Archivi mensili: Aprile 2022

Rilevazione dei tassi di interesse effettivi globali medi ai fini della legge sull’usura, periodo di rilevazione 1° ottobre-31 dicembre 2021 – MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 24 marzo 2022

MINISTERO FINANZE - Decreto ministeriale 24 marzo 2022 Rilevazione dei tassi di interesse effettivi globali medi ai fini della legge sull'usura, periodo di rilevazione 1° ottobre-31 dicembre 2021 - Applicazione dal 1° aprile al 30 giugno 2022 Art. 1 1. I tassi effettivi globali medi, riferiti ad anno, praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, [...]

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 marzo 2022, n. 10114 – La violazione della regola processuale assume rilievo nelle sole fattispecie in cui il giudice del merito, in assenza della prova del fatto controverso, applichi la regola di giudizio basata sull’onere della prova, individuando come soccombente la parte onerata della prova, non è configurabile, quando, come nella specie, all’esito di una valutazione delle acquisizioni istruttorie, il Giudice ritenga, semmai erroneamente, accertati determinati fatti. In questo caso, si è in presenza di un tipico apprezzamento di merito, sindacabile nei limiti di cui all’art. 360 nr.5 cod.proc.civ.

La violazione della regola processuale assume rilievo nelle sole fattispecie in cui il giudice del merito, in assenza della prova del fatto controverso, applichi la regola di giudizio basata sull'onere della prova, individuando come soccombente la parte onerata della prova, non è configurabile, quando, come nella specie, all'esito di una valutazione delle acquisizioni istruttorie, il Giudice ritenga, semmai erroneamente, accertati determinati fatti. In questo caso, si è in presenza di un tipico apprezzamento di merito, sindacabile nei limiti di cui all'art. 360 nr.5 cod.proc.civ.

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 marzo 2022, n. 9931 – In materia di licenziamenti disciplinari, nell’ipotesi in cui un comportamento del lavoratore, invocato dal datore di lavoro come giusta causa di licenziamento, sia configurato dal contratto collettivo come infrazione disciplinare cui consegua una sanzione conservativa, il giudice non può discostarsi da tale previsione (trattandosi di condizione di maggior favore fatta espressamente salva dall’art. 12 della I. n. 604 del 1966), a meno che non accerti che le parti non avevano inteso escludere, per i casi di maggiore gravità, la possibilità della sanzione espulsiva

In materia di licenziamenti disciplinari, nell'ipotesi in cui un comportamento del lavoratore, invocato dal datore di lavoro come giusta causa di licenziamento, sia configurato dal contratto collettivo come infrazione disciplinare cui consegua una sanzione conservativa, il giudice non può discostarsi da tale previsione (trattandosi di condizione di maggior favore fatta espressamente salva dall'art. 12 della I. n. 604 del 1966), a meno che non accerti che le parti non avevano inteso escludere, per i casi di maggiore gravità, la possibilità della sanzione espulsiva

CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 7861 depositata il 4 marzo 2022 – La condizione di sfruttamento che non si avvantaggi dello stato di bisogno non integra il reato di cui all’art. 603 bis cod. pen. avendo il legislatore scelto di punire non lo sfruttamento in sé ma solo l’approfittamento di una situazione di grave inferiorità del lavoratore, sia essa economica, che di altro genere, che lo induca a svilire la sua volontà contrattuale sino ad accettare condizioni proposte dal reclutatore o dall’utilizzatore, cui altrimenti non avrebbe acconsentito

La condizione di sfruttamento che non si avvantaggi dello stato di bisogno non integra il reato di cui all'art. 603 bis cod. pen. avendo il legislatore scelto di punire non lo sfruttamento in sé ma solo l'approfittamento di una situazione di grave inferiorità del lavoratore, sia essa economica, che di altro genere, che lo induca a svilire la sua volontà contrattuale sino ad accettare condizioni proposte dal reclutatore o dall'utilizzatore, cui altrimenti non avrebbe acconsentito

CORTE COSTITUZIONALE – Sentenza 24 marzo 2022, n. 76 – Ritenuta esclusione di cittadini stranieri destinatari di un provvedimento di espulsione

CORTE COSTITUZIONALE - Sentenza 24 marzo 2022, n. 76 Emersione - Ritenuta esclusione di cittadini stranieri destinatari di un provvedimento di espulsione - Denunciata violazione dei presupposti della decretazione d'urgenza - Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, nella legge 17 luglio 2020, n. 77, art. 103 - Costituzione, artt. 60, 65, 66, [...]

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