SANZIONI

CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, sentenza n. 3956 depositata il 13 febbraio 2024 – In tema di sanzioni pecuniarie per violazioni delle leggi tributarie, il fallimento del contribuente prima della scadenza del termine di pagamento del tributo non consente di imputare a lui o agli organi della procedura alcuna colpevole inadempienza, ai sensi dell’art. 5 del d.lgs. n. 472 del 1997, poiché, prima della dichiarazione dello stato di insolvenza, i termini per effettuare il pagamento da parte del contribuente in bonis non sono ancora scaduti e, dopo tale dichiarazione, in ragione dell’applicazione delle regole del concorso, il pagamento non può più essere validamente eseguito dagli organi della procedura

In tema di sanzioni pecuniarie per violazioni delle leggi tributarie, il fallimento del contribuente prima della scadenza del termine di pagamento del tributo non consente di imputare a lui o agli organi della procedura alcuna colpevole inadempienza, ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 472 del 1997, poiché, prima della dichiarazione dello stato di insolvenza, i termini per effettuare il pagamento da parte del contribuente in bonis non sono ancora scaduti e, dopo tale dichiarazione, in ragione dell'applicazione delle regole del concorso, il pagamento non può più essere validamente eseguito dagli organi della procedura

CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, sentenza n. 3961 depositata il 13 febbraio 2024 – In tema di sanzioni pecuniarie per violazioni delle leggi tributarie, il fallimento del contribuente prima della scadenza del termine di pagamento del tributo non consente di imputare a lui o agli organi della procedura alcuna colpevole inadempienza, ai sensi dell’art. 5 del d.lgs. n. 472 del 1997, poiché, prima della dichiarazione dello stato di insolvenza, i termini per effettuare il pagamento da parte del contribuente in bonis non sono ancora scaduti e, dopo tale dichiarazione, in ragione dell’applicazione delle regole del concorso, il pagamento non può più essere validamente eseguito dagli organi della procedura

In tema di sanzioni pecuniarie per violazioni delle leggi tributarie, il fallimento del contribuente prima della scadenza del termine di pagamento del tributo non consente di imputare a lui o agli organi della procedura alcuna colpevole inadempienza, ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 472 del 1997, poiché, prima della dichiarazione dello stato di insolvenza, i termini per effettuare il pagamento da parte del contribuente in bonis non sono ancora scaduti e, dopo tale dichiarazione, in ragione dell'applicazione delle regole del concorso, il pagamento non può più essere validamente eseguito dagli organi della procedura

Ravvedimento speciale – Ambito di applicazione – Articolo 21, del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34 – Interpretazione autentica dell’articolo 1, commi 174 e 176, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 – Risoluzione n. 67/E del 6 dicembre 2023 dell’Agenzia delle Entrate

AGENZIA delle ENTRATE - Risoluzione n. 67/E del 6 dicembre 2023 Ravvedimento speciale - Ambito di applicazione - Articolo 21, del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34 - Interpretazione autentica dell'articolo 1, commi 174 e 176, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 - Chiarimenti Sono pervenute alla scrivente richieste di chiarimenti con riferimento all’istituto [...]

Prescrizione quinquennale delle sanzioni tributarie ed interessi, la prescrizione è decennale esclusivamente i crediti per sanzioni per la violazione di norme tributarie “derivanti da sentenza passata in giudicato”

La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 31260 depositata il 9 novembre 2023, intervenendo in tema di prescrizione delle sanzioni tributarie ed interessi, ha ribadito il principio di diritto secondo cui "... in caso di notifica di cartella esattoriale non fondata su una sentenza passata in giudicato, il termine di prescrizione entro il quale deve [...]

Applicazione dell’articolo 303 T.U.L.D. – Revisione parziale della nota prot. n. 16407/ru del 09/02/2015 sul calcolo delle sanzioni in caso di dichiarazione contenente più articoli – Circolare n. 25 del 29 novembre 2023 dell’Agenzia delle Dogane

AGENZIA delle DOGANE - Circolare n. 25 del 29 novembre 2023 Applicazione dell’articolo 303 T.U.L.D. - Revisione parziale della nota prot. n. 16407/ru del 09/02/2015 sul calcolo delle sanzioni in caso di dichiarazione contenente più articoli Alcune Direzioni Territoriali hanno chiesto chiarimenti sull’attuale portata interpretativa dell’art. 303 del T.U.L.D. con riguardo alla quantificazione delle sanzioni [...]

Corte di Cassazione, ordinanza n. 31260 depositata il 9 novembre 2023 – L’IMU/ICI, TARSU e per quei tributi locali aventi natura di obbligazione periodica o di durata soggiace alla prescrizione quinquennale di cui all’art. 2948, n. 4, c.c. Il termine di prescrizione entro il quale deve essere fatta valere l’obbligazione tributaria relativa alle sanzioni è quello quinquennale, così come previsto dall’art.20, comma 3, del d.lgs. n. 472 del 1997, salvo i crediti per sanzioni per la violazione di norme tributarie “derivanti da sentenza passata in giudicato”

L'IMU/ICI, TARSU e per quei tributi locali aventi natura di obbligazione periodica o di durata soggiace alla prescrizione quinquennale di cui all'art. 2948, n. 4, c.c. Il termine di prescrizione entro il quale deve essere fatta valere l'obbligazione tributaria relativa alle sanzioni è quello quinquennale, così come previsto dall'art.20, comma 3, del d.lgs. n. 472 del 1997, salvo i crediti per sanzioni per la violazione di norme tributarie “derivanti da sentenza passata in giudicato”

Il semplice riferimento di una “malattia” in senso lato, quale situazione che renda necessario un trattamento sanitario, attiene a dato sulla salute

La Corte di Cassazione con l'ordinanza  n. 28417 depositata l’11 ottobre 2023, intervenendo in tema di protezione dei dati personali nel settore sanitario e relative sanzioni, ha ribadito che costituiscono dati sanitari e quindi soggetti alla protezione prevista dalla normativa sulla privacy  "... il fatto stesso di comunicare l'esigenza di un trattamento sanitario e, quindi, [...]

CORTE COSTITUZIONALE – Ordinanza n. 199 depositata il 3 novembre 2023 – La sanzione pecuniaria amministrativa per le violazioni sotto la soglia dei 10.000 euro, prevista dal comma 1-bis dell’art. 2 del d.l. n. 463 del 1983, come convertito e successivamente modificato, condividendo la medesima portata afflittiva della sanzione penale pur all’esito della depenalizzazione, mantiene natura sostanzialmente penale ed è pertanto soggetta ai «principi enucleati dalla Corte di Strasburgo a proposito della “materia penale” – ivi compreso, dunque, il principio di retroattività della lex mitior

La sanzione pecuniaria amministrativa per le violazioni sotto la soglia dei 10.000 euro, prevista dal comma 1-bis dell’art. 2 del d.l. n. 463 del 1983, come convertito e successivamente modificato, condividendo la medesima portata afflittiva della sanzione penale pur all’esito della depenalizzazione, mantiene natura sostanzialmente penale ed è pertanto soggetta ai «principi enucleati dalla Corte di Strasburgo a proposito della “materia penale” - ivi compreso, dunque, il principio di retroattività della lex mitior

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