La Corte di Cassazione sez. Tributaria con l’ordinanza n. 18492 del 01 agosto 2013 intervenendo in tema di notifiche affermato che la notifica dell’avviso di accertamento è valida anche quando il contribuente dimostra che la persona che ha preso in consegna l’atto, contrariamente da quanto dichiarato all’ufficiale giudiziario, non è il coniuge convivente.
Per gli Ermellini “Il giudice del merito ha dato prevalenza alla documentazione depositata in giudizio e dalla quale risultava che la F. non fosse in rapporto di coniugio né convivente con lo S., senza curarsi del fatto che la F. medesima (con dichiarazione resa all’ufficiale che aveva curato la notifica, e perciò dotata di fede privilegiata ai sensi dell’art.2700 c.c.) si era qualificata moglie convivente ed aveva accettato di ricevere la notifica”.
“Di tanto – prosegue la sentenza – il giudice del merito avrebbe dovuto contentarsi per ritenere efficace e valida la notifica, alla luce della confermata giurisprudenza di questa Corte”.
Nelle motivazioni i giudici di legittimità citano un precedente della stessa Corte (sentenza n. 239/2007) secondo cui: “In caso di notificazione effettuata a norma dell’art. 139, comma secondo, cod. proc. civ., con consegna dell’atto a persona qualificatasi (secondo le dichiarazioni rese all’ufficiale giudiziario e dal medesimo riportate nella relata di notificazione) quale dipendente del destinatario o addetta all’azienda, all’ufficio o allo studio del medesimo, l’intrinseca veridicità di tali dichiarazioni e la validità della notificazione non possono essere contestate sulla base del solo difetto di un rapporto di lavoro subordinato tra i predetti soggetti, essendo sufficiente che esista una relazione tra consegnatario e destinatario idonea a far presumere che il primo porti a conoscenza del secondo l’atto ricevuto. Conseguentemente tali presunzioni non possono essere superate dalla circostanza, provata a posteriori, che la persona che aveva sottoscritto l’avviso di ricevimento lavorava, sia pure nella predetta sede, alle dipendenze esclusive di altro soggetto, se non accompagnata dalla prova che il medesimo consegnatario non era addetto nei medesimi locali ad alcun incarico per conto o nell’interesse del destinatario”.
La vicenda ha riguardato un contribuente che lamentava l’omessa notifica degli atti di accertamento presupposti, in quanto notificati a una tale F.A., la quale, mentendo, si era dichiarata moglie capace e convivente. Circostanza che dalla documentazione depositata agli atti è risultato che la donna era del tutto estranea al rapporto tributario, nonché residente in altro Comune rispetto a quello del destinatario degli avvisi. Inoltre, non risultava essere in rapporto né familiare né di vicinanza né di coniugio con il contribuente. Da qui la decisione della Commissione Tributaria Regionale di annullare l’iscrizione a ruolo, per inesistenza della notifica degli atti presupposti.
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 17546 depositata il 24 aprile 2019 - Legittimo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta del profitto rimasto nella disponibilità di una persona giuridica, derivante dal reato tributario…
- Corte di Cassazione ordinanza n. 20611 del 27 giugno 2022 - In tema di notifica alle società la disciplina applicabile è contenuta nell’art. 145 c.p.c. prevede che la notifica si esegue presso la sede della persona giuridica, mediante consegna di copia…
- Legittimità della notifica di una cartella di pagamento effettuata, presso il domicilio del contribuente, nelle mani di un parente affetto da una malattia degenerativa che determina uno stato di incapacità
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 25 marzo 2020, n. 7495 - Nel caso di notifica a mezzo del servizio postale, ove l'atto sia consegnato all'indirizzo del destinatario a persona che abbia sottoscritto l'avviso di ricevimento, con grafia illeggibile, nello…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 09 marzo 2020, n. 6565 - In tema di notificazione, l'ufficiale giudiziario deve indicare, nella relazione prevista dall'art. 148 c.p.c., la persona alla quale ha consegnato copia dell'atto, identificandola con le sue…
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 17 dicembre 2020, n. 29009 - Il diritto del familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente od un affine entro il terzo grado handicappato, di non essere trasferito…
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Processo tributario: i dati tratti da server non c
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 7475 deposi…
- Le liberalità diverse dalle donazioni non sono sog
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 7442 depositata…
- Notifica nulla se il messo notificatore o l’
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5818 deposi…
- Le clausole vessatorie sono valide solo se vi è ap
La Corte di Cassazione, sezione II, con l’ordinanza n. 32731 depositata il…
- Il dipendente dimissionario non ha diritto all’ind
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 6782 depositata…