Illegittimità costituzionale dell’art. 2, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23 (Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183), limitatamente alla parola «espressamente». Per cui il regime del licenziamento nullo è lo stesso, sia che nella disposizione imperativa violata ricorra anche l’espressa (e testuale) sanzione della nullità, sia che ciò non sia espressamente previsto, pur rinvenendosi il carattere imperativo della prescrizione violata e comunque «salvo che la legge disponga diversamente»
Leggi tuttoCorte costituzionale sentenza n. 22 depositata il 22 febbraio 2024 – Illegittimità costituzionale dell’art. 2, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23 (Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183), limitatamente alla parola «espressamente». Per cui il regime del licenziamento nullo è lo stesso, sia che nella disposizione imperativa violata ricorra anche l’espressa (e testuale) sanzione della nullità, sia che ciò non sia espressamente previsto, pur rinvenendosi il carattere imperativo della prescrizione violata e comunque «salvo che la legge disponga diversamente»
il 23 Febbraio, 2024in CORTE COSTITUZIONALEtags: CORTE COSTITUZIONALE, licenziamenti
CORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, ordinanza n. 3852 depositata il 12 febbraio 2024 – L’errore revocatorio è configurabile solo nelle ipotesi in cui questa Corte sia giudice del fatto ed incorra in errore meramente percettivo, laddove non può ritenersi inficiata da errore di fatto la sentenza della quale si censuri la valutazione di uno dei motivi del ricorso ritenendo che sia stata espressa senza considerare le argomentazioni contenute nell’atto d’impugnazione, perché in tal caso è dedotta un’errata considerazione e interpretazione dell’oggetto di ricorso
il 23 Febbraio, 2024in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
L’errore revocatorio è configurabile solo nelle ipotesi in cui questa Corte sia giudice del fatto ed incorra in errore meramente percettivo, laddove non può ritenersi inficiata da errore di fatto la sentenza della quale si censuri la valutazione di uno dei motivi del ricorso ritenendo che sia stata espressa senza considerare le argomentazioni contenute nell’atto d’impugnazione, perché in tal caso è dedotta un’errata considerazione e interpretazione dell’oggetto di ricorso
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 6780 depositata il 15 febbraio 2024 – Nei procedimenti per reati colposi, difatti, la sostituzione o l’aggiunta di un particolare profilo di colpa, sia pure specifica, al profilo di colpa originariamente contestato, non vale a realizzare diversità o immutazione del fatto ai fini dell’obbligo di contestazione suppletiva di cui all’art. 516 cod. proc. pen. e dell’eventuale ravvisabilità, in carenza di valida contestazione, del difetto di correlazione tra imputazione e sentenza ai sensi dell’art. 521 stesso codice, qualora l’imputato, come nella specie, abbia avuto la concreta possibilità di apprestare in modo completo la sua difesa in relazione a ogni possibile profilo dell’addebito
il 23 Febbraio, 2024in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, DIRITTO PROCESSUALE, SANZIONI e REATI PENALI
Nei procedimenti per reati colposi, difatti, la sostituzione o l’aggiunta di un particolare profilo di colpa, sia pure specifica, al profilo di colpa originariamente contestato, non vale a realizzare diversità o immutazione del fatto ai fini dell’obbligo di contestazione suppletiva di cui all’art. 516 cod. proc. pen. e dell’eventuale ravvisabilità, in carenza di valida contestazione, del difetto di correlazione tra imputazione e sentenza ai sensi dell’art. 521 stesso codice, qualora l’imputato, come nella specie, abbia avuto la concreta possibilità di apprestare in modo completo la sua difesa in relazione a ogni possibile profilo dell’addebito
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 6771 depositata il 15 febbraio 2024 – Qualora già risulti una causa di estinzione del reato, non rileva la sussistenza di eventuali nullità, addirittura pur se di ordine generale, in quanto l’inevitabile rinvio al Giudice di merito è incompatibile con il principio dell’immediata applicabilità della causa estintiva e non sono rilevabili in sede di legittimità vizi di motivazione della sentenza impugnata in presenza di una causa di estinzione del reato, quale la prescrizione
il 23 Febbraio, 2024in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Qualora già risulti una causa di estinzione del reato, non rileva la sussistenza di eventuali nullità, addirittura pur se di ordine generale, in quanto l’inevitabile rinvio al Giudice di merito è incompatibile con il principio dell’immediata applicabilità della causa estintiva e non sono rilevabili in sede di legittimità vizi di motivazione della sentenza impugnata in presenza di una causa di estinzione del reato, quale la prescrizione
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, sentenza n. 3964 depositata il 13 febbraio 2024 – Minusvalenze in dichiarazione dei redditi
il 23 Febbraio, 2024in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi
CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, sentenza n. 3964 depositata il 13 febbraio 2024 Tributi – Minusvalenze in dichiarazione dei redditi – IRPEG – ILOR – Deducibilità – Accoglimento Fatti di causa La controversia qui in esame trova origine da una complessa operazione societaria della M. Spa, poi incorporata in N.I. Spa, in ordine a delle […]
Leggi tuttoCORTE COSTITUZIONALE – Sentenza n. 21 depositata il 20 febbraio 2024 – Inammissibilità delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23
il 22 Febbraio, 2024in CORTE COSTITUZIONALEtags: CORTE COSTITUZIONALE
CORTE COSTITUZIONALE – Sentenza n. 21 depositata il 20 febbraio 2024 Tributi – Imposta municipale propria (IMU) – Corresponsione sugli immobili strumentali all’attività di impresa – Parziale deducibilità, nei limiti del venti per cento, ai fini dell’imposta sui redditi delle società e totale indeducibilità ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive – Denunciata violazione dei […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, ordinanza n. 3847 depositata il 12 febbraio 2024 – In tema di contratti a tempo determinato, l’accertamento della sussistenza di una concorde volontà delle parti diretta allo scioglimento del vincolo contrattuale costituisce apprezzamento di merito che, se immune da vizi logici, giuridici e adeguatamente motivato, si sottrae al sindacato di legittimità
il 22 Febbraio, 2024in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
In tema di contratti a tempo determinato, l’accertamento della sussistenza di una concorde volontà delle parti diretta allo scioglimento del vincolo contrattuale costituisce apprezzamento di merito che, se immune da vizi logici, giuridici e adeguatamente motivato, si sottrae al sindacato di legittimità
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, ordinanza n. 4256 depositata il 16 febbraio 2024 – La posizione organizzativa si distingue dal profilo professionale ed individua nell’ambito dell’organizzazione dell’ente funzioni strategiche e di alta responsabilità che giustificano il riconoscimento di un’indennità aggiuntiva
il 22 Febbraio, 2024in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La posizione organizzativa si distingue dal profilo professionale ed individua nell’ambito dell’organizzazione dell’ente funzioni strategiche e di alta responsabilità che giustificano il riconoscimento di un’indennità aggiuntiva
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