L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una serie di domande e risposte (FAQ) sul proprio sito nella sezione fatture e corrispettivi in tema di comunicazione dei dati delle fatture di acquisto ed emesse.
Le risposte fornite dall’Agenzia delle Entrate toccano numerosi aspetti ed in particolare chiariscono le ipotesi di scarto o di semplice segnalazione dei file inviati, che devono essere tenuti in considerazione in occasione del primo invio dei dati delle fatture previsto entro il 28 settembre 2017.
Viene precisato che è possibile inviare, con uno stesso file, dati di fatture riferite a periodi diversi. Tuttavia, per quelle con data di emissione (se emesse) o di registrazione (se ricevute) non compatibile con il periodo di competenza, il sistema ricevente dell’Agenzia produrrà uno specifico avviso nella notifica che non comporta, però, lo scarto del file.
Modalità di compilazione
Procediamo al commento dei vari campi da compilare.
- Qualora non si sia in possesso della sede legale della controparte e’ possibile indicare “Dato assente”.
- Per le fatture emesse occorre indicare, nel campo “Numero”, il numero da noi attribuito alla fattura.
- Per le fatture ricevute non c’e’ l’obbligo in fase di registrazione Iva di indicare il numero attribuito dal fornitore, pertanto nel campo “Numero” si puo’ indicare il valore “0” (zero).
Nel campo “Tipologia del documento” occorre codificare i documenti come segue:
- Fattura TD01
- Nota di credito TD04
- Nota di debito TD05
- Fattura acquisto IntraUE di beni TD10
- Fattura acquisto IntraUE di servizi TD11
- Fattura semplificata TD07
- Nota di credito semplificata TD08
Per il campo “NATURA” va compilato, per le Fatture emesse, in alternativa al campo “Imposta”, quindi solo quando la fattura non ha Iva. Di seguito si riporta la codifica da utilizzare per le fatture emesse, valida anche per le fatture ricevute:
- Esclusa art. 15 Dpr 633/72 N1
- Non soggetta ad Iva (art. 74/633, fatture da forfettari o minimi, prestazioni di servizi senza Iva art. 7-ter Dpr 633/72) N2
- Non imponibile (esportazione art. 8/633, cessione intracomunitaria di beni art. 41, cessione ad esportatori abituali) N3
- Esente (es. prestazioni sanitarie) N4
- Regime margine/editoria/agenzie di viaggio N5
- Inversione contabile / Reverse charge N6
- Altri casi (telecomunicazioni, radiodiffusione, vendite a distanza, Moss, ecc.) N7
- Operazioni in Split Payment: si deve indicare l’aliquota Iva e l’Iva, ma nel campo “Esigibilita’ Iva” va indicato “S”.
Per le Fatture ricevute il campo “Natura dell’operazione” segue le stesse regole e codici per le fatture emesse.
Fatture ricevute soggette a reverse charge (acquisti Intra, di rottami, cellulari, tablet PC, laptop, pulizie, lavori edili, ecc.) l’acquirente ha l’obbligo di integrarle con l’Iva ed annotarle due volte, prima nel Registro acquisti poi in quello vendite. Naturalmente si tratta di un acquisto per cui i dati da comunicare sono solo quelli inerenti la fattura ricevuta, indicando nel campo “Natura” il codice N6 e compilando i campi “Imposta” e “aliquota”.
In caso di autofattura emessa a seguito dell’acquisto di beni/servizi da soggetto ExtraUE, i relativi dati vanno inseriti nella sezione delle fatture ricevute, indicando l’Iva e nel campo “Natura” il codice “N6”.
In caso di autofattura emessa per regolarizzare l’omessa o errata fattura del fornitore, i dati vanno inseriti nella sezione delle fatture ricevute, indicando l’Iva e non compilando il campo “Natura”.
Soggetti non residenti
Se privi del codice fiscale si indicano le generalita’ e lo Stato estero, se persone fisiche, la ragione sociale e la sede se soggetti diversi da persone fisiche; se la sede e’ ignota e’ possibile indicare “Dato assente”.
Sanzioni in caso di omesso invio dello spesometro
La sanzione ammonta ad € 2 per fattura, col massimo di € 1.000 per trimestre. E’ possibile il ravvedimento, nel qual caso le sanzioni si riducono.
FAQ
Spesometro 2017: fatture emesse da operatori residenti in comuni della Repubblica italiana
Dati fattura emesse da operatori residenti in comuni della Repubblica italiana che, ai sensi dell’art. 7, comma 1 del DPR 633/72, non sono considerati territorio dello Stato (Livigno, Campione d’Italia); in fase di generazione del file viene richiesto di indicare obbligatoriamente la partita IVA. Come possiamo ovviare al problema non avendo la P.IVA ma solo il codice fiscale?
Risposta
Nella generazione del file il sistema prevede l’inserimento obbligatorio degli identificativi del soggetto ai fini IVA con i seguenti elementi: “Codice identificativo della nazione” e “Codice identificativo fiscale“, il primo identifica lo Stato di residenza del soggetto, il secondo il numero di partita IVA.
Nel caso di operatori economici residenti in tali comuni si suggerisce, per evitare lo scarto del file, di valorizzare il campo “Codice identificativo della nazione” con il codice “OO” ed il “Codice identificativo fiscale” con il “codice fiscale del soggetto“.
Quali sono le differenze sia operative che come tipologia di figura tra: Esercente, Gestore e Produttore
Gestore: soggetto passivo IVA che effettua cessioni di beni e prestazioni di servizi mediante Vending machine ricavandone corrispettivi. È il soggetto che è obbligato per norma (art. 2 del d.Lgs. n. 127/15) a memorizzare e trasmettere i dati dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate.
Esercente: il soggetto passivo IVA che effettua cessioni di beni e prestazioni di servizi al consumatore finale (attività di cui all’articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 26 ottobre 1972) e che, essendosi preventivamente dotato di “Registratore Telematico”, ha esercitato l’opzione per la memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi giornalieri (art. 2, comma 1, del d.Lgs. n. 127/15).
Produttore hw (hardware): fabbricante dei Registratori Telematici;
Produttore sw (software): fabbricante dei software gestionali per i distributori automatici e/o i dispositivi mobili mediante i quali trasmettere i dati dei corrispettivi delle vending machine.
Trasmissione file corrispettivi da Distributore automatico
Trasmissione file corrispettivi da Distributore automatico: esito di scarto per errore “00210 – Matricola del dispositivo DA non valida o non appartenente al gestore”.
Risposta
E’ necessario verificare l’identificativo dispositivo (I.D.) del Sistema master della Vending machine (chiave univoca identificativa del Sistema master), costituita dall’unione della P.IVA del Gestore e dalla Matricola del Sistema master per un totale massimo di 30 caratteri.
Qualora il Sistema master non abbia insito nella sua memoria la matricola, quest’ultima può essere autonomamente determinata del gestore, purché sia univoca e lunga al massimo 19 caratteri (poiché gli altri 11 caratteri saranno quelli della P.IVA).
Una volta assegnato, l’identificativo univoco non potrà essere modificato e seguirà tutta la “vita” del sistema master (dal censimento alla dismissione).
L’identificativo dispositivo deve essere trasmesso ad ogni rilevazione dei corrispettivi mediante il Dispositivo mobile nel file xml da sigillare elettronicamente e trasmettere al Sistema AE.
L’identificativo univoco assegnato in fase di censimento del Sistema master deve essere identico a quello indicato nel file xml trasmesso dal Dispositivo mobile.
Spesometro 2017: file scartato
Ho trasmesso un file contenente i dati di 130 fatture emesse. L’intero file è stato scartato per un errore presente nei dati di una sola delle fatture e ho dovuto trasmettere di nuovo tutto il file. Come posso limitare il rischio di dover trasmettere più volte tutti i dati delle fatture contenuti in un file scartato per errori presenti per esempio nei dati di un’unica fattura ?
Risposta
Qualora la gestione delle notifiche di scarto di file molto voluminosi risulti complessa, e⁄o si voglia evitare di trasmettere più volte una grande quantità di dati, si suggerisce di costruire file di dimensioni ridotte (per esempio contenenti le fatture ricevute da un unico fornitore o le fatture emesse nei confronti di un solo cliente).
I file possono essere trasmessi singolarmente oppure con un unico invio (si firmano singolarmente e si raccolgono in un archivio compresso [zip], o si firma solo l’archivio), sarà quindi prodotta una notifica per ciascun file, e, in caso di scarto, dovranno essere corretti e trasmessi nuovamente solo i dati dei file scartati.
Fatture emesse DTE, senza partita IVA e codice fiscale
Nella comunicazione relativa alle fatture emesse DTE come va valorizzato il blocco “IdentificativiFiscali” se nella fattura intestata ad un cliente privato estero non sono indicati né la partita IVA né il codice fiscale ?
Risposta
Nei casi di cessione di beni e prestazione di servizi a consumatore finale non residente in Italia, con emissione di fattura, il file “Dati fattura” dovrà essere compilato – nella sezione DTE – utilizzando i campi del blocco <IdFiscaleIVA>, valorizzando l’elemento <IdPaese> con il valore relativo al paese del cessionario/committente e l’elemento <IdCodice> con un qualsiasi elemento identificativo del cliente (es.: nome e cognome o solo cognome, codice cliente o altro).
Nel caso in cui si utilizzi l’applicazione di generazione del file, disponibile sul servizio “Fatture e Corrispettivi”, nella sezione Cliente, dovrà essere compilata la Partita IVA, avendo cura di modificare il campo che di default presenta il valore “IT”, inserendo il codice identificativo della nazione di residenza del cliente (per es.: “CH” per la Svizzera) e nel secondo campo un qualsiasi elemento identificativo del cliente (es.: nome e cognome o solo cognome, codice cliente o altro).
Spesometro 2017: invio file compressi (zip)
Ho inviato un file compresso (zip) contenente più file Dati Fattura (o più file Comunicazioni Iva o più file di entrambe le tipologie); il file risulta accettato. Posso considerare acquisiti anche i file contenuti in quello compresso ?
Risposta
No, una volta che è stato acquisito un file compresso, ciascun file in esso contenuto viene controllato ed è oggetto di una notifica specifica. La notifica dei file contenuti nel file.zip può essere richiamata dalla sezione consultazione-monitoraggio flussi dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”, attivando la ricerca tramite l’idfile assegnato allo zip.
E’ possibile consultare tutte le FAQ consultando l’articolo “FAQ – comunicazioni dati fatture emesse e ricevute“
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