E’ legittimo che il datore di lavoro limiti l’utilizzazione dei locali aziendali da parte degli estranei, laddove non rientrino tra i soggetti che ex art. 20 L. 300/70 e 58 CCNL abbiano diritto a partecipare all’assemblea stessa
Leggi tuttoTRIBUNALE DI VENEZIA – Decreto 21 novembre 2022 – E’ legittimo che il datore di lavoro limiti l’utilizzazione dei locali aziendali da parte degli estranei, laddove non rientrino tra i soggetti che ex art. 20 L. 300/70 e 58 CCNL abbiano diritto a partecipare all’assemblea stessa
il 5 Dicembre, 2022in lavoro, TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: lavoro, SENTENZE di MERITO
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 novembre 2022, n. 35080 – In quanto di intermediazione della cooperativa sociale nella collaborazione con le famiglie richiedenti il servizio di lavoratrici straniere quali addette alla cura di persone anziane o disabili, è riconducibile al lavoro domestico, caratterizzato da una prestazione finalizzata al funzionamento della vita familiare, confermato dall’art. 1 d.p.r. 1403/1971, ai fini di individuazione dei lavoratori cui esso è applicabile, allo svolgimento di mansioni finalizzate al funzionamento della vita familiare. Trattandosi di lavoro domestico esercitato in regime di somministrazione, ai sensi dell’art. 20, terzo comma, lett. i- bis) d.lgs. 276/2003, che integra una particolare forma di subordinazione, giuridicamente ricorrente tra Cooperativa somministrazione e lavoratrici somministrate
il 2 Dicembre, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro, NOTIFICHE
In quanto di intermediazione della cooperativa sociale nella collaborazione con le famiglie richiedenti il servizio di lavoratrici straniere quali addette alla cura di persone anziane o disabili, è riconducibile al lavoro domestico, caratterizzato da una prestazione finalizzata al funzionamento della vita familiare, confermato dall’art. 1 d.p.r. 1403/1971, ai fini di individuazione dei lavoratori cui esso è applicabile, allo svolgimento di mansioni finalizzate al funzionamento della vita familiare. Trattandosi di lavoro domestico esercitato in regime di somministrazione, ai sensi dell’art. 20, terzo comma, lett. i- bis) d.lgs. 276/2003, che integra una particolare forma di subordinazione, giuridicamente ricorrente tra Cooperativa somministrazione e lavoratrici somministrate
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 novembre 2022, n. 34976 – La richiesta di prestazioni che eccedano, sotto il profilo fisiopsichico, la portata naturalmente faticosa ed usurante della prestazione, secondo le modalità proprie di ciascun ambito lavorativo, costituisce inadempimento agli obblighi datoriali di cui all’art. 2087 c.c. e fonte di danno risarcibile, rispetto al quale possono avere altresì rilievo, nel delineare la gravità concreta dell’accaduto, anche comportamenti isolatamente non illegittimi, ma assunti nel medesimo contesto lavorativo e tali, se valutati nella loro portata stressogena ed in connessione con i primi, da contribuire a determinare il complessivo indebito danno alla sfera personale del lavoratore
il 1 Dicembre, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro, sicurezza sul lavoro
La richiesta di prestazioni che eccedano, sotto il profilo fisiopsichico, la portata naturalmente faticosa ed usurante della prestazione, secondo le modalità proprie di ciascun ambito lavorativo, costituisce inadempimento agli obblighi datoriali di cui all’art. 2087 c.c. e fonte di danno risarcibile, rispetto al quale possono avere altresì rilievo, nel delineare la gravità concreta dell’accaduto, anche comportamenti isolatamente non illegittimi, ma assunti nel medesimo contesto lavorativo e tali, se valutati nella loro portata stressogena ed in connessione con i primi, da contribuire a determinare il complessivo indebito danno alla sfera personale del lavoratore
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 novembre 2022, n. 34660 – In tema di ricorso per cassazione, l’esercizio del potere di esame diretto degli atti del giudizio di merito, riconosciuto alla S.C. ove sia denunciato un “error in procedendo”, presuppone l’ammissibilità del motivo, ossia che la parte riporti in ricorso, nel rispetto del principio di autosufficienza, gli elementi ed i riferimenti che consentono di individuare, nei suoi termini esatti e non genericamente, il vizio suddetto, così da consentire alla Corte di effettuare il controllo sul corretto svolgimento dell’ “iter” processuale senza compiere generali verifiche degli atti
il 30 Novembre, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, lavoro
In tema di ricorso per cassazione, l’esercizio del potere di esame diretto degli atti del giudizio di merito, riconosciuto alla S.C. ove sia denunciato un “error in procedendo”, presuppone l’ammissibilità del motivo, ossia che la parte riporti in ricorso, nel rispetto del principio di autosufficienza, gli elementi ed i riferimenti che consentono di individuare, nei suoi termini esatti e non genericamente, il vizio suddetto, così da consentire alla Corte di effettuare il controllo sul corretto svolgimento dell’ “iter” processuale senza compiere generali verifiche degli atti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 novembre 2022, n. 34054 – Essendo stata accertata la illegittimità del progetto per sua genericità, non si doveva dunque far luogo ad alcun accertamento teso a verificare se i rapporti di lavoro si fossero esplicati, in concreto, secondo i canoni della subordinazione, operando bensì la regola di automatica conversione in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
il 30 Novembre, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Essendo stata accertata la illegittimità del progetto per sua genericità, non si doveva dunque far luogo ad alcun accertamento teso a verificare se i rapporti di lavoro si fossero esplicati, in concreto, secondo i canoni della subordinazione, operando bensì la regola di automatica conversione in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
Leggi tuttoEntrata in vigore della Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro n. 190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro, adottata a Ginevra il 21 giugno 2019 – MINISTERO AFFARI ESTERI – Comunicato 25 novembre 2022
il 29 Novembre, 2022in lavorotags: lavoro, NORMATIVA LAVORO
MINISTERO AFFARI ESTERI – Comunicato 25 novembre 2022 Entrata in vigore della Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro n. 190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro, adottata a Ginevra il 21 giugno 2019. Si è perfezionata la procedura per l’entrata in vigore della Convenzione dell’organizzazione internazionale del lavoro n. 190 sull’eliminazione della […]
Leggi tuttoNuovo differimento per l’adempimento delle comunicazioni di lavoro agile al 1° gennaio 2023 – MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 24 novembre 2022
il 28 Novembre, 2022in normativatags: lavoro, NORMATIVA LAVORO
MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 24 novembre 2022 Nuovo differimento per l’adempimento delle comunicazioni di lavoro agile al 1° gennaio 2023 Considerata la necessità di garantire a tutti i soggetti obbligati e abilitati la possibilità di adeguarsi alle modalità definite dal Decreto ministeriale n. 149 del 22 agosto 2022, per assolvere agli obblighi […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 novembre 2022, n. 34314 – Il contratto di lavoro intermittente è regolato dalla contrattazione collettiva la individuazione delle “esigenze” per le quali è consentita la stipula di un contratto a prestazioni discontinue, salvo che nelle ipotesi di mancata determinazione da parte del contratto collettivo nazionale dei casi di ricorso al contratto al lavoro intermittente prevede una specifica procedura. In tal caso, è stato disposto apposito D.M. che individua i casi in cui è ammissibile il ricorso al lavoro intermittente ai sensi della disposizione di cui all’art. 34, comma 1 e dell’art. 37 comma 2
il 25 Novembre, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Il contratto di lavoro intermittente è regolato dalla contrattazione collettiva la individuazione delle “esigenze” per le quali è consentita la stipula di un contratto a prestazioni discontinue, salvo che nelle ipotesi di mancata determinazione da parte del contratto collettivo nazionale dei casi di ricorso al contratto al lavoro intermittente prevede una specifica procedura. In tal caso, è stato disposto apposito D.M. che individua i casi in cui è ammissibile il ricorso al lavoro intermittente ai sensi della disposizione di cui all’art. 34, comma 1 e dell’art. 37 comma 2
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