A causa della incresciosa situazione situazione, creatasi in merito alle innovazioni normative ed al caos sugli adempimenti, per il pagamento della TARES oltre i termini non saranno applicati interessi e sanzioni nel caso in cui tale inadempimento sia stato causato del mancato ricevimento del bollettino del saldo TARES 2013 e del modulo F24 relativo ai Servizi indivisibili
Il predetto orientamento trova conferma da quanto dichiarato dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta durante il question time in Commissione Finanze alla Camera, in risposta all’interrogazione 5-01867.
I Comuni avrebbero dovuto procedere entro il 16 dicembre 2013 ha predisporre ed inviare la documentazione occorrente per il versamento della maggiorazione Tares, La Legge di Stabilità per il 2014 (articolo 1 delle 147/2013 comma 680) ha posticipato il pagamento della maggiorazione standard al 24 gennaio 2014 qualora non fosse stato effettuato entro il 16 dicembre, senza sanzioni o interessi di mora, invitando i Comuni ad inviare il bollettino pre compilato.
Il Dipartimento delle Finanze rileva che, in applicazione del’art. 5, comma 4-bis, D.L. n. 102/2013, “nel caso in cui il versamento relativo all’anno 2013 risulti insufficiente, non si applicano le sanzioni previste in tale ipotesi, qualora il comune non abbia provveduto all’invio ai contribuenti dei modelli di pagamento precompilati in base all’applicazione delle disposizioni regolamentari e tariffarie (…)».
Nello stesso spirito si pone lo Statuto dei diritti del contribuente (art. 10, comma 2, legge n. 212/2000), secondo cui “non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente, qualora egli si sia conformato a indicazioni contenute in atti dell’amministrazione finanziaria, ancorché successivamente modificate dall’amministrazione medesima, o qualora il suo comportamento risulti posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori dell’amministrazione stessa”.
La quota di Tares che va pagata entro il 24 gennaio 2014 è quella inerente alla parte che va direttamente nelle casse dello Stato. Si tratta della novità del 2013, cioè un balzello aggiuntivo di 30 centesimi al metro quadrato introdotto dal Salva Italia per portare nelle casse dello Stato un miliardo circa; l’anno prossimo questa parte di tassa rientrerà nella componente Tasi della Iuc.
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