PENALE – GIURISPRUDENZA

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 36775 depositata il 3 ottobre 2024 – E’ pienamente legittimo il sequestro eseguito presso lo studio del libero professionista inquisito, giacché il segreto professionale può essere opposto solo dal testimone, e non anche dall’inquisito, tenuto conto che l’unico segreto opponibile da quest’ultimo al magistrato penale è quello di Stato

E' pienamente legittimo il sequestro eseguito presso lo studio del libero professionista inquisito, giacché il segreto professionale può essere opposto solo dal testimone, e non anche dall'inquisito, tenuto conto che l'unico segreto opponibile da quest'ultimo al magistrato penale è quello di Stato

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 34407 depositata il 12 settembre 2024 – Integra il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni soggettivamente inesistenti ai fini IVA l’utilizzo di elementi passivi fittizi costituiti da fatture emesse da una società che, attraverso contratti simulati di appalto di servizi, abbia in realtà effettuato attività di intermediazione illegale di manodopera, stante la diversità tra il soggetto che ha effettuato la prestazione, ovvero i singoli lavoratori, e quello indicato in fattura

Integra il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni soggettivamente inesistenti ai fini IVA l'utilizzo di elementi passivi fittizi costituiti da fatture emesse da una società che, attraverso contratti simulati di appalto di servizi, abbia in realtà effettuato attività di intermediazione illegale di manodopera, stante la diversità tra il soggetto che ha effettuato la prestazione, ovvero i singoli lavoratori, e quello indicato in fattura

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 25854 depositata il 1° ottobre 2024 – Ai fini della configurabilità della causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis cod. pen., il giudizio sulla tenuità richiede una valutazione complessa e congiunta di tutte le peculiarità della fattispecie concreta, che tenga conto, ai sensi dell’art. 133, primo comma, cod. pen., delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza da esse desumibile e dell’entità del danno o del pericolo

Ai fini della configurabilità della causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall'art. 131-bis cod. pen., il giudizio sulla tenuità richiede una valutazione complessa e congiunta di tutte le peculiarità della fattispecie concreta, che tenga conto, ai sensi dell'art. 133, primo comma, cod. pen., delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza da esse desumibile e dell'entità del danno o del pericolo

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 35984 depositata il 26 settembre 2024 – In tema di reati tributari, i delitti di omessa dichiarazione dei redditi o dell’IVA e di omesso versamento dell’IVA hanno natura di reati omissivi propri, istantanei ed uni-sussistenti, che possono essere commessi solo da chi, secondo la legislazione fiscale, è obbligato a compiere i relativi adempimenti

In tema di reati tributari, i delitti di omessa dichiarazione dei redditi o dell'IVA e di omesso versamento dell'IVA hanno natura di reati omissivi propri, istantanei ed uni-sussistenti, che possono essere commessi solo da chi, secondo la legislazione fiscale, è obbligato a compiere i relativi adempimenti

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 36053 depositata il 26 settembre 2024 – Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta del denaro costituente profitto di un reato per il quale non è prevista la confisca per equivalente, come avviene proprio per la bancarotta fraudolenta patrimoniale, non può avere ad oggetto denaro che abbia una provenienza lecita certa e che sia stato percepito successivamente all’esecuzione del sequestro o della confisca, qualora, essendo venuto meno nel patrimonio dell’imputato, al momento della cautela reale_o dell’ablazione, qualsivoglia attivo dello stesso genere, sia impedita l’automatica confusione nel patrimonio stesso del denaro acquisito lecitamente dopo l’esecuzione della misura cautelare o di quella ablativa

Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta del denaro costituente profitto di un reato per il quale non è prevista la confisca per equivalente, come avviene proprio per la bancarotta fraudolenta patrimoniale, non può avere ad oggetto denaro che abbia una provenienza lecita certa e che sia stato percepito successivamente all'esecuzione del sequestro o della confisca, qualora, essendo venuto meno nel patrimonio dell'imputato, al momento della cautela reale_o dell'ablazione, qualsivoglia attivo dello stesso genere, sia impedita l'automatica confusione nel patrimonio stesso del denaro acquisito lecitamente dopo l'esecuzione della misura cautelare o di quella ablativa

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 34476 depositata il 12 settembre 2024 – La disposizione di cui all’art. 39 lgs. 231 del 2001 vieta esplicitamente al rappresentante legale, che sia indagato/imputato del reato presupposto, di rappresentare l’ente, divieto assoluto e non ammette deroghe

La disposizione di cui all'art. 39 lgs. 231 del 2001 vieta esplicitamente al rappresentante legale, che sia indagato/imputato del reato presupposto, di rappresentare l'ente, divieto assoluto e non ammette deroghe

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n 34495 depositata il 12 settembre 2024 – Nella struttura delle fattispecie di bancarotta di cui agli artt. 216 e s. della l. fall., il presupposto formale che rileva (perché possano essere prese in considerazione, ai fini della responsabilità penale, le condotte specificamente contemplate dalle norme) non va individuato nella condizioni di fatto richieste per il fallimento (o l’ammissione alle altre procedure concorsuali) di un’impresa» ma «consiste nella esistenza di una sentenza dichiarativa di fallimento

Nella struttura delle fattispecie di bancarotta di cui agli artt. 216 e s. della l. fall., il presupposto formale che rileva (perché possano essere prese in considerazione, ai fini della responsabilità penale, le condotte specificamente contemplate dalle norme) non va individuato nella condizioni di fatto richieste per il fallimento (o l'ammissione alle altre procedure concorsuali) di un'impresa» ma «consiste nella esistenza di una sentenza dichiarativa di fallimento

Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n 33091 depositata il 23 agosto 2024 – La confisca può riguardare solo beni esistenti al momento della sua adozione definitiva, mentre può non accadere così per il sequestro, che è misura cautelare diretta a consentire alla confisca di potere operare, e che può quindi, proprio per tal ragione, riguardare anche beni che vengano ad esistenza successivamente al sequestro stesso e sino al momento di adozione della confisca

La confisca può riguardare solo beni esistenti al momento della sua adozione definitiva, mentre può non accadere così per il sequestro, che è misura cautelare diretta a consentire alla confisca di potere operare, e che può quindi, proprio per tal ragione, riguardare anche beni che vengano ad esistenza successivamente al sequestro stesso e sino al momento di adozione della confisca

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