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sezione dedicata alle notizie - missione dello studio e del blog

In tema di rilevanza ed effetti del documento di regolarità contributiva (DURC), la circostanza che l’INPS non abbia provveduto a segnalare eventuali irregolarità ostative al rilascio del DURC non determina in alcun modo l’inesigibilità delle differenze contributive rispetto agli sgravi

In tema di rilevanza ed effetti del documento di regolarità contributiva (DURC), la circostanza che l'INPS non abbia provveduto a segnalare eventuali irregolarità ostative al rilascio del DURC non determina in alcun modo l'inesigibilità delle differenze contributive rispetto agli sgravi

Per la configurabilità del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti non ha rilievo il loro utilizzo

La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 42819 depositata il 22 novembre 2024, intervenendo in tema del reato di fatture per operazioni inesistenti, ha stabilito il principio secondo cui " la consapevolezza, nel soggetto emittente fatture per operazioni inesistenti, dell'alta probabilità dell'uso delle stesse da parte di coloro che le ricevono al fine di evadere le imposte, implica, nel medesimo, la consapevolezza e volontà di realizzare di una condotta finalizzata a consentire a questi l'evasione. Invero, chi forma una fattura relativa ad operazioni inesistenti e poi la consegna ad altro soggetto, prevedendone come certo o altamente probabile il successivo utilizzo da parte del medesimo a fine di risparmio delle imposte, "vuole" mettere a disposizione del destinatario un "mezzo" fisiologicamente funzionale ad "abbatterne" il carico fiscale, nella consapevolezza della concreta prospettiva di tale [...]

Acconto IVA da versare entro il 27 dicembre 2024

L'articolo 6 della legge n. 405 del 1990 ha introdotto l'obbligo, a carico dei soggetti titolari di partita IVA, di versare entro il 27 dicembre di ogni anno di un acconto dell’Iva relativa all’ultimo periodo dell’anno: su base mensile (articolo 1, D.P.R. 100/1998 ); su base trimestrale “per natura”, indipendentemente dal volume d’affari realizzato nell’anno precedente (articolo 74, comma 4, D.P.R. 633/1972 ); su base “trimestrale per opzione” (articolo 7 D.P.R. 542/1999). Il comma 4 dell'articolo 6 della legge n. 405/1990 prevede che il versamento dell’acconto IVA non debba essere eseguito qualora  l’importo è inferiore a 103,29 euro. Soggetti esonerati Non sono soggetti all'obbligo del pagamento dell'acconto IVA i seguenti contribuenti: operano in regime di esonero per i produttori agricoli ex articolo 34, comma 6, D.P.R. 633/1972 ; esercitano attività di intrattenimento in regime speciale ex articolo 74, [...]

Il giudice tributario, una volta accertata l’effettività fattuale degli specifici elementi indicatori di capacità contributiva esposti dall’Ufficio, non ha il potere di privarli del valore presuntivo connesso dal legislatore alla loro disponibilità, ma può soltanto valutare la prova contraria offerta dal contribuente

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 28022 depositata il 30 ottobre 2024, intervenendo in tema di redditometro, ha ribadito il principio secondo cui "il giudice tributario, una volta accertata l'effettività fattuale degli specifici elementi indicatori di capacità contributiva esposti dall'Ufficio, non ha il potere di privarli del valore presuntivo connesso dal legislatore alla loro disponibilità, ma può soltanto valutare la prova contraria offerta dal contribuente (cfr. Cass. 13/06/2023, n. 16904 Cass. 22/06/2021, n. 17837, Cass. 24/09/2019, n. 3715). Si è precisato, tuttavia, che nel contenzioso conseguente ad accertamenti sintetici-induttivi mediante c.d. redditometro, per la determinazione dell'obbligazione fiscale del soggetto passivo d'imposta, a tutela della parità delle parti e del regolare contraddittorio processuale, opera il principio per il quale, all'inversione dell'onere della prova, che impone al contribuente l'allegazione di prove contrarie a dimostrazione [...]

L’esternalizzazione mediante subappalto non integra il trasferimento d’azienda

La Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 26449 depositata il 10 ottobre 2024, intervenendo in tema di esternalizzazione attraverso il subappalto, ha ribadito che "... anche un appalto o subappalto può configurare un trasferimento di azienda (sentenza n. 12720 del 19/05/2017). Tuttavia è necessario che esistano i requisiti dell’autonomia e dell’organizzazione del ramo ceduto ..." La vicenda ha riguardato un dipendente impiegato presso un appalto a cui veniva notificato il licenziamento a seguito dell’esternalizzazione dell'attività cui era adibito, avvenuta attraverso un subappalto. Il dipendente impugnava il provvedimento di espulsione. Il Tribunale adito, nella veste di giudice del lavoro, ha ritenuto il licenziamento come collettivo, in considerazione che riguardava anche altri dipendenti. La Corte di appello accoglieva parzialmente il reclamo ritenendo che non fosse applicabile al caso di specie l'articolo 7, comma 4 bis del decreto [...]

L’importo contrattualmente dovuto in seguito alla risoluzione, da parte del beneficiario di una prestazione di servizi, di un contratto validamente concluso avente ad oggetto la fornitura di tale prestazione di servizi, soggetta all’Iva, che il prestatore aveva iniziato a fornire e che era disposto a completare, deve essere considerato come costituente il corrispettivo di una prestazione di servizi effettuata a titolo oneroso, ai sensi della direttiva Iva

L’importo contrattualmente dovuto in seguito alla risoluzione, da parte del beneficiario di una prestazione di servizi, di un contratto validamente concluso avente ad oggetto la fornitura di tale prestazione di servizi, soggetta all’Iva, che il prestatore aveva iniziato a fornire e che era disposto a completare, deve essere considerato come costituente il corrispettivo di una prestazione di servizi effettuata a titolo oneroso, ai sensi della direttiva Iva

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