La Cassazione con la sentenza n. 3007 del 07 febbraio 2013 esamina il ricorso per cassare la sentenza della Commissione Tributaria Regionale con unica motivazione basata sull’ insufficiente motivazione circa un fatto decisivo della controversia, in relazione all’art.360 comma primo n. 5 c.p.c., il vizio di omessa motivazione della sentenza può essere sempre fatto valere inanzi alla Corte di Cassazione, soprattutto se la stessa si fonda su una motivazione omessa o apparente.
Infatti gli Ermellini alla luce della pregressa giurisprudenza di questa Corte (per tutte Cass. Sez. 1, Sentenza n. 2067 del 25/02/1998) secondo la quale:”E’ denunziabile in sede di legittimità, ai sensi dell’art. 360 comma primo n. 5 cod. proc. civ., il vizio di omessa motivazione della sentenza qualora la stessa si fondi su motivazione omessa o “apparente”, qualora, cioè, il giudice di merito pretermetta del tutto la indicazione degli elementi da cui ha tratto il proprio convincimento, ovvero li indichi senza, peraltro, compierne alcuna approfondita disamina logica e giuridica”.
L’obbligo di motivazione, in ogni caso, è tanto importante ai fini di un corretto esercizio del potere giurisdizionale che esso risulta violato anche nei casi di cosiddetta motivazione apparente, qualora, cioè, il giudice di merito tralasci l’indicazione degli elementi da cui ha tratto il proprio convincimento, ovvero li indichi senza compierne alcuna approfondita disamina logica e giuridica. In tali casi la conseguenza non potrà che essere il rinvio della causa al giudice di appello competente affinché si proceda al riesame delle questioni di merito proposte.
Pertanto alla luce di quanto sopra indicato la Corte Suprema procede ad accogliere parzialmente l’appello principale della parte contribuente sulla scorta del puro e semplice assunto della eccessiva elevatezza della percentuale di ricarico rispetto alla “situazione aziendale”, senza peraltro chiarire di quale “situazione” si intendesse valorizzare la consistenza. Non par dubbio che siffatte motivazioni del provvedimento risultino apodittiche ed insufficienti a consentire a questa Corte di assolvere al dovere di controllo della coerenza logica del provvedimento giudiziale, a proposito determinante elemento della consistenza della corretta percentuale di ricarico applicabile alla specie di causa.
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