FONDAZIONE STUDI CDL – Circolare 13 maggio 2020, n. 13
COVID-19: MISURE PER LO SVOLGIMENTO IN SICUREZZA DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA DURANTE LA FASE DUE
PREMESSA
L’articolo 2087 del Codice Civile impone all’imprenditore di adottare, nell’esercizio dell’attività di impresa, le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. In ossequio a questo generale precetto e alle disposizioni contenute nel Testo Unico sulla salute e sicurezza su lavoro (D.Lgs. n. 81/2008), alla luce delle programmate e progressive riaperture delle attività produttive e commerciali, è utile riepilogare le misure di prevenzione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro, atteso che la violazione delle stesse determinerà potenziali responsabilità del datore di lavoro.
- IL DPCM 26 APRILE 2020
A decorrere dal 4 maggio 2020, in sostituzione di quanto previsto dal DPCM 10 aprile 2020, sono state introdotte nuove misure in materia.
Occorre premettere che le attività produttive sospese, in quanto non rientranti tra quelle indicate nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile. Tutte le imprese che proseguono l’attività in quanto non sospese nonché quelle per le quali dal 4 maggio 2020 è stata consentita la riapertura, sono tenute a rispettare regole per l’ingresso nei locali commerciali e quanto previsto dal Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione da virus COVID-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali (vd. Infra cap. 2).
Oltre a quanto previsto da tale Protocollo, dovranno altresì essere applicate le misure indicate per i rispettivi ambiti di competenza:
– nel Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri, sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le parti sociali;
– nel Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nel settore del trasporto e della logistica sottoscritto il 20 marzo 2020.
I tre protocolli indicati sono espressamente richiamati dall’articolo 2, comma 6, del DPCM 26 aprile 2020 e allegati al decreto stesso.
Il Prefetto territorialmente competente, per monitorare l’esecuzione delle misure, si avvarrà dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e del comando Carabinieri per la tutela del lavoro. In caso di mancata attuazione, che non assicuri adeguati livelli di protezione, si incorrerà nella sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Si veda anche (infra) l’allegato 4 della presente circolare per il modello di richiesta di revoca del provvedimento di sospensione per mancato adeguamento alle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID-19.
INGRESSO NELLE ATTIVITÀ SOSPESE
Nelle aziende le cui attività sono sospese sarà sempre consentito, previa comunicazione al Prefetto, l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o di terzi delegati per lo svolgimento dell’attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione.
È altresì consentita, sempre previa comunicazione al Prefetto, la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione di beni e forniture.
INGRESSO NEI LOCALI COMMERCIALI
Per quanto riguarda, invece, le attività aperte al pubblico:
gli accessi devono essere regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità:
- a) attraverso ampliamenti delle fasce orarie;
- b) nei locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori;
- c) nei locali di dimensioni superiori a quelle di cui alla lettera b), l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita;
– deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro;
– l’ingresso deve avvenire in modo dilazionato;
– occorre impedire di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni;
-il mantenimento del distanziamento interpersonale deve essere garantito
in tutte le attività e le loro fasi;
– è necessaria garanzia di pulizia e igiene ambientale con frequenza di almeno due volte al giorno ed in funzione dell’orario di apertura;
– vanno garantiti adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria;
– è necessario fornire ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani (in particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento);
– va stabilito utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale;
– bisogna prevedere uso dei guanti “usa e getta” nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande;
– si deve fornire corretta informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata.
Le misure da adottare per gli esercizi commerciali sono indicate nell’allegato 5 al DPCM 26 aprile 2020. L’articolo 1, comma 2, lettera d) di tale decreto, prevede, inoltre, che i Sindaci e le associazioni di categoria promuovano le misure igienico sanitarie analiticamente indicate nell’allegato 4 al DPCM 26 aprile 2020.
- TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: PROTOCOLLO D’INTESA 24 APRILE 2020
Le imprese le cui attività non siano sospese rispettano per i lavoratori i contenuti del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020.
Tale accordo contiene linee guida condivise dalle parti firmatarie, per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio, in considerazione del fatto che la prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni tali da assicurare alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.
Più specificamente, prevede:
– condivisione circa la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali per la rarefazione delle presenze nei luoghi di lavoro;
– informazioni da fornire a tutti i lavoratori, e chiunque entri in azienda, sulle disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali appositi depliant informativi;
– consapevolezza e impegno dei lavoratori a rispettare tutte le disposizioni dell’Autorità e del datore di lavoro;
– modalità di accesso alla sede di lavoro con controlli, anche della temperatura corporea, all’ingresso dell’azienda;
– pulizia e sanificazione in azienda;
– precauzioni igieniche personali, in particolare per le mani;
– dispositivi di protezione individuale. Qualora l’attività lavorativa imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie;
– gestione di spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e/o snack…) prevedendo, tra l’altro, un contingentamento una ventilazione continua dei locali, un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano, sanificare e pulire i locali;
– organizzazione aziendale (turnazione, limitazione delle trasferte e smart work, rimodulazione dei livelli produttivi);
– limitatamente al periodo dell’emergenza COVID-19, le imprese potranno disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart working, o comunque a distanza da favorire anche nella fase di progressiva riattivazione del lavoro in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione;
– si potrà procedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi. Va assicurato un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili;
– previsto l’utilizzo in via prioritaria degli ammortizzatori sociali o, se non fosse sufficiente, dei periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti;
– sospensione e annullamento di tutte le trasferte e i viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordati o organizzati. Non sono consentite neanche le riunioni in presenza (solo quelle urgenti ma con un numero ridotto di persone e a un metro di distanza interpersonale);
– gestione dell’ingresso-uscita dei lavoratori a scaglioni;
– spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali;
– gestione di un caso sintomatico. Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale, si dovrà procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali. L’azienda avverte immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal ministero della Salute. L’azienda inoltre collabora per la definizione degli eventuali contatti stretti. È costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle Rappresentanze Sindacali Aziendali e del RLS;
– si rileva la centralità del ruolo del medico competente nell’integrare le misure di regolamentazione legate al COVID-19 in collaborazione con datore di lavoro, RLS/RLST e RSPP;
– reintegro dei lavoratori dopo infezione da COVID-19 previa presentazione certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza ed effettuazione, da parte del medico competente, di visita medica precedente alla ripresa al lavoro.
Per i dettagli, si rinvia al testo completo del Protocollo e all’analisi dello stesso di cui agli allegati 1, 2 (infra) della presente circolare.
È utile ricordare, altresì, come peraltro richiamato in precedenza, che:
– in data 24 aprile 2020 è stato sottoscritto il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri fra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le parti sociali (allegato 7 al DPCM 26 aprile 2020);
– in data 20 marzo 2020, invece, il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nel settore del trasporto e della logistica (allegato 8 al DPCM 26 aprile 2020).
- DOCUMENTO TECNICO INAIL APRILE 2020
L’Inail ha reso disponibile, il 23 aprile, un proprio documento tecnico con il quale divulga, nella prima parte, la predisposizione di una metodologia innovativa di valutazione integrata del rischio e, nella seconda, l’adozione di misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di lotta all’insorgenza di focolai epidemici. La metodologia può essere utilizzata per integrare e aggiornare il proprio documento di valutazione dei rischi.
Il rischio da contagio da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro può essere classificato secondo tre variabili.
- Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative (es. settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca, ecc).
- Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. specifici compiti in catene di montaggio) per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità.
- Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dell’azienda (es. ristorazione, commercio al dettaglio, spettacolo, alberghiero, istruzione, ecc).
Tali profili di rischio possono assumere una diversa entità ma allo stesso tempo modularità in considerazione delle aree in cui operano gli insediamenti produttivi, delle modalità di organizzazione del lavoro e delle specifiche misure preventive adottate.
- METODOLOGIA DI VALUTAZIONE INTEGRATA
Viene di seguito illustrata una matrice di rischio elaborata sulla base del confronto di scoring attribuibili per ciascun settore produttivo per le prime due variabili con le relative scale (1).
– Esposizione
o 0 = probabilità bassa (es. lavoratore agricolo);
o 1 = probabilità medio-bassa;
o 2 = probabilità media;
o 3 = probabilità medio-alta;
o 4 = probabilità alta (es. operatore sanitario).
– Prossimità
o 0 = lavoro effettuato da solo per la quasi totalità del tempo;
o 1 = lavoro con altri ma non in prossimità (es. ufficio privato);
o 2 = lavoro con altri in spazi condivisi ma con adeguato distanziamento (es. ufficio condiviso);
o 3 = lavoro che prevede compiti condivisi in prossimità con altri per parte non predominante del tempo (es. catena di montaggio);
o 4 = lavoro effettuato in stretta prossimità con altri per la maggior parte del tempo (es. studio dentistico).
Il punteggio risultante da tale combinazione viene corretto con un fattore che tiene conto della terza scala:
– Aggregazione
o 1.00 = presenza di terzi limitata o nulla (es. settori manifatturiero, industria, uffici non aperti al pubblico);
o 1.15 (+15%) = presenza intrinseca di terzi ma controllabile organizzativamente (es. commercio al dettaglio, servizi alla persona, uffici aperti al pubblico, bar, ristoranti);
o 1.30 (+30%) = aggregazioni controllabili con procedure (es. sanità, scuole, carceri, forze armate, trasporti pubblici);
o 1.50 (+50%) = aggregazioni intrinseche controllabili con procedure in maniera molto limitata (es. spettacoli, manifestazioni di massa).
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(1) Adattata da un modello sviluppato sulla base dati O*NET del Bureau of Labor of Statistics statunitense (fonte O*NET 24.2 Database, U.S. Department of Labor, Employment and Training Administration) integrando i dati del contesto lavorativo italiano delle indagini INAIL e ISTAT (fonti Indagine INSuLa 2 e ISTAT)
Il risultato finale determina l’attribuzione del livello di rischio con relativo codice colore per ciascun settore produttivo all’interno della matrice seguente.
Immagine
Matrice di rischio:
verde = basso;
giallo = medio-basso;
arancio = medio-alto;
rosso = alto.
Sulla base dell’approccio della di matrice di rischio si possono adottare una serie di misure atte a prevenire/mitigare il rischio di contagio per i lavoratori. Con il coinvolgimento di tutte le figure della prevenzione aziendale, medico competente, RSPP, RLS/RLST, possono essere individuate misure lungo tre direttrici:
- Misure Organizzative;
- Misure di Prevenzione e protezione;
- Misure Specifiche per la prevenzione dell’attivazione di focolai epidemici.
Tra le misure organizzative possono essere richiamate:
– rimodulazione degli spazi e postazioni di lavoro nell’ottica del distanziamento sociale: riposizionamento postazioni di lavoro, introduzione barriere separatorie, ventilazione continua degli spazi comuni prevedendo una turnazione della loro fruizione nonché un tempo ridotto di permanenza all’interno di essi, favorire entrata/uscita scaglionata).
– orario di lavoro e articolazione in turni: articolazione orario di lavoro, orari di lavoro differenziati che riducano il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro, limitazione trasferte, adozione di piani di mobilità adeguati e misure specifiche in caso di utilizzo di mezzi pubblici (uso di mascherine), incentivazione all’uso di mezzi privati, valorizzazione del lavoro a distanza con fornitura di supporto per la prevenzione dei rischi connessi a tale modalità di lavoro e fornendo assistenza all’uso delle apparecchiature e dei software e prevedendo forme di sostegno per coloro che si sentono isolati e per colo che necessitano di accudire i figli. Tra le misure di prevenzione e protezione, in coerenza con i processi di valutazione e gestione del rischio disciplinate dal D.Lgs. n. 81/2008, si evidenziano:
– informazione e prevenzione: messa in atto di un’incisiva ed efficace attività di informazione formazione con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi;
– misure igieniche e sanificazione: affissione in azienda di poster/locandine/brochure che pubblicizzino le misure igieniche, messa a disposizione da parte dell’azienda di mezzi detergenti per una frequente pulizia delle mani nonché delle attrezzature di lavoro specie di quelle utilizzate in condivisione (es. fotocopiatore);
– utilizzo di mascherine e DPI: prevedere per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni l’utilizzo di una mascherina chirurgica;
– sorveglianza sanitaria e lavoratori fragili: ruolo cardine assume il medico competente ove non presente va pensata la nomina di un medico ad hoc per il periodo emergenziale o soluzioni alternative, anche con il coinvolgimento delle strutture territoriali pubbliche, si potrebbe introdurre una “sorveglianza sanitaria eccezionale” su lavoratori fragili intendendo per essi coloro che hanno più di 55 anni o che ritengano di rientrare in tale categoria in quanto affetti da particolari patologie condizione accertabile anche con visita medica a richiesta;
– misure specifiche per la prevenzione dell’attivazione di focolai epidemici: controllo della temperatura corporea sui lavoratori prima dell’accesso in azienda ed impedire l’accesso in caso di temperatura >37,5° C, in caso di soggetto sintomatico al lavoro prevedere immediata allerta all’ufficio del personale e immediato isolamento, nelle aree maggiormente colpite potrà essere previsto l’esecuzione del tampone per tutti i lavoratori.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha diffuso la nota n. 149 del 20 aprile 2020 che fornisce indicazioni agli ispettori sulle verifiche da effettuare congiuntamente agli organi di pubblica sicurezza per il controllo del rispetto delle condizioni previste per la prosecuzione (ove consentita) delle attività produttive, industriali e commerciali durante il periodo di emergenza epidemiologica da virus COVID-19 ma anche nella c.d. “fase 2”.
A tal proposito si veda anche (infra) l’allegato 3 della presente circolare sugli adempimenti che si deve esser certi di aver compiuto per non incorrere in sanzioni e sulla natura dei controlli.
- INFORTUNIO DA COVID-19
L’articolo 42 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, prevede per i datori di lavoro pubblici e privati, che nei casi accertati di infezione da nuovo Coronavirus in occasione di lavoro, il medico certificatore redige il consueto certificato di infortunio e lo invia telematicamente all’Inail che assicura, ai sensi delle vigenti disposizioni, la relativa tutela dell’infortunato. Le prestazioni Inail nei casi accertati di infezioni da COVID-19 in occasione di lavoro sono erogate anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria dell’infortunato con la conseguente astensione dal lavoro. È espressamente previsto che tali eventi infortunistici non vadano a gravare sulla gestione assicurativa e che non siano computati ai fini della determinazione dell’oscillazione del tasso medio per andamento infortunistico di cui agli articoli 19 e seguenti del Decreto interministeriale 27 febbraio 2019.
L’Istituto ha diffuso su tale disposizione la circolare n. 13 del 3 aprile 2020, in cui chiarisce che la tutela assicurativa Inail, spettante nei casi di contrazione di malattie infettive e parassitarie negli ambienti di lavoro e/o nell’esercizio delle attività lavorative, opera anche nei casi di infezione da nuovo Coronavirus contratta in occasione di lavoro per tutti i lavoratori assicurati all’Inail. Sono compresi gli infortuni in itinere.
Destinatari di tale tutela sono, quindi, i lavoratori dipendenti e assimilati, in presenza dei requisiti soggettivi previsti dal D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124, nonché gli altri soggetti previsti dal D.Lgs. 23 febbraio 2000, n. 38 (lavoratori parasubordinati, sportivi professionisti dipendenti e lavoratori appartenenti all’area dirigenziale) e dalle altre norme speciali in tema di obbligo e tutela assicurativa Inail.
- AGEVOLAZIONI PER LE SPESE DI SANIFICAZIONE E PER L’ACQUISTO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO
L’articolo 64 del D.L. n. 18/2020, convertito con modificazioni in legge 24 aprile 2020, n. 27 , nonché l’articolo 30 del D.L. n. 23/2020, hanno previsto un credito d’imposta del 50% sulle spese sostenute dalle imprese e liberi professionisti per sanificazione degli ambienti di lavoro e per l’acquisto di dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro, ovvero per l’acquisto e l’installazione di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, fino a un massimo di 20 mila euro.
L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 9/E/2020 ha chiarito che tra le spese ammesse alle agevolazioni rientrano, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, barriere e pannelli protettivi, i detergenti mani e i disinfettanti.
ALLEGATO 1
Protocollo di sicurezza
Ai sensi del DPCM 26/04/2020 e dei protocolli condivisi siglati da Governo e parti sociali del 14/03/2020 e del 24/04/2020
L’Azienda, preso atto del DPCM del 26/04/2020 che definisce la cd. “fase 2”, con la conseguente riapertura di talune attività e del mantenimento di quelle già operative, delle indicazioni fornite dall’Inail nel documento tecnico nonché del nuovo protocollo di sicurezza siglato tra il Governo e le parti sociali del 24 aprile che integra il precedente del 14 marzo, ha identificato le misure di sicurezza da attuare al fine di ridurre il rischio da contagio nel proprio ambiente di lavoro e durante lo svolgimento delle attività lavorative.
A tale scopo è stato predisposto il presente Protocollo di sicurezza dopo avere effettuato le seguenti preventive valutazioni, verifiche ed attività propedeutiche.
- Verifica attività realizzabili unicamente on site al fine di definire e limitare il numero degli addetti che faranno rientro in sede.
- Per differenza individuazione delle attività utilmente realizzabili in modalità di lavoro agile – loro proroga e/o attivazione.
- Verifica e/o predisposizione di un piano straordinario per la fruizione di ferie, permessi rol, ecc. e/o sua eventuale proroga.
- Valutazione della eventuale già intervenuta attivazione della Cassa integrazione e sua rimodulazione – riduzione e/o proroga anche parziale in funzione della riapertura dell’azienda.
- Eventuale riorganizzazione/riconversione di talune attività lavorative anche con mutamento di talune mansioni.
- Integrazione del DVR e/o predisposizione di un addendum relativo al rischio biologico legato al COVID-19.
- Adeguamento GDPR per COVID-19 e predisposizione informative dedicate (vedi ad esempio misurazione temperatura corporea).
- Ricerca sul mercato ed acquisto dei DPI (mascherine, guanti, igienizzante, tute, termometri o termoscanner, ecc).
- Ricerca e definizione accordi commerciali per la sanificazione iniziale e periodica tramite azienda specializzata (in alternativa, in caso di possesso delle competenze tecnico scientifiche in proprio, predisposizione di documentazione probante e/o delle procedure poste in essere da esibire ad un eventuale controllo in luogo delle fatture di acquisto dei beni o servizi).
- Predisposizione di una corretta procedura di smaltimento dei DPI monouso che solo in caso di aziende del settore medico vanno trattate come rifiuti speciali, in tutti gli altri casi vanno nei rifiuti indifferenziati.
PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE
– L’Azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro (comprese tastiere, schermi touch, mouse), delle aree comuni e dei distributori di bevande e snack.
– È richiesto il rispetto delle misure igieniche raccomandate, che consistono nel rispettare la distanza sociale di un metro, lavarsi spesso le mani, evitare abbracci e strette di mano, starnutire e/o tossire in un fazzoletto o nell’incavo del gomito evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie, evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri e non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
– È fatto obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37,5) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
– L’azienda favorisce un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili.
– L’azienda è propensa alla ridefinizione dell’articolazione del lavoro anche con orari differenziati al fine di favorire il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all’entrata e all’uscita con flessibilità di orari.
– L’azienda favorisce orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa).
– Ove possibile verrà dedicata una porta di entrata e una porta di uscita dai locali.
INFORMAZIONE AI DIPENDENTI
– L’azienda ha predisposto una specifica informativa evidenziando i punti essenziali che i lavoratori devono conoscere al fine di attuare una corretta prevenzione del rischio di contagio.
– L’informativa (anche sotto forma di volantino illustrato) è stata consegnata ai dipendenti prima della ripresa delle attività in azienda. La medesima informativa sarà disponibile all’ingresso dell’azienda e verrà consegnata anche agli eventuali estranei che a qualche titolo devono fare accesso in azienda. (fornitori, clienti, manutentori, eccetera).
ACCESSO IN AZIENDA
I dipendenti potranno ritornare in sede a partire dal _____ maggio 2020, secondo le indicazioni della direzione.
– I dipendenti che non possono utilizzare i mezzi propri per venire in ufficio, ove l’uso del mezzo pubblico non sia sicuro, sono invitati a rimanere a casa, continuando a lavorare in modalità smart working ove le attività lo consentano. In caso contrario l’azienda provvederà, ove possibile, alla realizzazione di un servizio dedicato di trasporto che garantisca le misure di protezione dal contagio.
– Ogni giorno, prima di accedere in azienda, potrà essere misurata la temperatura corporea e sarà negato l’accesso ai dipendenti con una temperatura superiore ai 37,5 gradi: le misurazioni non saranno registrate se non al superamento di tale soglia. I dipendenti sono invitati ad effettuare preventivamente la misurazione della temperatura e nel caso superasse i 37,5 gradi a non presentarsi in azienda avvisando tempestivamente.
DPI – UTILIZZO
– All’ingresso è stata posizionata una piantana con gel igienizzante per le mani: è fatto obbligo di igienizzare le mani prima di accedere nei locali aziendali. Inoltre, sono state disposte altre 2 piantane nei corridoi ed 1 in sala riunione per consentire una costante igienizzazione (aggiungere eventuali altri luoghi).
– Ogni giorno verrà consegnato a ciascun dipendente un kit di protezione contenente 1 mascherina, 1 paio di guanti in lattice, 1 visiera, ecc.
– L’utilizzo dei predetti DPI è obbligatorio qualora il lavoro imponga una distanza interpersonale minore di 1,5 metri.
– I dispositivi monouso vanno smaltiti nella raccolta indifferenziata posta all’uscita dei locali aziendali.
GESTIONE DELLE ATTIVITÀ LAVORATIVE
– Al fine di garantire il distanziamento sociale, in ogni stanza non potranno essere presenti contemporaneamente più di ___ dipendenti.
A tal fine viene lasciata ai responsabili di Area l’organizzazione di eventuali turnazioni.
– I dipendenti dovranno garantire un costante ricambio d’aria nei locali, aprendo le finestre almeno ogni ora e mantenendo il distanziamento interpersonale.
– Ove necessario le postazioni di lavoro saranno separate da appositi divisori in plexiglass
– Le riunioni saranno consentite solo in sala riunione e per un massimo di ___ persone alla volta, con l’obbligo di indossare le mascherine ed il rispetto della distanza di almeno un metro: deve comunque essere garantita un tempo ridotto di sosta e l’areazione continua del locale.
– Sono sospese e annullate tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate.
– I dipendenti devono igienizzare gli strumenti di lavoro a fine turno. A tal uopo verrà messo a loro disposizione un kit di prodotti specifici.
SPAZI COMUNI
– L’accesso alla cucina/mensa/locali ristoro comuni è consentito per un tempo ridotto di sosta e ad un solo dipendente alla volta: è/non è consentito l’uso del microonde del frigorifero e della macchinetta del caffè del distributore automatico di snack e bevande. L’acqua ed ogni altro genere alimentare sarà comunque disponibile esclusivamente in confezioni monouso sigillate nel distributore automatico.
ACCESSO DI PERSONALE ESTERNO (FORNITORI – CLIENTI – CORRIERI – MANUTENTORI – ECCETERA)
– L’accesso ai fornitori ed ai manutentori esterni sarà consentito solo su appuntamento.
– Agli stessi verranno fornite le medesime informazioni e DPI dei dipendenti e non sarà concesso l’uso dei servizi igienici interni. Ove possibile verranno predisposti in luogo separato servizi igienici dedicati.
– È vietato ai dipendenti farsi consegnare pacchi personali in azienda durante questo periodo di emergenza.
GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA
– Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente.
– Si dovrà procedere al suo isolamento ed avvertire immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute.
– L’azienda collaborerà con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19. Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. Nel periodo dell’indagine, l’azienda potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente lo stabilimento, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria.
– Il lavoratore al momento dell’isolamento, deve essere subito dotato, ove già non lo fosse, di mascherina.
Il servizio di pulizia dell’ufficio sarà eseguito ogni giorno nella fascia oraria ________. Il servizio di sanificazione dei locali ogni settimana (o diverso periodo)
L’applicazione del presente protocollo è soggetta alla verifica dei un Comitato appositamente costituito con la partecipazione del Rappresentante dei Lavoratori RLS e laddove non presente con la partecipazione di tutto il personale dipendente.
Il presente documento è stato redatto con la collaborazione delle figure aziendali del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP):
DATORE DI LAVORO | ||
Nome e cognome | Data | Firma |
RSPP – (SE DIVERSO DAL DATORE DI LAVORO) | ||
Nome e cognome | Data | Firma |
MEDICO COMPETENTE | ||
Nome e cognome | Data | Firma |
RLS – RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI | ||
Nome e cognome | Data | Firma |
ALLEGATO 2
Questionario interno per la verifica dell’attuazione del Protocollo condiviso del 24 aprile 2020 tra Governo e parti sociali
ATTUAZIONE PRESCRIZIONI GENERICHE D.P.C.M. 26/04/2020 | SI | NO | NOTE |
Previsto il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza? | |||
Incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva? | |||
Sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione? | |||
Incentivate le operazioni di sanificazione nei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali? | |||
Limitatamente alle attività produttive, sono stati limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti ed è stato contingentato l’accesso agli spazi comuni? | |||
Favorite, limitatamente alle attività produttive, intese tra organizzazioni datoriali e sindacali? |
DETTAGLIO DELLE ATTIVITÀ TESE AL CONTENIMENTO DEL CONTAGIO – PROTOCOLLOCONDIVISO DEL 24/04/2020 | |||
Verifica del protocollo aziendale adottato in aderenza ai principi del protocollo condiviso fra il Governo e le parti sociali del 24/04/2020 | |||
1 – INFORMAZIONE | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
Obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria? | |||
La consapevolezza e l’accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poter permanere in azienda e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, eccetera) in cui i provvedimenti dell’Autorità impongono di informare il medico di famiglia e l’Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio? | |||
L’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda? (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, osservare | |||
le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene) | |||
L’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti? |
2 – MODALITÀ DI INGRESSO IN AZIENDA | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro è sottoposto al controllo della temperatura corporea? | |||
Se tale temperatura risulta superiore ai 37,5°, è consentito l’accesso ai luoghi di lavoro? | |||
Le persone in tale condizione sono momentaneamente isolate, garantendo la riservatezza e la dignità del lavoratore, e fornite di mascherine? | |||
Le persone in tale condizione sono informate sul fatto che non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni? | |||
La rilevazione della temperatura avviene rispettando la disciplina privacy vigente? È stata fornita informativa dedicata? | |||
L’identificazione dell’interessato e la registrazione della temperatura avvengono solo quando sia necessario documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso ai locali aziendali? (superamento dei 37,5°) | |||
Nell”informativa viene fatto esplicito riferimento alla “prevenzione dal contagio da COVID-19”? | |||
Con riferimento alla durata dell’eventuale conservazione dei dati si fa riferimento “al termine dello stato d’emergenza”? | |||
Sono stati individuati i soggetti preposti al trattamento dei dati e fornite loro le istruzioni necessarie? | |||
É noto che i dati possono essere trattati esclusivamente per finalità di prevenzione dal contagio da COVID-19? | |||
È noto che i dati non devono essere diffusi o comunicati a terzi al di fuori delle specifiche previsioni normative? (es. in caso di richiesta da parte dell’Autorità sanitaria per la ricostruzione della filiera degli eventuali “contatti stretti di un lavoratore risultato positivo al COVID-19) | |||
Il datore di lavoro ha informato preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS? |
3 – MODALITÀ DI ACCESSO FORNITORI ESTERNI | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
Sono state individuate procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti? | |||
Gli autisti dei mezzi di trasporto sono stati informati di rimanere se possibile a bordo dei propri mezzi e che è vietato l’accesso agli uffici? | |||
Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, al trasportatore è stato comunicato di attenersi alla rigorosa distanza di un metro? | |||
Per i fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno sono stati individuati/installati servizi igienici dedicati, per i quali è garantita una adeguata pulizia giornaliera ed è stato fatto divieto di utilizzo dei servizi igienici del personale dipendente? | |||
I visitatori esterni (impresa di pulizie, manutenzione…), sono stati informati circa le regole aziendali, ivi comprese quelle per l’accesso ai locali aziendali al pari dei dipendenti? | |||
Ove presente un servizio di trasporto organizzato dall’azienda è garantita e rispettata la sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento? | |||
Le misure di contenimento e di prevenzione sono state estese alle aziende in appalto, che possono organizzare sedi e cantieri permanenti e provvisori all’interno dei siti e delle aree produttive, nonché agli eventuali lavoratori somministrati e distaccati? |
4 – PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago? | |||
Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione? | |||
Nel suddetto caso ci si rivolge ad una ditta esterna per la decontaminazione? | |||
La decontaminazione viene fatta in proprio? In caso affermativo compilare le seguenti righe | |||
La pulizia avviene con acqua e detergenti comuni? | |||
Viene assicurata la ventilazione degli ambienti durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici? |
Il personale che effettua le operazioni di pulizia indossa i DPI? (Mascherine FFP2 o FFP3, visiera/occhiali, guanti monouso, camice monouso impermeabile copriscarpe, eccetera) | |||
Vengono seguite le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione)? | |||
Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto categoria B (UN3291)? | |||
È garantita la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi? | |||
L’azienda organizza interventi particolari/periodici di pulizia ricorrendo agli ammortizzatori sociali (anche in deroga)? |
5 – PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
È obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani? | |||
L’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani? | |||
I detergenti sono facilmente accessibili in punti facilmente individuabili ed adeguatamente indicati? | |||
È raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone? |
6 – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
È stato comunicato che le mascherine devono essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità? | |||
In caso di difficoltà di approvvigionamento, data la situazione di emergenza e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, sono utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria? | |||
L’azienda produce in proprio il liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS reperibili al seguente link? https://www.who.int/gpsc/5mav/Guide to Local Producti on.pdf | |||
Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è previsto l’uso delle mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, eccetera) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie? |
7 – GESTIONE SPAZI COMUNI (MENSA, SPOGLIATOI, AREE FUMATORI, DISTRIBUTORI DIBEVANDE E/O SNACK…) | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano? | |||
Si è provveduto alla organizzazione degli spazi e alla sanificazione degli spogliatoi per lasciare nella disponibilità dei lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro e garantire loro idonee condizioni igieniche sanitarie? | |||
È garantita la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti dei locali mensa, delle tastiere dei distributori di bevande e snack? |
8 – ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (TURNAZIONE, TRASFERTE E SMART WORK, RIMODULAZIONE DEI LIVELLI PRODUTTIVI) | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
È stata disposta la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart working, o comunque a distanza? | |||
È stata prevista una rimodulazione dei livelli produttivi? | |||
È stato assicurato un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili? | |||
È utilizzato lo smart working per tutte quelle attività che possono essere svolte presso il domicilio o a distanza? | |||
Nel caso vengano utilizzati ammortizzatori sociali, anche in deroga, è stata valutata la possibilità di assicurare che gli stessi riguardino l’intera compagine aziendale, se del caso anche con opportune rotazioni? | |||
Sono utilizzati in via prioritaria gli ammortizzatori sociali disponibili nel rispetto degli istituti contrattuali (par, rol, banca ore) generalmente finalizzati a consentire l’astensione dal lavoro senza perdita della retribuzione? | |||
Sono limitati a quelli motivati da comprovate esigenze lavorative tutti gli spostamenti per trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate nel rispetto di eventuali ordinanze regionali o di altri Stati? | |||
Sono state previste modalità di utilizzo dello smart working anche nella fase di progressiva riattivazione del lavoro quale strumento utile alla prevenzione? |
9 – GESTIONE ENTRATA E USCITA DEI DIPENDENTI | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa)? | |||
Dove è possibile, è stata individuata una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali? | |||
È garantita la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni? | |||
È stata prevista una rimodulazione degli orari di ingresso e uscita al fine di ridurre la contemporanea presenza di lavoratori nello stesso luogo? (es. tornelli, postazione rilevazione presenze, eccetera) | |||
Ove non compatibile il mantenimento della distanza di almeno 1 metro fra le postazioni di lavoro sono state adottate soluzioni alternative? (pannelli di plexiglass, eccetera) | |||
È stato previsto di incentivare modalità di trasporto da e verso il luogo di lavoro con adeguato distanziamento fra i lavoratori? (mezzo privato o navette) |
10 – SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
Gli spostamenti all’interno del sito aziendale sono limitati al minimo indispensabile? | |||
Sono vietate le “riunioni in presenza”? | |||
Laddove le riunioni in presenza fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, è ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, sono garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali? | |||
Sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati? | |||
È utilizzata la formazione a distanza? | |||
Anche per i lavoratori in smart working? | |||
È noto che Il mancato completamento dell’aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all’emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporta l’impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione? | |||
Le relative figure quali l’addetto all’emergenza, sia antincendio, sia primo soccorso, il carrellista sono state informate che possono validamente continuare a svolgere le loro funzioni? |
11 – GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, è informata sulla procedura che prevede da parte della stessa l’immediata dichiarazione all’ufficio del personale? | |||
È previsto l’isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria e a quello degli altri presenti dai locali? | |||
È previsto di procedere immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute? | |||
È prevista una specifica procedura per la gestione dei “contatti stretti” che preveda una collaborazione con le Autorità sanitarie? | |||
La persona viene immediatamente, ove già non lo fosse, dotata di mascherina chirurgica? |
12- SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
La sorveglianza sanitaria viene attuata rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cd. decalogo)? | |||
Vengono privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia? | |||
La sorveglianza sanitaria periodica prosegue secondo programmazione? | |||
Nell’integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medico competente collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST? | |||
È attivata una procedura secondo la quale il medico competente segnala all’azienda situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti nel rispetto della privacy? |
13 – AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE | |||
Contenuto | SI | NO | NOTE |
È stato costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS? | |||
In caso di mancanza dell’RLS, nel comitato sono stati coinvolti tutti i lavoratori? |
ALLEGATO 3
Check list adeguamenti per applicazione DPCM 26 aprile 2020
DOCUMENTI F | RICHIESTI DALLE DISPOSIZIONI PER | L’EMERGENZA COVID-19 | ||
Adempimento | Descrizione | SI | No | Sanzione per mancata ottemperanze |
Documento integrativo del DVR per prevenire il contagio da COVID- 19 | Non bisogna effettuare la Valutazione del Rischio Biologico, ma è necessario integrare il DVR con quanto previsto dalle normative di emergenza | Sospensione dell’attività fino all’adeguamento. Inoltre, ci possono essere sanzioni pecuniarie introdotte anche da Regioni e Comuni | ||
Aggiornamento P.O.S., P.S.C. ed altri documenti di cantiere | Non bisogna effettuare la Valutazione del Rischio Biologico, ma è necessario integrare il DVR con quanto previsto dalle normative di emergenza | Sospensione dell’attività fino all’adeguamento. Inoltre, ci possono essere sanzioni pecuniarie introdotte anche da Regioni e Comuni | ||
Integrazione del Manuale HACCP | Le aziende che hanno iniziato ad effettuare consegne a domicilio devono inserire nel Piano di Autocontrollo le precauzioni adottate per assicurare l’Igiene Alimentare nel trasporto degli alimenti | Sospensione dell’attività fino all’adeguamento. Inoltre, ci possono essere sanzioni pecuniarie introdotte anche da Regioni e Comuni | ||
Integrazione dei Documenti Privacy | Bisogna adeguare la documentazione per garantire la Privacy dei dipendenti (edeventualmente dei clienti) nel richiedere o rilevare dati personali, soprattutto legati alla temperatura corporea ed all’esposizione o meno al contagio | Penali e civili di varia entità (si può arrivare al 4% del fatturato annuo, fino a 4 milioni di €). A queste si potrebbero aggiungere richieste di risarcimento danni in sede civile. Inoltre, ci si potrebbe esporre al rischio di specifiche denunce al Garante | ||
Elezione R.L.S. o nomina R.L.S.T. | Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza viene eletto dai lavoratori. In mancanza, viene incaricato il R.L.S. Territoriale | non è prevista una specifica sanzione per questo mancato adempimento, ma ce ne sono diverse, civili e penali, legate ad esso, dalla mancata comunicazione alla mancata formazione ed al mancato coinvolgimento nella valutazione dei rischi. | ||
Informazione e Formazione dei Lavoratori incaricati della Sanificazione | Il Datore di Lavoro può provvedere alla Sanificazione dei locali avvalendosi di personale interno (anziché di una Ditta esterna autorizzata). In tal caso, deve formare i Lavoratori incaricati e deve fornire loro i D.P.I. adeguati | Sospensione dell’attività in aggiunta ad eventuali sanzioni previste dal D.Lgs. 81/08 |
NATURA DEI CONTROLLI IN MATERIA DI APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO CONDIVISO FRA IL GOVERNO E LE PARTI SOCIALI DEL 24 APRILE 2020
La circolare 2 maggio 2020 del Ministero dell’Interno, indirizzata ai Prefetti, dispone quanto segue:
“[…] Il sistema della verifica della sussistenza delle condizioni richieste per la prosecuzione delle attività aziendali, basato sulle comunicazioni degli interessati ai Prefetti, previsto nella previgente normativa, viene, infatti, sostituito con un regime di controlli sull’osservanza delle prescrizioni contenute nei protocolli richiamati in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Al riguardo, le SS.LL. vorranno, nell’ambito del coordinamento e della pianificazione delle attività finalizzate a garantire un’attenta vigilanza sull’attuazione delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza da Covid- 19 all’interno delle aziende, programmare specifici servizi di controllo. A tal fine, potranno essere costituiti nuclei a composizione mista che prevedano l’apporto, in sede di verifica e accertamento, nell’ambito delle rispettive competenze, di personale delle articolazioni territoriali del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, dell’Ispettorato nazionale del Lavoro e del Comando carabinieri per la tutela del lavoro, nonché delle Aziende Sanitarie Locali.
Con riguardo alla normativa applicabile in sede di controlli, si precisa che l’art. 2, al comma 6, nel fare espressa menzione dei contenuti dei tre citati protocolli, attribuisce alle prescrizioni ivi previste la natura di misure di contenimento del contagio, con la conseguenza che la loro violazione comporta l’applicazione del sistema sanzionatorio previsto dall’art. 4 del decreto legge 25 marzo 2020, n.19, che prevede sanzioni amministrative pecuniarie e accessorie, salvo che il fatto contestato costituisca reato.
La verifica dell’eventuale sussistenza degli estremi di un illecito penale dovrà fare riferimento al quadro normativo in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro delineato dal decreto legislativo n. 81/2008. […]”
A causa dell’emergenza COVID-19, si incorre sempre nella sospensione dell’attività, quando viene accertato il mancato adeguamento al Protocollo condiviso tra Governo e parti sociali, ma senza dimenticare le sanzioni previste dal D.Lgs. 81/08.
ALLEGATO 4
Modello richiesta di revoca del provvedimento di sospensione
CARTA INTESTATA AZIENDA
Luogo e data
Spett.le Prefettura di _______________________
Indirizzo pec______________________________
Oggetto: richiesta di revoca del provvedimento di sospensione per mancato adeguamento alle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID-19
Il/la sottoscritto/a____________, nato/a il ____________ a____________, e residente nel Comune di ____________ Prov ____________, identificato/a a mezzo (riferimenti doc. di riconoscimento) ____________ rilasciato da ____________ n ____________ CF____________ utenza telefonica____________, nella qualità di legale rappresentante____________ della ditta ____________ con sede legale nel Comune di ____________ Prov…. via ____________ civ____________ P.IVA ____________ cod. ATECO____________
Premesso
Che la propria attività, come da indicato codice ATECO, rientra fra quelle mai chiuse/chiuse fino al
Che dal giorno 4/18 maggio 1° giugno 2020 l’attività è stata riaperta presso la sede sopra indicata;
Che in data____________la scrivente è stata oggetto di ispezione da parte____________in ottemperanza alle disposizioni della locale Prefettura;
Che il predetto organo ha segnalato a Codesta Prefettura la mancata integrale/parziale osservanza di quanto disposto con il protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali del 24/04/2020;
Che codesta Prefettura in data ____________ con provvedimento n ____________ ha disposto la sospensione dell’attività della scrivente fino al ripristino delle condizioni di sicurezza;
Che la scrivente ha provveduto a ripristinare le condizioni di sicurezza adottando/integrando il protocollo di sicurezza nel pieno rispetto dei principi indicati nel protocollo sottoscritto dal Governo e dalle parti sociali il 24/04/2020.
Chiede
L’immediata revoca del provvedimento di sospensione.
Allega
copia del protocollo aziendale sottoscritto dal Responsabile per la sicurezza (se diverso dal datore di lavoro) dal medico competente e dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
Firma del legale rappresentante
____________________________
ALLEGATO 5
Esempio volantino per l’informativa in azienda
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