La Corte di Cassazione sez. penale con la sentenza n. 38929 depositata il 20 settembre 2013 intervenendo in tema di reati fiscali ha statuito che non è sottoponibile a sequestro per “equivalente”, a meno che non via sia prova dell’intestazione fittizia, la cassetta di sicurezza intestata a un terzo estraneo al reato ma sulla quale l’evasore ha una delega a operare.
La vicenda ha visto protagonista una donna titolare di una cassetta di sicurezza che ha attenuto l’annullamento, con rinvio, dell’ordinanza del Tribunale che aveva rigettato la richiesta di riesame avente a oggetto il decreto di sequestro preventivo per “equivalente” riguardante, fra l’atro, la cassetta di sicurezza di cui la ricorrente era intestataria, appoggiata al conto corrente alla stessa intestato, sequestrata in forza di una delega rilasciata dalla stessa ricorrente, soggetto terzo estraneo al procedimento penale, alla figlia, che era invece indagata (con altri soggetti) in relazioni ai reati di cui agli articoli 10 bis e 10 ter del D.Lgs. n. 74 del 2000.
Per gli Ermellini, il Tribunale del riesame non ha correttamente applicato il principio di diritto, più volte enunciato in materia di reati tributari, circa l’interpretazione del concetto di “disponibilità” di beni in capo al contribuente ai fini della confisca per equivalente di cui all’articolo 322 ter cod. pen. Per “disponibilità” deve intendersi, in particolare, la relazione fattuale del soggetto con il bene, connotata dall’esercizio di poteri di fatto corrispondenti al diritto di proprietà, indipendentemente dalle categorie delineate dal diritto privato. Non è necessario, quindi, che i beni siano nella titolarità del soggetto indagato, essendo sufficiente che egli abbia un potere di fatto sui beni medesimi, che gli conferisce la disponibilità degli stessi. È necessario, però, che venga dimostrata la discrasia fra la disponibilità sostanziale e l’intestazione formale del bene, attraverso una pregnante valutazione, sia pure in termini di semplice probabilità, sulla base di elementi che appaiono indicativi del carattere meramente fittizi del intestazione dei beni (cfr. Cass. Sez. III n. 15210/2012).
I giudici di legittimità hanno quindi evidenziato la necessità di fornire una adeguata motivazione in merito alla fittizietà dell’intestazione dei beni nel caso di specie, posto che il Tribunale si è limitato ad affermare che la semplice esistenza di una delega sulla cassetta di sicurezza rilasciata dalla titolare a favore di un soggetto (indagato) non titolare porrebbe quest’ultimo nella disponibilità dei beni.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 166 del 7 gennaio 2020 - Legittimo il sequestro per equivalente per il reato di occultamento o distruzione di documenti contabili quando l'importo dell'evasione sia stato aliunde determinato, è…
- CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 29398 depositata il 25 luglio, 2022 - In tema di sequestro a fini di confisca del profitto monetario del reato la natura fungibile, tipica del denaro, renda del tutto irrilevante stabilire se quello…
- CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 16523 depositata il 16 aprile 2019 - In caso di reati tributari commessi dall'amministratore di una società, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente può essere disposto, nei…
- Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 42946 depositata il 18 ottobre 2019 - Quando il sequestro cd. diretto del profitto del reato tributario non è possibile nei confronti della società, non è di conseguenza consentito nei confronti…
- CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 19672 depositata il 8 maggio 2019 - Frode - Quando si versa nell'ipotesi di sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente e che, pertanto, attesa la natura sanzionatoria di quest'ultima,…
- Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 36428 depositata il 26 agosto 2019 - Il sequestro di denaro presso il legale rappresentante della società nel cui interesse sono stati commessi reati di cui al D.Lgs. n. 74 del 2000 e che non sia uno…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- E’ onere del notificante la verifica della c
E’ onere del notificante la verifica della correttezza dell’indirizzo del destin…
- E’ escluso l’applicazione dell’a
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 9759 deposi…
- Alla parte autodifesasi in quanto avvocato vanno l
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 7356 depositata il 19…
- Processo Tributario: il principio di equità sostit
Il processo tributario, costantemente affermato dal Supremo consesso, non è anno…
- Processo Tributario: la prova testimoniale
L’art. 7 comma 4 del d.lgs. n. 546 del 1992 (codice di procedura tributar…