Per stabilire se sussiste la giusta causa di licenziamento, con specifico riferimento al requisito della proporzionalità della sanzione, occorre accertare in concreto se la specifica mancanza commessa dal dipendente, considerata e valutata non solo nel suo contenuto obiettivo, ma anche nella sua portata soggettiva, risulti obiettivamente e soggettivamente idonea a ledere in modo irreparabile la fiducia del datore di lavoro
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 giugno 2020, n. 12031 – Per stabilire se sussiste la giusta causa di licenziamento, con specifico riferimento al requisito della proporzionalità della sanzione, occorre accertare in concreto se la specifica mancanza commessa dal dipendente, considerata e valutata non solo nel suo contenuto obiettivo, ma anche nella sua portata soggettiva, risulti obiettivamente e soggettivamente idonea a ledere in modo irreparabile la fiducia del datore di lavoro
il 29 Giugno, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 giugno 2020, n. 11899 – Obbligo di riassunzione di tutti i dipendenti dell’impresa cessante da parte di quella subentrante nell’appalto del servizio di pulizia
il 29 Giugno, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 giugno 2020, n. 11899 Appalto del servizio di pulizia – Cessazione – Obbligo di riassunzione di tutti i dipendenti dell’impresa cessante da parte di quella subentrante nell’appalto – Licenziamento verbale Premesso che G.C. – già dipendente di O.C. S.n.c. fino al 15 aprile 2011, data di cessazione dell’appalto del […]
Leggi tuttoTRIBUNALE DI ROMA – Sentenza 19 maggio 2020, n. 2503 – La legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo presuppone, da un lato, l’esigenza di soppressione di un posto di lavoro, dall’altro, la impossibilità di diversa collocazione del lavoratore licenziato (repechage), consideratane la professionalità raggiunta, in altra posizione lavorativa analoga a quella soppressa
il 27 Giugno, 2020in TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: licenziamenti, SENTENZE di MERITO
La legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo presuppone, da un lato, l’esigenza di soppressione di un posto di lavoro, dall’altro, la impossibilità di diversa collocazione del lavoratore licenziato (repechage), consideratane la professionalità raggiunta, in altra posizione lavorativa analoga a quella soppressa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 giugno 2020, n. 12193 – Nell’ambito di un licenziamento per motivi disciplinari, il principio di immediatezza della contestazione, pur dovendo essere inteso in senso relativo, comporta che l’imprenditore porti a conoscenza del lavoratore i fatti contestati non appena essi gli appaiono ragionevolmente sussistenti, non potendo egli legittimamente dilazionare la contestazione fino al momento in cui ritiene di averne assoluta certezza, pena l’illegittimità del licenziamento
il 27 Giugno, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In tema di licenziamento disciplinare, nel valutare l’immediatezza della contestazione occorre tener conto dei contrapposti interessi del datore di lavoro a non avviare procedimenti senza aver acquisito i dati essenziali della vicenda e del lavoratore a vedersi contestati i fatti in un ragionevole lasso di tempo dalla loro commissione. Ne consegue che l’aver presentato a carico di un lavoratore denunzia di un fatto penalmente rilevante connesso con la prestazione di lavoro non consente al datore di attendere gli esiti del processo penale sino alla sentenza irrevocabile prima di procedere alla contestazione dell’addebito, dovendosi valutare la tempestività di tale contestazione in relazione al momento in cui i fatti a carico del lavoratore appaiano ragionevolmente sussistenti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 giugno 2020, n. 11701 – Illegittimità del licenziamento disciplinare per mancata conciliazione dei mastri con gli estratti conto bancari non comporta la reintegrazione del dipendente ai sensi dell’articolo 18, comma 4, legge 300/1970
il 25 Giugno, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 giugno 2020, n. 11701 Illegittimità del licenziamento disciplinare – Mancata conciliazione dei mastri con gli estratti conto bancari – Reintegrazione del dipendente – Giusta causa di licenziamento, quale clausola generale – Molteplicità di elementi fattuali, la cui disapplicazione è deducibile in sede di legittimità come violazione di legge – […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 giugno 2020, n. 11697 – Licenziamento per giusta causa è legittimità dell’utilizzo delle agenzie investigative per verificare l’esatto adempimento delle obbligazioni facenti capo al dipendente con riguardo a comportamenti tenuti al di fuori dell’ambito lavorativo disciplinarmente rilevanti
il 23 Giugno, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Licenziamento per giusta causa è legittimità dell’utilizzo delle agenzie investigative per verificare l’esatto adempimento delle obbligazioni facenti capo al dipendente con riguardo a comportamenti tenuti al di fuori dell’ambito lavorativo disciplinarmente rilevanti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 giugno 2020, n. 11706 – Il datore di lavoro, che contesti la richiesta risarcitoria pervenutagli dal lavoratore, è onerato, pur con l’ausilio di presunzioni semplici, della prova dell’aliunde perceptum o dell’aliunde percipiendum, a nulla rilevando la difficoltà di tale tipo di prova o la mancata collaborazione del dipendente estromesso dall’azienda, dovendosi escludere che il lavoratore abbia l’onere di farsi carico di provare una circostanza, quale la nuova assunzione a seguito del licenziamento, riduttiva del danno patito
il 22 Giugno, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro, licenziamenti
Il datore di lavoro, che contesti la richiesta risarcitoria pervenutagli dal lavoratore, è onerato, pur con l’ausilio di presunzioni semplici, della prova dell’aliunde perceptum o dell’aliunde percipiendum, a nulla rilevando la difficoltà di tale tipo di prova o la mancata collaborazione del dipendente estromesso dall’azienda, dovendosi escludere che il lavoratore abbia l’onere di farsi carico di provare una circostanza, quale la nuova assunzione a seguito del licenziamento, riduttiva del danno patito
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 giugno 2020, n. 11705 – Il licenziamento per ritorsione, diretta o indiretta – assimilabile a quello discriminatorio, vietato dagli artt. 4 della legge n. 604 del 1966, 15 della legge n. 300 del 1970 e 3 della legge n. 108 del 1990 – costituisce l’ingiusta e arbitraria reazione ad un comportamento legittimo del lavoratore colpito o di altra persona ad esso legata e pertanto accomunata nella reazione, con conseguente nullità del licenziamento, quando il motivo ritorsivo sia stato l’unico determinante e sempre che il lavoratore ne abbia fornito prova, anche con presunzioni
il 22 Giugno, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Il licenziamento per ritorsione, diretta o indiretta – assimilabile a quello discriminatorio, vietato dagli artt. 4 della legge n. 604 del 1966, 15 della legge n. 300 del 1970 e 3 della legge n. 108 del 1990 – costituisce l’ingiusta e arbitraria reazione ad un comportamento legittimo del lavoratore colpito o di altra persona ad esso legata e pertanto accomunata nella reazione, con conseguente nullità del licenziamento, quando il motivo ritorsivo sia stato l’unico determinante e sempre che il lavoratore ne abbia fornito prova, anche con presunzioni
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