AGENZIA delle ENTRATE – Risposta n. 354 del 20 giugno 2023 Articolo 11, comma 1, lett. c), legge 27 luglio 2000, n.212 – Operazione di scissione di assets (partecipazioni, marchi e immobili) da parte della scindenda a favore della società socia, in qualità di beneficiaria Con l’istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto […]
Leggi tuttoOperazione di scissione di assets (partecipazioni, marchi e immobili) da parte della scindenda a favore della società socia, in qualità di beneficiaria – Risposta n. 354 del 20 giugno 2023 dell’Agenzia delle Entrate
il 22 Giugno, 2023in TRIBUTItags: RISOLUZIONI TRIBUTARIE, TUIR
Riporto delle perdite – Applicabilità delle limitazioni di cui all’articolo 173, comma 10, del TUIR, alle posizioni fiscali soggettive della beneficiaria in un’operazione di scissione parziale – Risposta n. 353 del 20 giugno 2023 dell’Agenzia delle Entrate
il 22 Giugno, 2023in TRIBUTItags: RISOLUZIONI TRIBUTARIE, TUIR
AGENZIA delle ENTRATE – Risposta n. 353 del 20 giugno 2023 Riporto delle perdite – Applicabilità delle limitazioni di cui all’articolo 173, comma 10, del TUIR, alle posizioni fiscali soggettive della beneficiaria in un’operazione di scissione parziale Con l’istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito La società ALFA S.r.l. (di […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 15530 depositata il 1° giugno 2023 – In tema di imposte sui redditi delle società, la deducibilità di costi ed oneri richiede la loro inerenza all’attività di impresa, da intendersi come necessità di riferire i costi sostenuti all’esercizio dell’attività imprenditoriale, escludendo quelli che si collocano in una sfera estranea ad essa, senza che si debba compiere alcuna valutazione in termini di utilità – anche solo potenziale ed indiretta – secondo una valutazione qualitativa e non quantitativa, la cui prova, in caso di contestazioni dell’amministrazione finanziaria, è a carico del contribuente, dovendo egli provare e documentare l’imponibile maturato e, quindi, l’esistenza e la natura del costo, i relativi fatti giustificativi e la sua concreta destinazione alla produzione, quale atto di impresa perché in correlazione con l’attività di impresa e non ai ricavi in sé
il 13 Giugno, 2023in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, TUIR
In tema di imposte sui redditi delle società, la deducibilità di costi ed oneri richiede la loro inerenza all’attività di impresa, da intendersi come necessità di riferire i costi sostenuti all’esercizio dell’attività imprenditoriale, escludendo quelli che si collocano in una sfera estranea ad essa, senza che si debba compiere alcuna valutazione in termini di utilità – anche solo potenziale ed indiretta – secondo una valutazione qualitativa e non quantitativa, la cui prova, in caso di contestazioni dell’amministrazione finanziaria, è a carico del contribuente, dovendo egli provare e documentare l’imponibile maturato e, quindi, l’esistenza e la natura del costo, i relativi fatti giustificativi e la sua concreta destinazione alla produzione, quale atto di impresa perché in correlazione con l’attività di impresa e non ai ricavi in sé
Leggi tuttoSvalutazioni dei crediti risultanti in bilancio – Determinazione della base di conteggio per la svalutazione fiscalmente deducibile in caso di crediti garantiti da polizze assicurative – Articolo 106, comma 1 e comma 2 del d.P.R. 22/12/1986, n. 917 (TUIR) – Risposta n. 340 del 5 giugno 2023 dell’Agenzia delle Entrate
il 9 Giugno, 2023in TRIBUTItags: RISOLUZIONI TRIBUTARIE, TUIR
AGENZIA delle ENTRATE – Risposta n. 340 del 5 giugno 2023 Svalutazioni dei crediti risultanti in bilancio – Determinazione della base di conteggio per la svalutazione fiscalmente deducibile in caso di crediti garantiti da polizze assicurative – Articolo 106, comma 1 e comma 2 del d.P.R. 22/12/1986, n. 917 (TUIR) Con l’istanza di interpello specificata […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 14249 depositata il 23 maggio 2023 – Nell’interpretazione del contratto, il primo strumento da utilizzare è il senso letterale delle parole e delle espressioni adoperate, mentre soltanto se esso risulti ambiguo può farsi ricorso ai canoni strettamente interpretativi contemplati dall’art. 1362 all’art. 1365 c.c. e, in caso di loro insufficienza, a quelli interpretativi integrativi previsti dall’art. 1366 c.c. all’art. 1371 c.c.
il 30 Maggio, 2023in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, TUIR
Nell’interpretazione del contratto, il primo strumento da utilizzare è il senso letterale delle parole e delle espressioni adoperate, mentre soltanto se esso risulti ambiguo può farsi ricorso ai canoni strettamente interpretativi contemplati dall’art. 1362 all’art. 1365 c.c. e, in caso di loro insufficienza, a quelli interpretativi integrativi previsti dall’art. 1366 c.c. all’art. 1371 c.c.
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 14049 depositata il 22 maggio 2023 – Il criterio discretivo tra spese di rappresentanza e di pubblicità vada individuato anche nella diversità, anche strategica, degli obiettivi, atteso che costituiscono spese di rappresentanza i costi sostenuti per accrescere il prestigio e l’immagine della società e per potenziarne le possibilità di sviluppo, senza dar luogo ad una aspettativa di incremento delle vendite, mentre sono spese di pubblicità o propaganda quelle erogate per la realizzazione di iniziative tendenti, prevalentemente anche se non esclusivamente, alla pubblicizzazione di prodotti, marchi e servizi, o comunque al fine diretto di incrementare le vendite, sicché è necessaria una rigorosa verifica in fatto della effettiva finalità delle spese
il 29 Maggio, 2023in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, IVA, TUIR
Il criterio discretivo tra spese di rappresentanza e di pubblicità vada individuato anche nella diversità, anche strategica, degli obiettivi, atteso che costituiscono spese di rappresentanza i costi sostenuti per accrescere il prestigio e l’immagine della società e per potenziarne le possibilità di sviluppo, senza dar luogo ad una aspettativa di incremento delle vendite, mentre sono spese di pubblicità o propaganda quelle erogate per la realizzazione di iniziative tendenti, prevalentemente anche se non esclusivamente, alla pubblicizzazione di prodotti, marchi e servizi, o comunque al fine diretto di incrementare le vendite, sicché è necessaria una rigorosa verifica in fatto della effettiva finalità delle spese
Leggi tuttoCompenso amministratore – Obbligo di riversamento di qualsiasi compenso a lui spettante – Deducibilità del costo – Ritenute da operare all’atto del pagamento – Risposta n. 330 del 22 maggio 2023 dell’Agenzia delle Entrate
il 23 Maggio, 2023in TRIBUTItags: RISOLUZIONI TRIBUTARIE, TUIR
AGENZIA delle ENTRATE – Risposta n. 330 del 22 maggio 2023 Interpello ordinario – Compenso amministratore – Obbligo di riversamento di qualsiasi compenso a lui spettante – Deducibilità del costo – Ritenute da operare all’atto del pagamento Con l’istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito ALFA (in breve, ”la società […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 11631 depositata il 4 maggio 2023 – In tema di redditi di impresa, l’allocazione in bilancio degli immobili-merce, ossia di quelli destinati al mercato della compravendita e al cui scambio o produzione è diretta l’attività di impresa, dipende dalla destinazione economica ad essi concretamente impressa, sicché detti beni, quando non ancora ceduti, devono essere iscritti, se sfitti, alla voce “rimanenze di magazzino” e non a quella “ricavi”, senza che assuma in sé alcuna rilevanza, ai fini dell’imposizione fiscale, la loro avvenuta ultimazione
il 16 Maggio, 2023in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, TUIR
In tema di redditi di impresa, l’allocazione in bilancio degli immobili-merce, ossia di quelli destinati al mercato della compravendita e al cui scambio o produzione è diretta l’attività di impresa, dipende dalla destinazione economica ad essi concretamente impressa, sicché detti beni, quando non ancora ceduti, devono essere iscritti, se sfitti, alla voce “rimanenze di magazzino” e non a quella “ricavi”, senza che assuma in sé alcuna rilevanza, ai fini dell’imposizione fiscale, la loro avvenuta ultimazione
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