La seconda rata IMU per l’abitazione principale dovrà essere pagata dai proprietari delle abitazioni principali, pertanto l’obbligo di pagamento della mini-IMU andrà versata entro il 24 gennaio 2014 a condizione che l’immobile si trovi in uno dei Comuni che hanno alzato l’aliquota al di sopra del 4 per mille stabilita dalla legge.
Per La cancellazione totale della seconda rata IMU relativa alle abitazioni principali – aveva spiegato Saccomanni – avrebbe infatti richiesto un impiego di risorse aggiuntive non reperibili se non mettendo a rischio il mantenimento del deficit al di sotto della soglia del 3%.
La rata che dovrà essere pagata per l’abitazione principale è inerente all’imposta eccedente l’aliquota del 4 per mille che un gran numero dei Comuni italiani ha deciso di aumentare, portandola fino al massimo consentito dalla legge pari al 6 mille. Pertanto i contribuenti che risiedono nei Comuni che hanno stabilito un’aliquota superiora la 4 per mille saranno tenuti a versare il 40% della differenza tra l’imposta determinata applicando l’aliquota del 4 per mille e l’aliquota stabilità dal Comune. L’adempimento riguarda solo la seconda rata del 2013 e non si ripeterà nei prossimi anni. Questo perchè i proprietari di abitazioni principali saranno obbligati a pagare la Tasi.
Il calcolo della base imponibile della MINI-IMU (decreto legge 133/2013) e determinato rivalutando la rendita catastale del 5 per cento, e moltiplicando il risultato per il coefficiente moltiplicatore previsto per le abitazioni pari a 160. Il risultato di tale operazione costituisce la base imponibile per ambedue i calcoli che andranno poi messi a confronto. Nel calcolo dell’imposta va detratto dalla stessa i 200 euro più, eventualmente, 50 euro per ogni figlio conviventi di età sino a 26 anni.
In conclusione l’importo da versare viene determinato in due ulteriori passaggi, prima sottraendo quanto calcolato con l’aliquota al 4 per mille dall’Imu dovuta applicando invece l’aliquota 2013 (cioè l’aliquota Imu stabilità dal Comune sull’abitazione principale). Al risultato ottenuto dalla precedente sottrazione va applicato il 40 per cento, e questa è la vera e propria mini Imu.
L’imposta così determinata và pagata utilizzando il modello F24.
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