L’avvocato che si appropri dell’importo dell’assegno emesso a favore del proprio assistito dalla controparte soccombente in un giudizio civile, omettendo di informare il cliente dell’esito del processo che lo aveva visto vittorioso e di restituirgli le somme di sua pertinenza, pone in essere una condotta connotata dalla continuità della violazione deontologica, destinata a protrarsi fino alla messa a disposizione del cliente delle somme di sua spettanza, sicché, ove tale comportamento persista fino alla decisione del Consiglio dell’ordine, non decorre la prescrizione di cui all’art. 51 del R.d.l. n. 1578 del 1933
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 ottobre 2019, n. 25392 – L’avvocato che si appropri dell’importo dell’assegno emesso a favore del proprio assistito dalla controparte soccombente in un giudizio civile, omettendo di informare il cliente dell’esito del processo che lo aveva visto vittorioso e di restituirgli le somme di sua pertinenza, pone in essere una condotta connotata dalla continuità della violazione deontologica, destinata a protrarsi fino alla messa a disposizione del cliente delle somme di sua spettanza, sicché, ove tale comportamento persista fino alla decisione del Consiglio dell’ordine, non decorre la prescrizione di cui all’art. 51 del R.d.l. n. 1578 del 1933
il 14 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
Corte di Cassazione sentenza n. 20197 depositata il 25 luglio 2019 – Il proprietario del fondo dominante può apportare alle cose o opere destinate all’esercizio della servitù modifiche che ne rendano più agevole e comodo l’esercizio, ove ciò non si traduca in un facere a carico del proprietario del fondo servente ovvero in un apprezzabile aggravio dell’onere che pesa su quest’ultimo
il 12 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
il proprietario del fondo dominante può apportare alle cose o opere destinate all’esercizio della servitù modifiche che ne rendano più agevole e comodo l’esercizio, ove ciò non si traduca in un facere a carico del proprietario del fondo servente ovvero in un apprezzabile aggravio dell’onere che pesa su quest’ultimo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 ottobre 2019, n. 24895 – Improponibilità del ricorso straordinario per cassazione avverso l’ordinanza (o il decreto) che ha dichiarato la inammissibilità del procedimento instaurato per accertamento tecnico preventivo per difetto dei relativi presupposti, trattandosi di provvedimento non destinato ad incidere, con effetto di giudicato, sulla situazione soggettiva sostanziale
il 8 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
Improponibilità del ricorso straordinario per cassazione avverso l’ordinanza (o il decreto) che ha dichiarato la inammissibilità del procedimento instaurato per accertamento tecnico preventivo per difetto dei relativi presupposti, trattandosi di provvedimento non destinato ad incidere, con effetto di giudicato, sulla situazione soggettiva sostanziale
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 22339 depositata il 6 settembre 2019 – Il catasto e’ preordinato a fini essenzialmente fiscali, di conseguenza il diritto di proprietà, al pari degli altri diritti reali, non può essere provato in base alla mera annotazione di dati nei registri catastali, che hanno in concrete circostanze soltanto il valore di semplici indizi
il 4 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
Il catasto e’ preordinato a fini essenzialmente fiscali, di conseguenza il diritto di proprietà, al pari degli altri diritti reali, non può essere provato in base alla mera annotazione di dati nei registri catastali, che hanno in concrete circostanze soltanto il valore di semplici indizi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 settembre 2019, n. 23301 – E’ legittima l’emissione della cartella Inps sulla base dell’accertamento fiscale dei maggiori redditi anche quando il contribuente ha già aderito alla definizione della lite con l’Agenzia delle Entrate
il 3 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONTRIBUTI PREV, PROCEDURE DEFLATTIVE, RISCOSSIONE
E’ legittima l’emissione della cartella Inps sulla base dell’accertamento fiscale dei maggiori redditi anche quando il contribuente ha già aderito alla definizione della lite con l’Agenzia delle Entrate
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 settembre 2019, n. 23309 – L’error in procedendo comporta, nel ricorso in cassazione, l’indicazione degli elementi e dei riferimenti atti ad individuare, nei suoi termini esatti e non genericamente, il vizio processuale, onde consentire alla Corte di effettuare, senza compiere generali verifiche degli atti, il controllo del corretto svolgersi dell’iter processuale
il 23 Settembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
L’error in procedendo comporta, nel ricorso in cassazione, l’indicazione degli elementi e dei riferimenti atti ad individuare, nei suoi termini esatti e non genericamente, il vizio processuale, onde consentire alla Corte di effettuare, senza compiere generali verifiche degli atti, il controllo del corretto svolgersi dell’iter processuale
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 21236 depositata il 9 agosto 2019- Il condominio è obbligato al pagamento del canone, secondo le tariffe predisposte dal Comune, che abbia sostituito con griglie una parte del piano di calpestio di un’area gravata da servitù pubblica di passaggio al fine di migliorare il godimento dei locali sottostanti al suolo, e ciò in quanto esso gode di un’utilizzazione particolare dell’area medesima
il 22 Settembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONE, TRIBUTItags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO, RISCOSSIONE, tributi locali
Il condominio è obbligato al pagamento del canone, secondo le tariffe predisposte dal Comune, che abbia sostituito con griglie una parte del piano di calpestio di un’area gravata da servitù pubblica di passaggio al fine di migliorare il godimento dei locali sottostanti al suolo, e ciò in quanto esso gode di un’utilizzazione particolare dell’area medesima
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 21944 depositata il 2 settembre 2019 – Non è responsabile il commercialista qualora Il cliente versa maggiore imposte non lo abbia ha autorizzato espressamente ad aderire al regime agevolato
il 22 Settembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
Non è responsabile il commercialista qualora Il cliente versa maggiore imposte non lo abbia ha autorizzato espressamente ad aderire al regime agevolato
Leggi tuttoRICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Irretroattività dell’art. 578-bis c.p.p. rel
la disposizione dell’art. 578-bis cod. proc. pen. ha, con riguardo alla confisca…
- IVA non dovuta per aliquota errata in mancanza del
La Corte di giustizia UE con la sentenza depositata l’ 8 dicembre 2022 nel…
- Assemblee dei soci, del consiglio di amministrazio
In base all’art. 10-undecies, comma 3, del Decreto Legge n. 198/2022 (c. d…
- Quadro RU righi RU150 RU151 ed RU152: obbligo di i
Sulla base dell’articolo 3, punto 6, della direttiva (UE) 2015/849 del Par…
- Dichiarazione IVA 2023: termine del versamento IVA
L’IVA a debito scaturente dalla dichiarazione annuale IVA va pagate, in unica s…