Il vizio relativo all’incongruità della motivazione di cui all’art. n. 360, n. 5, cod. proc. civ., comporta un giudizio sulla ricostruzione del fatto giuridicamente rilevante e sussiste quando il percorso argomentativo adottato nella sentenza di merito presenti lacune ed incoerenze tali da impedire l’individuazione del criterio logico posto a fondamento della decisione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 ottobre 2019, n. 26962 – Il vizio relativo all’incongruità della motivazione di cui all’art. n. 360, n. 5, cod. proc. civ., comporta un giudizio sulla ricostruzione del fatto giuridicamente rilevante e sussiste quando il percorso argomentativo adottato nella sentenza di merito presenti lacune ed incoerenze tali da impedire l’individuazione del criterio logico posto a fondamento della decisione
il 25 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 ottobre 2019, n. 26967 – La notifica della sentenza a fini esecutivi eve essere sempre effettuata alla parte personalmente e questa regola non trova eccezioni neppure quando la parte è una Pubblica Amministrazione
il 24 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
La notifica della sentenza a fini esecutivi eve essere sempre effettuata alla parte personalmente e questa regola non trova eccezioni neppure quando la parte è una Pubblica Amministrazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 ottobre 2019, n. 26965 – La parte vittorioso nel giudizio ha la facoltà di chiedere, in ogni caso, al giudice superiore di dare alle questioni controverse una soluzione più corretta
il 24 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
La parte vittorioso nel giudizio ha la facoltà di chiedere, in ogni caso, al giudice superiore di dare alle questioni controverse una soluzione più corretta
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 ottobre 2019, n. 26468 – Nel contratto di prestazione d’opera intellettuale, come nelle altre ipotesi di lavoro autonomo, l’onerosità è elemento normale, anche se non essenziale, sicché, per esigere il pagamento, il professionista deve provare il conferimento dell’incarico e l’adempimento dello stesso, e non anche la pattuizione di un corrispettivo, mentre è onere del committente dimostrare l’eventuale accordo sulla gratuità della prestazione
il 21 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
Nel contratto di prestazione d’opera intellettuale, come nelle altre ipotesi di lavoro autonomo, l’onerosità è elemento normale, anche se non essenziale, sicché, per esigere il pagamento, il professionista deve provare il conferimento dell’incarico e l’adempimento dello stesso, e non anche la pattuizione di un corrispettivo, mentre è onere del committente dimostrare l’eventuale accordo sulla gratuità della prestazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 ottobre 2019, n. 26040 – Inammissibilità del ricorso in cassazione per mancato deposito dell’avviso di ricevimento della raccomandata contenete l’atto notificato
il 17 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, NOTIFICHE
Inammissibilità del ricorso in cassazione per mancato deposito dell’avviso di ricevimento della raccomandata contenete l’atto notificato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 ottobre 2019, n. 25392 – L’avvocato che si appropri dell’importo dell’assegno emesso a favore del proprio assistito dalla controparte soccombente in un giudizio civile, omettendo di informare il cliente dell’esito del processo che lo aveva visto vittorioso e di restituirgli le somme di sua pertinenza, pone in essere una condotta connotata dalla continuità della violazione deontologica, destinata a protrarsi fino alla messa a disposizione del cliente delle somme di sua spettanza, sicché, ove tale comportamento persista fino alla decisione del Consiglio dell’ordine, non decorre la prescrizione di cui all’art. 51 del R.d.l. n. 1578 del 1933
il 14 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
L’avvocato che si appropri dell’importo dell’assegno emesso a favore del proprio assistito dalla controparte soccombente in un giudizio civile, omettendo di informare il cliente dell’esito del processo che lo aveva visto vittorioso e di restituirgli le somme di sua pertinenza, pone in essere una condotta connotata dalla continuità della violazione deontologica, destinata a protrarsi fino alla messa a disposizione del cliente delle somme di sua spettanza, sicché, ove tale comportamento persista fino alla decisione del Consiglio dell’ordine, non decorre la prescrizione di cui all’art. 51 del R.d.l. n. 1578 del 1933
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 20197 depositata il 25 luglio 2019 – Il proprietario del fondo dominante può apportare alle cose o opere destinate all’esercizio della servitù modifiche che ne rendano più agevole e comodo l’esercizio, ove ciò non si traduca in un facere a carico del proprietario del fondo servente ovvero in un apprezzabile aggravio dell’onere che pesa su quest’ultimo
il 12 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
il proprietario del fondo dominante può apportare alle cose o opere destinate all’esercizio della servitù modifiche che ne rendano più agevole e comodo l’esercizio, ove ciò non si traduca in un facere a carico del proprietario del fondo servente ovvero in un apprezzabile aggravio dell’onere che pesa su quest’ultimo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 ottobre 2019, n. 24895 – Improponibilità del ricorso straordinario per cassazione avverso l’ordinanza (o il decreto) che ha dichiarato la inammissibilità del procedimento instaurato per accertamento tecnico preventivo per difetto dei relativi presupposti, trattandosi di provvedimento non destinato ad incidere, con effetto di giudicato, sulla situazione soggettiva sostanziale
il 8 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
Improponibilità del ricorso straordinario per cassazione avverso l’ordinanza (o il decreto) che ha dichiarato la inammissibilità del procedimento instaurato per accertamento tecnico preventivo per difetto dei relativi presupposti, trattandosi di provvedimento non destinato ad incidere, con effetto di giudicato, sulla situazione soggettiva sostanziale
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