La Corte di Cassazione con la sentenza n. 9094 del 7 aprile 207 intervenendo in tema di sanzioni tributarie per omessa e/o tardiva presentazione della dichiarazione affermando che infondato per carenza di legittimazione passiva nei confronti del liquidatore.
La vicenda ha riguardato una società estinta che, all’epoca, aveva omesso di inviare una dichiarazione per un errore dell’intermediario, subendo così un accertamento induttivo. Avverso tale atto impositivo veniva prodotto ricorso in Commissione Tributaria. I giudici di primo grado hanno accolto il ricorso della società, dei soci e del liquidatore. La Commissione Tributaria Regionale, adita dall’Agenzia delle Entrate, ha confermato la decisione di primo grado, facendo leva sulla documentazione esibita in giudizio dalla società, che ha evidenziato, oltre ai componenti positivi di reddito valorizzati dall’Agenzia, anche quelli negativi; documentazione che, ha sottolineato il giudice d’appello, i verificatori avrebbero potuto consultare sin dall’accesso e che legittimamente è stata esibita in sede giudiziale, non sussistendo i presupposti per l’operatività della preclusione stabilita dall’art. 52, 5° co., del d.P.R. n. 633/72. La Commissione ha anche annullato le sanzioni irrogate alla società, a fronte della dichiarazione di responsabilità rilasciata dall’intermediario che, a suo giudizio, ha concretato la buona fede della contribuente.
L’Amministrazione finanziaria impugna la decisione dei giudici di appello con ricorso in cassazione fondato su tre motivi.
Gli Ermellini respingono il ricorso prodotto dal fisco affermando che l’estinzione della società ha determinato l’intrasmissibilità della sanzione (ex art. 8 del d.lgs. n. 472/97), regola che costituisce corollario del principio della responsabilità personale, codificato nell’art. 2, 2° co., del medesimo decreto, sia ai soci, sia al liquidatore. E tale principio “assume viepiù rilevanza, ove si consideri che l’art. 7, 1° comma, del d.l. 30 settembre 2003 n. 269, convertito con I. 24 novembre 2003 n. 326, ha introdotto il canone della riferibilità esclusiva alla persona giuridica delle sanzioni amministrative tributarie (in relazione al quale si veda, tra le più recenti, Cass. 3 luglio 2015, n. 13730)”.
Per i giudici di legittimità la sopra indicata regola è principio di ordine generale, che definisce la fattispecie astratta sanzionatoria e che, in conseguenza, va applicata anche d’ufficio. Il ricorso dell’Agenzia delle Entrate viene dunque respinto.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 37611 depositata il 22 dicembre 2022 - In tema di legittimazione ad agire degli ex soci di società di capitali estinta, per i rapporti facenti capo a questa ed ancora pendenti dopo la cancellazione dal registro delle…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 20 gennaio 2022, n. 1689 - Qualora si tratti di un debito della società estinta, la successione interessa tutti i soci esistenti al momento della cancellazione della società dal registro delle imprese, posto che, per…
- Corte di Cassazione, ordinanza n. 13600 depositata il 17 maggio 2023 - All'estinzione della società, di persone o di capitali, conseguente alla cancellazione dal registro delle imprese (compresa la cancellazione d’ufficio di cui all’art. 2490), non…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 28 settembre 2020, n. 20479 - Si trasferiscono ai soci, della società estinta, in regime di con titolarità o di comunione indivisa, i diritti ed i beni non compresi nel bilancio di liquidazione della Società estinta, ma…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 18 maggio 2020, n. 9094 - Nell'ipotesi di inefficacia della cessione di ramo d'azienda il pagamento delle retribuzioni da parte del cessionario, che abbia utilizzato la prestazione del lavoratore successivamente a detto…
- Corte di Cassazione, ordinanza n. 27353 depositata il 26 settembre 2023 - La valutazione di non proporzionalità della sanzione rispetto al fatto contestato ed accertato rientra nella l. n. 300 del 1970, art. 18, comma 4 (come novellato dalla l. n. 92…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Alla parte autodifesasi in quanto avvocato vanno l
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 7356 depositata il 19…
- Processo Tributario: il principio di equità sostit
Il processo tributario, costantemente affermato dal Supremo consesso, non è anno…
- Processo Tributario: la prova testimoniale
L’art. 7 comma 4 del d.lgs. n. 546 del 1992 (codice di procedura tributar…
- L’inerenza dei costi va intesa in termini qu
L’inerenza dei costi va intesa in termini qualitativi e dunque di compatibilità,…
- IMU: la crisi di liquidità non è causa di forza ma
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza n. 7707 depositata il 21 m…