In tema di bancarotta fraudolenta documentale (art. 216, comma primo, n. 2, L.F.), è illegittima l’affermazione di responsabilità dell’amministratore che faccia derivare l’esistenza dell’elemento soggettivo del reato dal solo fatto, costituente l’elemento materiale del reato, che lo stato delle scritture sia tale da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari, considerato che, in tal caso, trattandosi per di più, nella specie, di omissione limitata ad una singola operazione, che impone di chiarire gli elementi sulla base dei quali l’imputato abbia avuto coscienza e volontà di realizzare detta oggettiva impossibilità e non, invece, di trascurare semplicemente la regolare tenuta delle scritture, senza por mente alle conseguenze di tale condotta, considerato che, in quest’ultimo caso, si integra l’atteggiamento psicologico del diverso e meno grave reato di bancarotta semplice di cui all’art. 217, comma secondo, L.F.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 32733 depositata il 2 settembre 2021 – In tema di bancarotta fraudolenta documentale (art. 216, comma primo, n. 2, L.F.), è illegittima l’affermazione di responsabilità dell’amministratore che faccia derivare l’esistenza dell’elemento soggettivo del reato dal solo fatto, costituente l’elemento materiale del reato, che lo stato delle scritture sia tale da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari, considerato che, in tal caso, trattandosi per di più, nella specie, di omissione limitata ad una singola operazione, che impone di chiarire gli elementi sulla base dei quali l’imputato abbia avuto coscienza e volontà di realizzare detta oggettiva impossibilità e non, invece, di trascurare semplicemente la regolare tenuta delle scritture, senza por mente alle conseguenze di tale condotta, considerato che, in quest’ultimo caso, si integra l’atteggiamento psicologico del diverso e meno grave reato di bancarotta semplice di cui all’art. 217, comma secondo, L.F.
il 7 Settembre, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 32389 depositata il 31 agosto 2021 – Il reato di indebita compensazione possa configurarsi sia in caso di compensazione “verticale”, riguardante crediti e debiti afferenti alla medesima imposta, sia in caso di compensazione “orizzontale”, concernente crediti e debiti di imposta di natura diversa, in quanto può avere ad oggetto tutte le somme dovute che possono essere inserite nell’apposito modello F24, incluse quelle relative ai contributi previdenziali e assistenziali
il 3 Settembre, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il reato di indebita compensazione possa configurarsi sia in caso di compensazione “verticale”, riguardante crediti e debiti afferenti alla medesima imposta, sia in caso di compensazione “orizzontale”, concernente crediti e debiti di imposta di natura diversa, in quanto può avere ad oggetto tutte le somme dovute che possono essere inserite nell’apposito modello F24, incluse quelle relative ai contributi previdenziali e assistenziali
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 32655 depositata il 2 settembre 2021 – E’ inammissibile il ricorso per cassazione fondato sugli stessi motivi proposti con l’appello e motivatamente respinti dal giudice del gravame, sia per l’insindacabilità delle valutazioni di merito puntualmente e logicamente argomentate, sia per la genericità delle doglianze che così come prospettate solo apparentemente denunciano un errore logico o giuridico determinato, la funzione tipica dell’impugnazione è quella della critica argomentata avverso il provvedimento cui si riferisce, la quale si realizza attraverso la presentazione di motivi che, a pena di inammissibilità, devono indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta.
il 3 Settembre, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
E’ inammissibile il ricorso per cassazione fondato sugli stessi motivi proposti con l’appello e motivatamente respinti dal giudice del gravame, sia per l’insindacabilità delle valutazioni di merito puntualmente e logicamente argomentate, sia per la genericità delle doglianze che così come prospettate solo apparentemente denunciano un errore logico o giuridico determinato, la funzione tipica dell’impugnazione è quella della critica argomentata avverso il provvedimento cui si riferisce, la quale si realizza attraverso la presentazione di motivi che, a pena di inammissibilità, devono indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 32628 depositata il 1° settembre 2021 – Sospensione del procedimento per essere ammesso alla messa alla prova
il 3 Settembre, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 32628 depositata il 1° settembre 2021 Reati tributari – Dichiarazione infedele – Indicazione di costi maggiori rispetto a quelli reali – Evasione d’imposta – Sospensione del procedimento per essere ammesso alla messa alla prova – Presupposto – Risarcimento del danno cagionato dalla condotta illecita Ritenuto in fatto Il […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 32255 depositata il 26 agosto 2021 – Scudo fiscale applicabile soltanto in relazione a reati fiscali nella cui condotta rilevano i capitali trasferiti e posseduti all’estero e successivamente oggetto di rimpatrio
il 31 Agosto, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 32255 depositata il 26 agosto 2021 Scudo fiscale – Proventi di attività illecite – Soggetto portatore di pericolosità sociale – Legge antimafia – Sequestro e confisca di beni di familiari e congiunti Ritenuto in fatto 1. Con decreto dell’8 luglio 2020 la Corte di appello di Brescia ha […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 30231 depositata il 3 agosto 2021 – La mera designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione non costituisce una delega di funzioni e non è dunque sufficiente a sollevare il datore di lavoro ed i dirigenti dalle rispettive responsabilità in tema di violazione degli obblighi dettati per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
il 6 Agosto, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
La mera designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione non costituisce una delega di funzioni e non è dunque sufficiente a sollevare il datore di lavoro ed i dirigenti dalle rispettive responsabilità in tema di violazione degli obblighi dettati per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 30032 depositata il 2 agosto 2021 – Anche ai reati di cui all’art. 10-quater del d.lgs. n. 74 del 2000 è configurabile il concorso tra il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2 del d.lgs. n. 74 del 2000) e quello di bancarotta impropria mediante operazioni dolose previsto dall’art. 223, secondo comma, n. 2), l. fall., quando l’evasione dell’imposta abbia determinato l’insorgenza di consistenti debiti a carico della società, dovuti a sanzioni, interessi ed oneri accessori, oltre all’IVA, con conseguente incapacità della stessa società di fare fronte alle proprie obbligazioni e conseguente fallimento
il 4 Agosto, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Anche ai reati di cui all’art. 10-quater del d.lgs. n. 74 del 2000 è configurabile il concorso tra il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2 del d.lgs. n. 74 del 2000) e quello di bancarotta impropria mediante operazioni dolose previsto dall’art. 223, secondo comma, n. 2), l. fall., quando l’evasione dell’imposta abbia determinato l’insorgenza di consistenti debiti a carico della società, dovuti a sanzioni, interessi ed oneri accessori, oltre all’IVA, con conseguente incapacità della stessa società di fare fronte alle proprie obbligazioni e conseguente fallimento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 28280 depositata il 21 luglio 2021 – motivi nuovi di impugnazione devono essere inerenti ai temi specificati nei capi e punti della decisione investiti dall’impugnazione principale già presentata, essendo necessaria la sussistenza di una connessione funzionale tra i motivi nuovi e quelli originari
il 26 Luglio, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
motivi nuovi di impugnazione devono essere inerenti ai temi specificati nei capi e punti della decisione investiti dall’impugnazione principale già presentata, essendo necessaria la sussistenza di una connessione funzionale tra i motivi nuovi e quelli originari
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