accertamento

CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, Ordinanza n. 25188 depositata il 19 settembre 2024 – Ove il contribuente denunci il superamento dei termini di accertamento da parte dell’Amministrazione finanziaria, deve contestare la carenza dei presupposti dell’obbligo di denuncia, non potendo mettere in discussione la sussistenza del reato il cui accertamento è precluso al giudice tributario

Ove il contribuente denunci il superamento dei termini di accertamento da parte dell'Amministrazione finanziaria, deve contestare la carenza dei presupposti dell'obbligo di denuncia, non potendo mettere in discussione la sussistenza del reato il cui accertamento è precluso al giudice tributario

Legittimo l’accertamento induttivo fondato sul valore dei mutui accesi per l’acquisto e sui valori periziati in occasione del mutuo nei casi di cessioni immobiliare

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 25854 depositata il 27 settembre 2024, intervenendo in tema di accertamento induttivo fondato sul valore dei mutui accesi per l’acquisto e sui valori periziati in occasione del mutuo nei casi di cessioni immobiliare, ha riaffermato il principio secondo cui "in tema di accertamento induttivo del reddito [...]

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza n. 25854 depositata il 27 settembre 2024 – In tema di accertamento induttivo del reddito d’impresa, l’accertamento di un maggior reddito derivante dalla cessione di beni immobili può essere fondato anche soltanto sull’esistenza di uno scostamento tra il minor prezzo indicato nell’atto di compravendita e l’importo del mutuo erogato all’acquirente, ciò non comportando alcuna violazione delle norme in materia di onere della prova

In tema di accertamento induttivo del reddito d’impresa, l’accertamento di un maggior reddito derivante dalla cessione di beni immobili può essere fondato anche soltanto sull’esistenza di uno scostamento tra il minor prezzo indicato nell’atto di compravendita e l’importo del mutuo erogato all’acquirente, ciò non comportando alcuna violazione delle norme in materia di onere della prova

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Piemonte, sezione n. 2, sentenza n. 291 depositata il 10 giugno 2024 – Il privato che, “per un apprezzabile periodo di tempo”, effettua plurime cessioni a titolo oneroso di beni di antiquariato verso soggetti diversi svolge attività commerciale suscettibile di imposizione ex art. 55 TUIR. A tal fine non rilevano né la provenienza dei beni alienati né l’organizzazione dell’attività in forma d’impresa, in quanto ciò che conta, ai fini fiscali, è la “professionalità abituale” dell’attività economica

Il privato che, “per un apprezzabile periodo di tempo”, effettua plurime cessioni a titolo oneroso di beni di antiquariato verso soggetti diversi svolge attività commerciale suscettibile di imposizione ex art. 55 TUIR. A tal fine non rilevano né la provenienza dei beni alienati né l’organizzazione dell’attività in forma d’impresa, in quanto ciò che conta, ai fini fiscali, è la “professionalità abituale” dell’attività economica

CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, Ordinanza n. 25043 depositata il 18 settembre 2024 – Per gli accertamento fondati su indagini bancarie il contribuente deve fornire una prova analitica della riferibilità di ogni singola movimentazione alle operazioni già evidenziate nelle dichiarazioni, ovvero della loro estraneità alla propria attività, ritenuta insufficiente dai giudici di secondo grado, senza una specifica motivazione

Per gli accertamento fondati su indagini bancarie il contribuente deve fornire una prova analitica della riferibilità di ogni singola movimentazione alle operazioni già evidenziate nelle dichiarazioni, ovvero della loro estraneità alla propria attività, ritenuta insufficiente dai giudici di secondo grado, senza una specifica motivazione

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza n. 25627 depositata il 25 settembre 2024 – In tema di accertamento induttivo del reddito d’impresa la sussistenza di un saldo negativo di cassa, implicando che le voci di spesa sono di entità superiore a quella degli introiti registrati, oltre a costituire un’anomalia contabile, fa presumere l’esistenza di ricavi non contabilizzati in misura pari almeno al disavanzo

In tema di accertamento induttivo del reddito d'impresa la sussistenza di un saldo negativo di cassa, implicando che le voci di spesa sono di entità superiore a quella degli introiti registrati, oltre a costituire un'anomalia contabile, fa presumere l'esistenza di ricavi non contabilizzati in misura pari almeno al disavanzo

Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado, sezione n. 1, del Friuli Venezia Giulia sentenza n. 154 depositata il 27 maggio 2024 – E’ assente la professionalità nel caso di un Bed & Breakfast che si attiene alle prescrizioni della legge regionale. La documentazione prodotta e le argomentazioni esposte dimostrano che le norme regionali sono state concretamente applicate in relazione a: – numero di camere limitate; – prestazioni svolte avvalendosi esclusivamente della normale organizzazione familiare; – rispetto della saltuarietà nell’esercizio perseguito con periodi di chiusura obbligatoria nell’anno che è desumibile dall’intermittenza dell’esercizio stesso nell’attività degli appellati, che mostrano ripetuti intervalli di inattività alternati a brevi periodi di operatività

E' assente la professionalità nel caso di un Bed & Breakfast che si attiene alle prescrizioni della legge regionale. La documentazione prodotta e le argomentazioni esposte dimostrano che le norme regionali sono state concretamente applicate in relazione a: - numero di camere limitate; - prestazioni svolte avvalendosi esclusivamente della normale organizzazione familiare; - rispetto della saltuarietà nell'esercizio perseguito con periodi di chiusura obbligatoria nell'anno che è desumibile dall'intermittenza dell'esercizio stesso nell'attività degli appellati, che mostrano ripetuti intervalli di inattività alternati a brevi periodi di operatività

Torna in cima