Quando sia proposta domanda di scioglimento di una comunione (ordinaria o ereditaria che sia), il giudice non può disporre la divisione che abbia ad oggetto un fabbricato abusivo o parti di esso, in assenza della dichiarazione circa gli estremi della concessione edilizia e degli atti ad essa equipollenti, come richiesti dal D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, art. 46 e dalla L. 28 febbraio 1985, n. 47, art. 40, comma 2, costituendo la regolarità edilizia del fabbricato condizione dell’azione ex art. 713 c.c., sotto il profilo della “possibilità giuridica”, e non potendo la pronuncia del giudice realizzare un effetto maggiore e diverso rispetto a quello che è consentito alle parti nell’ambito della loro autonomia negoziale. La mancanza della documentazione attestante la regolarità edilizia dell’edificio e il mancato esame di essa da parte del giudice sono rilevabili d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio
Leggi tuttoCorte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n. 25021 depositata il 7 ottobre 2019 – Allorquando tra i beni costituenti l’asse ereditario vi siano edifici abusivi, ogni coerede ha diritto, ai sensi all’art. 713, comma 1, c.c., di chiedere e ottenere lo scioglimento giudiziale della comunione ereditaria per l’intero complesso degli altri beni ereditari, con la sola esclusione degli edifici abusivi, anche ove non vi sia il consenso degli altri condividenti
il 19 Gennaio, 2020in GIURISPRUDENZA - MASSIMEtags: cassazione sez. civile
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 gennaio 2019, n. 345 – In tema di azione di responsabilità nei confronti del direttore generale di società di capitali, la disciplina prevista per la responsabilità degli amministratori si applica, ai sensi dell’art. 2396 cod. civ., esclusivamente se la posizione apicale di tale soggetto all’interno della società sia desumibile da una nomina formale da parte dell’assemblea o anche del consiglio di amministrazione, in base ad apposita previsione statutaria
il 17 Gennaio, 2020in CIVILE - CASSAZIONE, PROCEDURE CONCORSUALI e SOCIETA' - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. civile, diritto societario
In tema di azione di responsabilità nei confronti del direttore generale di società di capitali, la disciplina prevista per la responsabilità degli amministratori si applica, ai sensi dell’art. 2396 cod. civ., esclusivamente se la posizione apicale di tale soggetto all’interno della società sia desumibile da una nomina formale da parte dell’assemblea o anche del consiglio di amministrazione, in base ad apposita previsione statutaria
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 31976 depositata il 6 dicembre 2019 – La delibera dell’assemblea che decide di non impugnare la sentenza sfavorevole al condominio determina acquiescenza alla stessa, e così preclude il gravame anche al singolo condomino
il 14 Gennaio, 2020in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
La delibera dell’assemblea che decide di non impugnare la sentenza sfavorevole al condominio determina acquiescenza alla stessa, e così preclude il gravame anche al singolo condomino
Leggi tuttoCorte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n. 299 depositata il 10 gennaio 2020 – In tema di notificazione di atti processuali è nulla e non inesistente la notificazione di atto giudiziario eseguita dall’operatore di posta privata senza relativo titolo abilitativo nel periodo intercorrente fra l’entrata in vigore della suddetta direttiva e il regime introdotto dalla legge n. 124 del 2017
il 14 Gennaio, 2020in GIURISPRUDENZA - MASSIME, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. civile, cassazione tributi, NOTIFICHE
In tema di notificazione di atti processuali è nulla e non inesistente la notificazione di atto giudiziario eseguita dall’operatore di posta privata senza relativo titolo abilitativo nel periodo intercorrente fra l’entrata in vigore della suddetta direttiva e il regime introdotto dalla legge n. 124 del 2017
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 gennaio 2020, n. 15 – L’applicazione della disciplina generale in tema di cessione d’azienda prevede la successione automatica del cessionario d’azienda in tutti i contratti stipulati dal cedente per l’esercizio della stessa
il 13 Gennaio, 2020in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
L’applicazione della disciplina generale in tema di cessione d’azienda prevede la successione automatica del cessionario d’azienda in tutti i contratti stipulati dal cedente per l’esercizio della stessa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, Sezioni Unite, sentenza n. 34447 depositata il 24 dicembre 2019 – Ove, in sede di ammissione al passivo fallimentare, sia eccepita dal curatore la prescrizione del credito tributario maturata successivamente alla notifica della cartella di pagamento viene in considerazione un fatto estintivo dell’obbligazione tributaria di cui deve conoscere il giudice delegato in sede di verifica dei crediti e il tribunale in sede di opposizione allo stato passivo e di insinuazione tardiva, e non il giudice tributario
il 9 Gennaio, 2020in GIURISPRUDENZA - MASSIME, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. civile, cassazione tributi, processo tributario
Ove, in sede di ammissione al passivo fallimentare, sia eccepita dal curatore la prescrizione del credito tributario maturata successivamente alla notifica della cartella di pagamento, che segna il consolidamento della pretesa fiscale e l’esaurimento del potere impositivo, viene in considerazione un fatto estintivo dell’obbligazione tributaria di cui deve conoscere il giudice delegato in sede di verifica dei crediti e il tribunale in sede di opposizione allo stato passivo e di insinuazione tardiva, e non il giudice tributario
Leggi tuttoL’eccezione della prescrizione del credito tributario è di competenza del giudice ordinario
il 4 Gennaio, 2020in GIURISPRUDENZA - MASSIME, NOTIZIEtags: cassazione sez. civile
La Corte di Cassazione, Sezioni Unite, con la sentenza n. 34447 depositata il 24 dicembre 2019 interviene in tema attinente ai limiti della giurisdizione relativamente all’eccezione di prescrizione sollevata dalla curatela fallimentare riguardante una cartella di pagamento ed ha statuito che “ove, in sede di ammissione al passivo fallimentare, sia eccepita dal curatore la prescrizione […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n. 34447 depositata il 24 dicembre 2019 – Qualora, in sede di ammissione al passivo fallimentare, sia eccepita dal curatore la prescrizione del credito tributario maturata successivamente alla notifica della cartella di pagamento la competenza è del giudice delegato in sede di verifica dei crediti e il tribunale in sede di opposizione allo stato passivo e di insinuazione tardiva, e non il giudice tributario
il 4 Gennaio, 2020in GIURISPRUDENZA - MASSIME, PROCEDURE CONCORSUALI e SOCIETA' - GIURISPRUDENZA, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. civile, PROCEDURE CONCORSUALI, processo tributario
Qualora, in sede di ammissione al passivo fallimentare, sia eccepita dal curatore la prescrizione del credito tributario maturata successivamente alla notifica della cartella di pagamento, che segna il consolidamento della pretesa fiscale e l’esaurimento del potere impositivo, viene in considerazione un fatto estintivo dell’obbligazione tributaria di cui deve conoscere il giudice delegato in sede di verifica dei crediti e il tribunale in sede di opposizione allo stato passivo e di insinuazione tardiva, e non il giudice tributario.
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