esamina la documentazione di cui all’articolo 5, al fine di accertare:
a) la regolarità e completezza della documentazione prodotta;
b) la coerenza tra le immobilizzazioni materiali rendicontate e il progetto di investimento di cui alla comunicazione.
Nel caso in cui le verifiche di cui al comma 1 diano esito negativo e negli altri casi di cui all’articolo 8, il Ministero disimpegna, in tutto o in parte, le risorse POR Campania a copertura del credito d’imposta autorizzato in fruizione dall’Agenzia delle entrate e ne dà comunicazione alla stessa Agenzia e alla PMI beneficiaria.
Art. 7
(Ulteriori obblighi delle PMI beneficiarie, controlli e ispezioni)
La PMI beneficiaria è tenuta a:
a) consentire e favorire, in ogni fase del procedimento, lo svolgimento dei controlli, ispezioni e monitoraggi disposti dal Ministero, anche ai sensi dell’articolo 125 del Regolamento n. 1303/2013, nonché da organismi statali o comunitari competenti in materia, anche mediante sopralluoghi, al fine di verificare lo stato di avanzamento dei progetti di investimento e le condizioni per la fruizione e il mantenimento del beneficio;
b) non cedere né rilocalizzare l’attività produttiva fuori dell’ambito territoriale di intervento del POR Campania entro tre anni dal completamento dell’investimento;
c) non apportare modifiche sostanziali all’investimento che ne alterino la natura, gli obiettivi o le condizioni di attuazione, con il risultato di comprometterne gli obiettivi originari, per almeno tre anni dal completamento del progetto di investimento, così come previsto all’articolo 71, paragrafo 1, del Regolamento n. 1303/2013;
d) con riferimento alle sole comunicazioni presentate in data antecedente all’11 gennaio 2018, dichiarare di non aver chiuso la stessa o un’analoga attività nello spazio economico europeo nei due anni precedenti la domanda di aiuti a finalità regionale agli investimenti e che non ha in programma di cessare l’attività entro due anni dal completamento dell’investimento iniziale oggetto dell’aiuto nella zona interessata;
e) con riferimento alle sole comunicazioni presentate a decorrere dall’11 gennaio 2018, dichiarare di non aver effettuato una delocalizzazione verso lo stabilimento in cui deve svolgersi l’investimento iniziale per il quale è richiesto l’aiuto, nei due anni precedenti la comunicazione, e di impegnarsi a non farlo nei due anni successivi al completamento del progetto di investimento;
f) con riferimento ai progetti di investimento consistenti in un cambiamento fondamentale del processo di produzione ovvero finalizzati alla diversificazione di uno stabilimento esistente, rispettare quanto previsto dall’articolo 14, paragrafo 7, del Regolamento di esenzione;
g) corrispondere alle richieste di informazioni, dati e rapporti tecnici periodici disposte dal Ministero allo scopo di effettuare il monitoraggio dei progetti di investimento;
h) conservare, ai sensi dell’articolo 140, paragrafo 1, del Regolamento n. 1303/2013, la documentazione attestante le spese per immobilizzazioni materiali sostenute ai fini della fruizione del credito d’imposta per almeno due anni a decorrere dal 31 dicembre successivo alla presentazione dei conti nei quali sono incluse le spese finali di ciascun progetto di investimento. I documenti giustificativi della spesa devono essere conservati sotto forma di originali o, in casi debitamente giustificati, sotto forma di copie autenticate o su supporti per i dati comunemente accettati, comprese le versioni elettroniche di documenti originali o i documenti esistenti esclusivamente in forma elettronica;
i) adottare un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative al progetto di investimento, ferme restando le norme contabili nazionali;
l) rispettare gli obblighi fissati, ai sensi del paragrafo 2.2 dell’Allegato XII al Regolamento n. 1303/2013 in materia di responsabilità di informazione e comunicazione.
Il Ministero, può disporre, in ogni fase del procedimento, verifiche e controlli di natura documentale sull’avvenuta realizzazione e sull’ammissibilità di ciascun progetto di investimento finanziato con le risorse del POR Campania, riservandosi la facoltà di effettuare sopralluoghi e verifiche in loco su un campione di imprese agevolate, determinato anche sulla base delle risultanze dei predetti controlli documentali.
Art. 8
(Disimpegno delle risorse POR Campania)
Il Ministero può disimpegnare, in tutto o in parte, le risorse del POR Campania a copertura del credito d’imposta autorizzato in fruizione dall’Agenzia delle entrate al verificarsi di una o più delle seguenti condizioni:
a) assenza di uno o più requisiti di ammissibilità;
b) mancata realizzazione del progetto d’investimento entro il 31 dicembre 2019, come stabilito all’articolo 1, comma 98, della legge n. 208/2015;
c) documentazione incompleta o irregolare per fatti imputabili alla PMI beneficiaria e non sanabili;
d) mancato rispetto delle modalità e dei termini di cui all’articolo 5;
e) mancata entrata in funzione degli investimenti entro il termine fissato dall’articolo 1, comma 105, della legge n. 208/2015, o dismissione degli stessi prima del termine fissato dal medesimo comma, ovvero cessazione o rilocalizzazione dell’attività produttiva al di fuori dell’area del programma, ovvero modifica sostanziale che alteri la natura, gli obiettivi o le condizioni di attuazione dell’operazione, con il risultato di comprometterne gli obiettivi originari, qualora tali eventi intervengano entro tre anni dal completamento dell’investimento;
f) inadempimento degli obblighi di collaborazione previsti dall’articolo 7 del presente decreto e dal Regolamento n. 1303/2013 e successive disposizioni attuative e delegate per consentire le verifiche, i controlli e le ispezioni, nonché il monitoraggio e la valutazione dei risultati da parte del Ministero;
g) con riferimento alle acquisizioni di beni effettuate entro il 28 febbraio 2017, mancato rispetto del divieto di cumulo delle agevolazioni di cui all’articolo 1, comma 102, della legge n. 208/2015;
h) mancato rispetto di ulteriori prescrizioni previste dalla normativa di riferimento.
A fronte del disimpegno delle risorse del POR Campania comunicato alla PMI beneficiaria e all’Agenzia delle entrate, il credito d’imposta si intende concesso, ai sensi di quanto stabilito all’articolo 1, comma 108, della legge n. 208/2015, a valere su risorse nazionali, fatto salvo quanto diversamente disposto dal Ministero dell’economia e delle finanze, nonché dall’Agenzia delle entrate per effetto delle irregolarità riscontrate ovvero delle risultanze di ulteriori controlli.
Art. 9
(Oneri informativi)
Ai sensi dell’articolo 7 della legge 11 novembre 2011, n. 180, nell’allegato n. 6 è riportato l’elenco degli oneri informativi per le PMI beneficiarie ai fini dell’ammissione dei progetti di investimento alle risorse del POR Campania, pubblicato nell’apposita sezione del sito del Ministero all’indirizzo http://www.mise.gov.it/index.php/it/amministrazione-trasparente/altricontenuti/dati-ulteriori/oneri-informativi-per-cittadini-e-imprese.
Il presente decreto è pubblicato nel sito internet istituzionale e della sua adozione è data comunicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Allegato 1
DICHIARAZIONE DI SPESA
(Testo dell’allegato)
Allegato 2
QUADRO RIASSUNTIVO DELL’INVESTIMENTO
(omissis)
Allegato 3
DICHIARAZIONE LIBERATORIA FORNITORE
(Testo dell’allegato)
Allegato 4
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO NOTORIO AMMORTAMENTI
(Testo dell’allegato)
Allegato 5
TAVOLA CORRISPONDENZA
(Testo dell’allegato)
Allegato 6
ONERI INFORMATIVI
(Testo dell’allegato)
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