L’assegno sociale non ha carattere sussidiario; esso cioè non è subordinato al fatto che manchino soggetti obbligati al mantenimento e in grado di provvedervi ed ai fini dell’assegno sociale rileva lo stato di bisogno oggettivamente considerato, mentre nessuna norma richiede che esso debba altresì essere incolpevole
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 33874 depositata il 4 dicembre 2023 – L’assegno sociale non ha carattere sussidiario; esso cioè non è subordinato al fatto che manchino soggetti obbligati al mantenimento e in grado di provvedervi ed ai fini dell’assegno sociale rileva lo stato di bisogno oggettivamente considerato, mentre nessuna norma richiede che esso debba altresì essere incolpevole
il 14 Dicembre, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
CORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 33964 depositata il 5 dicembre 2023 – La disciplina della c.d. doppia conforme riguarda, come espressamente afferma l’art. 348-ter, co. 4, c.p.c., il caso in cui vi sia decisione sulla base di questioni di fatto identicamente risolte dalle sentenze di merito sui due gradi di giudizio. Fatto da intendersi come riguardante le vicende storiche delle situazioni sostanziali dedotte e non come riguardante profili tali da sollecitare la disamina di circostanze meramente processuali, ad es. sull’allegazione o la prova
il 13 Dicembre, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, lavoro
La disciplina della c.d. doppia conforme riguarda, come espressamente afferma l’art. 348-ter, co. 4, c.p.c., il caso in cui vi sia decisione sulla base di questioni di fatto identicamente risolte dalle sentenze di merito sui due gradi di giudizio. Fatto da intendersi come riguardante le vicende storiche delle situazioni sostanziali dedotte e non come riguardante profili tali da sollecitare la disamina di circostanze meramente processuali, ad es. sull’allegazione o la prova
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 33949 depositata il 5 dicembre 2023 – In tema di Trattamento di Fine Rapporto l’art. 2120 c.c., comma 2, stabilisce che, salvo diversa previsione dei contratti collettivi, la retribuzione ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto comprende tutte le somme, incluso l’equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro a titolo non occasionale e con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese
il 13 Dicembre, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
In tema di Trattamento di Fine Rapporto l’art. 2120 c.c., comma 2, stabilisce che, salvo diversa previsione dei contratti collettivi, la retribuzione ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto comprende tutte le somme, incluso l’equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro a titolo non occasionale e con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 33958 depositata il 5 dicembre 2023 – La fase dell’opposizione del rito Fornero è una mera prosecuzione della fase sommaria
il 12 Dicembre, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La fase dell’opposizione del rito Fornero è una mera prosecuzione della fase sommaria
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 33930 depositata il 5 dicembre 2023 – Nel rapporto di lavoro subordinato, anche alla luce della giurisprudenza comunitaria in tema di orario di lavoro di cui alla direttiva n. 2003/88/CE, il tempo necessario ad indossare la divisa aziendale rientra nell’orario di lavoro se è assoggettato al potere di conformazione del datore di lavoro
il 12 Dicembre, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Nel rapporto di lavoro subordinato, anche alla luce della giurisprudenza comunitaria in tema di orario di lavoro di cui alla direttiva n. 2003/88/CE, il tempo necessario ad indossare la divisa aziendale rientra nell’orario di lavoro se è assoggettato al potere di conformazione del datore di lavoro
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 33637 depositata il 1° dicembre 2023 – Il titolare non solo di impresa individuale o di società di persone, ma anche di s.r.l., deve essere iscritto alla Gestione commercianti e pagare la relativa contribuzione per l’attività lavorativa svolta nella società dal familiare coadiutore
il 11 Dicembre, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, IVS
Il titolare non solo di impresa individuale o di società di persone, ma anche di s.r.l., deve essere iscritto alla Gestione commercianti e pagare la relativa contribuzione per l’attività lavorativa svolta nella società dal familiare coadiutore
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 33562 depositata il 1° dicembre 2023 – Estinzione per rinuncia al ricorso
il 11 Dicembre, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
CORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 33562 depositata il 1° dicembre 2023 Lavoro – Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza farmacisti (ENPAF) – Pensione di vecchiaia – Diritto alla restituzione dei contributi versati – Facoltà delle Casse di previdenza di modificare i requisiti di accesso alla pensione – Requisito del compimento dell’età pensionabile – Rinuncia […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 33532 depositata il 1° dicembre 2023 – Il diritto alla corresponsione dell’assegno sociale ex art. 3, comma 6, della l. n. 335 del 1995, prevede come unico requisito lo stato di bisogno effettivo del titolare, desunto dall’assenza di redditi o dall’insufficienza di quelli percepiti in misura inferiore al limite massimo stabilito dalla legge, restando irrilevanti eventuali altri indici di autosufficienza economica o redditi potenziali, ma tuttavia, non vi deve essere stato un intento fraudolento nel preordinare tale stato di bisogno
il 11 Dicembre, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Il diritto alla corresponsione dell’assegno sociale ex art. 3, comma 6, della l. n. 335 del 1995, prevede come unico requisito lo stato di bisogno effettivo del titolare, desunto dall’assenza di redditi o dall’insufficienza di quelli percepiti in misura inferiore al limite massimo stabilito dalla legge, restando irrilevanti eventuali altri indici di autosufficienza economica o redditi potenziali, ma tuttavia, non vi deve essere stato un intento fraudolento nel preordinare tale stato di bisogno
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