MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 19 luglio 2021
EuroHPC JU: Modalità e termini presentazione domande
Art. 1
(Definizioni)
1. Ai fini del presente decreto, sono adottate le seguenti definizioni:
a) “call 2020 EuroHPC”: call denominate rispettivamente “EuroHPC-2020-01: Advanced pilots towards the European exascale supercomputers & Pilot on quantum simulator”, con due topic distinti dalle lettere -a e -b, e “EuroHPC-2020-02: Framework Partnership Agreement in European low-power microprocessor technologies”, alle quali hanno partecipato proponenti italiani. Tutte le informazioni inerenti la call 2020 EuroHPC sono pubblicate nel sito internet https://eurohpc-ju.europa.eu/previous-calls?year=2020;
b) “contratto di rete”: il contratto di cui all’articolo 3, comma 4-ter, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e successive modifiche e integrazioni;
c) “decreto 1° luglio 2020”: il decreto del Ministro dello sviluppo economico 1° luglio 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 18 agosto 2020, n. 205, inerente all’intervento del Fondo per la crescita sostenibile finalizzato al sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo cofinanziati con risorse gestite a livello centralizzato dalle istituzioni, dalle agenzie, dalle imprese comuni o da altri organismi dell’Unione europea;
d) “decreto 6 maggio 2021”: il decreto del Ministro dello sviluppo economico 6 maggio 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana dell’8 luglio 2021, n. 162, recante la destinazione di ulteriori risorse del Fondo per la crescita sostenibile a valere sull’intervento di cui al decreto ministeriale 1° luglio 2020 per il sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo selezionati nelle call emanate nel corso del 2020 dall’impresa comune “EuroHPC”;
e) “Ministero”: il Ministero dello sviluppo economico;
f) “Organismo di ricerca”: un’entità (ad esempio, università o istituti di ricerca, agenzie incaricate del trasferimento di tecnologia, intermediari dell’innovazione, entità collaborative reali o virtuali orientate alla ricerca), indipendentemente dal suo status giuridico (costituito secondo il diritto privato o pubblico) o fonte di finanziamento, la cui finalità principale consiste nello svolgere in maniera indipendente attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale o nel garantire un’ampia diffusione dei risultati di tali attività mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di conoscenze. Qualora tale entità svolga anche attività economiche, il finanziamento, i costi e i ricavi di tali attività economiche devono formare oggetto di contabilità separata. Le imprese in grado di esercitare un’influenza decisiva su tale entità, ad esempio in qualità di azionisti o di soci, non possono godere di alcun accesso preferenziale ai risultati generati;
g) “panel di esperti”: esperti scientifici iscritti all’Albo degli esperti in innovazione tecnologica, istituito con decreto del Ministro delle attività produttive 7 aprile 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 4 luglio 2006, n. 153, e rinnovato con decreto del Ministero dello sviluppo economico 7 ottobre 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 3 dicembre 2015, n. 282;
h) “PMI”: le piccole e medie imprese, come definite dall’allegato 1 del Regolamento GBER;
i) “regolamento GBER”: il regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 187 del 26 giugno 2014, come modificato dal Regolamento (UE) n. 1084/2017 della Commissione del 14 giugno 2017, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
j) “ricerca industriale”: la ricerca pianificata o le indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o per apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi o servizi esistenti. Essa comprende la creazione di componenti di sistemi complessi e può includere la costruzione di prototipi in ambiente di laboratorio o in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota, se ciò è necessario ai fini della ricerca industriale, in particolare ai fini della convalida di tecnologie generiche;
l) “sviluppo sperimentale”: l’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati. Rientrano in questa definizione anche altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione di nuovi prodotti, processi o servizi. Rientrano nello sviluppo sperimentale la costruzione di prototipi, la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente che riproduce le condizioni operative reali laddove l’obiettivo primario è l’apporto di ulteriori miglioramenti tecnici a prodotti, processi e servizi che non sono sostanzialmente definitivi. Lo sviluppo sperimentale può quindi comprendere lo sviluppo di un prototipo o di un prodotto pilota utilizzabile per scopi commerciali che è necessariamente il prodotto commerciale finale e il cui costo di fabbricazione è troppo elevato per essere utilizzato soltanto a fini di dimostrazione e di convalida. Lo sviluppo sperimentale non comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione e servizi esistenti e ad altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.
Art. 2
(Modalità e termini per la presentazione delle domande di agevolazioni)
1. Ai fini dell’accesso alle agevolazioni finanziarie previste dall’articolo 2 del decreto 6 maggio 2021, i soggetti proponenti di cui all’articolo 3 del decreto 1° luglio 2020 i cui progetti di ricerca e sviluppo sono stati selezionati nell’ambito delle call 2020 EuroHPC, sono tenuti a presentare, secondo le modalità e nei termini indicati al comma 2, la domanda di agevolazioni, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 1, unitamente alla documentazione elencata all’allegato n. 2.
2. La domanda di agevolazioni e la documentazione indicata al comma 1, devono essere presentate in via esclusivamente telematica all’indirizzo di posta elettronica certificata dgiai.div07@pec.mise.gov.it entro le ore 24:00 del giorno 8 settembre 2021, completa di tutta la documentazione richiesta pena l’irricevibilità.
3. Il soggetto che presenta domanda assolve l’obbligo relativo all’imposta di bollo provvedendo ad annullare una marca da bollo di importo pari a 16,00 euro, come previsto dalla legge n. 71/2013, art. 1, commi 591 e 592 per le istanze presentate per via telematica. L’annullamento della marca da bollo, in ottemperanza al disposto dell’articolo 12 del D.P.R. n. 642/72, deve essere effettuato riportando il numero identificativo della marca da bollo nell’apposita sezione del modulo di domanda. Tale marca da bollo deve essere conservata in originale presso la sede o gli uffici del soggetto richiedente per eventuali successivi controlli.
4. Ai fini dell’accesso alla riserva di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto 6 maggio 2021, tutti i soggetti che propongono un progetto di ricerca e sviluppo in forma congiunta devono appartenere alla categoria delle PMI, fatti salvi gli eventuali Organismi di ricerca, o devono realizzare il progetto mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.
Art. 3
(Istruttoria dei progetti selezionati nell’ambito della call 2020 EuroHPC)
1. L’attività istruttoria delle domande di agevolazioni e della documentazione presentata ai sensi dell’articolo 2, è svolta dal Ministero, anche tramite visite in loco ed ispezioni. Qualora nel corso di svolgimento di tale attività risulti necessario acquisire ulteriori informazioni, dati o documenti rispetto a quelli presentati dal soggetto proponente ovvero precisazioni e chiarimenti in merito alla documentazione già prodotta, il Ministero può, anche per conto del panel di esperti, una sola volta durante lo svolgimento di ciascuna delle fasi di cui al comma 2, lettere a) e b), richiederli al soggetto proponente mediante una comunicazione scritta, assegnando un termine non prorogabile per la loro presentazione non superiore a dieci giorni per la fase a) e venti giorni per la fase b). Nel caso in cui la documentazione richiesta non sia presentata in modo completo ed esauriente entro i predetti termini, la domanda di agevolazioni viene valutata sulla base degli elementi disponibili.
2. L’attività istruttoria è articolata nelle seguenti fasi:
a) verifica della completezza della documentazione presentata e dei requisiti e delle condizioni formali di ammissibilità;
b) valutazione istruttoria della domanda sulla base degli elementi di cui al comma 4.
3. Nell’ambito dell’attività di cui al comma 2, lettera a), da completare nel termine di venti giorni dalla presentazione della domanda di agevolazioni, fatti salvi i giorni di interruzione del procedimento relativi alla comunicazione di cui al comma 1, il Ministero verifica il rispetto delle modalità e dei termini di presentazione delle domande, riscontra la completezza di tutti i documenti di cui all’articolo 2, procede a verificare i requisiti soggettivi di ammissibilità, il rispetto dei vincoli relativi all’avvio e alla durata del progetto e ai parametri di costo. Con riguardo ai parametri di costo, il Ministero verifica i limiti di spesa ammissibile del progetto da realizzare nel territorio nazionale, che devono essere non inferiori a euro 2.000.000,00 (duemilioni/00) e non superiori ad euro 20.000.000,00 (ventimilioni/00), sulla base dei costi e delle spese ammissibili esposti in sede di domanda dal soggetto proponente. Per spese e costi ammissibili si intendono quelli rientranti nelle categorie previste dal decreto 6 maggio 2021 come determinati, a seguito dell’applicazione delle percentuali di imputazione, da parte del soggetto proponente in sede di domanda, senza considerare in questa fase la congruità e la pertinenza delle singole voci di costo o di spesa. La positiva conclusione delle attività di cui al comma 2, lettera a), è condizione indispensabile per proseguire con le valutazioni di cui alla lettera b), dello stesso comma 2. In caso di conclusione negativa delle suddette attività, il Ministero procede a darne comunicazione al soggetto proponente ai sensi dell’articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche e integrazioni.
4. Nell’ambito dell’attività di cui al comma 2, lettera b), da completare nel termine di settanta giorni dalla presentazione della documentazione di cui all’articolo 2, comma 2, fatti salvi i giorni di interruzione del procedimento relativi alla comunicazione di cui al comma 1, il Ministero, avvalendosi eventualmente anche dell’ausilio del panel di esperti e tenuto conto delle valutazioni già effettuate dall’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni – EuroHPC, provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica del progetto esecutivo e della documentazione presentata ai sensi dell’articolo 2, e valuta:
a) le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente, anche attraverso i principali indici di bilancio;
b) la pertinenza e congruità delle spese previste dal progetto di ricerca e sviluppo, ai fini della determinazione dell’importo complessivo ammissibile ed agevolabile di progetto fornendo il quadro complessivo dei costi ammissibili e l’importo delle agevolazioni concedibili ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto 6 maggio 2021;
c) l’impatto del progetto sul piano economico-finanziario, secondo i criteri e gli elementi di cui all’articolo 4, comma 1, assegnando agli stessi un punteggio sulla base di quanto stabilito nella tabella riportata nell’allegato n. 7 e verificando il superamento o meno delle soglie di ammissibilità ivi indicate;
d) la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie.
5. Nel caso in cui, a seguito dello svolgimento dell’attività istruttoria di cui al comma 4, lettera b), il costo complessivo ammissibile del progetto risulti inferiore alla soglia minima di ammissibilità di 2.000.000,00 (duemilioni/00), a causa di una riduzione superiore al venti per cento delle spese e dei costi esposti nel progetto esecutivo, la domanda viene dichiarata non ammissibile.
6. Completate le attività di valutazione, il Ministero recepisce gli esiti istruttori complessivi di ammissibilità del progetto. In caso di esito positivo delle valutazioni istruttorie, il Ministero calcola, nel rispetto delle intensità massime di aiuto in equivalente sovvenzione lordo (ESL) indicate dagli articoli 4 e 25 del Regolamento GBER, le agevolazioni spettanti sulla base del costo complessivo ritenuto ammissibile e provvedere a dare immediata comunicazione dell’esito positivo delle valutazioni istruttorie al soggetto proponente per i successivi adempimenti, richiedendo la presentazione della documentazione necessaria per l’adozione del decreto di concessione secondo quanto indicato all’articolo 5. In caso di esito negativo, il Ministero dà comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento della domanda di agevolazioni al soggetto proponente ai sensi dell’articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche e integrazioni.
7. Nel caso in cui le risorse finanziarie non consentano l’accoglimento integrale di tutti i progetti selezionati nell’ambito delle call 2020 EuroHPC presentati lo stesso giorno, i progetti stessi sono ammessi all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito. La graduatoria è formata dal Ministero in ordine decrescente in relazione al punteggio relativo all’elemento di valutazione “solidità economico-finanziaria” di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a), numero 3, secondo le modalità indicate nel medesimo articolo 4, utilizzando i dati così come esposti dai soggetti proponenti nella dichiarazione relativa ai dati contabili, allegata alla domanda di agevolazione, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 6.
8. In caso di parità di punteggio tra più progetti, prevale il progetto con il minor costo presentato. Le domande sono ammesse solo se integralmente coperte dalle suddette disponibilità. A conclusione dell’attività istruttoria, qualora nel corso delle verifiche emergano dei dati utili alla formazione della graduatoria difformi rispetto a quelli dichiarati dal soggetto proponente, la graduatoria stessa, ai fini dell’accesso alle agevolazioni, viene rideterminata sulla base dei dati risultanti dalla predetta attività istruttoria.
Art. 4
(Criteri di valutazione)
1. Nell’ambito delle attività istruttorie di cui all’articolo 3, comma 4, lettera c), la valutazione dei progetti di ricerca e sviluppo tramite l’attribuzione di punteggi avviene sulla base dei seguenti criteri:
a) caratteristiche del soggetto proponente, valutato sulla base dei seguenti elementi:
1) capacità tecnico-organizzativa: capacità di realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo con risorse interne da valutare sulla base delle competenze e delle esperienze del proponente rispetto al settore/ambito in cui il progetto ricade, con particolare riferimento alla presenza di personale qualificato, di strutture interne dedicate all’attività di ricerca e sviluppo, alle tipologie e alla numerosità dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati nei tre anni precedenti la presentazione della domanda di agevolazione e all’ammontare delle spese di ricerca e sviluppo sostenute nello stesso periodo;
2) qualità delle collaborazioni: da valutare sulla base delle collaborazioni con Organismi di ricerca, sia in qualità di co-proponenti che in qualità di fornitori di servizi di consulenza; la valutazione è svolta con particolare riferimento alle competenze e alle esperienze specifiche degli Organismi di ricerca rispetto alle tecnologie al cui sviluppo è finalizzato il progetto presentato, all’attinenza delle attività previste a carico degli Organismi di ricerca nell’ambito della ricerca industriale ovvero nell’ambito dello sviluppo sperimentale, nonché alla misura in cui le attività degli Organismi di ricerca risultano necessarie per l’effettiva realizzazione del progetto. Nel caso in cui l’Organismo di ricerca sia coinvolto come fornitore di servizi di consulenza sono considerate solo le collaborazioni con costi ammissibili di domanda almeno pari al dieci per cento del costo ammissibile di domanda del progetto;
3) solidità economico-finanziaria, da valutare, con riferimento agli ultimi due bilanci approvati alla data di presentazione della domanda, sulla base dei seguenti indicatori:
i. copertura finanziaria delle immobilizzazioni: tale indicatore è determinato come valore medio dei rapporti tra la somma dei mezzi propri e dei debiti a medio-lungo termine sul totale delle immobilizzazioni relativi ai due esercizi contabili. I dati da considerare nel calcolo di ciascun rapporto sono determinati, con riferimento allo schema di Stato patrimoniale di cui all’articolo 2424 del codice civile, come segue:
– il valore relativo ai mezzi propri è quello del totale della voce A del Passivo “Patrimonio netto”;
– il valore relativo ai debiti a medio-lungo termine è quello dato dalla somma degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo della voce D del Passivo “Debiti”;
– il valore relativo alle immobilizzazioni è quello del totale della voce B dell’Attivo “Immobilizzazioni”;
ii. indipendenza finanziaria: tale indicatore è determinato come valore medio dei rapporti tra i mezzi propri e il totale del passivo relativi ai due esercizi contabili. I dati da considerare nel calcolo del rapporto sono determinati, con riferimento allo schema di Stato patrimoniale di cui all’articolo 2424 del codice civile, come segue:
– il valore relativo ai mezzi propri è quello del totale della voce A del Passivo “Patrimonio netto”;
– il valore relativo al Passivo è quello del totale del “Passivo”;
iii. incidenza degli oneri finanziari sul fatturato: tale indicatore è determinato come valore medio dei rapporti tra gli oneri finanziari e il fatturato relativi ai due esercizi contabili. I dati da considerare nel calcolo del rapporto sono determinati con riferimento allo schema di Conto economico di cui all’articolo 2425 del codice civile, come segue:
– il valore degli oneri finanziari è quello della voce C.17 “Interessi e altri oneri finanziari”;
– il valore del fatturato è quello del totale della voce A “Valore della produzione”;
iv. incidenza gestione caratteristica sul fatturato: tale indicatore è determinato come valore medio dei rapporti tra il margine operativo lordo e il fatturato relativi ai due esercizi contabili. I dati da considerare nel calcolo del rapporto sono determinati, con riferimento allo schema di Conto economico di cui all’articolo 2425 del codice civile, come segue:
– il valore del margine operativo lordo (MOL) è determinato come differenza tra il valore del totale della voce A “Valore della produzione” e le seguenti voci:
– Voce B.6 “Costo della produzione per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci”;
– Voce B.7 “Costo della produzione per servizi”;
– Voce B.8 “Costo della produzione per godimento di beni di terzi”;
– Voce B.9 “Costo della produzione per il personale”;
– Voce B.11 “Costo della produzione per variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci”;
– Voce B.14 “Costo della produzione per oneri diversi di gestione”;
– il valore del fatturato è quello del totale della voce A “Valore della produzione”;
b) qualità della proposta progettuale, valutata sulla base delle risultanze istruttorie acquisite dall’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni – EuroHPC e riguardante i seguenti elementi:
1) eccellenza: tale elemento è valutato con riferimento alla chiarezza e pertinenza degli obiettivi presentati. Viene valutata la solidità dell’idea proposta e il grado di credibilità della metodologia proposta per il raggiungimento dell’obiettivo finale. In particolare, viene posta particolare attenzione al potenziale delle applicazioni e alla misura di quanto le soluzioni proposte vadano oltre lo stato dell’arte attuale della tecnologia oggetto della Call 2020 EuroHPC;
2) qualità ed efficienza dei risultati attesi: tale elemento è valutato sulla base dell’appropriatezza delle strutture utilizzate e delle procedure riguardanti la gestione dei rischi e delle innovazioni introdotte dal progetto proposto;
c) impatto del progetto, valutata sulla base delle risultanze istruttorie acquisite dall’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni – EuroHPC e riguardante i seguenti elementi:
1) interesse industriale e potenzialità di sviluppo: tale elemento è valutato con riguardo all’interesse industriale all’esecuzione del progetto, con particolare riferimento alla capacità del progetto di generare soluzioni tecnologiche in grado di soddisfare i bisogni esistenti e/o di generare nuovi bisogni nei mercati in cui l’impresa opera ed alla capacità di raggiungere gli impatti previsti dai programmi di lavoro previsti dalle Call 2020 EuroHPC, ed eventuali impatti sostanziali non menzionati che rafforzerebbero la capacità di innovazione. Viene, inoltre, valutata la capacità di generare un miglioramento dell’impatto ambientale e sociale e di essere efficace nello sfruttamento e la disseminazione dei risultati del progetto.
2. Ai fini del calcolo degli indicatori relativi all’elemento di valutazione “solidità economico-finanziaria” di cui al comma 1, i dati contabili e le informazioni per ciascun soggetto proponente, ad eccezione di quanto previsto al comma 3, sono desunti dalla dichiarazione relativa ai dati contabili, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 6, allegata alla domanda di agevolazione. I dati e le informazioni riportati nella dichiarazione devono essere relativi agli ultimi due esercizi i cui bilanci risultano approvati alla data di presentazione della domanda di agevolazione, ovvero, per le imprese individuali e le società di persone, alle ultime due dichiarazioni dei redditi presentate alla stessa data ed ai relativi bilanci redatti secondo la IV direttiva CEE in conformità alle scritture contabili aziendali. Nel caso in cui il soggetto proponente abbia redatto il bilancio consolidato ai sensi degli articoli 25 e seguenti del decreto legislativo 9 aprile 1991, n. 127 e successive modifiche e integrazioni o sia controllato da un’impresa che abbia redatto il bilancio consolidato, il soggetto stesso può utilizzare i dati contabili e le informazioni degli ultimi due esercizi i cui bilanci consolidati risultano approvati alla suddetta data. In tali ultimi casi, non è ammessa una soluzione che assuma i dati contabili e le informazioni del soggetto proponente per un esercizio e quelli del bilancio consolidato per l’altro esercizio.
3. In relazione a ciascuno dei criteri di valutazione di cui al comma 1, lettere a), b) e c), i soggetti competenti procedono ad attribuire un punteggio secondo quanto previsto nella tabella riportata nell’allegato n. 7, arrotondato all’intero inferiore, qualora la prima cifra decimale sia inferiore a 5, ovvero all’intero superiore, qualora la prima cifra decimale sia pari o superiore a 5.
4. I punteggi relativi ai criteri di cui al comma 1, lettera b) e lettera c) sono attribuiti tenuto conto delle risultanze istruttorie acquisite dall’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni – EuroHPC. Nel caso di progetti congiunti, il punteggio relativo al criterio di cui al comma 1, lettera a), è ricavato come media di quelli riferiti a ciascuno dei soggetti proponenti ponderata in relazione all’ammontare dei costi ammissibili di domanda a carico di ciascuno di essi rispetto a quelli complessivi del progetto. Nel caso di Organismi di ricerca, la valutazione delle “caratteristiche del soggetto proponente” di cui al comma 1, lettera a), viene effettuata limitatamente alla “capacità tecnico-organizzativa” di cui al numero 1, dello stesso comma 1, lettera a); pertanto, in presenza di tali soggetti co-proponenti, il punteggio relativo agli elementi di valutazione “qualità delle collaborazioni” e “solidità economico-finanziaria” di cui, rispettivamente, al comma 1, lettera a), numeri 2) e 3), è calcolato come media dei punteggi relativi ai soggetti proponenti diversi dagli Organismi di ricerca, ponderata in relazione all’ammontare dei costi ammissibili di domanda a carico di ciascuno di essi rispetto a quelli complessivi del progetto al netto dei costi sostenuti dagli Organismi di ricerca.
5. La verifica della condizione minima di ammissibilità istruttoria è positiva qualora siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
a) il punteggio relativo ai singoli criteri di valutazione di cui al comma 1, lettere a), b) e c), sia almeno pari, rispettivamente, a 20, 20 e 13;
b) il punteggio complessivo, ottenuto dalla somma dei punteggi relativi ai singoli criteri di valutazione, sia almeno pari a 70 punti.
Art. 5
(Adempimenti connessi alla concessione delle agevolazioni)
1. Il soggetto proponente, ricevuta la comunicazione degli esiti positivi dell’attività istruttoria di cui all’articolo 3, comma 7, deve presentare, pena il rigetto della domanda di agevolazioni, entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione stessa, la seguente documentazione, qualora non già prodotta ed in corso di validità:
a) dichiarazione in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica di cui all’articolo 85 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 e successive modifiche e integrazioni;
b) indicazione del soggetto a cui sono assegnati i poteri di firma di straordinaria amministrazione per la sottoscrizione del decreto di concessione;
c) nel caso di progetti congiunti, mandato conferito per atto pubblico o scrittura privata autenticata ove non presentato unitamente alla domanda di agevolazioni.
2. Il Ministero, entro 30 giorni dalla presentazione da parte del soggetto proponente della documentazione di cui al comma 1, fatti salvi i termini previsti dall’articolo 92 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 e successive modifiche e integrazioni in merito al rilascio delle informazioni antimafia, procede all’adozione del decreto di concessione contenente l’indicazione delle spese e dei costi ammissibili, l’ammontare delle agevolazioni concedibili, gli impegni a carico del soggetto beneficiario anche in ordine agli obiettivi, tempi e modalità di realizzazione del progetto nonché le condizioni di revoca, e lo trasmette al soggetto beneficiario ovvero esclusivamente al soggetto capofila nel caso di progetti congiunti. Il soggetto beneficiario ovvero il soggetto capofila provvede, entro dieci giorni dalla ricezione del decreto di concessione, pena la decadenza dalle agevolazioni, a restituire al Ministero il decreto debitamente sottoscritto per accettazione. Nel caso di progetti congiunti il decreto di concessione deve essere sottoscritto da tutti i soggetti proponenti. Nel caso in cui il soggetto interessato, al fine del rispetto del requisito di cui all’articolo 3, comma 3, lettera c), del decreto 1° luglio 2020, abbia utilizzato i dati contabili e le informazioni degli ultimi due bilanci consolidati dell’impresa controllante, il decreto di concessione è sottoscritto anche dal legale rappresentante della stessa impresa controllante a titolo di assunzione dell’impegno di natura finanziaria alla restituzione delle agevolazioni concesse a favore del soggetto proponente ed eventualmente revocate per una o più delle cause previste dalla normativa, comprensive degli eventuali interessi. In tale ultima ipotesi, l’indicazione di cui al comma 1, lettera b), deve essere riferita anche al legale rappresentante dell’impresa controllante.
3. Il soggetto beneficiario, ovvero il soggetto capofila nel caso di progetti congiunti, è tenuto, ai sensi e nei termini di cui all’articolo 4, comma 2, lettera c), del decreto 1° luglio 2020, ad avviare il progetto ed a comunicarne la relativa data al Ministero.
Art. 6
(Erogazione delle agevolazioni)
1. Le agevolazioni sono erogate dal Ministero, sulla base delle richieste avanzate periodicamente dai soggetti beneficiari, in non più di cinque soluzioni, più l’ultima a saldo, in relazione a stati di avanzamento del progetto. Gli stati di avanzamento, ad eccezione di quanto previsto per la richiesta relativa alla prima erogazione e all’ultimo stato di avanzamento, rispettivamente, al comma 4, e al comma 6, devono essere relativi a un periodo temporale pari a un semestre o a un multiplo di semestre, a partire dalla data del decreto di concessione ovvero, nel caso in cui il progetto sia avviato successivamente all’adozione del decreto di concessione, a partire dalla data di effettivo avvio delle attività.
2. Il semestre in relazione al quale può essere effettuata la rendicontazione della singola spesa o del singolo costo viene individuato con riferimento alla data in cui la spesa o il costo è sostenuto per cassa, ad eccezione di quanto previsto al comma 6.
3. Ai fini dell’erogazione per stati di avanzamento il soggetto beneficiario deve presentare idonea documentazione, relativa alle attività svolte e alle spese e ai costi effettivamente sostenuti nel periodo temporale di cui al comma 1, consistente in fatture quietanzate o documenti contabili di valore probatorio equivalente ad eccezione di quanto previsto per le spese generali di cui all’articolo 5, comma 1, lettera d) del decreto 1° luglio 2020. I pagamenti dei titoli di spesa e dei costi devono essere effettuati con modalità che consentano la loro piena tracciabilità e la loro riconducibilità alla fattura o al documento contabile di valore probatorio equivalente a cui si riferiscono.
4. La prima erogazione per stato di avanzamento deve essere presentata, pena la revoca delle agevolazioni, ai sensi dell’articolo 13, comma 1, lettera f), del decreto 1° luglio 2020, entro diciotto mesi dalla data del decreto di concessione e può riguardare, indipendentemente dalla cadenza semestrale, anche il periodo temporale che va dall’avvio del progetto fino alla data del decreto di concessione. L’eventuale richiesta di erogazione per anticipazione di cui al comma 5, non è considerata utile ai fini del rispetto del predetto termine ultimo di diciotto mesi dalla data del decreto di concessione previsto per la presentazione della prima richiesta di erogazione per stato di avanzamento.
5. La prima erogazione può essere disposta a titolo di anticipazione nel limite massimo del trenta per cento del totale delle agevolazioni concesse, in favore di imprese di ogni dimensione, esclusivamente previa presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa che deve essere irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta, a favore del Ministero, di importo pari alla somma da erogare.
6. Ai fini dell’ultima erogazione a saldo, il soggetto beneficiario trasmette al Ministero, entro 3 mesi dalla data di ultimazione del progetto, la relativa richiesta corredata di una relazione tecnica finale, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 18 concernente il raggiungimento degli obiettivi e la documentazione relativa alle spese e ai costi complessivi sostenuti. Tale richiesta di erogazione dell’ultimo stato di avanzamento può riguardare un periodo temporale diverso da un semestre e deve essere presentata entro il predetto limite, pena la revoca delle agevolazioni, ai sensi dell’articolo 13, comma 1, lettera h), del decreto 1° luglio 2020. Il pagamento delle spese o dei costi sostenuti nell’ultimo stato di avanzamento può essere effettuato anche nei 3 mesi successivi alla data di ultimazione del progetto, ma, comunque, prima della richiesta di erogazione.
7. L’ammontare complessivo delle erogazioni, effettuate a stato avanzamento lavori ovvero a titolo di anticipazione, non può superare il 90 per cento del relativo importo concesso o del relativo importo spettante, ove inferiore. Il residuo 10 per cento delle agevolazioni, da sottrarre dall’ultimo stato di avanzamento o, se non sufficiente, anche da quello immediatamente precedente, ovvero dall’anticipazione, viene erogato a saldo, secondo quanto disposto al comma 9 del presente articolo.
8. Ai fini dell’erogazione delle agevolazioni, il soggetto beneficiario è tenuto a seguire le modalità di rendicontazione delle spese e dei costi indicate nell’allegato n. 8. Le richieste di erogazione a titolo di anticipazione devono essere redatte secondo lo schema di cui all’allegato n. 9, mentre quelle delle agevolazioni per stato di avanzamento devono essere redatte secondo lo schema di cui all’allegato n. 10, ovvero, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, secondo lo schema di cui all’allegato n. 11. Le richieste di erogazione devono essere presentate, unitamente alla documentazione di cui all’allegato n. 12, in via esclusivamente telematica, utilizzando la procedura resa disponibile nella sezione del sito internet del Ministero (www.mise.gov.it).
9. Le erogazioni sono disposte, compatibilmente con la disponibilità di cassa delle risorse finanziarie e salvo eventuali richieste di integrazione della documentazione presentata, entro sessanta giorni dalla ricezione dello stato di avanzamento e della relativa documentazione, fatta salva l’erogazione a saldo che è disposta entro sei mesi dalla data di ricezione della documentazione finale di spesa, al fine di consentire lo svolgimento delle verifiche di cui all’articolo 7, comma 3, e degli accertamenti sull’avvenuta realizzazione di ciascun progetto e l’adozione del decreto di concessione definitivo di cui all’articolo 7, comma 5.
10. Entro 60 giorni dalla ricezione di ciascuna richiesta di erogazione, il Ministero provvede a:
a) verificare che le spese e i costi siano stati effettivamente sostenuti e pagati e che siano stati rendicontati secondo quanto previsto dal presente articolo;
b) verificare la pertinenza, la congruità e l’ammissibilità delle spese e dei costi rendicontati;
c) verificare il rispetto del divieto di cumulo di cui all’articolo 6, comma 7, del decreto 1° luglio 2020;
d) verificare la regolarità contributiva del soggetto beneficiario;
e) verificare che il soggetto beneficiario sia in regola con il rimborso delle rate relative ad eventuali altri finanziamenti ottenuti a valere sul fondo di cui all’articolo 14 della legge 17 febbraio 1982, n. 46;
f) verificare che il soggetto beneficiario non rientri tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
g) verificare il rispetto delle condizioni previste dalla normativa vigente per l’erogabilità delle risorse pubbliche;
h) calcolare le agevolazioni spettanti;
l) effettuare una verifica tecnica intermedia ed una verifica finale secondo quanto previsto all’articolo 7;
m) in caso di esito positivo delle verifiche, acquisite anche le risultanze della valutazione del panel di esperti, erogare le quote di agevolazioni, come determinate ai sensi del presente articolo.
11. Nel medesimo termine di cui al comma 10, il panel di esperti in relazione agli aspetti tecnico-scientifico provvede a:
a) verificare il corretto andamento delle attività nonché l’avanzamento del progetto, dall’esame della documentazione tecnica prevista a corredo della richiesta e sulla base del rapporto tecnico presentato dal soggetto beneficiario;
b) verificare il permanere delle condizioni di ammissibilità accertate per gli aspetti di valutazione e verifica tecnico-scientifica;
c) verificare la pertinenza, la congruità e l’ammissibilità delle spese e dei costi rendicontati;
d) effettuare una verifica tecnica intermedia ed una verifica finale secondo quanto previsto all’articolo 7.
12. Qualora nel corso di svolgimento delle verifiche istruttorie propedeutiche all’erogazione di cui ai comma 10, e 11, risulti necessario acquisire ulteriori informazioni, dati o documenti rispetto a quelli presentati dal soggetto proponente ovvero precisazioni e chiarimenti in merito alla documentazione già prodotta, il Ministero può, anche per conto del panel di esperti, richiederli al soggetto beneficiario mediante una comunicazione scritta, una sola volta durante lo svolgimento delle verifiche di cui ai commi 10, e 11, con un termine non prorogabile per la presentazione degli elementi richiesti non superiore 20 giorni. Nel caso in cui la documentazione richiesta non sia presentata in modo completo ed esauriente entro i predetti termini, la richiesta di erogazioni è valutata sulla base degli elementi disponibili con lo stralcio delle spese non adeguatamente rendicontate.
Art. 7
(Verifica intermedia e verifica finale)
1. Indipendentemente dalla presentazione di stati di avanzamento lavori, il Ministero con la partecipazione del panel di esperti effettua una verifica intermedia in loco di natura tecnica sullo stato di attuazione del progetto di ricerca e sviluppo, a metà del periodo di realizzazione previsto, calcolato a partire dalla data di avvio comunicata ai sensi dell’articolo 4, comma 2, lettera c), del decreto 1° luglio 2020. Tale verifica è indirizzata a valutare, rispetto agli obiettivi realizzativi individuati nel piano di sviluppo, lo stato di svolgimento del progetto, le eventuali criticità tecniche riscontrate e le modifiche apportate rispetto alle attività previste, o che sarebbe utile apportare ai fini della positiva conclusione del progetto. Nel caso in cui la verifica si concluda con esito negativo il Ministero procede con la revoca delle agevolazioni.
2. Al fine di consentire lo svolgimento della verifica intermedia di cui al comma 1, con un adeguato supporto da parte del soggetto beneficiario ed in termini coerenti con la predetta disposizione, il soggetto beneficiario stesso può trasmettere, prima della data prevista di svolgimento della verifica, una relazione sullo stato di attuazione del progetto. Tale relazione deve contenere i dati e le informazioni, riportati nello schema di cui all’ allegato n. 19, registrati nel mese precedente a quello della data prevista per le verifica intermedia e deve essere presentato attraverso la procedura la procedura resa disponibile nella sezione del sito internet del Ministero (www.mise.gov.it).
3. Il Ministero con la partecipazione del panel di esperti, entro trenta giorni dalla data di trasmissione dell’ultimo stato di avanzamento lavori e prima dell’erogazione corrispondente, effettua una verifica finale volta ad accertare l’effettiva realizzazione del progetto, il raggiungimento degli obiettivi tecnologici previsti e la pertinenza e congruità dei relativi costi. In esito a tale verifica finale, il Ministero con la partecipazione del panel di esperti, redige una relazione tecnica che si conclude con un giudizio positivo o negativo sul progetto realizzato.
4. Al fine di consentire lo svolgimento della verifica finale di cui al comma 3, il soggetto beneficiario deve mantenere presso la propria sede, in originale, la documentazione giustificativa delle spese rendicontate. In particolare, in aggiunta a quella già prodotta negli stati di avanzamento lavori intermedi, il soggetto beneficiario deve rendere disponibile l’ulteriore documentazione relativa al personale (libro unico del lavoro, buste paga, registro presenze aziendale, documentazione attestante il pagamento di ritenute e oneri fiscali/previdenziali), alle attrezzature (registro beni ammortizzabili o, in alternativa, libro degli inventari o libro giornale riportanti le opportune annotazioni), insieme alle evidenze contabili di tutte le spese sostenute (libro IVA, libro giornale). Il soggetto beneficiario è tenuto comunque a rendere disponibile ulteriore documentazione, se necessaria ad effettuare opportuni approfondimenti. Il soggetto beneficiario deve, inoltre, rendere disponibile la documentazione tecnica di progetto utile a dimostrare l’effettiva realizzazione delle attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale.
5. Il Ministero, ai fini dell’adozione del decreto di concessione definitivo delle agevolazioni e dell’erogazione del saldo delle agevolazioni spettanti, dispone accertamenti sull’avvenuta realizzazione di ciascun progetto, ai quali continuano ad applicarsi le disposizioni di cui alla direttiva del Ministro dello sviluppo economico 10 luglio 2008, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 10 settembre 2008, n. 212.
Art. 8
(Indicatori di impatto, valori-obiettivo e monitoraggio)
1. Ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto ministeriale 8 marzo 2013, gli impatti attesi dell’intervento agevolativo sono determinati tramite gli indicatori e i relativi valori-obiettivo individuati nella tabella riportata nell’allegato n. 20.
2. Gli indicatori e i relativi valori-obiettivo di cui al comma 1 possono essere rideterminati in funzione di cambiamenti della situazione di contesto, o a seguito di modifiche procedurali che incidano sulla tempistica e sulle modalità di realizzazione dell’intervento e dei progetti finanziati.
3. Ai fini del monitoraggio e della valutazione dei risultati, i soggetti beneficiari delle agevolazioni sono tenuti a trasmettere, utilizzando la procedura resa disponibile nella sezione del sito internet del Ministero (www.mise.gov.it), con riferimento al primo e al secondo esercizio successivi alla conclusione del progetto, le seguenti informazioni:
a) dati di bilancio inerenti alle spese di ricerca e sviluppo, al fatturato, con specifica indicazione della parte relativa al settore produttivo oggetto della ricerca, ed ai costi connessi al processo produttivo per la quantificazione dell’efficientamento dello stesso a seguito della realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo;
b) dati inerenti al personale qualificato, ossia il personale dipendente iscritto nel libro unico del lavoro dell’impresa proponente in possesso di una laurea (laurea di primo livello o titolo di diploma di laurea di vecchio ordinamento, ovvero titoli di lauree ad esso equipollenti ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, 9 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 7 ottobre 2009, n. 233, laurea specialistica o magistrale) in discipline di ambito tecnico o scientifico come individuate nell’allegato n. 2 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134.
Art. 9
(Trattamento dei dati personali)
1. In attuazione del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 recante la disciplina europea per la protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (General Data Protection Regulation – GDPR) e nel rispetto del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, così come novellato dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, i soggetti che richiedono le agevolazioni ai sensi del presente decreto sono tenuti in fase di compilazione della domanda e dei relativi allegati a prendere visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali pubblicata nell’apposita sezione “Intervento del Fondo per la crescita sostenibile in favore dei progetti di ricerca e sviluppo cofinanziati con risorse comunitarie – call 2020 EuroHPC” del sito internet del Ministero (www.mise.gov.it).
Art. 10
(Disposizioni finali)
1. In ottemperanza all’articolo 7 della legge 11 novembre 2011 n. 180, nell’allegato n. 21 è riportato l’elenco degli oneri informativi per le imprese previsti dal decreto 6 maggio 2021 e dal presente provvedimento.
2. Il Ministero può avvalersi dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia, in qualità di società in house dello stesso Ministero, per lo svolgimento degli adempimenti amministrativi e dei controlli di cui all’articolo 12, comma 2, del decreto 1° luglio 2020, come meglio definiti dagli articoli 3, 4, 5, 6 e 7, e del panel di esperti per lo svolgimento delle adempimenti di natura di cui all’articolo 12, comma 3, del decreto 1° luglio 2020, come meglio definiti dagli articoli 4, 5, 6 e 7.
3. Ai sensi dell’articolo 18-ter del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, sulla piattaforma telematica «Incentivi.gov.it» sono pubblicate le informazioni relative alla misura agevolativa istituita con il presente provvedimento.
Allegato 1
MODULO DOMANDA PROGETTO DEFINTIVO
(Testo dell’allegato)
Allegato 2
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI AGEVOLAZIONI A VALERE SULLE RISORSE DI CUI AL DECRETO MINISTERIALE 6 MAGGIO 2021
CALL 2020 EUROHPC
Alla domanda di agevolazioni di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto direttoriale deve essere allegata la seguente documentazione:
a) dichiarazione sostitutiva di atto notorio inerente ai requisiti di accesso alle agevolazioni di cui al decreto 1° luglio 2020, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 3a ovvero, nel casi di Organismi di ricerca, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 3b, del presente decreto direttoriale. Tale dichiarazione, nel caso di progetti presentati in forma congiunta, deve essere presentata per ciascuno dei soggetti co-proponenti;
b) Scheda dei dati tecnici, per ciascuno dei soggetti proponenti, redatta in conformità allo schema di cui all’allegato n. 4;
c) da parte del soggetto proponente o, nel caso di progetto congiunto, da parte del solo soggetto capofila: piano di sviluppo, redatto in conformità allo schema di cui all’allegato n. 5;
d) dichiarazione sostitutiva di atto notorio, una per ciascuno dei soggetti proponenti, concernente i dati contabili utili per le valutazioni di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a), numero 3, del decreto direttoriale 19 luglio 2021 contenente le informazioni riportate nello schema di cui all’allegato n. 6. Tale dichiarazione deve essere resa dal legale rappresentante dell’impresa proponente e controfirmata dal presidente del collegio sindacale o dal revisore unico ovvero, nel caso in cui tali organi sociali non siano presenti, da un professionista iscritto nell’albo dei revisori legali, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro, ovvero dal responsabile del centro di assistenza fiscale. Nel caso di bilancio consolidato, la dichiarazione è altresì sottoscritta dal legale rappresentante e dal presidente del collegio sindacale o da un revisore unico dell’impresa controllante, qualora diversa dal soggetto interessato. Tale dichiarazione non deve essere resa dagli Organismi di ricerca;
e) nel solo caso di progetto proposto congiuntamente, da parte del solo soggetto capofila: copia del contratto di rete o di un’altra tipologia di contratto volta a definire una collaborazione, stabile e coerente tra tutti i soggetti proponenti, definito in conformità a quanto previsto dall’articolo 3, comma 2, del decreto 1° luglio 2020;
f) Full project proposal selezionata nell’ambito delle call EuroHPC 2020;
g) Comunicazione (notification letter) EuroHPC di valutazione positiva del progetto e relativi allegati (evaluation summary report) degli esiti istruttori.
Allegato 3a
DICHIARAZIONE REQUISITI
(Testo dell’allegato)
Allegato 3b
DICHIARAZIONE REQUISITI ODR
(Testo dell’allegato)
Allegato 4
SCHEDA DATI TECNICI
(Testo dell’allegato)
Allegato 5
PIANO DI SVILUPPO
(Testo dell’allegato)
Allegato 6
DICHIARAZIONE DATI CONTABILI
(Testo dell’allegato)
Allegato 7
CRITERI DI VALUTAZIONE
(Testo dell’allegato)
Allegato 8
CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI E DISPOSIZIONI INERENTI ALLE MODALITÀ DI RENDICONTAZIONE
- Costi ammissibili
Le spese e i costi ammissibili sono determinati secondo i seguenti criteri:
- a) Personale
a.1 Personale dipendente:
Questa voce comprende il personale del soggetto proponente limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali.
Rientra in tale voce il personale dipendente che svolga anche funzione di amministratore, esclusivamente nel caso in cui si tratti di profili tecnici che svolgano, con i vincoli di subordinazione e gli altri requisiti previsti dalle norme di carattere generale vigenti e dagli orientamenti degli enti competenti per la qualificazione del rapporto di lavoro dipendente, attività tecniche nell’ambito del progetto di ricerca e sviluppo al di fuori di quelle di natura amministrative relative alla carica ricoperta.
Le ore dedicate giornalmente al progetto da ciascun addetto devono essere rilevate in appositi registri di presenza, redatti secondo lo schema di cui in allegato n. 16 dei quali ciascun soggetto beneficiario deve dotarsi per ognuna delle unità operative presso le quali è previsto lo svolgimento del progetto.
Tali schemi, redatti in modo che risulti il monte ore complessivamente prestato dal dipendente con distinta delle ore impegnate nel progetto, devono essere sottoscritti dal singolo addetto e dal suo responsabile organizzativo e controfirmati dal responsabile del progetto.
Il costo relativo riconosciuto ai fini delle agevolazioni è determinato in base alle ore lavorate, valorizzate al costo orario. A tal fine si forniscono le seguenti indicazioni:
– per ogni persona impiegata nel progetto sarà preso come base il costo effettivo annuo lordo (retribuzione effettiva annua lorda, con esclusione dei compensi per lavoro straordinario e diarie, maggiorata degli oneri di legge o contrattuali, anche differiti); il “costo orario” sarà computato per ogni persona dividendo tale costo annuo lordo per il numero di ore lavorative contenute nell’anno per la categoria di appartenenza, secondo i contratti di lavoro e gli usi vigenti per l’impresa;
– il monte ore annuo, ai fini del calcolo del costo orario, deve essere decurtato delle ore relative a ferie, permessi retribuiti, riposi per festività soppresse e per festività cadenti in giorni lavorativi spettanti da CCNL;
– per il personale universitario (professori e ricercatori) la quantificazione delle attività è pari a 1500 ore annue (Legge 30 dicembre 2010, n. 240 – Legge Gelmini);
– per il personale dipendente di Organismi di ricerca con natura giuridica pubblica il monte ore annuo da considerarsi per il calcolo del costo orario è quello stabilito dalle regolamentazioni interne agli stessi; per il personale dipendente di Organismi di ricerca con natura giuridica privata il monte ore annuo viene determinato analogamente a quanto stabilito per le imprese;
– ai fini della valorizzazione non si farà differenza tra ore normali ed ore straordinarie;
– le ore di straordinario addebitabili al progetto non potranno eccedere quelle massime consentite dai contratti di lavoro vigenti; per il personale senza diritto di compenso per straordinari non potranno essere addebitate, per ogni giorno, più ore di quante stabilite nell’orario di lavoro.
a.2 Personale non dipendente:
Questa voce comprende il personale non dipendente, con contratto di collaborazione o di somministrazione lavoro, nonché, per gli Enti Pubblici di Ricerca (EPR) e le Università, il personale titolare di specifico assegno di ricerca o borsa impegnato in attività analoghe a quelle del personale dipendente di cui al punto a.1. Il contratto deve contenere l’indicazione dell’oggetto della prestazione, con esplicito riferimento al progetto di ricerca e sviluppo da agevolare, della data di inizio e della durata dell’incarico, della remunerazione complessiva e di eventuali maggiorazioni per diarie e spese, delle attività da svolgere e delle modalità di esecuzione. Il costo connesso alle attività lavorative prestate dal personale non dipendente al di fuori delle strutture del soggetto beneficiario viene classificato nella voce di costo c) e non rientra tra i costi diretti agevolabili sui quali sono calcolate le spese generali di cui alla lettera d).
Rientra in tale voce il personale che svolga anche funzione di amministratore, esclusivamente nel caso in cui si tratti di profili tecnici che svolgano, attività tecniche nell’ambito del progetto di ricerca e sviluppo al di fuori di quelle di natura amministrative relative alla carica ricoperta. Non sono ammissibili le prestazioni lavorative fornite dall’Amministratore Unico o dal socio accomandatario di SAS, ovvero nel caso di prestazioni affidate ai membri del CdA non sono ammissibili se riguardano la totalità o la maggioranza dei membri. Negli altri casi la prestazione può essere ammessa in relazione a incarico conferito dal CdA del soggetto beneficiario o relativa deliberazione del medesimo organo, purché l’amministratore interessato si sia astenuto dalla votazione, relativamente ad attività di natura tecnica per la quale sia previsto un compenso aggiuntivo rispetto all’emolumento consiliare.
Il costo riconosciuto ai fini delle agevolazioni è determinato in base al costo previsto dal contratto di collaborazione o di somministrazione lavoro ovvero dall’assegno di ricerca al netto di IVA qualora prevista. Nel caso in cui la prestazione lavorativa prevista dal contratto non riguardi in modo esclusivo il progetto di ricerca e sviluppo, il costo del contratto è ammesso all’agevolazione in proporzione all’impiego effettivo del lavoratore per il progetto.
Le ore dedicate al progetto dal lavoratore non dipendente, con riferimento al periodo di rendicontazione, devono essere rilevate in appositi registri (timesheet).
Sono fatte salve le diverse modalità di calcolo ammissibili nel rispetto delle disposizioni autorizzative delle iniziative agevolate.
- b) Strumenti e le attrezzature
In questa voce rientrano i costi degli strumenti e delle attrezzature, nuovi di fabbrica, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto.
Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati, per tutto il loro ciclo di vita, per il progetto di ricerca e sviluppo, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, nel limite delle quote fiscali ordinarie di ammortamento.
Nel caso in cui gli strumenti e le attrezzature, o parte di essi, per caratteristiche d’uso siano caratterizzati da una vita utile pari o inferiore alla durata del progetto, i relativi costi possono essere interamente rendicontati, previa attestazione del responsabile tecnico del progetto e positiva valutazione del Soggetto gestore.
I criteri che saranno applicati per la determinazione del costo delle attrezzature e delle strumentazioni sono i seguenti:
– il costo delle attrezzature e delle strumentazioni, da utilizzare esclusivamente per il progetto, è determinato in base alla fattura al netto di IVA, ivi inclusi i dazi doganali, il trasporto e l’imballo, con l’esclusione invece di qualsiasi ricarico per spese generali; il costo è comprensivo di IVA nel solo caso in cui tale imposta non sia trasferibile e recuperabile dal beneficiario ad eccezione dei beneficiari soggetti ad un regime forfetario ai sensi del Titolo XII della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006. In tale ipotesi il beneficiario deve dimostrare, con apposita autodichiarazione firmata dal legale rappresentante, di svolgere esclusivamente operazioni attive esenti;
– per le attrezzature e le strumentazioni, il cui uso sia necessario ma non esclusivo per il progetto, il costo relativo, da calcolare come indicato al punto precedente, è ammesso all’agevolazione in parte proporzionale all’uso effettivo per il progetto, nel limite delle quote fiscali ordinarie di ammortamento del costo stesso.
Nel caso in cui i beni siano acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, il costo ammissibile è dato dai canoni pagati nel periodo di attuazione del progetto dal soggetto beneficiario, al netto degli interessi e delle altre spese connesse al contratto (tra cui tributi, oneri assicurativi, costi di rifinanziamento, spese generali, ecc.). Il costo ammissibile così determinato non può comunque eccedere, complessivamente, il costo determinato tenendo conto dell’uso effettivo per il progetto, calcolato sul valore di mercato del bene. I canoni pagati devono essere comprovati da una fattura quietanzata o da un documento contabile avente forza probatoria equivalente. In particolare, devono essere forniti:
– contratto di noleggio o leasing, con la descrizione in dettaglio delle attrezzature, il loro costo d’acquisto, la durata del contratto, il numero delle rate e il canone distinto dall’importo relativo a tasse e spese varie;
– fatture del fornitore intestate al soggetto beneficiario, relative ai canoni periodici di noleggio o leasing con evidenza della quota capitale da rimborsare;
– documentazione attestante l’avvenuto pagamento.
Ai fini dell’ammissibilità, la data in cui si perfeziona il contratto di leasing deve essere coincidente o successiva alla data di avvio del progetto e deve prevedere una durata contrattuale minima corrispondente alla vita utile del bene ovvero l’obbligo di riscatto del bene alla scadenza del contratto stesso. Non sono ammesse le spese relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria già di proprietà del soggetto beneficiario delle agevolazioni.
Nel caso in cui i beni siano acquisiti tramite noleggio, il costo ammissibile sarà commisurato all’effettivo uso degli strumenti e delle attrezzature per il progetto.
- c) Servizi di consulenza e beni immateriali
La voce comprende i costi relativi a servizi di consulenza, i costi per prestazioni di terzi e i costi per l’acquisizione di risultati di ricerca, brevetti, know-how e diritti di licenza.
L’acquisizione del servizio o del bene immateriale deve avvenire da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, ossia le condizioni relative all’operazione tra i contraenti non devono differire da quelle che sarebbero applicate tra imprese indipendenti e non devono contenere alcun elemento di collusione.
Per consulenze si intendono le attività, rivolte alla ricerca e alla progettazione, commissionate a terzi, che devono risultare affidate attraverso lettere di incarico o contratti. Tali documenti devono contenere il riferimento al progetto agevolato, le attività da svolgere e le modalità di esecuzione, l’impegno orario, il periodo di svolgimento, l’output previsto e l’importo.
Per prestazioni di terzi si intendono prestazioni di carattere esecutivo.
Rientrano in tale voce anche i costi relativi al personale non dipendente per la quota parte relativa alle attività lavorative svolte al di fuori delle strutture del soggetto beneficiario.
Il costo delle consulenze e delle prestazioni è determinato in base alla fattura, al netto di IVA; il costo è comprensivo di IVA nel solo caso in cui tale imposta non sia trasferibile e recuperabile dal beneficiario ad eccezione dei beneficiari soggetti ad un regime forfetario ai sensi del Titolo XII della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006. In tale ipotesi il beneficiario deve dimostrare, con apposita autodichiarazione firmata dal legale rappresentante, di svolgere esclusivamente operazioni attive esenti.
Nel caso di consulenze o prestazioni affidate a soggetti che abbiano rapporti di cointeressenza con l’impresa finanziata (quali soci, soggetti appartenenti allo stesso gruppo industriale, società partecipate), il soggetto beneficiario è tenuto a far rispettare a questi ultimi i medesimi criteri di imputazione e determinazione dei costi di cui alla lettera a) In particolare, in fase di rendicontazione, il soggetto beneficiario è tenuto a presentare oltre alle fatture e agli altri titoli di spesa debitamente quietanzati relativi alle consulenze e/o alle prestazioni realizzate dal “soggetto collegato” anche il rendiconto del “soggetto collegato”. In caso di discordanza tra gli importi risultanti dalle fatture e dal rendiconto sarà considerato ammissibile il minore tra i due importi.
Non sono ammissibili le prestazioni e le consulenze fornite dall’Amministratore Unico o dal socio accomandatario di SAS, ovvero nel caso di prestazioni affidate ai membri del CdA non sono ammissibili se riguardano la totalità o la maggioranza dei membri. Negli altri casi la prestazione può essere ammessa in relazione a incarico conferito dal CdA del soggetto beneficiario, purché l’amministratore interessato si sia astenuto dalla votazione, relativamente ad attività di natura tecnica per la quale sia previsto un compenso aggiuntivo rispetto all’emolumento consiliare. La prestazione deve essere esaminata ed accettata dal Soggetto gestore.
Per i beni immateriali (risultati di ricerca, brevetti, know-how, diritti di licenza) si applicano i seguenti criteri:
– il costo dei beni, da utilizzare esclusivamente per il progetto, è determinato in base alla fattura al netto di IVA. Il costo è comprensivo di IVA nel solo caso in cui tale imposta non sia trasferibile e recuperabile dal beneficiario ad eccezione dei beneficiari soggetti ad un regime forfetario ai sensi del Titolo XII della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006. In tale ipotesi il beneficiario dovrà dimostrare, con apposita autodichiarazione firmata dal legale rappresentante, di svolgere esclusivamente operazioni attive esenti;
– il costo dei beni, utilizzati non in modo esclusivo, è ammesso all’agevolazione in proporzione all’uso effettivo per il progetto, con riferimento all’ammortamento fiscale degli stessi.
Nel caso in cui i beni siano di proprietà di uno o più soci del soggetto beneficiario o, nel caso di soci persone fisiche, dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado, i relativi costi sono ammissibili in proporzione alle quote di partecipazione nel soggetto beneficiario degli altri soci; la rilevazione della sussistenza delle predette condizioni, con riferimento sia a quella di socio che a quella di proprietario, che determinano la parzializzazione della spesa, va effettuata a partire dai ventiquattro mesi precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazioni.
- d) Spese generali
Le spese generali sono calcolate, per ciascuno stato avanzamento lavori, nella misura del 25% dei costi diretti agevolabili del progetto, secondo quanto stabilito dall’articolo 20 del Regolamento delegato (UE) n. 480/2014 e dall’articolo 29 del Regolamento (UE) n. 1290/2013.
In particolare, i costi diretti agevolabili del progetto sono quelli relativi a:
– costo del personale, determinato secondo quanto indicato alla lettera a);
– spese per strumenti e attrezzature, determinate secondo quanto indicato alla lettera b);
– spese per i beni immateriali, determinate secondo quanto indicato alla lettera c);
– spese per i materiali, determinati secondo quanto indicato alla lettera e).
Non rientrano, invece, ai fini di cui sopra, tra i costi diretti agevolabili del progetto:
– le spese per consulenze e le spese per le prestazioni di terzi di cui alla lettera c);
– i costi delle risorse messe a disposizione da terzi che non sono utilizzate nei locali del beneficiario.
- e) Materiali
In questa voce sono compresi: materie prime, componenti, semilavorati, materiali commerciali, materiali di consumo specifico. Non rientrano invece nella voce materiali, in quanto già compresi nelle spese generali, i costi dei materiali minuti necessari per la funzionalità operativa quali: attrezzi di lavoro, minuteria metallica ed elettrica, articoli per la protezioni del personale (guanti, occhiali, ecc.), cd-rom e carta per stampanti, vetreria di ordinaria dotazione, ecc..
I costi sono determinati in base alla fattura al netto di IVA, ivi inclusi i dazi doganali, il trasporto e l’imballo, con l’esclusione invece di qualsiasi ricarico per spese generali; il costo è comprensivo di IVA nel solo caso in cui tale imposta non sia trasferibile e recuperabile dal beneficiario ad eccezione dei beneficiari soggetti ad un regime forfetario ai sensi del Titolo XII della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006. In tale ipotesi il beneficiario dovrà dimostrare, con apposita autodichiarazione firmata dal legale rappresentante, di svolgere esclusivamente operazioni attive esenti.
Nel caso di utilizzo di materiali esistenti in magazzino, il costo sarà quello di inventario di magazzino, con esclusione di qualsiasi ricarico per spese generali.
Per i consorzi e le società consortili per i quali sia previsto nell’atto costitutivo o nello statuto, come modalità operativa, l’utilizzo del personale e delle strutture dei consorziati, i costi sostenuti da questi ultimi per lo svolgimento (per conto del Consorzio) di attività del progetto si considerano a tutti gli effetti come costi del consorzio stesso e sono determinati e valorizzati in base ai medesimi criteri.
Ulteriori disposizioni inerenti alle modalità di rendicontazione dei costi saranno fornite insieme al provvedimento di concessione delle agevolazioni di cui all’articolo 5, comma 2, del decreto direttoriale 19 luglio 2021.
Allegato 9
MODULO RICHIESTA EROGAZIONE IN ANTICIPAZIONE
(Testo dell’allegato)
Allegato 10
MODULO RICHIESTA EROGAZIONE SINGOLO
(Testo dell’allegato)
Allegato 11
MODULO RICHIESTA DI EROGAZIONE CONGIUNTA
(Testo dell’allegato)
Allegato 12
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI EROGAZIONE
Alla richiesta di erogazione redatta secondo le modalità di cui all’articolo 6 del decreto direttoriale deve essere allegata la seguente documentazione:
- a) solo nel caso di progetti congiunti, dichiarazione sostitutiva di atto notorio di ciascuno dei soggetti beneficiari co-proponenti interessati dalla specifica erogazione, con esclusione del soggetto capofila, concernente i requisiti soggettivi per la richiesta di erogazione delle agevolazioni, contenente le informazioni riportate nello schema di cui all’allegato n. 13;
- b) rapporto tecnico sulle attività svolte nel periodo di riferimento contenente le informazioni riportate nello schema di cui all’allegato n. 14, sottoscritto dal responsabile tecnico del progetto;
- c) quadro riassuntivo dei costi sostenuti nel periodo di riferimento, suddiviso per voci di spesa e per tipologia di attività svolta (ricerca industriale e sviluppo sperimentale), comprensivo delle tabelle di dettaglio dei costi, contenente le informazioni riportate nello schema di cui all’allegato n. 15. Nel caso dei progetti congiunti, oltre al predetto quadro riassuntivo dei costi sostenuti e delle relative tabelle di dettaglio per ciascun soggetto beneficiario co-proponente interessato dalla specifica erogazione, deve essere presentato anche un quadro riassuntivo generale dei costi sostenuti, comprensivo delle tabelle di dettaglio dei costi, relativo all’intero progetto;
- d) schede di registrazione delle ore prestate dal personale per le attività di ricerca e sviluppo, firmate dai singoli lavoratori e dal direttore amministrativo o dal responsabile del personale e controfirmate dal responsabile del progetto, redatte secondo lo schema di cui all’allegato n. 16. Tale quadro riassuntivo deve essere presentato, nel caso di progetti congiunti, da ciascun soggetto beneficiario, ivi incluso il soggetto capofila;
- e) per il personale dipendente rendicontato, copia dell’ultima busta paga relativa al periodo di SAL rendicontato;
- f) per il personale non dipendente e per i servizi di consulenza rendicontati, curriculum vitae, contratto di collaborazione e/o contratto relativo alla prestazione richiesta, documentazione attestante l’esecuzione della prestazione, eventuali buste paga e/o ricevute/note debito della prestazione, eventuale documentazione probatoria dell’avvenuto pagamento dei ricercatori, documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle retribuzioni, ricevute di versamento dell’IRPEF relative alle ritenute d’acconto e per oneri previdenziali eventualmente dovuti;
- g) documentazione di spesa relativa al periodo temporale per il quale è richiesta l’erogazione e relativi documenti attestanti il pagamento: copie delle fatture d’acquisto, dei contratti di consulenza, dei contratti relativi al personale non dipendente, dei buoni prelievo e delle relative evidenze contabili per il materiale prelevato da magazzino o dei documenti contabili di valore probatorio equivalente;
- h) per la sola richiesta di erogazione delle agevolazioni a titolo di anticipazione, la fideiussione bancaria o la polizza assicurativa redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 17, ovvero in alternativa copia della ricevuta del versamento per l’accesso alla garanzia del fondo istituito ai sensi del decreto direttoriale 6 agosto 2015;
- i) per la sola richiesta di erogazione dell’ultimo stato di avanzamento, in aggiunta alla documentazione sopra elencata, deve essere presentata anche la relazione tecnica finale sul progetto di ricerca e sviluppo realizzato, comprensiva anche del quadro riassuntivo dei costi complessivamente sostenuti, contenente i dati e le informazioni riportati nello schema di cui all’allegato n. 18.
Allegato 13
DICHIARAZIONE CO-PROPONENTI
(Testo dell’allegato)
Allegato 14
RAPPORTO TECNICO SAL
(Testo dell’allegato)
Allegato 15
QUADRO RIASSUNTIVO DEI COSTI
(Testo dell’allegato)
Allegato 16
SCHEDE PERSONALE
(Testo dell’allegato)
Allegato 17
SCHEMA DI FIDEJUSSIONE
Contratto fidejussorio per l’anticipazione della prima quota delle agevolazioni di cui al Contratto ……………… stipulato in data … tra … e ……… e/o al decreto del Ministero dello sviluppo economico di concessione provvisoria delle agevolazioni n. ………………. del ……………………………….
Spett.le
…
Premesso che:
- a) la concessione e la revoca delle agevolazioni finanziarie previste dal Contratto ……… e/o dal decreto del Ministero ……… di concessione delle agevolazioni, secondo le previsioni del …………. (citare norma istitutiva), sono disciplinate nel medesimo Contratto (ovvero decreto) e laddove non previsto sono disciplinate da specifica normativa, richiamandosi in particolare il decreto ministeriale …………. (citare eventuali ulteriori disposizioni) e successive modifiche ed integrazioni, nonché le disposizioni di legge sulle fattispecie di revoca dei contributi pubblici ed inoltre, le relative circolari esplicative;
- b) in data ……… è stato sottoscritto il Contratto ……… e/o emanato dal Ministero ……… il decreto di concessione delle agevolazioni, che prevede, oltre alle obbligazioni delle parti, modalità e condizioni per l’erogazione delle agevolazioni;
- c) l’impresa …………………………………………………… (in seguito indicata per brevità “Contraente”), con sede legale in ……………………., partita IVA ……………………………, iscritta presso il Registro delle Imprese di ……………….. al n. ……… di codice fiscale…………………………………… ed al n. …………… del Repertorio Economico Amministrativo, nell’ambito del citato Contratto ……… e/o decreto di concessione è stata ammessa alle agevolazioni finanziarie previste da ………………….. (citare norma istitutiva) e disciplinate dal medesimo Contratto ……… e/o dal decreto di concessione ……… medesimo, per un finanziamento agevolato complessivo di Euro …………………….., per la realizzazione di un programma di ricerca e sviluppo riguardante la/e propria/e unità produttiva/e sita/e in ………………..;
- d) il 90% del finanziamento agevolato può essere erogato a titolo di anticipazione su richiesta del “Contraente”, previa presentazione, ai sensi del ……… (citare norma che disciplina le anticipazioni), di fidejussione bancaria o polizza fidejussoria irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta, d’importo pari alla somma da erogare e di durata adeguata, a garanzia dell’eventuale richiesta di restituzione della somma stessa più interessi e spese che risulti dovuta secondo le condizioni, i termini e le modalità stabiliti dalla normativa e dal decreto di concessione di cui sub b;
- e) la contraente intende richiedere l’anticipazione del finanziamento agevolato per l’importo di Euro ……………………, secondo le condizioni, i termini e le modalità indicate dalla normativa e dai provvedimenti di riferimento;
- f) la Banca ………………………………./Società di assicurazione ………………………………/Società finanziaria ……………………………………………… ha preso visione della domanda di agevolazione e dei relativi allegati nonché del decreto di concessione delle agevolazioni;
- g) ai sensi del ……… (citare norma), per l’istruttoria dei programmi finanziati e per le attività di erogazione e di recupero delle agevolazioni il Ministero ……… si può avvalere di soggetti con esso convenzionati (di seguito denominati soggetti “sostituti”);
- h) il Sostituto, ove nominato per l’intervento di cui al presente atto, risulta dal decreto di concessione delle agevolazioni, di cui alla precedente lettera b);
- i) alle garanzie a favore dello Stato e di cui al presente atto si applica la normativa prevista dall’art. 1 della legge 10 giugno 1982, n. 348 e dall’art. 24, commi 32 e 33, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, così come interpretato dall’art. 3, comma 8, della legge 23 luglio 2009, n. 99 e relative ss.mm.ii.;
- j) la Banca ………………………………./Società di assicurazione ………………………………/Società finanziaria ……………………………………………… è surrogata, nei limiti di quanto corrisposto all’Ente garantito, in tutti i diritti, ragioni ed azioni a quest’ultimo spettanti nei confronti del Contraente, suoi successori ed aventi causa per qualsiasi titolo, ai sensi dell’art. 1949 c.c.;
- k) la Banca ………………………………./Società di assicurazione ………………………………/Società finanziaria ……………………………………… ha sempre onorato i propri impegni con l’Ente garantito;
TUTTO CIO’ PREMESSO
che forma parte integrante del presente atto, la sottoscritta …………………….. (in seguito indicata per brevità “Società”) con sede legale in ……………………., iscritta nel Repertorio Economico Amministrativo al n. …………….., iscritta all’albo/elenco ……………………., a mezzo dei sottoscritti signori:
…………………………………………………….. nato/a a ……………………….. il …………….;
…………………………………………………….. nato/a a ……………………….. il …………….,
nella loro rispettiva qualità di …………………………., domiciliata presso………………………………………………………. ; casella di P.E.C. ………………………………………………………………..; dichiara di costituirsi con il presente atto fidejussore nell’interesse del Contraente ed a favore del Ministero dello Sviluppo Economico (in seguito indicato per brevità “Ente garantito”) o del “Sostituto”, per la restituzione dell’anticipazione di cui in premessa, fino alla concorrenza dell’importo di Euro ……………………………. (Euro ………………………………………………….) corrispondente al 90% del finanziamento agevolato concesso, maggiorata degli interessi pari al tasso ufficiale di riferimento (TUR) vigente alla data dell’ordinativo di pagamento, incrementato di cinque punti percentuali, decorrenti dalla data dell’erogazione dell’anticipazione a quella del rimborso, alle seguenti
CONDIZIONI GENERALI
ARTICOLO 1 – OGGETTO DELLA GARANZIA
La “Società” garantisce irrevocabilmente ed incondizionatamente all’ “Ente garantito” nei limiti della somma indicata nelle conclusioni delle premesse la restituzione della somma complessiva di Euro………………………………………………………………………. erogata a titolo di anticipazione al “Contraente”.
Tale importo sarà automaticamente maggiorato degli interessi pari al tasso ufficiale di riferimento (TUR) vigente alla data dell’ordinativo di pagamento, maggiorato di cinque punti percentuali, decorrenti dalla data dell’erogazione dell’anticipazione a quella del rimborso.
ARTICOLO 2 – DURATA DELLA GARANZIA E SVINCOLO
La garanzia ha durata ed efficacia fino allo scadere del dodicesimo mese successivo al termine di ultimazione del programma agevolato, già eventualmente prorogato per non più di 12 mesi, pertanto fino al ……………………………………………………………….
Alla scadenza di cui sopra, la garanzia, ove non sia stata previamente svincolata da parte dell’”Ente garantito”, si intenderà tacitamente e automaticamente prorogata per non più di una volta, per la durata di un semestre e cioè fino al ……………………………………………………………….
Decorsa tale ultima scadenza, la garanzia cesserà decadendo automaticamente e ad ogni effetto.
La garanzia sarà svincolata prima di tale scadenza dall’”Ente garantito” alla data in cui il “Sostituto” di cui al successivo articolo 3 certifichi con esito positivo la compiuta realizzazione del progetto e l’assenza di cause e/o atti idonei a determinare l’assunzione di un provvedimento di revoca e l’ “Ente garantito” provveda conseguentemente alla comunicazione di svincolo ai soggetti interessati.
ARTICOLO 3 – SOSTITUTO
L’”Ente garantito” potrà essere sostituito negli adempimenti a suo carico direttamente dal Soggetto Istruttore o Gestore (in seguito “Sostituto”).
ARTICOLO 4 – PAGAMENTO DEL RIMBORSO E RINUNCE
La “Società” s’impegna ad effettuare il rimborso a prima e semplice richiesta scritta dell’”Ente garantito”, formulata con l’indicazione dell’inadempienza riscontrata da parte dello stesso “Ente garantito” o del suo “Sostituto” anche precedentemente all’adozione di un formale provvedimento di revoca del contributo, non oltre 45 (quarantacinque) giorni dalla ricezione di detta richiesta, cui peraltro non potrà opporre alcuna eccezione anche in caso che il “Contraente” sia dichiarato nel frattempo fallito, ovvero sottoposto a procedure concorsuali o posto in liquidazione.
La richiesta di rimborso dovrà essere fatta dall’ “Ente garantito” o dal “Sostituto” a mezzo posta elettronica certificata intestata alla “Società”, così come risultante dalla premessa, o tramite raccomandata A.R..
La “Società” rinuncia formalmente ed espressamente al beneficio della preventiva escussione di cui all’art. 1944 cod. civ., volendo ed intendendo restare obbligata in solido con il “Contraente” e, nell’ambito del periodo di durata della garanzia di cui all’articolo 2, rinuncia sin da ora ad eccepire la decorrenza del termine di cui all’art. 1957 cod. civ..
Nel caso di ritardo nella liquidazione dell’importo garantito, comprensivo di interessi, la “Società” corrisponderà i relativi interessi moratori in misura pari al tasso ufficiale di riferimento (TUR), maggiorato di cinque punti, con decorrenza dal quarantaseiesimo giorno successivo a quello della ricezione della richiesta di escussione, senza necessità di costituzione in mora.
Restano salve le azioni di legge nel caso in cui le somme pagate ai sensi del presente articolo risultassero, parzialmente o totalmente, non dovute.
ARTICOLO 5 – INEFFICACIA DI CLAUSOLE LIMITATIVE DELLA GARANZIA
Sono da considerare inefficaci eventuali limitazioni dell’irrevocabilità, incondizionabilità ed esecutibilità a prima richiesta della presente fidejussione.
ARTICOLO 6 – REQUISITI SOGGETTIVI
La “Società” dichiara, secondo il caso, di:
- a) possedere alternativamente i requisiti soggettivi previsti dall’art. 1 della legge 10 giugno 1982, n. 348 o dall’art. 107 del d.lgs. 1° settembre 1993, n. 385:
1) se Banca di essere iscritta all’Albo presso la Banca d’Italia;
2) se Impresa di assicurazione, di essere inserita nell’elenco delle imprese autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni presso l’ISVAP;
3) se Società finanziaria, di essere inserita nell’albo di cui all’art. 106 del d.lgs. n. 385/1993 presso la Banca d’Italia.
- b) di non essere stata, anche solo temporaneamente, inibita ad esercitare la propria attività sul territorio nazionale dalle competenti Autorità nazionali o comunitarie.
ARTICOLO 7 – FORMA DELLE COMUNICAZIONI ALLA “SOCIETÀ”
Tutti gli avvisi, comunicazioni e notificazioni alla “Società” in dipendenza dal presente atto, per essere validi ed efficaci, devono essere effettuati esclusivamente per mezzo di posta elettronica certificata o di lettera raccomandata A.R. o di ufficiale giudiziario, indirizzati al domicilio della “Società”, così come risultante dalla premessa, o all’Agenzia alla quale è assegnato il presente contratto.
ARTICOLO 8 – FORO COMPETENTE
Il foro competente per ogni controversia relativa alla presente garanzia è esclusivamente quello di Roma.
LA SOCIETA’
(Firma autenticata)
Agli effetti degli articoli 1341 e 1342 del cod. civ. il sottoscritto “Contraente” dichiara di approvare specificamente le disposizioni degli articoli seguenti delle Condizioni generali:
Art. 1 – (Oggetto della garanzia)
Art. 2 – (Durata della garanzia e svincolo)
Art. 3 – (Sostituto)
Art. 4 – (Pagamento del rimborso e rinunce)
Art. 5 – (Inefficacia di clausole limitative della garanzia)
Art. 6 – (Requisiti soggettivi)
Art. 7 – (Forma delle comunicazioni alla “società”)
Art. 8 – (Foro competente)
LA SOCIETA’
(Firma autenticata)
Allegato 18
RELAZIONE TECNICA FINALE
(Testo dell’allegato)
Allegato 19
RELAZIONE INTERMEDIA
(Testo dell’allegato)
Allegato 20
INDICATORI E VALORI-OBIETTIVO RELATIVI AL DECRETO DEL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 6 MAGGIO 2021
CALL 2020 EUROHPC
INDICATORI | UNITÀ DI MISURA | VALORE OBIETTIVO |
---|---|---|
Indicatori relativi all’intervento | ||
Numero di imprese che ricevono sostegno | n. | 15 |
di cui nelle Regioni più sviluppate | n. | 11 |
di cui nelle Regioni meno sviluppate | n. | 3 |
di cui nelle Regioni in transizione | n. | 1 |
Progetti finanziati da PMI | n. | 5 |
Progetti che realizzano collaborazioni con Organismi di ricerca e/o Università | % | 10% |
di cui pubbliche | % | 60% |
Imprese che rispettano la tempistica prevista | % | 55% |
Progetti conclusi (totale) | n. | 7 |
Progetti PMI conclusi (totale) | n. | 5 |
Indicatori di R&S | ||
Spesa in ricerca e sviluppo (relativa ai progetti conclusi) | mln/€ | 70 |
Addetti R&S | n. | 30 |
Indicatori di innovazione | ||
Imprese che introducono innovazioni incrementali di prodotto/processo | % | 44% |
di cui innovazione di prodotto | % | 65% |
di cui innovazione di processo | % | 35% |
Imprese che introducono nuovo prodotto/processo | % | 56% |
di cui nuovi prodotti che costituiscono una novità per il mercato | % | 65% |
di cui nuovo processo | % | 35% |
Progetti industrializzati (rispetto al totale dei progetti conclusi) | % | 35% |
Indicatori ex post | ||
Incremento spesa R&S su fatturato | % | +1,7% |
Incremento del fatturato nell’ambito del settore produttivo oggetto della ricerca | % | +7% |
Creazione di nuova occupazione qualificata rispetto al momento di presentazione della domanda | moltiplicatore | 1,3 |
Allegato 21
ONERI INFORMATIVI
(Testo dell’allegato)
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - Comunicato 27 luglio 2021 - omunicato relativo al decreto direttoriale 19 luglio 2021 recante i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazioni in favore dei progetti delle imprese italiane selezionati…
- MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO - Decreto ministeriale 29 luglio 2019 - Termini e modalità di presentazione delle domande di iscrizione nell’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza di cui all’articolo 5 del decreto del Ministero dello…
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - Circolare 20 aprile 2021, n. 135072 - Rettifica parziale alla Circolare 8 aprile 2021, n. 117378 recante "Termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazione ai sensi del decreto del Ministro dello sviluppo…
- MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO - Decreto ministeriale 06 maggio 2021 - Destinazione di risorse finanziarie del Fondo per la crescita sostenibile al sostegno dei progetti delle imprese italiane selezionati nelle call indette nel corso del 2020 dall'impresa comune…
- MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO - Decreto ministeriale 26 ottobre 2021 - Criteri e modalità di applicazione dell'agevolazione diretta a sostenere la promozione all'estero di marchi collettivi e di certificazione volontari italiani - Termini di apertura e modalità…
- MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO - Decreto ministeriale 30 gennaio 2020 - "Calcolo ad alte prestazioni" & Impresa comune di elaborazione elettronica di elevata prestazione (EuroHPC)
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Prospetto informativo disabili: scadenza, computo
Tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, che impiegano almeno 15 dipendent…
- Superbonus, ecobonus e sismabonus: proroga, visto
Proroga super bonus, sisma bonus, efficienza energetica, fotovoltaico e colonnin…
- Contratti a tempo determinato: nuove clausole dete
Con la conversione del D.L. n. 73 del 25 maggio 2021 dalla legge 106 del 23 lu…
- Legittimo affidamento e disapplicazione delle sanz
Legittimo affidamento e disapplicazione delle sanzioni: presupposti – Corte di C…
- Contributo perequativo: l’Agenzia delle Entr
Con il Provvedimento n. 227357 del 4 settembre 2021 l’Agenzia delle Entrat…