In tutte le ipotesi in cui sia attribuito valore presuntivo agli elementi addotti dall’Amministrazione finanziaria e si ponga a carico del contribuente l’inversione dell’onere della prova, alla prova contraria allegata da questi deve far seguito una valutazione del giudice altrettanto analitica di quanto dedotto e documentato
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 28072 depositata il 27 settembre 2022 – In tutte le ipotesi in cui sia attribuito valore presuntivo agli elementi addotti dall’Amministrazione finanziaria e si ponga a carico del contribuente l’inversione dell’onere della prova, alla prova contraria allegata da questi deve far seguito una valutazione del giudice altrettanto analitica di quanto dedotto e documentato
il 5 Dicembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito, processo tributario
Corte di Cassazione ordinanza n. 28064 depositata il 27 settembre 2022 – La mancata impugnazione dell’avviso di accertamento da parte della società, dell’amministratore di fatto e del curatore fallimentare non costituisce, quindi, giudicato esterno nei confronti del responsabile solidale ai sensi dell’art. 2462, comma 2 c.c. né giustifica il mancato esame da parte della CTR di tutti i profili inerenti al merito della pretesa impositiva, dovendo assicurarsi al contribuente il pieno esercizio di difesa che non può avere per oggetto esclusivamente la sussistenza del vincolo della solidarietà con la società
il 4 Dicembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, RISCOSSIONE
La mancata impugnazione dell’avviso di accertamento da parte della società, dell’amministratore di fatto e del curatore fallimentare non costituisce, quindi, giudicato esterno nei confronti del responsabile solidale ai sensi dell’art. 2462, comma 2 c.c. né giustifica il mancato esame da parte della CTR di tutti i profili inerenti al merito della pretesa impositiva, dovendo assicurarsi al contribuente il pieno esercizio di difesa che non può avere per oggetto esclusivamente la sussistenza del vincolo della solidarietà con la società
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 28048 depositata il 26 settembre 2022 – E’ escluso la legittimità dell’attribuzione degli utili extracontabili alla contribuente in ragione della sua mera qualità di prestanome e della sua estraneità alla compagine sociale, l’art. 37 cit. ha la finalità di fondare la pretesa nei confronti dell’interponente, ma non dispone in ordine alla correlativa pretesa nei confronti dell’interposto ed ha, altresì, aggiunto, che la norma è coerente con il sistema, in quanto ha la funzione di attribuire l’onere del pagamento delle imposte nei confronti di chi è l’effettivo titolare dei redditi. L’interposto, invece, non è soggetto passivo di imposta, in quanto non ha il possesso dei redditi
il 4 Dicembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
E’ escluso la legittimità dell’attribuzione degli utili extracontabili alla contribuente in ragione della sua mera qualità di prestanome e della sua estraneità alla compagine sociale, l’art. 37 cit. ha la finalità di fondare la pretesa nei confronti dell’interponente, ma non dispone in ordine alla correlativa pretesa nei confronti dell’interposto ed ha, altresì, aggiunto, che la norma è coerente con il sistema, in quanto ha la funzione di attribuire l’onere del pagamento delle imposte nei confronti di chi è l’effettivo titolare dei redditi. L’interposto, invece, non è soggetto passivo di imposta, in quanto non ha il possesso dei redditi
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 27166 depositata il 15 settembre 2022 – In tema di accertamento dell’imposta sui redditi, le verifiche fiscali finalizzate a provare, per presunzioni, la condotta evasiva possono anche indirizzarsi sui conti bancari intestati al coniuge o al familiare del contribuente, potendo desumersi la riferibilità a quest’ultimo da elementi sintomatici. La presunzione di cui all’art. 32 comma 1 n.2 cit. non si applica esclusivamente ai redditi di impresa, né solo ai redditi percepiti da società commerciali.
il 26 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
In tema di accertamento dell’imposta sui redditi, le verifiche fiscali finalizzate a provare, per presunzioni, la condotta evasiva possono anche indirizzarsi sui conti bancari intestati al coniuge o al familiare del contribuente, potendo desumersi la riferibilità a quest’ultimo da elementi sintomatici. La presunzione di cui all’art. 32 comma 1 n.2 cit. non si applica esclusivamente ai redditi di impresa, né solo ai redditi percepiti da società commerciali.
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 26731 depositata il 12 settembre 2022 – In tema di detrazioni fiscali, le spese di sponsorizzazione di cui all’art. 90, comma 8, della l. n. 289 del 2002, sono assistite da una “presunzione legale assoluta” circa la loro natura pubblicitaria
il 26 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
In tema di detrazioni fiscali, le spese di sponsorizzazione di cui all’art. 90, comma 8, della l. n. 289 del 2002, sono assistite da una “presunzione legale assoluta” circa la loro natura pubblicitaria
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 26729 depositata il 12 settembre 2022 – La sanzione dell’inutilizzabilità dei documenti prodotti in giudizio è applicabile solo se l’Amministrazione, con l’invio del questionario, abbia avvertito delle conseguenze pregiudizievoli che derivano dall’inottemperanza e richiesto esplicitamente e dettagliatamente quali documenti produrre
il 26 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito, processo tributario
La sanzione dell’inutilizzabilità dei documenti prodotti in giudizio è applicabile solo se l’Amministrazione, con l’invio del questionario, abbia avvertito delle conseguenze pregiudizievoli che derivano dall’inottemperanza e richiesto esplicitamente e dettagliatamente quali documenti produrre.
A tal fine, peraltro, è necessario che l’Amministrazione, con l’invio del questionario, fissi un termine minimo per l’adempimento degli inviti o delle richieste, avvertendo delle conseguenze pregiudizievoli che derivano dall’inottemperanza alle stesse, senza che, in caso di mancato rispetto della suddetta sequenza procedimentale (la prova della cui compiuta realizzazione incombe sull’Amministrazione), sia invocabile la sanzione dell’inutilizzabilità della documentazione esibita dal contribuente solo con l’introduzione del processo tributario, trattandosi di obblighi di informativa espressione del medesimo principio di lealtà, il quale deve connotare – come si evince dagli artt. 6 e 10 dello Statuto del contribuente – l’azione dell’ufficio
Corte di Cassazione ordinanza n. 26727 depositata il 12 settembre 2022 – Nell’ipotesi di contestazione di maggiori ricavi derivanti dalla cessione di beni immobili, sopprimendo la presunzione legale (relativa) di corrispondenza del prezzo della compravendita al valore normale del bene, non impedisce al giudice tributario di fondare il proprio convincimento su di un unico elemento, purché dotato dei requisiti di precisione e di gravità, elemento che non può, tuttavia, essere costituito dai soli valori OMI, che devono essere corroborati da ulteriori indizi, onde non incorrere nel divieto di “presumptio de presumpto”
il 26 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
Nell’ipotesi di contestazione di maggiori ricavi derivanti dalla cessione di beni immobili, sopprimendo la presunzione legale (relativa) di corrispondenza del prezzo della compravendita al valore normale del bene, non impedisce al giudice tributario di fondare il proprio convincimento su di un unico elemento, purché dotato dei requisiti di precisione e di gravità, elemento che non può, tuttavia, essere costituito dai soli valori OMI, che devono essere corroborati da ulteriori indizi, onde non incorrere nel divieto di “presumptio de presumpto”
Leggi tuttoSpese di precetto, monitorio ed esecuzione liquidate nell’ambito di un procedimento pignoratizio applicabilità della ritenuta d’acconto di cui all’articolo 21, comma 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 – Risposta n. 570 del 23 novembre 2022 dell’Agenzia delle Entrate
il 25 Novembre, 2022in TRIBUTItags: accertamento, RISOLUZIONI TRIBUTARIE
AGENZIA DELLE ENTRATE – Risposta n. 570 del 23 novembre 2022 Spese di precetto, monitorio ed esecuzione liquidate nell’ambito di un procedimento pignoratizio applicabilità della ritenuta d’acconto di cui all’articolo 21, comma 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 Con l’istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito L’Istante, […]
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