Le aziende datrici di lavoro, sia private che pubbliche, per il servizio sostitutivo di mensa aziendale, ove questo è istituito o previsto dal CCNL, erogano ai dipendenti i buoni pasto e le card elettroniche che hanno un valore predeterminato. I buoni pasto o ticket, sia cartacei che elettronici, vengono acquistati dal datore di lavoro da società intermediarie (sono le società che emettono i buoni pasto) e sono fruibili dai lavoratori presso pubblici esercizi che hanno stipulato convenzioni con le suddette società.
Trattamento fiscale
Il trattamento fiscale differisce a secondo che si tratti di buoni pasto oppure di card elettroniche.
Il trattamento fiscale e previdenziale dei buoni pasto è disciplinato dall’articolo 51 comma 2 lettera c del Dpr 917/86 che prevede la non concorrenza alla formazione del reddito imponibile di lavoro dipendente fino ad un valore di 5,29€. Qualora siano utilizzati in forma elettronica la parte non imponibile è pari ad euro 7,00 al giorno.
Le card elettroniche si differenziano dai buoni pasto in quanto consentono di verificare in tempo reale l’utilizzo da parte del dipendente; per questo motivo sono assimilate alla mensa aziendale “diffusa” e quindi il loro valore non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente ancorché superi il limite dei 7,00€ (Ris.AE 17/05/2005 n. 63/E).
L’articolo 19 bis1 del Dpr 633/72 stabilisce, per il datore di lavoro, l’integrale deducibilità dell’IVA per entrambi le forme di pagamento ed il loro costo è interamente deducibile dal reddito nei limiti sopra descritti.
Con le card elettronico, per i lavoratori, non sarà più possibile utilizzare i buoni pasto per fare la spesa al supermercato o per pagare la cena al ristorante o in pizzeria. In quanto le norme vigenti escludono che i ticket siano cumulabili, cedibili e convertibili in denaro e vanno utilizzati esclusivamente durante le ore di lavoro per un massimo di un ticket al giorno.
Fino ad oggi, nessuno aveva mai controllato che questa procedura venisse rispettata. Con la tracciabilità dei dati, il datore di lavoro sarà responsabilità, il quale sarà esposto alle sanzioni previste per omesse o insufficienti trattenute e versamenti, inesatte certificazioni uniche e infedele dichiarazione dei sostituti.
Registrazioni contabili per i vari soggetti che intervengono in tale contesto
Per l’azienda datrice di lavoro che procede all’acquisto dei predetti buoni sia cartacei che elettronici
All’atto dell’acquisto sarà la scrittura contabile sarà la seguente:
Diversi | a | Fornitori (SP) |
Fornitori per buoni pasto (SP) | ||
Iva su acquisti (SP) |
Nel conto “Fornitori per buoni pasto” viene rilevato il credito verso la società emittente che si estinguerà all’atto della consegna del buono al dipendente. La voce dello stato patrimoniale n cui dovrà essere iscritto è altri crediti di attivo circolante in C.5.
Nel momento della consegna dei buoni pasto si pocederà a registrare in contabilità il costo, il quale sono in tale momento diventa di competenza, con la seguente scrittura contabile:
Buoni pasto ai dipendenti | a | Fornitori per buoni pasto |
Come sopra evidenziato divenuto un costo per l’erogazione di un servizio, il conto “Buoni pasto ai dipendenti” verrà attribuito tra i costi per servizi in B7 del conto economico.
2. CARD ELETTRONICHE
Nella ipotesi di utilizzo di card elettroniche in cui il contratto non preveda alcun esborso anticipato da parte della società datrice di lavoro ed il pagamento dei pasti erogati avverrà a fine mese in base al consuntivo degli effettivi utilizzi.
Il contratto non prevede alcun esborso anticipato da parte della società ALFA; il pagamento dei pasti erogati avverrà a fine mese in base al consuntivo degli effettivi utilizzi.
Diversi | a | Fornitori (SP) |
Buoni pasto ai dipendenti | ||
Iva su acquisti (SP) |
Per l’azienda commerciale che somministrerà i pasti procederà a rilevare le seguenti scritture contabili:
L’esercente che riceverà i buoni pasto dovrà rilevare il ricavo nel momento della emissione dello scontrino, in tale circostanza l’Iva dovrà essere rilevata come non esigibile in quanto entrerà nella liquidazione solo al momento dell’emissione della fattura.
La scrittura contabile sarà:
Corrispettivi non riscossi | a | Diversi | 90 | |
a | Ricavi | 82,20 | ||
a | Iva non esigibile | 7,80 |
Al momento dell’emissione della fattura occorrerà rilevare sia il credito verso la società che ha emesso il ticket sia lo sconto:
Diversi | a | Corrispettivi non riscossi | 90 | |
Crediti v/emittente buoni pasto | 85,50 | |||
Sconti su buoni pasto | 4,50 |
Si dovrà procedere a girocontare l’Iva ora divenuta esigibile al mastro Iva a debito:
Iva non esigibile | a | Iva a debito | 7,80 |
In alternativa alle registrazioni di cui sopra si potrà registrare l’operazione interamente all’emissione della fattura, in tal caso la scrittura sarà:
Diversi | a | Diversi | 90 | |
Crediti v/emittente buoni pasto | 85,50 | |||
Sconti su buoni pasto | 4,50 | |||
a | Ricavi | 82,20 | ||
a | Iva a debito | 7,80 | ||
Qualora la scelta contabile sia di registrare l’intera operazione all’atto dell’emissione della fattura occorrerà tenere a mente il principio di competenza e, se del caso, rilevare a fine anno i ricavi per le operazioni già concluse e non ancora fatturate nel conto fatture da emettere.
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