MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 22 settembre 2022
Rifinanziamento del Fondo per le nuove competenze di cui all’articolo 11-ter del Decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2021, n. 215
Articolo 1
(Risorse finanziarie)
1. Il Fondo per le nuove competenze (di seguito, “Fondo”), di cui all’articolo 88 del decreto-legge n. 34 del 2020, è rifinanziato per 1 miliardo di euro a valere sulle risorse dell’iniziativa REACTEU affluite al Programma operativo nazionale Sistemi di Politiche Attive per l’Occupazione (PON SPAO).
2. Il rifinanziamento di cui al comma 1 opera a copertura degli oneri connessi al finanziamento delle specifiche intese di rimodulazione dell’orario di lavoro, di cui al comma 1 del citato articolo 88 del decreto-legge n. 34 del 2020, sottoscritte entro il 31 dicembre 2022 e finalizzate a percorsi formativi dei lavoratori, dalle caratteristiche di cui all’articolo 4, da realizzarsi anche nel 2023. I termini per la conclusione delle attività formative sono individuati in sede attuativa da ANPAL, anche in considerazione della partecipazione dei Fondi paritetici interprofessionali ai sensi dell’articolo 4, fermi comunque restando i termini per l’ammissibilità della spesa a valere sul Fondo Sociale Europeo nel periodo 2014-2020, previsti dal Regolamento (UE) n. 1303/2013.
3. Eventuali economie che emergano in sede di rendicontazione degli interventi oggetto delle intese, anche realizzate nelle annualità precedenti al 2022, possono ritornare nella disponibilità del Fondo per le medesime finalità di cui al comma 2.
Articolo 2
(Oneri finanziabili)
1. La parte dell’orario di lavoro che a seguito delle intese di cui all’articolo 1 è finalizzata a percorsi formativi è finanziata dalle risorse del Fondo secondo le seguenti modalità:
a) la retribuzione oraria, al netto degli oneri di cui alla lettera b) a carico del lavoratore, è finanziata dal Fondo per un ammontare pari al 60 per cento del totale. La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’INPS riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1.720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard;
b) gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per l’intero, inclusivi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo. Gli oneri sono calcolati come quota oraria contributiva ottenuta applicando l’aliquota contributiva alla retribuzione oraria di cui alla lettera a);
c) la quota di retribuzione finanziata dal Fondo di cui alla lettera a) è pari al 100% in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione dell’orario normale di lavoro, di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, a parità di retribuzione complessiva, anche di natura sperimentale che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda.
2. Alle erogazioni provvede l’INPS, nei limiti delle risorse stanziate e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, secondo quanto comunicato dall’ANPAL sulla base dell’istruttoria condotta con il supporto di ANPAL servizi SpA, in particolare in merito ai lavoratori coinvolti e alle ore destinate alla formazione. Può essere richiesta dal datore di lavoro una anticipazione, nel limite del 40% del contributo concesso, previa presentazione di una fidejussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa, a garanzia dell’eventuale richiesta di restituzione della somma stessa. Il versamento del saldo a rimborso degli oneri finanziabili è effettuato dall’INPS previa verifica automatizzata nei propri archivi delle informazioni di cui al comma 1, lettere a) e b).
3. Il contributo massimo concesso per singola istanza non può eccedere i dieci milioni di euro.
Articolo 3
(Processi di innovazione e di investimento che caratterizzano il datore di lavoro ai fini dell’accesso al Fondo)
1. Al fine della presentazione dell’istanza di accesso al Fondo, i datori di lavoro identificano in sede di intesa la necessità di un aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica in funzione di uno dei seguenti processi:
a) innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
b) innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;
c) innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;
d) innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
e) innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
f) promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.
2. Accedono altresì al Fondo i datori di lavoro che identificano in sede di intesa un fabbisogno di adeguamento strutturale delle competenze dei lavoratori conseguente alla sottoscrizione di accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico, ai sensi dell’articolo 43 del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, ovvero siano ricorsi al Fondo per il sostegno alla transizione industriale di cui all’articolo 1, comma 478, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.
3. Possono presentare istanza di accesso al Fondo, nei casi di cui al presente articolo, anche le società a partecipazione pubblica di cui al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175.
Articolo 4
(Progetti formativi)
1. L’aggiornamento delle professionalità identificato dai datori di lavoro ai fini dell’accesso al Fondo, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, è associato ad un progetto formativo per l’accrescimento delle competenze dei lavoratori individuate nell’ambito delle seguenti classificazioni internazionali:
a) con riferimento ai processi nell’ambito della transizione digitale di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a), i progetti formativi potranno riguardare, secondo le indicazioni dell’Agenzia per l’Italia digitale – AgID, lo sviluppo e l’accrescimento delle seguenti:
1) competenze digitali di base, per le quali il quadro di riferimento è costituito dal modello europeo «DigComp 2.1», sviluppato nell’ambito del Joint Research Center della Commissione Europea, di cui all’Allegato 1, che costituisce parte integrante del presente decreto;
2) competenze digitali specialistiche, per le quali il quadro di riferimento è costituito dalla classificazione europea contenuta nella norma UNI EN 16234-1 «e-Competence Framework 3.0», di cui all’Allegato 2, che costituisce parte integrante del presente decreto;
b) con riferimento ai processi nell’ambito della transizione ecologica di cui all’articolo 3, comma 1, lettere da b) a f), i progetti formativi potranno riguardare lo sviluppo e l’accrescimento delle abilità/competenze identificate dalla Commissione Europea quali utili alla transizione ecologica nell’ambito della classificazione European Skills, Competences, Qualifications and Occupations (ESCO), di cui all’Allegato 3, che costituisce parte integrante del presente decreto;
c) con riferimento alle situazioni di cui all’articolo 3, comma 2, i contenuti formativi dei progetti se non riferiti alla transizione digitale ed ecologica devono essere referenziati, sia in fase di progettazione sia in fase di attestazione finale, ai descrittivi delle attività di lavoro classificate in Atlante del lavoro e delle qualificazioni.
2. I progetti formativi di cui al comma 1 sono finalizzati, di norma, al conseguimento di una qualificazione o di singole unità di competenza parte di essa, incluse nel Repertorio nazionale, nelle sue articolazioni regionali, e del rilascio di una attestazione finale di messa in trasparenza, validazione o certificazione ai sensi e per gli effetti del d. lgs.13/2013, secondo le Linee guida in materia di certificazione delle competenze adottate con il decreto interministeriale 5 gennaio 2021 e secondo le specifiche disposizioni regionali, anche ai fini della riconoscibilità e della spendibilità di sistema degli eventuali crediti formativi maturati. In presenza di bisogni specifici che rendano opportuno erogare servizi formativi non direttamente riferibili a qualificazioni ricomprese nel Repertorio nazionale, nelle sue articolazioni regionali, questi dovranno esitare almeno in un’attestazione finale di messa in trasparenza degli apprendimenti ai sensi delle Linee Guida di cui al citato DM 5 gennaio 2021, primariamente referenziati alle Aree di Attività dell’Atlante del Lavoro o, in assenza e nelle more di un ampliamento delle stesse, con riferimento ad altri standard a valenza nazionale ed europea applicabili.
3. I progetti formativi hanno una durata minima di 40 ore per ciascun lavoratore coinvolto e massima di 200 ore.
4. L’attività di formazione è, di norma, finanziata dai Fondi paritetici interprofessionali secondo la disciplina da essi prevista, anche in merito alle verifiche previste in capo ai medesimi. A tal fine, i Fondi paritetici che intendono partecipare all’attuazione degli interventi del Fondo nuove competenze mediante il finanziamento dei progetti formativi di cui al presente articolo inviano apposita comunicazione all’ANPAL entro trenta giorni dalla pubblicazione del presente decreto. ANPAL e i Fondi paritetici partecipanti individuano modalità di scambio delle informazioni sui progetti formativi e sui lavoratori individuati dal datore di lavoro in sede di istanza di accesso al Fondo, volti a semplificare gli adempimenti in capo ai datori di lavoro. ANPAL e i Fondi paritetici individuano altresì modalità di scambio delle informazioni sugli esiti della formazione erogata e dell’attività di verifica svolta.
5. In caso il datore di lavoro non aderisca a Fondi paritetici interprofessionali ovvero il Fondo cui aderisce non partecipi all’attuazione degli interventi del Fondo nuove competenze ai sensi del comma 4 ovvero ricorrano ragioni oggettive che impediscono il finanziamento dei Fondi di cui al comma 4, resta fermo che la formazione è erogata con il concorso di un ente titolato a livello nazionale o regionale ai sensi del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, anche attraverso il contributo di finanziamenti regionali o nazionali.
6. L’impresa che presenta istanza di accesso al Fondo non può essere soggetto erogatore della formazione.
7. Ferme restando le attività di verifica in capo ai Fondi paritetici interprofessionali, ANPAL con il supporto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro dispone, anche a campione e in loco, verifiche sullo svolgimento delle attività formative.
Articolo 5
(Disposizioni finali)
1. Salvo quanto disciplinato dal presente decreto, restano ferme, ove compatibili, le disposizioni di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 9 ottobre 2020, come modificato dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 22 gennaio 2021. Alle intese di rimodulazione finanziate ai sensi del presente decreto, in ogni caso, non si applicano le seguenti disposizioni del decreto di cui al primo periodo:
a) articolo 3, comma 1, fermo restando che gli accordi di cui all’articolo 88, comma 1, del decreto-legge n. 34 del 2020 devono prevedere i progetti formativi, il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento e il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare a percorsi per lo sviluppo delle competenze;
b) articolo 5, comma 3, ultimo periodo;
c) articolo 8, comma 1, ultimo periodo, e comma 2.
2. Le amministrazioni pubbliche interessate provvedono alle attività di cui al presente decreto con le risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Allegato 1
IL QUADRO DI RIFERIMENTO PER LE COMPETENZE DIGITALI DI BASE – DIGCOMP 2.1
(estratto dalla traduzione ufficiale a cura dell’Agenzia per l’Italia digitale- AgID. Per la documentazione completa, si
veda: https://docs.italia.it/italia/designers-italia/lg-competenzedigitalidocs/it/stabile/doc/competenze_di_base/Intro_Modello_Europeo_DigComp_2_1.html )
Area di competenze | Competenza |
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1. Alfabetizzazione su informazioni e dati | Navigare, ricercare e filtrare dati, informazioni e contenuti digitali Valutare dati, informazioni e contenuti digitali Gestire dati, informazioni e contenuti digitali |
2. Comunicazione e collaborazione | Interagire attraverso le tecnologie digitali Condividere informazioni attraverso le tecnologie digitali Esercitare la cittadinanza attraverso le tecnologie digitali Collaborare attraverso le tecnologie digitali Netiquette Gestire l’identità digitale |
3. Creazione di contenuti digitali | Sviluppare contenuti digitali Integrare e rielaborare contenuti digitali Copyright e licenze Programmazione |
4. Sicurezza | Proteggere i dispositivi Proteggere i dati personali e la privacy Proteggere la salute e il benessere Proteggere l’ambiente |
5. Risolvere i problemi | Risolvere problemi tecnici Individuare fabbisogni e risposte tecnologiche Utilizzare in modo creativo le tecnologie digitali Individuare divari di competenze digitali |
Allegato 2
IL QUADRO DI RIFERIMENTO PER LE COMPETENZE DIGITALI SPECIALISTICHE – NORMA UNI EN 16234-1 – «E-COMPETENCE FRAMEWORK 3.0»
(estratto dalle Linee guida dell’Agenzia per l’Italia digitale- AgID. Per la documentazione completa, si veda:
https://docs.italia.it/italia/designers-italia/lg-competenzedigitali-docs/it/stabile/doc/competenze_specialistiche/lgcompetenze/lineeguida-competenze.html . Per approfondimenti, si rimanda alla norma UNI EN 16234-1)
Dimensione 1 (5 Aree e-CF) | Dimensione 2 (40 e-Competences identificate) |
---|---|
A. PLAN (Pianificare) | A.1 Allineamento Strategie dei Sistemi Informativi e di Business A.2. Gestione dei Livelli di Servizio A.3 Sviluppo del Business Plan A.4 Pianificazione di Prodotto o di Servizio A.5 Progettazione di Architetture A.6. Progettazione di Applicazioni A.7 Monitoraggio dei Trend tecnologici A.8. Sviluppo Sostenibile A.9. Innovazione |
B. BUILD (Realizzare) | B.1. Sviluppo di Applicazioni B.2. Integrazione dei Componenti B.3. Testing B.4. Rilascio (deployment) della Soluzione B.5. Produzione della Documentazione B.6. Ingegneria dei Sistemi |
C. RUN (Operare) | C.1. Assistenza all’Utente C.2. Supporto alle modifiche/evoluzioni del sistema C.3. Erogazione del Servizio C.4. Gestione del Problema |
D. ENABLE (Abilitare) | D.1. Sviluppo della Strategia per la Sicurezza Informatica D.2. Sviluppo della Strategia della Qualità ICT D.3. Fornitura dei servizi di Formazione D.4. Acquisti D.5. Sviluppo dell’offerta D.6. Gestione del Canale di Vendita D.7. Gestione delle Vendite D.8. Gestione del Contratto D.9. Sviluppo del Personale D.10. Gestione dell’Informazione e della Conoscenza D.11. Identificazione dei Fabbisogni D.12. Marketing Digitale |
E. MANAGE (Gestire) | E.1. Formulazione delle Previsioni |
E.2. Gestione del Progetto e del Portfolio | |
E.3. Gestione del Rischio | |
E.4. Gestione delle Relazioni | |
E.5. Miglioramento dei processi | |
E.6. Gestione della Qualità ICT | |
E.7. Gestione del Cambiamento del Business | |
E.8. Gestione della Sicurezza dell’Informazione | |
E.9. Governance dei Sistemi Informativi |
Allegato 3
IL QUADRO DI RIFERIMENTO DELLE ABILITÀ/COMPETENZE PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA – CLASSIFICAZIONE ESCO
Le abilità/competenze classificate quali “green” dalla Commissione Europea nel gennaio 2022, sono state riclassificate dall’ANPAL per le finalità del presente decreto secondo i processi di cui all’articolo 3, comma 1, lettere da b) ad f).
(Per approfondimenti, si veda: https://esco.ec.europa.eu/en/publication/green-skills-and-knowledge-concepts-labellingesco-classification . La classificazione ESCO, inclusa la tassonomia “green” è disponibile per il download all’indirizzo: https://esco.ec.europa.eu/en/use-esco/download)
1) Abilità/competenze riferibili ai processi di cui all’articolo 3, comma 1, lettera b): innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili
Abilità/competenze | Descrizione |
---|---|
1. sviluppare politiche energetiche | Elaborare e mantenere una strategia dell’organizzazione per quanto riguarda il rendimento energetico. |
2. promuovere l’uso di energia sostenibile | Promuovere l’uso di fonti rinnovabili di energia elettrica e calore presso organizzazioni e individui, al fine di lavorare nella direzione di un futuro sostenibile e incoraggiare le vendite di apparecchiature per le energie rinnovabili, come le attrezzature per l’energia solare. |
3. fornire consulenza sul consumo di energia elettrica, gas e acqua | Fornire consulenza a persone o organizzazioni in merito ai metodi con cui possono ridurre i loro consumi di forniture quali calore, acqua, gas ed energia elettrica, al fine di consentire loro un risparmio di denaro e l’integrazione di pratiche sostenibili. |
4. fornire istruzioni in merito alle tecnologie per il risparmio energetico | Fornire al gestore dell’impianto o a figure analoghe istruzioni in merito al monitoraggio dei parametri, al fine di garantire che il sistema raggiunga gli obiettivi di risparmio energetico previsti. |
5. sviluppare sistemi di risparmio energetico | Utilizzare i risultati della ricerca attuale e collaborare con gli esperti per ottimizzare o sviluppare concetti, attrezzature e processi di produzione che richiedono una minore quantità di energia, ad esempio nuove pratiche e materiali per l’isolamento. |
6. analizzare il consumo energetico | Valutare e analizzare la quantità totale di energia utilizzata da una società o da un’istituzione valutando le necessità legate ai processi operativi e individuando le cause del consumo eccessivo. |
7. identificare le esigenze energetiche | Identificare il tipo e la quantità di energia necessaria in un edificio o impianto, al fine di fornire ai consumatori i servizi energetici più vantaggiosi, sostenibili ed efficienti sotto il profilo dei costi. |
8. eseguire simulazioni energetiche | Riprodurre la prestazione energetica dell’edificio utilizzando modelli matematici informatici. |
9. preparare i contratti di rendimento energetico | Preparare e rivedere i contratti che descrivono il rendimento energetico, garantendo nel contempo che siano conformi ai requisiti di legge. |
10. svolgere un audit energetico | Analizzare e valutare il consumo di energia in modo sistematico al fine di migliorare l’efficienza energetica. |
11. progettare misure energetiche passive | Progettare sistemi che siano in grado di conseguire la prestazione energetica utilizzando misure passive (ad esempio luce e ventilazione naturali, controllo della captazione solare), siano meno soggetti a guasti e non comportino nè costi nè requisiti di manutenzione. Integrare le misure passive con la quantità minima necessaria di misure attive. |
12. collaborare a un progetto energetico internazionale | Fornire consulenza in materia di risparmio energetico e di efficienza energetica per la realizzazione di progetti internazionali, compresi i progetti nel settore della cooperazione allo sviluppo. |
13. realizzare uno studio di fattibilità sulle reti elettriche intelligenti | Effettuare la valutazione del potenziale di una rete elettrica intelligente nell’ambito di un progetto. Realizzare uno studio standardizzato per determinare il contributo in termini di risparmio energetico, i costi e le restrizioni e svolgere ricerche a sostegno del processo decisionale. Considerare le sfide e le opportunità associate all’implementazione delle tecnologie senza fili per le reti elettriche intelligenti. |
14. progettare reti elettriche intelligenti | Progettare il sistema di reti elettriche intelligenti ed effettuare i calcoli necessari sulla base del carico termico, delle curve di durata, delle simulazioni energetiche ecc. |
15. adeguare i piani di distribuzione dell’energia elettrica | Monitorare le procedure connesse alla distribuzione dell’energia al fine di valutare se l’approvvigionamento energetico debba essere aumentato o diminuito in funzione dell’andamento della domanda e integrare tali modifiche nel programma di distribuzione. Assicurarsi che le modifiche siano rispettate. |
16. realizzare uno studio di fattibilità sul riscaldamento elettrico | Effettuare la valutazione del potenziale del riscaldamento elettrico. Realizzare uno studio standardizzato al fine di determinare se, nelle condizioni date, il riscaldamento elettrico sia una scelta appropriata e svolgere ricerche a sostegno del processo decisionale. |
17. coordinare la produzione di energia elettrica | Comunicare l’attuale domanda di generazione di energia elettrica agli operatori e alle strutture di produzione di energia elettrica al fine di garantire che la generazione di energia elettrica possa essere aumentata o diminuita di conseguenza. |
18. trasferire la domanda di energia | Consentire una chiusura temporanea di sistemi di generazione di energia elettrica mediante lo spostamento della domanda di energia. L’obiettivo à” limitare le interruzioni di alimentazione per i clienti, mentre un determinato problema viene individuato e affrontato. |
19. descrivere il sistema a trazione elettrica | Descrivere l’intero sistema a trazione elettrica con tutti i componenti necessari, ossia l’invertitore, il motore elettrico e altri dispositivi ausiliari come il convertitore CC/CC e i caricabatterie. |
20. realizzare uno studio di fattibilità per la cogenerazione di energia elettrica e termica | Effettuare la valutazione del potenziale della cogenerazione di energia elettrica e termica. Realizzare uno studio standardizzato per determinare le esigenze tecniche, i requisiti normativi e i costi. Stimare il fabbisogno di energia elettrica e di riscaldamento, nonché le necessità di accumulo termico al fine di determinare le possibilità di cogenerazione mediante diagrammi di carico e di durata del carico e svolgere ricerche a sostegno del processo decisionale. |
21. progettare un impianto di cogenerazione di energia elettrica e termica | Stimare il fabbisogno di riscaldamento e raffreddamento dell’edificio, determinare il fabbisogno di acqua calda per uso domestico. Realizzare uno schema idraulico in cui inserire un’unità di cogenerazione di energia elettrica e termica con una temperatura di ritorno garantita e un numero accettabile di interruttori di accensione/spegnimento. |
22. determinare il sistema adatto di riscaldamento e raffreddamento | Stabilire quale sia il sistema più adatto in relazione alle fonti di energia disponibili (suolo, gas, elettricità, teleriscaldamento e teleraffreddamento ecc.) e pia1 collimante con le esigenze degli edifici a energia quasi zero. |
23. fornire consulenza sull’efficienza energetica degli impianti di riscaldamento | Fornire ai clienti informazioni e consulenza su come preservare un sistema di riscaldamento efficiente dal punto di vista energetico nelle loro case o uffici e alternative possibili. |
24. realizzare uno studio di fattibilità sul teleriscaldamento e sul teleraffreddamento | Effettuare la valutazione del potenziale di un sistema di teleriscaldamento e teleraffreddamento. Realizzare uno studio standardizzato per determinare i costi, le restrizioni e la domanda di riscaldamento e raffreddamento degli edifici e svolgere ricerche a sostegno del processo decisionale. |
25. progettare sistemi di teleriscaldamento e teleraffreddamento | Progettare un sistema di teleriscaldamento e teleraffreddamento eseguendo anche i calcoli relativi alla dispersione termica e al fabbisogno di freddo e definendo aspetti quali capacità, portata, temperature, concetti idraulici ecc. |
26. progettare un impianto di riscaldamento elettrico | Progettare nel dettaglio gli impianti di riscaldamento elettrico. Calcolare la capacità necessaria per riscaldare gli ambienti in determinate condizioni tenuto conto dell’alimentazione elettrica disponibile. |
27. progettare le attrezzature termiche | Progettare concettualmente attrezzature per il riscaldamento e il raffreddamento che utilizzano principi di trasferimento del calore quali conduzione, convezione, radiazione e combustione. La temperatura di questi dispositivi deve rimanere stabile e ottimale, in quanto essi spostano continuamente calore nel sistema. |
28. eseguire prove di tenuta e di pressione su circuiti di refrigerazione | Eseguire prove di pressione del sistema su apparecchiature di refrigerazione, climatizzazione o pompe di calore utilizzando gas pressurizzati e pompe a vuoto per verificare la tenuta del circuito di refrigerazione e delle sue parti. |
29. utilizzare le apparecchiature di riscaldamento dell’acqua | Utilizzare apparecchiature di riscaldamento dell’acqua, quali apparecchiature elettriche, scambiatori termici, pompe di calore e scaldacqua solari. |
30. installare un impianto fotovoltaico | Installare impianti che generano energia elettrica mediante la conversione della luce in correnti elettriche, l’effetto fotovoltaico. Garantire il rispetto delle normative e la corretta installazione dell’impianto fotovoltaico. |
31. montare i pannelli fotovoltaici | Installare in modo sicuro pannelli fotovoltaici ricorrendo a uno specifico sistema di montaggio in base a posizione e inclinazione definite. |
32. effettuare la manutenzione degli impianti fotovoltaici | Eseguire interventi di manutenzione e riparazione su sistemi che producono energia elettrica mediante la conversione della luce in correnti elettriche, l’effetto fotovoltaico. Garantire il rispetto delle normative e la corretta installazione dell’impianto fotovoltaico. |
33. fornire informazioni sui pannelli solari | Fornire informazioni a organizzazioni e individui in cerca di metodi alternativi per l’approvvigionamento di energia a strutture e alloggi in merito ai costi, ai benefici e agli aspetti negativi dell’installazione e dell’utilizzo di pannelli solari, nonché in merito agli aspetti di cui tenere conto nel valutare l’acquisto e l’installazione di impianti solari. |
34. realizzare uno studio di fattibilità sul riscaldamento a energia solare | Effettuare la valutazione del potenziale offerto dai sistemi di riscaldamento a energia solare. Realizzare uno studio standardizzato per stimare la dispersione termica di un edificio e il fabbisogno di riscaldamento e di acqua calda per uso domestico, il volume di accumulo necessario e i |
possibili tipi di serbatoio di accumulo e svolgere ricerche a sostegno del processo decisionale. | |
35. progettare un impianto a energia solare | Sviluppare le specifiche di progettazione per i sistemi ad energia solare e i loro componenti. Creare liste di controllo per l’ispezione e il monitoraggio dei progetti di installazione di impianti solari completati. |
36. progettare un impianto di riscaldamento a energia solare | Progettare un impianto solare termico. Calcolare con precisione la domanda di riscaldamento dell’edificio e la domanda di acqua calda per uso domestico al fine di selezionare la capacità corretta (kW, litri). Effettuare una progettazione dettagliata dell’impianto, del principio e della strategia di automatizzazione utilizzando i prodotti e i concetti disponibili. Determinare e calcolare il riscaldamento esterno. |
37. installare un impianto solare termodinamico | Installare impianti che utilizzano materiali riflettenti, come lenti e specchi, e sistemi di monitoraggio per concentrare la luce del sole in un raggio, che alimenta una centrale elettrica grazie alla generazione di calore. |
38. stabilire l’orientamento dei pannelli solari | Calcolare il posizionamento ottimale dei pannelli solari. Tenere conto della longitudine, dei valori stagionali di insolazione, della direzione del sud geografico e della posizione di eventuali strutture che fanno ombra per trovare la posizione e l’inclinazione migliori per i pannelli. |
39. effettuare la manutenzione degli impianti a energia solare | Testare le prestazioni dei pannelli solari, leggere gli strumenti di misurazione per controllare gli indicatori di elettricità , individuare e correggere i malfunzionamenti e, se necessario, pulire i pannelli. |
40. effettuare la manutenzione degli impianti solari termodinamici | Eseguire interventi di manutenzione ordinaria e riparazioni su sistemi che utilizzano materiali riflettenti, come lenti e specchi, e sistemi di localizzazione per concentrare la luce del sole in un fascio, che alimenta una centrale elettrica attraverso la sua generazione di calore. |
41. installare gli scaldacqua solari | Installare gli scaldacqua solari che utilizzano la luce solare per riscaldare l’acqua. Trovare una buona ubicazione per gli apparecchi di riscaldamento, spesso sul tetto di una struttura, installarli e collegarli all’approvvigionamento idrico. Impostare lo scaldacqua per l’uso. |
42. progettare un sistema di raffreddamento ad assorbimento solare | Progettare un sistema di raffreddamento ad assorbimento a rigenerazione solare con collettori termici tubolari. Calcolare in modo preciso la domanda di raffreddamento dell’edificio al fine di selezionare la capacità corretta (kW). Effettuare una progettazione dettagliata dell’impianto, del principio e della strategia di automatizzazione utilizzando i prodotti e i concetti disponibili e selezionare prodotti adatti. |
43. realizzare uno studio di fattibilità sul raffreddamento ad assorbimento solare | Effettuare la valutazione del potenziale dell’applicazione del raffreddamento solare. Realizzare uno studio standardizzato per stimare il fabbisogno di raffreddamento dell’edificio, i costi, i benefici e l’analisi del ciclo di vita e svolgere ricerche a sostegno del processo decisionale. |
44. realizzare uno studio di fattibilità sull’energia geotermica | Effettuare la valutazione del potenziale di un impianto geotermico. Realizzare uno studio standardizzato per determinare i costi, le restrizioni e i componenti disponibili e svolgere ricerche a sostegno del processo decisionale. Studiare il miglior tipo di sistema ottenibile in combinazione con il tipo di pompa di calore a disposizione. |
45. progettare impianti geotermici | Progettare nel dettaglio un impianto geotermico. Definire i confini del cantiere, ad esempio lo spazio, la superficie e la profondità necessari. Fornire descrizioni dettagliate ed effettuare i disegni del progetto. |
46. realizzare uno studio di fattibilità sulle pompe di calore | Effettuare la valutazione del potenziale di un sistema a pompe di calore. Realizzare uno studio standardizzato per determinare i costi e le restrizioni e svolgere ricerche a sostegno del processo decisionale. |
47. fornire informazioni sulle pompe di calore geotermiche | Fornire informazioni a organizzazioni e individui in cerca di metodi alternativi per l’approvvigionamento di energia negli edifici in merito ai costi, ai benefici e agli aspetti negativi dell’installazione e dell’uso di pompe di calore geotermiche per i servizi di pubblica utilità, nonché in merito agli aspetti di cui tenere conto nell’esaminare l’acquisto e l’installazione di pompe di calore geotermiche. |
48. individuare la fonte adatta per le pompe di calore | Stabilire le fonti di calore e di energia disponibili e scegliere tra i diversi tipi di fonti di calore a disposizione, tenendo conto dell’influenza della temperatura della fonte sull’efficienza energetica. |
49. progettare impianti a pompe di calore | Progettare un sistema a pompe di calore, considerando anche i calcoli inerenti alla dispersione o trasmissione termica, la capacità necessaria, se la configurazione deve essere monovalente o bivalente, i bilanci energetici e la riduzione del rumore. |
50. installare le pompe di calore | Installare pompe di calore che utilizzino le proprietà fisiche delle sostanze chiamate refrigeranti in modo da estrarre calore da un ambiente e rilasciarlo in un ambiente più caldo, contrastando il flusso termico spontaneo. Creare le aperture necessarie e installare gli elementi interni ed esterni della pompa di calore. Collegare l’energia elettrica e i condotti e configurare la pompa di calore. |
51. azionare una turbina a vapore | Azionare apparecchiature che utilizzano energia termica, estratta da vapore pressurizzato, in modo da generare moto rotante. Assicurarsi che la turbina sia equilibrata e operi in base alle norme e alla legislazione in materia di sicurezza, monitorando le attrezzature durante le operazioni. |
52. realizzare uno studio di fattibilità sui sistemi a biomassa | Effettuare la valutazione del potenziale di un impianto a biomassa. Realizzare uno studio standardizzato per determinare i costi, le restrizioni e i componenti disponibili e svolgere ricerche a sostegno del processo decisionale. |
53. progettare impianti a biomassa | Progettare il sistema energetico a biomassa. Determinare i parametri costruttivi, ad esempio lo spazio e il peso necessari. Calcolare indicatori quali capacità, portata e temperature. Redigere descrizioni dettagliate e realizzare disegni del progetto. |
54. realizzare uno studio di fattibilità sull’energia mini eolica | Effettuare la valutazione del potenziale degli impianti mini eolici. Realizzare uno studio standardizzato per stimare il fabbisogno di energia elettrica dell’edificio, la quota di energia mini eolica sul totale della fornitura energetica ed effettuare ricerche a sostegno del processo decisionale. |
55. progettare un impianto mini eolico | Progettare un impianto mini eolico, comprensivo di batterie e invertitori, compatibile con altre fonti di alimentazione, e determinare la resistenza costruttiva per l’installazione della mini turbina. |
56. progettare le turbine eoliche | Progettare componenti elettrici e pale utilizzate in apparecchiature che generano energia dal vento trasformandola in energia elettrica, garantendo che la progettazione sia ottimizzata al fine di garantire una produzione di energia sicura ed efficiente. |
57. testare le pale delle turbine eoliche | Testare nuovi progetti di pale di turbine eoliche destinate ad essere utilizzate in parchi eolici, garantendo che le pale siano funzionali e sicure per l’uso nel parco eolico in questione. |
58. cercare siti per i parchi eolici | Svolgere attività di ricerca in loco e utilizzando un atlante eolico al fine di valutare diversi siti che potrebbero essere adatti alla costruzione di gruppi di turbine eoliche, e svolgere ricerche di follow-up sul sito al fine di favorire lo sviluppo dei piani di costruzione. |
59. installare impianti eolici onshore | Installare impianti che producono energia elettrica sfruttando le tecnologie dell’energia eolica onshore. Collocare le turbine sulle fondamenta, eseguire il collegamento elettrico e collegare le reti del parco eolico. |
60. ispezionare le turbine eoliche | Effettuare ispezioni di routine presso le turbine eoliche, arrampicandosi sulle turbine e ispezionando accuratamente tutte le parti per individuare eventuali problemi e valutare l’eventuale necessità di effettuare riparazioni. |
61. fornire informazioni sulle turbine eoliche | Fornire alle organizzazioni e agli individui in cerca di metodi energetici alternativi informazioni sui costi, i benefici e gli aspetti negativi dell’installazione e dell’utilizzo di turbine eoliche, residenziali e comuni, e di quello che si deve tenere in considerazione nel valutare l’attuazione della tecnologia per le turbine eoliche. |
62. progettare i sistemi di raccolta dell’energia dei parchi eolici | Progettare sistemi che collegano tra loro le singole turbine eoliche in una centrale eolica e raccolgono l’energia e la trasferiscono in una sottostazione, consentendo la trasmissione dell’energia elettrica generata, garantendo che il sistema metta in contatto le turbine tra loro e con la sottostazione in modo sicuro ed efficiente. |
63. eseguire la manutenzione delle turbine eoliche | Svolgere tutte le attività necessarie per mantenere le turbine eoliche in buono stato di funzionamento. Lubrificare le parti mobili come i cambi e i cuscinetti, controllare i collegamenti all’interno dell’impianto e risolvere eventuali problemi di rilievo che potrebbero sorgere. |
64. realizzare uno studio di fattibilità sull’energia da biogas | Effettuare la valutazione del potenziale di produzione di biogas da rifiuti. Realizzare uno studio standardizzato per determinare il costo totale di proprietà nonché i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo di questa forma di energia e svolgere ricerche a sostegno del processo decisionale. |
65. azionare un impianto di produzione di biogas | Azionare attrezzature che trattano le colture energetiche e i rifiuti provenienti dalle aziende agricole, chiamate digestori anaerobici. Garantire che l’apparecchiatura funzioni correttamente nella trasformazione della biomassa in biogas utilizzato per la produzione di calore e di elettricità. |
66. integrare l’energia da biogas negli edifici | Progettare impianti per il riscaldamento e l’acqua calda potabile alimentati a biogas ed effettuare i calcoli del caso. |
67. effettuare manutenzione delle centrali a biogas | Provvedere alla manutenzione ordinaria e alla riparazione delle attrezzature che trattano le colture energetiche e i rifiuti provenienti dalle aziende agricole, chiamate digestori anaerobici. Garantire che le attrezzature funzionino correttamente nella trasformazione della biomassa in biogas che viene utilizzato per la produzione di calore e di elettricità. |
68. sviluppare processi biocatalitici | Sviluppare combustibili o sostanze chimiche fini a partire da biomasse utilizzando microrganismi come enzimi o lieviti. |
69. fornire informazioni sull’idrogeno | Fornire a organizzazioni e persone alla ricerca di fonti energetiche alternative informazioni sui costi, i benefici e gli aspetti negativi dell’utilizzo dell’idrogeno. Informare gli interessati sugli aspetti da considerare prima di adottare soluzioni a idrogeno. |
70. valutare le tecnologie di produzione dell’idrogeno | Confrontare le caratteristiche tecnologiche ed economiche delle diverse opzioni disponibili per la produzione di idrogeno. Ciò comprende il raffronto tra le fonti (gas naturale, acqua ed elettricità, biomassa, carbone) e le tecnologie correlate. |
71. realizzare uno studio di fattibilità sull’idrogeno | Eseguire una valutazione sull’utilizzo dell’idrogeno in alternativa ai combustibili. Confrontare i costi, le tecnologie e le fonti disponibili per la produzione, il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno. Tenere conto dell’impatto ambientale al fine di sostenere il processo decisionale. |
72. azionare le attrezzature per l’estrazione dell’idrogeno | Utilizzare le attrezzature impiegate per l’estrazione e il trattamento dell’idrogeno. |
73. fornire consulenza su temi connessi alle energie rinnovabili offshore | Fornire informazioni e consulenza sul diritto marittimo, sulle politiche del settore energetico e sulle normative specifiche applicabili alle energie rinnovabili offshore. |
74. cercare siti per parchi offshore | Svolgere attività di ricerca in loco e utilizzando informazioni oceanografiche al fine di valutare diversi siti che potrebbero essere adatti alla costruzione di parchi per la produzione di energia offshore, e svolgere ricerche di follow-up sul sito al fine di favorire lo sviluppo dei piani di costruzione. |
75. progettare impianti di produzione di energia offshore | Elaborare le specifiche di progettazione degli impianti di produzione di energia offshore e dei loro componenti, facendo in modo che la progettazione sia ottimizzata per garantire una produzione sicura ed efficiente dell’energia. Creare liste di controllo per l’ispezione e il monitoraggio dei progetti di impianto offshore completati. |
76. installare impianti di energia rinnovabile offshore | Installare impianti che producono energia elettrica mediante le tecnologie delle energie rinnovabili offshore, garantendo il rispetto delle norme e la corretta installazione dell’impianto energetico. |
77. svolgere progetti di ricerca sull’energia marina | Condurre ricerche su progetti nel campo dell’energia del moto ondoso e delle maree e sviluppare i progetti dalla concezione alla realizzazione. |
78. ispezionare i convertitori del moto ondoso in energia | Effettuare ispezioni di routine sui convertitori del moto ondoso in energia controllando attentamente tutti i componenti per individuare eventuali problemi e valutare se debbano essere programmate riparazioni. |
79. ispezionare i generatori a flusso di marea | Effettuare ispezioni di routine sui generatori a flusso di marea controllando attentamente tutti i componenti per individuare eventuali problemi e valutare se debbano essere programmate riparazioni. |
80. occuparsi della gestione energetica delle strutture | Contribuire allo sviluppo di strategie efficaci per la gestione dell’energia e garantire che siano sostenibili per gli edifici. Rivedere gli edifici e le strutture al fine di individuare eventuali miglioramenti da apportare all’efficienza energetica. |
81. promuovere il progetto di infrastrutture innovative | Nel corso del coordinamento di un progetto di ingegneria, promuovere lo sviluppo innovativo e sostenibile di infrastrutture, in linea con gli ultimi sviluppi del settore. |
82. realizzare uno studio di fattibilità sui sistemi di gestione degli edifici | Effettuare la valutazione del potenziale di un sistema di gestione degli edifici. Realizzare uno studio standardizzato per determinare il contributo in termini di risparmio energetico, i costi e le restrizioni e svolgere ricerche a sostegno del processo decisionale. |
83. valutare la progettazione integrata degli edifici | Misurare il successo delle proposte progettuali in base agli obiettivi e alle finalità. Applicare, combinare e valutare metodi avanzati per l’analisi dell’interazione tra sistemi energetici, concetti architettonici, progettazione edile, uso degli edifici, clima esterno e sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria. |
84. progettare sistemi di involucro edilizio | Progettare un sistema di involucro che sia parte del sistema energetico complessivo di un edificio, tenendo conto delle soluzioni di risparmio energetico. |
85. progettare il concetto di isolamento | Progettare i dettagli dell’isolamento e soluzioni per i ponti termici. Scegliere il materiale pià.i adatto per l’isolamento, tenendo conto delle esigenze dell’edifico. |
86. posare il materiale isolante | Applicare fasce isolanti che impediscono lo scambio aereo tra esterni e interni. |
87. consigliare un sistema di ventilazione adatto | Studiare e consigliare un sistema di ventilazione che risponda alla domanda di energia e garantisca al contempo una buona qualità dell’aria interna nel rispetto dei livelli minimi di qualità dell’aria interna. Valutare modalità alternative di ventilazione (ad esempio la ventilazione mediante il camino, lo sfruttamento dell’effetto camino, la ventilazione naturale). |
88. valutare il consumo energetico dei sistemi di ventilazione | Calcolare e valutare il consumo energetico complessivo annuo del sistema di ventilazione in termini di consumo di energia elettrica e di dispersione termica del sistema e dell’edificio, al fine di selezionare un concetto su misura. |
89. determinare i parametri di qualità dell’aria interna | Applicare la conoscenza dei parametri essenziali di qualità degli ambienti interni per selezionare i più adatti al sistema di gestione dell’edificio (BMS). |
90. progettare la tenuta all’aria degli edifici | Affrontare la questione della tenuta all’aria dell’edificio nell’ambito del concetto di risparmio energetico. Orientare il progetto di tenuta all’aria verso il livello desiderato di tenuta all’aria. |
91. studiare i microclimi degli edifici | Studiare soluzioni adeguate in termini di condizioni microclimatiche degli edifici al fine di garantire il comfort termico e un consumo energetico responsabile. Prendere in considerazione strategie di progettazione passiva come l’utilizzo della luce naturale, il raffreddamento passivo, il raffreddamento naturale, l’utilizzo della massa termica, il riscaldamento solare e altre. |
92. progettare i microclimi negli edifici | Discutere e valutare le condizioni climatiche e locali di un sito nell’ottica di attuare strategie passive ottimali (micro e macro clima). Combinare diverse strategie di progettazione, comprese le principali strategie di progettazione passiva, e valutarne le prestazioni considerando il sistema energetico complessivo dell’edificio. |
93. rispettare le procedure in materia di salute e sicurezza nell’edilizia | Applicare le pertinenti procedure in materia di salute e sicurezza nel settore della costruzione al fine di prevenire incidenti, inquinamento e altri rischi. |
94. promuovere l’architettura d’interni sostenibile | Sviluppare un’architettura d’interni rispettosa dell’ambiente e promuovere l’uso di materiali efficienti sotto il profilo dei costi e rinnovabili. |
95. costruire un tetto verde | Costruire una vegetazione sui tetti, tenendo conto dell’acqua e del drenaggio, dei filtri e del suolo. Piantare piante adatte, e possibilmente cespugli e alberi. Costruire il tetto verde nel rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza. |
96. progettare sistemi di finestre e vetrate | Progettare sistemi di finestre/vetrate per un comfort e una prestazione energetica ottimali. Valutare e progettare un sistema ottimale di schermatura solare e la relativa strategia di controllo e regolazione. |
97. progettare un sistema domotico negli edifici | Progettare un sistema domotico completo per edifici, tendendo conto di ogni singolo componente scelto. In un’ottica di risparmio energetico, valutare e trovare un giusto equilibrio tra i componenti e i sistemi che dovrebbero essere inclusi nel progetto domotico e quelli meno utili da inserire. |
98. progettare un sistema di illuminazione artificiale | Studiare e progettare un sistema di illuminazione artificiale basato sulla luce diurna, sulla temporizzazione o sull’occupazione degli spazi, tenendo conto delle specifiche tecniche e delle restrizioni, ad esempio in materia di qualità dell’energia e di efficienza energetica, e dell’incidenza sull’ambiente dei materiali usati nelle lampade elettriche o a LED. |
99. prevenire la perdita di calore del forno | Prevenire lo spreco di calore sigillando la porta del forno con mattoni e argilla. |
2) Abilità/competenze riferibili ai processi di cui all’articolo 3, comma 1, lettera c): innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso il trattamento delle acque
Abilità/competenze | Descrizione |
---|---|
1) valutare il ciclo di vita delle risorse | Valutare l’uso e il possibile riciclaggio di materie prime nell’intero ciclo di vita del prodotto. Considerare i regolamenti applicabili, come il pacchetto della Commissione europea sull’economia circolare. |
2) informare in merito alle normative in materia di riciclo | Istruire le organizzazioni e le persone in merito alle procedure e alla legislazione corrette relative al riciclo di vari tipi di rifiuti in diversi tipi di contenitori, alle procedure di raccolta dei rifiuti e alle sanzioni a seguito della non conformità alla legislazione. |
3) analizzare le procedure per il riciclo | Ispezionare l’attuazione delle procedure di gestione dei rifiuti e di riciclaggio in un’organizzazione e la legislazione applicabile, al fine di garantire la conformità. |
4) sviluppare i programmi di riciclaggio dei rifiuti | Sviluppare e coordinare programmi di riciclaggio |
5) individuare le nuove opportunità di riciclaggio dei rifiuti | Studiare le idee e individuare le opportunità per migliorare la raccolta, il trattamento e il riciclaggio dei materiali di scarto. |
6) gestire il bilancio del programma di riciclaggio dei rifiuti | gestire il programma di riciclaggio annuale e il rispettivo budget di un’organizzazione. |
7) formare il personale sui programmi di riciclaggio dei rifiuti | Formare i dipendenti sul tipo di metodi e di programmi di riciclaggio disponibili per un’impresa e tutte le sue procedure e regolamenti che devono essere tenuti in considerazione. |
8) seguire gli orari di raccolta dei rifiuti per il riciclaggio | Seguire e applicare i piani di raccolta dei rifiuti, consegnati dalle organizzazioni che raccolgono e trattano i materiali a fini di riciclaggio, per ottimizzare l’efficienza e il servizio. |
9) tenere un archivio delle operazioni di riciclaggio dei rifiuti | Tenere un archivio ed elaborare i fatti e i dati relativi al tipo e al volume delle diverse operazioni di riciclaggio. |
10) riciclare gli effluenti di allevamento | Applicare tecniche di gestione degli effluenti di allevamento nei momenti più opportuni per riciclare gli effluenti come nutrienti organici per il suolo e ridurre l’impatto sull’ambiente. |
11) sorvegliare i centri di riciclaggio comunali | Sorvegliare i siti e gli impianti che contengono punti di riciclaggio e in cui gli individui possono smaltire i rifiuti domestici, al fine di garantire la sicurezza, il rispetto delle normative e l’utilizzo delle strutture da parte del pubblico in conformità delle norme in materia di rifiuti. |
12) azionare le apparecchiature per la trasformazione dei materiali da riciclare | Azionare le apparecchiature per la trasformazione dei materiali da riciclare come granulatori, frantumatori e presse |
13) installare i contenitori per la raccolta differenziata | Occuparsi dell’installazione di contenitori per i rifiuti riciclabili, come cartone, bottiglie di vetro e abbigliamento, nei luoghi appositi. |
14) coordinare le spedizioni di materiali riciclati | Coordinare e sorvegliare le spedizioni di materiali riciclati. Comunicare con le imprese di trasformazione e gli spedizionieri. |
15) istruire il personale sulla gestione dei rifiuti | Formare il personale di una struttura che si occupa della gestione dei rifiuti, o il personale di un’organizzazione responsabile delle strategie di gestione dei rifiuti, sui miglioramenti che possono essere apportati per ridurre i rifiuti, aumentare l’efficienza del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti e garantire il rispetto della legislazione in materia di rifiuti e ambiente. |
16) fornire consulenza sulle procedure di gestione dei rifiuti | Fornire consulenza alle organizzazioni sull’attuazione dei regolamenti sui rifiuti e sulle strategie di miglioramento per la gestione dei rifiuti e la riduzione al minimo dei rifiuti, al fine di aumentare le pratiche sostenibili sotto il profilo ambientale e la consapevolezza ambientale. |
17) elaborare processi di gestione dei rifiuti | Sviluppare attrezzature, metodi e procedure applicabili in vari tipi di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti al fine di migliorare l’efficienza dei processi di gestione dei rifiuti, ridurre l’impatto ambientale e garantire la sicurezza del personale che opera nella gestione dei rifiuti. |
18) gestire i rifiuti | Gestire o smaltire quantità significative di materiali di scarto o materiali pericolosi. Garantire il possesso delle licenze e autorizzazioni necessarie e il rispetto di pratiche di gestione ragionevoli, delle norme del settore o delle pratiche agricole comunemente accettate. |
19) coordinare le procedure di gestione dei rifiuti | Coordinare le operazioni di un impianto o di un’organizzazione che si occupano della gestione dei rifiuti, come la raccolta, la separazione, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti, al fine di garantire l’efficienza ottimale delle operazioni, migliorare i metodi di riduzione dei rifiuti e garantire il rispetto della legislazione. |
20) valutare il tipo di rifiuti | Identificare i materiali di scarto durante le operazioni di raccolta e di cernita per valutare se debbano essere riciclati, smaltiti o trattati in altro modo. |
21) trattare i rifiuti | Trattare ed eliminare rifiuti biologici e chimici conformemente ai regolamenti. |
22) ricercare le opportunità di sovvenzione del riciclaggio dei rifiuti | Ricercare opportunità di prestiti e sovvenzioni per controllo e riciclaggio dei rifiuti |
23) raccogliere i rifiuti industriali | Raccogliere i rifiuti non pericolosi o pericolosi prodotti da attività industriali, come vernici, prodotti chimici, sottoprodotti industriali e rifiuti radioattivi. |
24) coordinare le spedizioni dei rifiuti | Organizzare il trasporto di rifiuti pericolosi o non pericolosi da un cliente a un impianto di trattamento, stoccaggio o smaltimento dei rifiuti e garantire che tutte le procedure siano conformi alla legislazione ambientale. |
25) supervisionare lo smaltimento dei rifiuti | Supervisionare lo smaltimento dei rifiuti biologici e chimici in base ai regolamenti. |
26) smaltire i rifiuti | Smaltire i rifiuti in conformità della legislazione, nel rispetto delle responsabilità ambientali e aziendali. |
27) smaltire rifiuti pericolosi | Smaltire materiali pericolosi come sostanze chimiche o radioattive in conformità ai regolamenti ambientali e in materia di salute e sicurezza. |
28) smaltire i rifiuti non pericolosi | Smaltire i materiali di scarto che non presentano rischi per la salute e la sicurezza in modo conforme alle procedure di riciclaggio e di gestione dei rifiuti. |
29) smaltire rifiuti alimentari | Smaltire o raccogliere rifiuti alimentari allo scopo di riciclarli o buttarli via dal processo di produzione. Seguire le procedure stabilite per la loro eliminazione, tenendo conto dell’ambiente e delle questioni di sicurezza in base alle legislazioni. |
30) smaltire rifiuti di saldatura | Raccogliere e trasportare le scorie di saldatura in contenitori speciali per rifiuti pericolosi. |
31) smaltire prodotti chimici | Smaltire i prodotti chimici e i trattamenti in condizioni di sicurezza conformemente alle procedure di gestione dei rifiuti in loco. |
32) smaltire i rifiuti di origine medica | Applicare la tecnica appropriata per smaltire in modo sicuro tutti i tipi di rifiuti medici, quali i rifiuti infettivi, tossici e radioattivi. |
33) smaltire rifiuti non alimentari all’interno del settore alimentare | Smaltire i rifiuti non alimentari nel settore alimentare applicando le procedure ambientali autorizzate per il suddetto smaltimento. |
34) controllare lo smaltimento delle sostanze radioattive | Garantire la corretta gestione e lo smaltimento delle sostanze radioattive utilizzate a fini medici, nel rispetto delle procedure stabilite. |
35) smaltire i fanghi di depurazione | Azionare apparecchiature per pompare i fanghi di depurazione e immagazzinarli in container al fine di trasformare i gas che emettono in energia. Dopo questa fase, essiccare i fanghi e valutarne il potenziale riutilizzo come fertilizzante. Smaltire i fanghi se contengono elementi pericolosi. |
36) gestire i progetti per l’utilizzo di sottoprodotti organici | Attuare i piani per l’utilizzo di sottoprodotti organici. Garantire che i piani per l’utilizzo di sottoprodotti organici siano conformi alla legislazione vigente, ai codici di buona prassi e alle politiche in materia di colture. Garantire che siano predisposti sistemi per proteggere l’uomo e gli animali dai pericoli derivanti dalla lavorazione con i sottoprodotti organici, quali i gas prodotti dai fanghi. Monitorare l’utilizzo dei sottoprodotti organici e adottare misure adeguate in caso di problemi. |
37) smaltire rifiuti di alimenti preparati per animali | Smaltire i rifiuti di alimenti preparati per animali, cercando nel contempo di ridurre al minimo l’impatto ambientale della composizione dei mangimi. Seguire la legislazione pertinente. |
38) macinare i rifiuti di plastica | Macinare i residui di plastica trasformandoli in polvere per essere riutilizzati. |
39) stoccare rifiuti differenziati | Stoccare i materiali di scarto, i prodotti e le apparecchiature che sono stati classificati in categorie distinte per il riciclaggio o lo smaltimento negli appositi contenitori e attrezzature o impianti di stoccaggio. |
40) rimuovere i materiali contaminati | Rimuovere i materiali e le attrezzature che sono contaminati da sostanze pericolose, al fine di proteggere l’ambiente circostante da una ulteriore contaminazione e trattare o smaltire i materiali contaminati. |
41) stoccare materiali contaminati | Imballare e stoccare i materiali che presentano rischi per la salute e la sicurezza dovuti a contaminazioni e in attesa di smaltimento o trattamento, nel rispetto delle norme di sicurezza. |
42) applicare le norme relative allo stoccaggio del combustibile | Applicare le norme relative allo stoccaggio del combustibile, conformemente alle politiche e ai regolamenti governativi e ambientali. |
43) gestire i piani per lo stoccaggio di sottoprodotti organici | Applicare metodi e procedure per lo stoccaggio di sottoprodotti organici in linea con la legislazione vigente e con le politiche in materia di salute e sicurezza. Monitorare l’attuazione dei piani e reagire a eventuali problemi. |
44) riconoscere i rischi che presentano le merci pericolose | Essere al corrente delle minacce poste da merci potenzialmente pericolose come materiali inquinanti, tossici, corrosivi o esplosivi. |
45) informare in merito ai rifiuti pericolosi | Informare le aziende pubbliche o specifiche organizzazioni sull’importanza di una corretta gestione dei rifiuti pericolosi al fine di promuovere la sicurezza pubblica, garantire il rispetto della legislazione e sensibilizzare sui diversi tipi di rifiuti pericolosi e sulle loro minacce per la salute pubblica e la sicurezza, nonché per l’ambiente. |
46) eliminare i liquidi pericolosi | Eliminare le sostanze che comportano rischi per la salute e la sicurezza dalle attrezzature, dalle apparecchiature o dagli impianti al fine di conservare i liquidi secondo le linee guida di sicurezza e di smaltirli o trattarli come richiesto. |
47) sorvegliare il compostaggio | Mescolare i materiali biodegradabili rispettando la proporzione appropriata e monitorare il processo di degradazione dei rifiuti organici. |
48) progettare la discarica della miniera | Sviluppare e attuare una gestione dei rifiuti e della discarica efficace e sicura. Ridurre al minimo l’impronta ecologica dell’operazione e rispettare i requisiti giuridici. |
49) gestire i rifiuti dell’impianto di estrazione | Garantire che i rifiuti minerari siano smaltiti in modo sicuro, efficiente e rispettoso dell’ambiente. |
50) creare fanghi di cartiera | Creare fanghi o pasta di cartiera da carta riciclata o usata con acqua in miscelatori e mescolatori o altre apparecchiature. Aggiungere colori inserendo carta di vari colori. |
51) seguire le procedure di controllo delle sostanze pericolose per la salute | Aderire alle procedure per il controllo delle sostanze pericolose per la salute (Control of Substances to Health COSHH) per attività che comportano sostanze pericolose, quali batteri, allergeni, oli usati, pitture o liquidi per freni che provocano malattie o lesioni. |
52) analizzare i reclami in merito a modalità di gestione rifiuti improprie | Rispondere e indagare in merito alle accuse e alle denunce relative al trattamento e allo smaltimento impropri dei rifiuti industriali. |
53) effettuare demolizioni selettive | Demolire una struttura, o parte di essa, ricorrendo alla demolizione selettiva. Individuare i diversi materiali nell’edificio e valutarne la riutilizzabilità e il valore. Rimuovere i materiali riutilizzabili senza danneggiarli. |
54) smontare gli apparecchi guasti | Smontare le attrezzature e gli apparecchi rotti e non riparabili, in modo che i loro componenti separati possano essere smistati, riciclati e smaltiti in modo conforme alla normativa in materia di rifiuti e di riciclaggio. |
55) sostituire componenti difettosi | Rimuovere le parti difettose e sostituirle con componenti funzionanti. |
56) ritirare gli elettrodomestici guasti | Raccogliere o ricevere prodotti che non sono più funzionali e che non possono essere riparati da abitazioni, organizzazioni o strutture di raccolta, in modo da potere essere differenziati a fini di smaltimento o riciclo. |
57) condurre ricerche sulla prevenzione degli sprechi alimentari | Studiare e valutare metodi, attrezzature e costi per la riduzione e la gestione degli sprechi alimentari. Monitorare i dati di misurazione registrati e individuare gli aspetti da migliorare nella prevenzione degli sprechi alimentari. |
58) elaborare strategie di riduzione degli sprechi alimentari | Mettere a punto programmi, come i pasti per il personale o la ridistribuzione alimentare, per ridurre, riutilizzare e riciclare, ove possibile, gli scarti alimentari. Ciò comprende la revisione delle politiche di acquisto per individuare i punti di spreco su cui intervenire, ad esempio i quantitativi e la qualità dei prodotti alimentari. |
59) formare il personale alla riduzione degli sprechi alimentari | Introdurre nuovi corsi di formazione e misure di sviluppo professionali per rafforzare le conoscenze del personale sulla prevenzione degli sprechi alimentari e sulle pratiche di riciclo degli alimenti. Assicurarsi che il personale comprenda i metodi e gli strumenti di riciclo degli alimenti, ad esempio la separazione degli scarti. |
60) concepire indicatori per la riduzione degli sprechi alimentari | Determinare gli indicatori chiave di prestazione (ICP) per ridurre e gestire gli sprechi alimentari in linea con gli standard stabiliti. Sovrintendere alla valutazione dei metodi, delle attrezzature e dei costi per la prevenzione degli sprechi alimentari. |
61) gestire gli articoli donati nel negozio di seconda mano | Coordinare gli articoli donati in un negozio di seconda mano |
62) pianificare lo sviluppo delle risorse idriche | Monitorare le precipitazioni e l’uso dell’acqua per organizzare lo sviluppo delle risorse idriche. |
63) interpretare i dati scientifici per valutare la qualità delle acque | Analizzare e interpretare dati quali le proprietà biologiche per conoscere la qualità dell’acqua. |
64) gestire i test sulla qualità dell’acqua | Dirigere le procedure relative ai test e all’analisi della qualità dell’acqua e le successive procedure di depurazione, gestendo le operazioni dalla raccolta dei campioni agli esami di laboratorio, gestendo il personale e garantendo il rispetto della normativa. |
65) controllare la qualità dell’acqua | Misurare la qualità dell’acqua |
66) utilizzare le attrezzature per la disinfezione dell’acqua | Utilizzare le attrezzature per la disinfezione dell’acqua con diversi metodi e tecniche, come la filtrazione meccanica, a seconda delle esigenze. |
67) installare i meccanismi per garantire la purezza dell’acqua | Installare diversi tipi di meccanismi che impediscono l’ingresso delle impurità nell’acqua recuperata. Installare filtri e membrane micron per filtrare i detriti e impedire che le zanzare entrino nella rete di distribuzione dell’acqua. Posizionare meccanismi a sfera per filtrare il primo scarico dall’acqua piovana dai tetti. |
68) sviluppare metodi di purificazione dell’acqua | Elaborare strategie per lo sviluppo e l’utilizzo di attrezzature e piani per la depurazione dell’acqua, favorendo la progettazione di attrezzature, pianificando procedure di purificazione e individuando le azioni necessarie e i rischi potenziali. |
69) azionare le attrezzature per la purificazione dell’acqua | Utilizzare e regolare i comandi delle apparecchiature per purificare e depurare l’acqua, trattare le acque reflue, l’aria e i solidi, riciclare o scaricare l’acqua trattata e produrre energia elettrica. |
70) eseguire i trattamenti dell’acqua | Eseguire regolarmente prove sulle acque, garantendo che i processi di gestione e filtraggio dell’acqua seguano pratiche di gestione adeguate, norme del settore o pratiche agricole comunemente accettate. Registrare le precedenti contaminazioni dell’acqua, la fonte di contaminazione e la contaminazione sanata. Adottare misure di mitigazione per prevenire ulteriori contaminazioni. |
71) eseguire procedure di trattamento delle acque | Effettuare operazioni quali filtrazione, sterilizzazione e declorurazione, al fine di purificare l’acqua per il consumo e la produzione alimentare utilizzando diverse procedure e tecnologie quali la microfiltrazione, l’osmosi inversa, l’ozonizzazione, la filtrazione con carbonio o la luce ultravioletta (UV). |
72) effettuare la manutenzione dell’impianto per il trattamento delle acque | Eseguire interventi di riparazione e di manutenzione ordinaria delle attrezzature utilizzate nei processi di depurazione e trattamento delle acque e delle acque reflue. |
73) trattare le acque contaminate | Trattare le acque contaminate utilizzando una serie di tecniche quali lagune e canneti. |
74) supervisionare il trattamento delle acque di scarico | Supervisionare il trattamento delle acque di scarico in base alle norme ambientali. |
75) eseguire il trattamento delle acque reflue | Effettuare il trattamento delle acque reflue in base ai regolamenti, controllando la presenza di rifiuti biologici e rifiuti chimici. |
76) coordinare la gestione dei fanghi di depurazione | Coordinare il trattamento e lo smaltimento dei residui semisolidi derivanti dal trattamento delle acque reflue, ad esempio l’ottenimento di energia mediante fermentazione, l’essiccazione e il riutilizzo come concime. |
77) offrire consulenza sulla protezione del suolo e dell’acqua | Fornire consulenza sui metodi per proteggere il suolo e le risorse idriche da fattori inquinanti quale la lisciviazione dei nitrati, responsabile dell’erosione del suolo. |
78) ispezionare i pozzi d’acqua | Esaminare i pozzi d’acqua per verificare l’inquinamento e la conformità alle norme edilizie. Ordinare le chiusure dei pozzi, se necessario. |
79) modellare il flusso delle acque di falda | Modellare il flusso delle acque di falda |
80) valutare l’impatto ambientale sulle acque di falda | Stimare l’impatto ambientale delle attività di estrazione e gestione delle acque sotterranee. |
81) studiare le falde acquifere | Preparare e condurre studi sul campo per determinare la qualità delle falde acquifere. Analizzare e interpretare mappe, modelli e dati geografici. Comporre un’immagine della contaminazione delle falde acquifere e del terreno della zona. Presentare relazioni sui problemi che interessano le falde acquifere, ad esempio l’inquinamento della zona causato dai prodotti di combustione del carbone. |
82) progettare gli impianti per i pozzi di scarico | Progettare gli impianti che si trovano in strutture residenziali e in strutture pubbliche, ad esempio sulle strade e sui tetti di edifici pubblici, e che funzionano per drenare l’acqua in eccesso da tali aree. Servono a contribuire alle opere di contenimento in caso di alluvioni, a rimuovere l’acqua piovana e a ridurre al minimo il rischio di forti tempeste, e a trasportare poi l’acqua non trattata nella natura. |
83) ispezionare i tetti per individuare l’eventuale fonte di contaminazione dell’acqua piovana | Assicurarsi che il tetto che raccoglierà l’acqua piovana non contamini l’acqua con sostanze chimiche, vettori di malattie e altri contaminanti biologici. |
3) Abilità/competenze riferibili ai processi di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d): innovazioni volte alla produzione
e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
Abilità/competenze | Descrizione |
---|---|
1) controllare i parametri ambientali | Controllare l’impatto della fabbricazione di macchinari sull’ambiente, analizzando i livelli della temperatura, la qualità dell’acqua e l’inquinamento atmosferico. |
2) fornire consulenza sulle politiche di gestione sostenibile | Contribuire alla pianificazione e allo sviluppo delle politiche per una gestione sostenibile, anche per quanto riguarda le valutazioni d’impatto ambientale. |
3) offrire consulenza sui sistemi di gestione del rischio ambientale | Valutare i requisiti e fornire consulenza su sistemi di gestione del rischio ambientale. Garantire che il cliente faccia la sua parte nel prevenire o limitare l’impatto negativo sull’ambiente attraverso l’uso della tecnologia. Garantire l’ottenimento di licenze e autorizzazioni necessarie. |
4) gestire l’impatto ambientale delle attività | Gestire l’interazione con l’ambiente e il suo impatto ambientale da parte delle imprese. Individuare e valutare gli impatti ambientali del processo di produzione e dei servizi connessi e regolare una riduzione degli effetti sull’ambiente e sulle persone. Organizzare piani d’azione e monitorare gli indicatori di miglioramento. |
5) condurre valutazioni ambientali del sito | Gestire e controllare la prospezione e la valutazione ambientale del sito per i siti minerari o industriali. Designare e delimitare le zone per l’analisi geochimica e la ricerca scientifica. |
6) fornire consulenza sulle questioni ambientali connesse all’attività mineraria | Fornire consulenza a ingegneri, geometri, personale geotecnico e metallurgisti in merito alla protezione ambientale e alla riqualificazione del terreno relative alle attività minerarie. |
7) gestire l’impatto ambientale | Attuare misure per ridurre al minimo l’impatto biologico, chimico e fisico delle attività minerarie sull’ambiente. |
8) comunicare in merito all’impatto ambientale delle attività minerarie | Preparare colloqui, conferenze, consultazioni con le parti interessate e audizioni pubbliche sulle questioni ambientali connesse all’attività mineraria. |
9) fornire consulenza sulle soluzioni in materia di sostenibilità | Fornire consulenza alle imprese sulle soluzioni che consentono di sviluppare processi di produzione sostenibili, migliorare l’efficienza e il riutilizzo dei materiali e ridurre l’impronta di carbonio. |
10) misurare i risultati dell’impresa in termini di sostenibilità | Monitorare gli indicatori di sostenibilità e analizzare i risultati di sostenibilità raggiunti dall’impresa in relazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile o agli standard globali di rendicontazione della sostenibilità. |
11) selezionare tecnologie sostenibili nella progettazione | Produrre una progettazione olistica che comprenda misure passive ragionevolmente integrate con tecnologie attive. |
12) adottare misure per ridurre le ripercussioni negative del consumo | Applicare principi, politiche e norme finalizzati alla sostenibilità ambientale, compresi la riduzione dei rifiuti e del consumo di energia e acqua, il riutilizzo e il riciclaggio dei prodotti e la partecipazione all’economia della condivisione. |
13) valutare l’impatto delle attività industriali | Analizzare i dati per stimare l’impatto delle attività industriali sulla disponibilità delle risorse e sulla qualità delle acque sotterranee. |
14) ispezionare le attrezzature industriali | Ispezionare le attrezzature utilizzate nel corso di attività industriali quali le attrezzature di fabbricazione o di costruzione, al fine di garantire che le attrezzature siano conformi alla legislazione in materia di salute, sicurezza e ambiente. |
15) promuovere gli imballaggi sostenibili | Applicare regolamenti di imballaggio sicuro e sano |
16) utilizzare materiali e componenti sostenibili | Individuare e selezionare materiali e componenti rispettosi dell’ambiente. Decidere in merito alla sostituzione di determinati materiali con alternative ecologiche, mantenendo lo stesso livello di funzionalità e altre caratteristiche del prodotto. |
17) utilizzare i materiali ecologici | Lavorare con i materiali ecocompatibili, come i materiali di finitura a base di acqua o gli adesivi senza formaldeide. |
18) applicare procedure e regolamenti relativi al marchio di qualità ecologica | Individuare, selezionare e applicare procedure e regolamenti per verificare la conformità ai requisiti specifici del marchio di qualità ecologica dell’UE. |
19) garantire la corretta etichettatura dei prodotti | Garantire che i prodotti siano etichettati con tutte le informazioni necessarie all’etichettatura (ad esempio legali, tecnologiche, pericolose, ecc.) riguardanti il prodotto. Garantire che le etichette rispettino i requisiti legali e siano conformi ai regolamenti. |
20) realizzare appalti sostenibili | Integrare obiettivi strategici di politica pubblica nelle procedure di appalto, realizzando, ad esempio, appalti pubblici verdi e appalti pubblici socialmente responsabili. Contribuire a ridurre l’impatto ambientale degli appalti, a conseguire obiettivi di carattere sociale e a migliorare il rapporto costi-benefici per l’organizzazione e la società in generale. |
21) svolgere le attività di pulizia in modo rispettoso dell’ambiente | Svolgere tutti i compiti di pulizia in modo da ridurre al minimo i danni ambientali, seguire metodi per ridurre l’inquinamento e gli sprechi di risorse. |
22) offrire consulenza ai clienti sui materiali da costruzione | Fornire ai clienti una consulenza dettagliata sui vari materiali da costruzione |
23) mitigare lo spreco di risorse | Valutare e individuare le opportunità di utilizzare le risorse in modo più efficiente con un impegno costante per ridurre lo spreco di risorse. |
24) effettuare un confronto tra veicoli alternativi | Confrontare le prestazioni dei veicoli alternativi in base a fattori quali il consumo di energia e la densità energetica per volume e per massa dei diversi carburanti utilizzati. |
25) valutare l’impronta ecologica dei veicoli | Valutare l’impronta ecologica dei veicoli e utilizzare vari metodi per analizzare le emissioni di gas serra, come quelle di CO2. |
26) progettare strategie di funzionamento ibride | Progettare strategie di funzionamento per sistemi di trasmissione ibridi tenendo conto dei limiti del recupero di energia e dei relativi fattori limitanti. Considerare i possibili vantaggi connessi al trasferimento del carico e valutare in che modo quest’ultimo puà2 migliorare la gestione dell’energia. Comprendere i problemi legati al funzionamento intermittente del motore a combustione interna. |
27) garantire l’utilizzo efficiente dello spazio di magazzino | Perseguire un uso efficace dello spazio per il deposito e garantire la massima efficienza nel rispetto degli obiettivi ambientali e di bilancio. |
28) sviluppare i piani di efficienza per le operazioni logistiche | Elaborare e attuare piani al fine di aumentare l’efficienza e ridurre i rifiuti durante le operazioni logistiche. |
29) impatto delle tecnologie digitali | Essere consapevoli dell’impatto ambientale delle tecnologie digitali e del loro uso. |
30) promuovere l’uso di trasporti sostenibili | Promuovere l’uso di trasporti sostenibili per ridurre l’impronta di carbonio e il rumore e aumentare la sicurezza e l’efficienza dei sistemi di trasporto. Determinare la prestazione in connessione all’utilizzo dei trasporti sostenibili, fissare obiettivi per promuovere l’uso di trasporti sostenibili e proporre alternative di trasporto rispettose dell’ambiente. |
31) applicare i concetti di gestione dei trasporti | Applicare i concetti di gestione del settore dei trasporti al fine di migliorare i processi di trasporto, ridurre gli sprechi, aumentare l’efficienza e migliorare la preparazione dei programmi. |
32) applicare le misure ambientali per il trasporto su strada | Applicare le strategie della Commissione europea (CE) per attenuare le emissioni di CO2 |
33) evitare la contaminazione | Evitare la miscelazione o la contaminazione dei materiali. |
34) sviluppare soluzioni ecologiche di miscelazione | Sviluppare soluzioni di miscelazione che utilizzino ingredienti biologici anziché sintetici. Valutare il potenziale di oli, additivi e polimeri vegetali e i recenti progressi in questo campo. |
35) monitorare la conservazione degli ingredienti | Monitorare la conservazione degli ingredienti e le date di scadenza mediante rapporti settimanali per conseguire una buona rotazione delle scorte e la riduzione dei rifiuti. |
36) selezionare la confezione adatta per i prodotti alimentari | Scegliere le confezioni adeguate per i prodotti alimentari tenendo conto dell’attrattività e dell’idoneità della confezione. Utilizzare un imballaggio adeguato per il loro invio in condizioni di sicurezza e a un costo ragionevole. Essere consapevoli del fatto che la confezione può influire anche sulle caratteristiche del prodotto, quali forma, peso o solidità. Bilanciare vari aspetti quali i costi, l’attrattività e la conformità ai regolamenti e alla protezione dell’ambiente. |
37) garantire il rispetto delle norme ambientali nell’ambito della produzione alimentare | Assicurarsi di rispettare la legislazione ambientale nella produzione alimentare. Comprendere la legislazione relativa alle questioni ambientali nell’industria alimentare e applicarla nella pratica. |
38) sviluppare una politica alimentare | Partecipare al processo decisionale riguardante le tecniche di produzione e di trasformazione, la commercializzazione, la disponibilità, l’utilizzo e il consumo di alimenti, al fine di raggiungere o promuovere gli obiettivi sociali per influenzare il funzionamento del sistema alimentare e agricolo. I responsabili delle politiche alimentari svolgono attività come la regolamentazione delle industrie alimentari, stabilendo norme di ammissibilità per i programmi di assistenza alimentare per i poveri, garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, l’etichettatura dei prodotti alimentari e persino le qualifiche affinché un prodotto sia considerato biologico. |
39) partecipare in qualità di osservatore a diversi tipi di audit nel settore alimentare | Partecipare regolarmente in qualità di osservatore agli audit riguardanti l’efficienza, la sicurezza, l’ambiente, la qualità e la sicurezza alimentare. |
40) garantire l’assenza di effetti pericolosi degli additivi alimentari | Garantire che gli additivi alimentari siano sottoposti a valutazione scientifica per valutare se l’additivo ha effetti nocivi sulla salute dell’uomo o degli animali o sull’ambiente. |
41) adottare una politica rispettosa dell’ambiente nella trasformazione degli alimenti | Garantire una politica rispettosa dell’ambiente quando si lavora con risorse naturali quali carne, frutta e verdura. Ciò significa gestire le risorse nel modo più efficiente e rispettoso della natura, cercando nel contempo di ridurre al minimo la pressione sull’ecosistema. |
42) controllare i campioni della produzione di carta | Acquisire campioni di prova in varie fasi del processo di deinchiostrazione e di riciclaggio della carta. Lavorare i campioni, ad esempio aggiungendo una quantità misurata di soluzione colorante, e testarli per determinare valori quali il livello di pH, la resistenza allo strappo o il grado di disintegrazione. |
43) ridurre l’impatto ambientale della produzione calzaturiera | Valutare l’impatto ambientale della produzione calzaturiera e ridurre al minimo i rischi ambientali. Ridurre le pratiche di lavoro dannose per l’ambiente nelle diverse fasi della produzione calzaturiera. |
44) ridurre le emissioni derivanti dai processi di concia | Adeguare la formula dell’operazione di rifinizione in funzione di ciascun tipo di destinazione di mercato del cuoio evitando o riducendo le emissioni di composti organici volatili (COV). |
45) pianificare le operazioni di rifinizione della lavorazione conciaria | Pianificare le operazioni di rifinizione necessarie per produrre il cuoio. Adeguare la formula dell’operazione di rifinizione in funzione di ciascun tipo di mercato di destinazione del cuoio. Evitare le emissioni di composti organici volatili (COV). |
46) proporre ingredienti alternativi per le mescole in gomma | Individuare gli ingredienti potenzialmente tossici contenuti nelle mescole in gomma e proporre ingredienti o mescole alternativi di analoga funzionalità. |
47) ridurre l’impatto ambientale dei progetti di gasdotti e oleodotti | Adoperarsi per attenuare il potenziale impatto che i gasdotti e le merci trasportate in essi possono avere sull’ambiente. Investire tempo e risorse nella considerazione degli effetti ambientali del gasdotto, le azioni che potrebbero essere adottate per proteggere l’ambiente e il potenziale aumento dei costi del progetto. |
48) misurare la sostenibilità delle attività turistiche | Raccogliere informazioni, monitorare e valutare l’impatto del turismo sull’ambiente, considerando in particolare le aree protette, il patrimonio culturale locale e la biodiversità, nell’ottica di ridurre l’impronta di carbonio delle attività del settore. Ciò comprende lo svolgimento di sondaggi sui visitatori e la misurazione di eventuali risarcimenti necessari per compensare i danni subiti. |
49) educare al turismo sostenibile | Sviluppare programmi e risorse didattici per individui o gruppi guidati, al fine di fornire informazioni sul turismo sostenibile e sull’impatto dell’interazione umana sull’ambiente, sulla cultura locale e sul patrimonio naturale. Educare i viaggiatori a produrre un impatto positivo e sensibilizzarli in merito alle questioni ambientali. |
50) offrire formazioni in materia di sviluppo e gestione del turismo sostenibile | Prevedere attività di formazione e di sviluppo delle capacità per il personale operante nel settore del turismo per informarlo sulle migliori pratiche attinenti allo sviluppo e alla gestione delle destinazioni turistiche e dei pacchetti di viaggio, garantendo nel contempo un impatto minimo sull’ambiente e sulle comunità locali e una rigorosa conservazione delle aree protette e delle specie animali e vegetali. |
51) sostenere il turismo locale | Promuovere prodotti e servizi locali presso i turisti e incoraggiare questi ultimi ad avvalersi degli operatori turistici locali della destinazione di viaggio. |
52) utilizzare tecnologie efficienti sotto il profilo delle risorse nel settore ricettivo | Introdurre nelle strutture ricettive elementi di miglioramento tecnologico, quali vaporiere senza connessione, valvole spray prerisciacquo e rubinetti a basso flusso, che ottimizzano il consumo di acqua e di energia nella preparazione degli alimenti, nel lavaggio delle stoviglie e nelle attività di pulizia. |
53) osservare i regolamenti in materia di materiali banditi | Rispettare i regolamenti che vietano i metalli pesanti nelle saldature, i ritardanti di fiamma nei materiali plastici e i plastificanti di ftalati nella plastica e negli isolanti per cablaggi, nell’ambito delle direttive RoHS/RAEE dell’UE e della legislazione cinese in materia di RoHS. |
54) eseguire prove sui modelli per l’individuazione di sostanze inquinanti | Misurare le concentrazioni di sostanze inquinanti nei campioni. Calcolare l’inquinamento atmosferico o il flusso di gas nei processi industriali. Individuare rischi potenziali per la salute o la sicurezza quali le radiazioni. |
55) coordinare le politiche ambientali aeroportuali | Dirigere e coordinare le politiche e le normative ambientali aeroportuali per attenuare l’impatto delle attività aeroportuali, ad esempio il rumore, la ridotta qualità dell’aria, il traffico locale pesante o la presenza di materiali pericolosi. |
56) condurre gli studi ambientali aeroportuali | Preparare e condurre studi ambientali, modelli di qualità dell’aria e studi di pianificazione dell’uso del territorio. |
57) ispezionare le costruzioni offshore | Effettuare ispezioni regolari durante e dopo la costruzione di strutture offshore quali piattaforme petrolifere, al fine di garantire la riduzione al minimo del rischio e la conformità ai regolamenti. |
58) gestire le petroliere oceaniche | Gestire le operazioni di alleggio delle petroliere oceaniche e garantire che le procedure per l’intera durata delle operazioni siano sicure e rispettose dell’ambiente. |
59) fornire consulenza sulla responsabilità sociale delle imprese | Informare gli altri in merito alla responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni sociali e fornire consulenza su questioni per prolungarne la sostenibilità . |
60) coinvolgere gli altri in comportamenti rispettosi dell’ambiente | Informare riguardo ai comportamenti rispettosi dell’ambiente e promuoverli nelle reti sociali e sul lavoro. |
61) attuare le misure di tutela ambientale | Applicare criteri ambientali per prevenire i danni ambientali. Adoperarsi per un uso efficiente delle risorse al fine di prevenire i rifiuti e ridurre i costi. Motivare i colleghi a compiere passi importanti per operare in modo rispettoso dell’ambiente. |
62) informare i clienti sulla protezione ambientale | Fornire ai clienti informazioni sull’impatto ambientale dei loro impianti di riscaldamento e sulla misura in cui tale impatto può essere ridotto al minimo mediante la gestione ecologica degli impianti o l’utilizzo di impianti rispettosi dell’ambiente. |
4) innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura,
silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
Abilità/competenze | Descrizione |
---|---|
1) applicare tecniche sostenibili di lavorazione del terreno | Applicare tecniche sostenibili di lavorazione del terreno, come la lavorazione conservativa o la non lavorazione, al fine di ridurre al minimo l’impatto sul suolo. |
2) controllare i terreni | Controllare i terreni durante gli eventi speciali al fine di assicurare la protezione del sistema, riferire le condizioni dei terreni e la perdita di acqua o di piante a causa di un malfunzionamento del sistema. |
3) mantenere la nutrizione del terreno delle piante | Gestire e favorire la nutrizione generale del terreno. Praticare tecniche di giardinaggio sostenibili e la gestione integrata dei parassiti nei giardini sia all’esterno che all’interno. |
4) creare programmi di miglioramento del suolo e delle piante | Elaborare e fornire consulenza sull’attuazione dei programmi in materia di salute del suolo e nutrizione delle piante. |
5) sviluppare le politiche agricole | Elaborare programmi per lo sviluppo di nuove tecnologie e metodologie in agricoltura, nonché lo sviluppo e l’attuazione di una maggiore consapevolezza in materia di sostenibilità e di ambiente in agricoltura. |
6) coordinare l’ambiente della serra | Gestire il riscaldamento e il raffrescamento delle serre. Collaborare con il responsabile dei terreni e degli edifici per mantenere in buone condizioni i sistemi di irrigazione e le attrezzature orticole. |
7) sviluppare le strategie di irrigazione | Pianificare l’impiego di metodi e procedure per irrigare i terreni con mezzi artificiali, tenendo conto delle strategie per la sostenibilità dell’uso delle risorse idriche. |
8) effettuare la manutenzione delle centraline di irrigazione | Affrontare la questione della tenuta all’aria dell’edificio nell’ambito del concetto di risparmio energetico. Orientare il progetto di tenuta all’aria verso il livello desiderato di tenuta all’aria. |
9) conservare le risorse idriche | Adoperarsi per conservare le acque di irrigazione del terreno. Incontrare le agenzie per la conservazione dell’acqua e tenere i contatti con i responsabili relativamente all’evoluzione della politica di conservazione. |
10) coltivare le colture da biomassa | La coltivazione di colture da biomassa, processo di coltivazione da biomassa. |
11) ispezionare i sistemi di silos | Ispezionare i sistemi di silos per ridurre al minimo le eventuali emissioni nocive durante l’uso. |
12) supervisionare la produzione della coltura | Controllare e analizzare la produzione complessiva di colture al fine di garantire un processo produttivo efficace, tenendo conto dei regolamenti in materia ambientale. |
13) applicare l’agricoltura di precisione | Utilizzare tecnologie e attrezzature moderne con sistemi di posizionamento ad alta precisione, geo-mappatura e/o sistemi di guida automatici per le attività agricole. |
14) proteggere le piante durante gli interventi antiparassitari | Rimuovere le barriere artificiali che ostacolano il movimento degli organismi acquatici, come condutture e dighe. Mantenere e ripristinare la vegetazione naturale lungo le rive. Ridurre al minimo l’erosione lungo le rive soggette a sviluppo edilizio. Prevenire la diffusione delle specie acquatiche invasive e degli agenti patogeni e svolgere controlli ove possibile. |
15) creare piani di protezione delle colture | Monitorare le colture per identificare problemi inerenti alla protezione delle colture. Elaborare strategie integrate di controllo. Valutare le conseguenze dell’applicazione di pesticidi. Tenere il passo con gli sviluppi nel settore delle biotecnologie per contribuire a ridurre l’uso delle sostanze chimiche. Gestire la resistenza ai pesticidi. |
16) eseguire le attività di controllo delle malattie e degli organismi nocivi | Eseguire le attività di controllo delle malattie e degli organismi nocivi utilizzando metodi tradizionali o biologici, tenendo conto del clima, del tipo di vegetali o delle colture, della salute, della sicurezza e della normativa ambientale. Conservare e manipolare i pesticidi in base alla raccomandazione e alla legislazione. |
17) utilizzare la modellizzazione agronomica | Elaborare e applicare formule fisiche e matematiche per studiare la fertilizzazione dei terreni agricoli, gestire la programmazione dell’irrigazione, definire obiettivi di selezione vegetale, sostenere le scelte colturali in un determinato ambiente e valutare le prestazioni ambientali delle produzioni vegetali. |
18) controllare il piano di gestione ambientale dell’azienda agricola | Individuare le designazioni e le direttive ambientali che si riferiscono a una determinata azienda agricola e incorporarne i requisiti nel processo di pianificazione aziendale. Monitorare l’attuazione del piano di gestione ambientale dell’azienda ed esaminare la tempistica. |
19) curare le piante | Determinare la necessità delle attività di cura e svolgere attività vivaistiche, coltivando, mantenendo, innaffiando e irrorando manualmente le piante e gli alberi o utilizzando attrezzature adeguate, tenendo conto delle specie vegetali e attenendosi ai requisiti di sicurezza. |
20) salvaguardare la salute delle piante | Gestire e sostenere la salute generale delle piante. Praticare tecniche di giardinaggio sostenibile e gestione integrata dei parassiti nei giardini sia all’aperto che all’interno. |
21) offrire assistenza per la propagazione delle piante | Aiutare a piantare piante autoctone per le attività di rivegetazione in base a un calendario annuale. |
22) individuare le caratteristiche delle piante | Individuare e classificare le caratteristiche delle colture. Essere in grado di riconoscere diversi tipi di bulbi in base a nome, dimensioni classificate, indicazioni sul campo e indicazioni del materiale. |
23) effettuare la manutenzione del prato | Curare i prati mediante l’applicazione di tecniche di cura dei prati organiche, ibride e integrate. Fornire tutti le sostanze nutrienti necessarie. |
24) sviluppare i piani gestione della salute e del benessere dei pesci | Sviluppare un piano che elenchi i rischi derivanti da fattori esterni, quali predatori e parassiti. |
25) sviluppare i piani di gestione | Sviluppare i piani di gestione per mantenere le attività di pesca e gli habitat, o ripristinarle ove necessario. |
26) garantire il rispetto delle norme di acquacoltura | Garantire che le operazioni siano conformi alle norme in materia di acquacoltura sostenibile. |
27) valutare l’impatto ambientale nelle operazioni di acquacoltura | Misurare l’impatto ambientale delle operazioni di acquacoltura di un’impresa. Tenere conto di fattori quali la qualità del mare e delle acque di superficie, degli habitat dei pesci e delle piante marine, nonché i rischi riguardanti la qualità dell’aria, l’odore e il rumore. |
28) misurare l’impatto di una specifica attività di acquacoltura | Individuare e misurare le ripercussioni biologiche, fisico-chimiche di specifiche attività di acquacoltura sull’ambiente. Eseguire tutte le prove necessarie, comprese la raccolta e il trattamento di campioni per l’analisi. |
29) gestire i progetti di pesca | Consultarsi con i contraenti dei settori statale e privato in progetti di pesca quali gli sforzi di ripristino. Esaminare i piani proposti e fornire consulenze. Preparare le domande di sovvenzione per programmi di pesca. Fornire assistenza tecnica ai progetti di pesca civica. Studiare l’impatto dei cambiamenti ambientali sulle acque. Risolvere i reclami del pubblico. Preparare indicazioni per individuare i problemi di pesca e raccomandare soluzioni. |
30) valutare i potenziali conflitti per l’utente finale | Valutare potenziali conflitti con altre parti interessate per quanto riguarda l’impatto ambientale dell’acquacoltura e i conflitti di interesse con altri utilizzatori delle zone costiere. |
31) utilizzare gli impianti di riscaldamento dell’acquacoltura | Utilizzare apparecchiature di riscaldamento e di pompe d’acqua, secondo necessità, quali scaldacqua elettrici, scambiatori di calore, pompe di calore e pompe solari. |
32) seguire pratiche di lavoro ecosostenibili nel settore veterinario | Contribuire alla protezione dell’ambiente rispettando i principi, le politiche e i regolamenti in materia di sostenibilità connessi al lavoro con gli animali. |
33) adottare misure per favorire la biodiversità e il benessere degli animali | Assumere comportamenti che aiutano a mantenere stabili gli ecosistemi e a combattere l’estinzione di massa, ad esempio compiendo scelte alimentari consapevoli che promuovono la produzione di alimenti biologici e il benessere degli animali. |
34) soccorrere animali | Soccorrere gli animali trovati in situazioni che presentano una minaccia immediata o potenziale per il loro benessere. |
35) valutare la gestione degli animali | Valutare la gestione di un’ampia gamma di animali, tra cui la cura, il benessere e l’ambiente abitativo degli animali in un giardino zoologico, parco naturale, stalla, azienda agricola o struttura di ricerca sugli animali. |
36) promuovere il benessere degli animali | Promuovere le buone pratiche e il lavoro con compassione per sostenere e promuovere standard elevati in materia di benessere degli animali in ogni momento, attraverso l’adattamento del comportamento personale e la gestione dei fattori ambientali. |
37) monitorare il benessere degli animali | Monitorare la condizione e il comportamento fisici degli animali e riferire eventuali preoccupazioni o cambiamenti imprevisti, compresi segni di salute o di malattia, l’aspetto, la condizione della sistemazione degli animali, l’assunzione di cibo e acqua e le condizioni ambientali. |
38) fornire informazioni sul benessere degli animali | Preparare e fornire informazioni agli individui o ai gruppi di persone su come promuovere la salute e il benessere degli animali e come ridurre i rischi per la salute e il benessere degli animali. Formulare raccomandazioni per azioni correttive. |
39) gestire il benessere animale | Pianificare, gestire e valutare l’applicazione delle cinque esigenze universalmente riconosciute in materia di benessere degli animali relative alle specie, alla situazione e alla propria occupazione. |
40) fornire servizi agro-turistici | Fornire servizi per attività di agriturismo in aziende agricole. Ciò può comprendere la fornitura di servizi B&B, ristorazione su piccola scala, supporto all’attività di agriturismo e attività ricreative, come equitazione, escursioni guidate locali, fornire informazioni sulla produzione agricola e sulla storia dell’azienda agricola, vendita di prodotti agricoli locali su piccola scala. |
41) gestire le attività agrituristiche | Gestire il personale per le attività di agriturismo nell’azienda agricola quali la pianificazione e la promozione di prodotti e servizi, i servizi B&B, la ristorazione su piccola scala, le attività agrituristiche, le attività di svago o la vendita di prodotti agricoli locali su piccola scala. Formare il personale per svolgere diversi servizi in base al piano. |
42) fornire assistenza per l’identificazione dell’albero | Contribuire allo sviluppo e al miglioramento delle tecniche per misurare e identificare gli alberi. Ottenere e utilizzare varie fonti di informazioni per identificare e designare accuratamente gli alberi, utilizzare le caratteristiche degli alberi per facilitarne l’identificazione, individuare le specie di alberi in tutte le stagioni. |
43) analizzare il patrimonio arboreo | Raccogliere informazioni sulle popolazioni arboree nelle foreste. Cercare segni di malattie, distruzione di insetti, mortalità e rischi d’incendio. |
44) proteggere gli alberi | Preservare gli alberi tenendo conto della salute e delle condizioni degli alberi e dei piani di conservazione e conservazione della zona. Ciò include il taglio di alberi o di rami su alberi applicando il patrimonio di conoscenze della biologia dell’albero. |
45) ridurre al minimo i rischi nelle operazioni relative agli alberi | Valutare i rischi e i pericoli, eseguire azioni efficaci al fine di ridurre al minimo i rischi e ripristinare gli alberi al loro stato originario o piantarne di nuovi. |
46) conservare le foreste | Adoperarsi per la conservazione e il ripristino delle strutture forestali, della biodiversità e delle funzioni ecologiche. |
47) controllare la salute della foresta | Controllare la salute delle foreste per fare in modo che la squadra dei lavoratori forestali adotti tutte le misure necessarie. |
48) controllare le malattie forestali | Proteggere le colture forestali da organismi nocivi e malattie applicando misure di controllo chimico, misure sanitarie e di eradicazione. |
49) condurre indagini sul rimboschimento | Determinare il mantenimento e la distribuzione delle pianticelle da trapianto. Identificare le malattie e i danni causati dagli animali. Preparare e presentare notifiche, piani scritti e bilanci per la riforestazione. |
50) curare gli alberi | Piantare, fertilizzare e sfoltire gli alberi, gli arbusti e le siepi. Esaminare gli alberi per valutare le loro condizioni e determinare il trattamento. Adoperarsi ad eliminare insetti, funghi e malattie nocive per gli alberi, assistere nelle attività di combustione previste e di prevenzione dell’erosione. |
51) misurare gli alberi | Effettuare tutte le misurazioni pertinenti di un albero, utilizzare un clinometro per misurare l’altezza, un nastro per misurare la circonferenza nonché sonde incrementali e sonde per la corteccia per stimare il tasso di crescita. |
52) controllare la salute dell’albero | Controllare gli alberi per identificare la presenza di parassiti e malattie, allo scopo di migliorarne la salute. |
53) piantare gli alberi | Trapiantare e piantare alberi o semi di alberi nelle zone boschive e nelle foreste. |
54) ispezionare gli alberi | Effettuare ispezioni e indagini sugli alberi. |
55) eseguire l’analisi delle foreste | Redigere relazioni di analisi della situazione relativa alla biodiversità e alle risorse genetiche pertinenti per la silvicoltura. |
56) sviluppare le strategie in materia di silvicoltura | Sviluppare politiche in materia di silvicoltura per promuovere la gestione sostenibile e migliorare la comunicazione legata alle operazioni nell’ambito della silvicoltura. Tali piani sono intesi ad affrontare questioni riguardanti i cambiamenti ambientali e sociali correlati. |
57) applicare la normativa silvicola | Applicare la normativa che regola le attività silvicole per proteggere le risorse e prevenire azioni pericolose come il disboscamento e l’abbattimento di alberi. |
58) coordinare la ricerca forestale | Coordinare studi di ricerca forestale comprendenti la gestione e la conservazione delle foreste, il miglioramento degli alberi, l’agroforestazione, la silvicoltura, la patologia e la scelta del suolo con l’obiettivo di migliorare la produttività. |
59) offrire consulenza su questioni relative agli alberi | Fornire consulenza a organizzazioni o privati in materia di impianto, manutenzione, potatura o rimozione di alberi. |
60) gestire le foreste | Sviluppare piani di gestione delle foreste applicando metodi commerciali e principi di silvicoltura al fine di gestire in modo efficiente le risorse forestali. |
61) valutare l’impatto della raccolta sulla fauna selvatica | Controllare le popolazioni e gli habitat della fauna selvatica per quanto riguarda l’impatto della raccolta del legname e altre operazioni di silvicoltura. |
62) prendere decisioni in materia di gestione della silvicoltura | Decidere in merito a vari aspetti riguardanti la gestione delle risorse naturali, come le foreste e le aree boschive. |
5) Abilità/competenze riferibili ai processi di cui all’articolo 3, comma 1, lettera f): innovazioni volte alla promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.
Abilità/competenze | Descrizione |
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1) garantire il rispetto delle norme ambientali | Monitorare le attività e svolgere i compiti che garantiscano il rispetto delle norme riguardanti la protezione dell’ambiente e la sostenibilità, e modificare le attività in caso di modifiche delle norme ambientali. Garantire che i processi siano conformi alla normativa ambientale e alle migliori prassi. |
2) valutare l’impatto ambientale | Monitorare gli impatti ambientali e svolgere valutazioni al fine di individuare e ridurre i rischi ambientali dell’organizzazione tenendo conto nel contempo dei costi. |
3) attuare i piani d’azione per l’ambiente | Applicare piani che affrontino la gestione delle questioni ambientali nei progetti, negli interventi sul sito naturale, nelle imprese e in altri. |
4) svolgere le indagini ambientali | Svolgere le indagini ambientali necessarie, controllare i procedimenti di regolamentazione, le eventuali azioni legali o altri tipi di reclami. |
5) analizzare i dati ambientali | Analizzare i dati che interpretano le correlazioni tra attività umane e effetti sull’ambiente. |
6) effettuare le indagini ambientali | Condurre indagini al fine di raccogliere informazioni per l’analisi e la gestione dei rischi ambientali in seno a un’organizzazione o in un contesto più ampio. |
7) gestire la conservazione del patrimonio naturale e culturale | Utilizzare i proventi delle attività turistiche e le donazioni per finanziare e preservare le aree naturali protette e il patrimonio culturale immateriale, come l’artigianato, i canti e le storie delle comunità . |
8) coordinare gli sforzi ambientali | Organizzare e integrare tutti gli sforzi ambientali della società , compresi il controllo dell’inquinamento, il riciclaggio, la gestione dei rifiuti, la salute ambientale, la conservazione e l’energia rinnovabile. |
9) sovrintendere al sistema di gestione ambientale | Sviluppare e attuare un sistema di gestione ambientale. |
10) conservare le risorse naturali | Proteggere le acque e le risorse naturali e coordinare le azioni. Collaborare con le agenzie ambientali e il personale addetto alla gestione delle risorse. |
11) segnalare le questioni ambientali | Compilare le relazioni ambientali e comunicare in merito alle questioni. Informare il pubblico o le parti interessate in un determinato contesto riguardo ai recenti sviluppi in materia ambientale, alle previsioni sul futuro dell’ambiente e ai problemi e alle possibili soluzioni. |
12) offrire una consulenza sulla tutela della natura | Fornire informazioni e proporre azioni relative alla conservazione della natura. |
13) prendersi cura della fauna selvatica | Prendersi cura della fauna selvatica, degli alberi e delle piante della foresta e provvedere al loro mantenimento. |
14) gestire i fiumi e i torrenti | Proteggere e gestire fiumi e corsi d’acqua come habitat per la trota e il salmone. |
15) proteggere le aree naturali | Proteggere una zona a natura protetta mediante il monitoraggio degli usi e l’applicazione delle normative. |
16) proteggere la selvaggina | Impedire la caccia senza licenza pattugliando la zona di notte. |
17) sviluppare i programmi relativi alla flora e fauna selvatica | Istruire il pubblico e rispondere alle richieste di aiuto e di informazione sulla flora e la fauna selvatiche di una zona. |
18) proteggere la biodiversità | Proteggere la biodiversità tra animali, piante e microorganismi realizzando azioni sostenibili a livello ambientale come per esempio il mantenimento degli habitat naturali e la conservazione della natura. |
19) attuare i piani d’azione sulla biodiversità | Promuovere e attuare piani d’azione per la biodiversità a livello locale e nazionale in collaborazione con le organizzazioni istituzionali e di volontariato a livello locale/nazionale. |
20) garantire la sicurezza delle specie minacciate d’estinzione e delle aree protette | Garantire che i progetti non incidano negativamente sugli uccelli migratori, sulle specie animali rare o a rischio di estinzione, sugli habitat critici o sulle aree protette dal punto di vista ambientale. |
21) gestire gli habitat a beneficio della selvaggina | Elaborare e applicare un piano di gestione degli habitat |
22) gestire l’habitat acquatico | Rimuovere le barriere artificiali che ostacolano il movimento degli organismi acquatici, come condutture e dighe. Mantenere e ripristinare la vegetazione naturale lungo le rive. Ridurre al minimo l’erosione lungo le rive soggette a sviluppo edilizio. Prevenire la diffusione delle specie acquatiche invasive e degli agenti patogeni e svolgere controlli ove possibile. |
23) sviluppare la politica ambientale | Sviluppare una politica organizzativa in materia di sviluppo sostenibile e di conformità con la legislazione ambientale, in linea con i meccanismi politici utilizzati nel settore della protezione ambientale. |
24) gestire i permessi per le risorse del territorio | Studiare il potenziale impatto dell’utilizzo delle risorse del territorio sull’acqua e sugli habitat acquatici. Formulare raccomandazioni in merito all’approvazione o al rifiuto delle autorizzazioni a tali fini. |
25) condurre ricerche sulla fauna | Raccogliere e analizzare dati sulla vita animale al fine di individuare aspetti fondamentali come l’origine, l’anatomia e la funzione. |
26) raccogliere i dati biologici | Raccogliere campioni biologici, registrare e sintetizzare i dati biologici da utilizzare negli studi tecnici, sviluppare piani di gestione ambientale e prodotti biologici. |
27) condurre una ricerca ecologica | Condurre ricerche ecologiche e biologiche sul campo e in condizioni controllate, utilizzando metodi e attrezzature scientifiche. |
28) condurre indagini ecologiche | Condurre indagini sul campo per raccogliere informazioni sui numeri e sulla distribuzione degli organismi. |
29) analizzare i dati ecologici | Analizzare e interpretare i dati ecologici e biologici, utilizzando software specializzati. |
30) condurre ricerche sulla flora | Raccogliere e analizzare dati sulle piante per scoprirne gli aspetti fondamentali quali l’origine, l’anatomia e la funzione. |
31) controllare la conservazione della natura | Valutare e controllare le caratteristiche degli interessi di conservazione della natura negli habitat e nei siti. |
32) analizzare i campioni geochimici | Analizzare campioni di laboratorio utilizzando apparecchiature quali spettrometri, gascromatografi, microscopi, microsonde e analizzatori di carbonio. Determinare l’età e le caratteristiche dei campioni ambientali, come minerali, roccia o suolo. |
33) eseguire il controllo dei sedimenti | Gestire i processi e i progetti di controllo dei sedimenti. Pianificare azioni di controllo dei sedimenti per evitare che l’erosione del suolo causi l’inquinamento delle vie navigabili situate nelle vicinanze. |
34) utilizzare le informazioni meteorologiche | Utilizzare e interpretare le informazioni meteorologiche per le operazioni che dipendono dalle condizioni climatiche. Utilizzare queste informazioni per fornire consulenza sullo svolgimento di operazioni in sicurezza in relazione alle condizioni meteorologiche. |
35) determinare i cambiamenti climatici storici | Analizzare campioni prelevati da carote di ghiaccio, anelli degli alberi, sedimenti, ecc. al fine di ottenere informazioni sui cambiamenti climatici durante la storia della Terra e le loro conseguenze per la vita sul pianeta. |
36) condurre le ricerche sui processi climatici | Condurre le ricerche sugli eventi caratteristici che si verificano nell’atmosfera durante le interazioni e le trasformazioni di varie componenti e condizioni atmosferiche. |
37) impiegare le tecniche di indagine degli habitat | Applicare strategie di prelevamento di campioni e una serie di tecniche di indagine sugli habitat, ad esempio sistemi di informazione geografica (GIS), sistemi di posizionamento globale (GPS), fotografie aeree, documenti e mappe. |
38) condurre audit ambientali | Utilizzare attrezzature per misurare vari parametri ambientali al fine di individuare i problemi ambientali e indagare sui modi in cui possono essere risolti. Effettuare ispezioni per garantire il rispetto della normativa ambientale. |
39) gestire l’habitat | Creare e gestire habitat naturali. |
40) sviluppare i programmi di lavoro per le aree naturali | Sviluppare, attuare e rivedere i programmi di lavoro per le aree naturali (erogazione dei servizi) per consentire il completamento nei limiti delle risorse stanziate e dei tempi previsti. |
41) considerare le zone umide nello sviluppo del progetto | Sovrintendere e rispondere in modo proattivo alle sfide poste dalle zone umide nello sviluppo di progetti. Adoperarsi per la cura e la conservazione delle zone umide, trovando al contempo le soluzioni più efficienti sotto il profilo dei costi ambientali per lo sviluppo di progetti infrastrutturali. |
42) coinvolgere le comunità locali nella gestione delle aree naturali protette | Instaurare un rapporto con la comunità locale del luogo di destinazione per ridurre al minimo i conflitti, sostenendo la crescita economica delle imprese turistiche locali e rispettando le pratiche tradizionali locali. |
43) far rispettare le regole del parco | Far rispettare le leggi ambientali e le regole relative alla gestione delle foreste. Le guardie forestali fanno rispettare la normativa locale, statale e nazionale applicabile all’uso delle foreste e alla conservazione della flora e della fauna selvatiche. Effettuano ispezioni di sicurezza sui campeggi e svolgono indagini sulle denunce. |
44) gestire i flussi di visitatori nelle aree naturali protette | Dirigere i flussi di visitatori nelle aree naturali protette in modo da ridurne al minimo l’impatto a lungo termine e garantire la conservazione della flora e della fauna locali, in linea con la normativa ambientale. |
45) pianificare misure per salvaguardare aree naturali protette | Pianificare misure di tutela delle aree naturali protette dalla legge, al fine di ridurre l’impatto negativo del turismo o dei rischi naturali sulle aree designate. Ciò comprende attività quali il controllo dell’uso del suolo e delle risorse naturali e il monitoraggio del flusso di visitatori. |
46) supervisionare l’uso del suolo dei parchi | Supervisionare lo sviluppo del terreno, ad esempio campeggi o luoghi di interesse. Sovrintendere alla gestione di terreni naturali di vario tipo. |
47) valutare la contaminazione | Analizzare le prove della contaminazione. Fornisce consulenza su come procedere alla decontaminazione. |
48) eseguire le indagini relative alla contaminazione | Effettuare test per indagare sulle proprietà di contaminazione in una zona o su superfici e materiali al fine di individuarne la causa, la natura e l’entità del rischio e del danno. |
49) valutare l’impatto ambientale del comportamento personale | Adottare nella propria vita quotidiana una mentalità orientata alla sostenibilità e riflettere sul proprio atteggiamento ecologico personale e sull’impatto ambientale del proprio comportamento. |
50) misurare l’inquinamento | Effettuare misurazioni dell’inquinamento per determinare se siano rispettati i valori limite prescritti. Controllare i sistemi di accensione e i percorsi di scarico degli scaldacqua a gas, degli apparecchi di riscaldamento ad aria e degli apparecchi simili. |
51) fornire consulenza sulla prevenzione dell’inquinamento | Fornire consulenza ai singoli e alle organizzazioni in merito allo sviluppo e all’attuazione di azioni che contribuiscono alla prevenzione dell’inquinamento e dei relativi rischi. |
52) prevenire l’inquinamento marino | Effettuare ispezioni e adottare misure per prevenire o attenuare l’inquinamento marino. Aderire ai codici e alle risoluzioni internazionali. |
53) segnalare gli incidenti di inquinamento | Quando un incidente causa inquinamento, esaminare l’entità del danno e le eventuali conseguenze e informare l’istituzione interessata attenendosi alle procedure di segnalazione sull’inquinamento. |
54) adottare misure per ridurre l’inquinamento | Applicare misure per ridurre l’inquinamento atmosferico, acustico, luminoso, idrico o ambientale, ad esempio utilizzando i trasporti pubblici, non abbandonando rifiuti nell’ambiente naturale e riducendo le emissioni luminose e acustiche superflue, soprattutto durante la notte. |
55) eseguire le indagini relative all’inquinamento | Individuare la causa degli episodi di inquinamento, nonché la loro natura e la portata dei rischi, eseguendo prove sul sito dell’inquinamento e in un laboratorio e svolgendo ricerche. |
56) offrire consulenza sull’inquinamento da nitrati | Fornire consulenza sull’impatto e le conseguenze dell’inquinamento (compreso l’inquinamento del suolo derivante dai fertilizzanti) causato dalle emissioni di protossido di azoto che contribuiscono alla riduzione dello strato di ozono, e proporre soluzioni per attenuare tali azioni. |
57) gestire la qualità dell’aria | Monitoraggio, audit e gestione della qualità dell’aria, comprese le misure correttive. |
58) prevenire l’inquinamento del mare | Organizzare e monitorare la protezione dell’ambiente applicando i regolamenti per la prevenzione dell’inquinamento in mare. |
59) sorvegliare i livelli delle radiazioni | Utilizzare apparecchiature e tecniche di misurazione e di test per individuare i livelli di radiazioni o sostanze radioattive al fine di controllare l’esposizione e ridurre al minimo i rischi per la salute, la sicurezza e l’ambiente. |
60) garantire la conformità alle norme in materia di inquinamento acustico | Garantire che gli edifici, le strade, il traffico aereo e gli eventi siano conformi alle norme e ai regolamenti locali, nazionali o internazionali in materia di inquinamento acustico al fine di ridurre al minimo il disturbo per i residenti nelle vicinanze. |
61) usare strumenti di misurazione del suono | Azionare strumenti quali trasduttori e misuratori di livello acustico per misurare i livelli di rumore in un ambiente al fine di prevenire l’inquinamento acustico. |
62) sviluppare tecniche di biorisanamento | Ricercare ed elaborare nuovi metodi per neutralizzare o rimuovere le sostanze contaminanti utilizzando organismi che trasformino gli inquinanti in sostanze meno tossiche. |
63) ridurre al minimo l’impatto ambientale sulla zona circostante | Ridurre al minimo i rifiuti di materiali e smaltire correttamente i detriti. Ridurre al minimo i danni alle piante, agli elementi e alle zone circostanti. |
64) condurre attività di formazione su questioni ambientali | Provvedere alla formazione del personale e garantire che tutti i lavoratori capiscano in che modo possano contribuire a migliorare le prestazioni ambientali. |
65) fornire informazioni sulla natura e la sua tutela | Parlare ad una varietà di destinatari circa, ad esempio, informazioni, concetti, teorie e/o attività legate alla natura e alla sua conservazione. Produrre informazioni scritte. Tali informazioni possono essere presentate in diversi formati, ad esempio cartelli da esposizione, schede informative, poster, testo per pagine web ecc. |
66) ispirare l’entusiasmo per la natura | Accendere una passione per il carattere naturale della fauna e della flora e per l’interazione dell’uomo con esse. |
67) promuovere la consapevolezza ambientale | Promuovere la sostenibilità e sensibilizzare in merito all’impatto ambientale delle attività antropiche e industriali sulla base dell’impronta di carbonio dei processi aziendali e di altre pratiche. |
68) educare il pubblico in materia di fauna selvatica | Parlare con gruppi di adulti e bambini per insegnare loro come apprezzare la foresta senza danneggiarla o farsi male. Intervenire nelle scuole o con gruppi specifici di giovani se richiesto. Sviluppare e insegnare programmi relativi alla conservazione della natura. |
69) promuovere un comportamento responsabile da parte del consumatore | Promuovere politiche, azioni e programmi di istruzione che incoraggino stili di vita sani e una partecipazione proattiva al consumo sostenibile e che portino a cambiamenti nei comportamenti, nelle abitudini di acquisto e nelle aspettative dei consumatori. |
70) promuovere la sostenibilità | Promuovere il concetto di sostenibilità al pubblico, ai colleghi e agli altri professionisti mediante discorsi, visite guidate, mostre e seminari. |
71) ristabilire l’ambiente naturale dopo i tentativi di perforazione | Ristabilire il sito di perforazione alla condizione ambientale naturale se non viene effettuata la trivellazione. |
72) elaborare strategie di bonifica del sito | Condurre studi sul campo e fornire consulenza sulle aree con suolo inquinato o acque sotterranee inquinate nei siti industriali e nei siti minerari. Elaborare metodi per lo stoccaggio del terreno scavato. Elaborare strategie per riportare i siti minerari già esauriti in uno stato naturale. |
73) sviluppare strategie di ripristino post-alluvionale | Elaborare piani e attrezzature di progettazione per la prevenzione delle alluvioni e aiuti efficaci in caso di inondazioni, valutando i rischi, individuando i miglioramenti delle strategie esistenti e progettando nuove strategie in materia di ripristino post2alluvionale. |
74) attuare provvedimenti di risanamento ambientale | Svolgere attività che garantiscano l’eliminazione delle fonti di inquinamento e di contaminazione dall’ambiente, conformemente ai regolamenti in materia di ripristino ambientale. |
75) sviluppare strategie di risanamento ambientale | Elaborare strategie per l’eliminazione dell’inquinamento e dei contaminanti dal suolo, dalle acque sotterranee, dalle acque superficiali o dai sedimenti, tenendo conto delle regolamentazioni in materia ambientale e delle tecnologie disponibili. |
76) eseguire il controllo dell’erosione | Gestire i processi e i progetti di controllo dell’erosione. Pianificare le azioni di controllo dell’erosione per contenere o prevenire l’erosione ed evitare l’inquinamento dell’acqua o la perdita di suolo. |
77) fornire consulenza sul risanamento ambientale | Fornire consulenza in merito allo sviluppo e all’attuazione di azioni volte a eliminare dall’ambiente le fonti di inquinamento e di contaminazione. |
78) gestire gli incendi boschivi | Proteggere la vita, i beni e le risorse prevenendo gli incendi boschivi. Individuare, controllare, limitare ed eliminare gli incendi quando si verificano. Integrare la conoscenza dei sistemi antincendio, gli effetti del fuoco e i valori a rischio, il livello richiesto di protezione delle foreste e i costi delle attività relative agli incendi. |