AGENZIA DELLE ENTRATE – Risposta 22 settembre 2022, n. 467 Restituzione delle somme erogate a titolo di trattamento Pensionistico – Articolo 10, comma 1, lettera d-bis) del Tuir Con l’istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito L’Istante, in qualità di sostituto d’imposta, chiede chiarimenti in merito al regime fiscale applicabile […]
Leggi tuttoRestituzione delle somme erogate a titolo di trattamento Pensionistico – Articolo 10, comma 1, lettera d-bis) del Tuir – Risposta 22 settembre 2022, n. 467 dell’Agenzia delle Entrate
il 26 Settembre, 2022in TRIBUTItags: RISOLUZIONI TRIBUTARIE, TUIR
Sussistenza commercialità ex art. 87 TUIR – Risposta n. 354 del 28 giugno 2022 dell’Agenzia delle Entrate
il 25 Settembre, 2022in TRIBUTItags: RISOLUZIONI TRIBUTARIE, TUIR
Agenzia delle Entrate – Risposta n. 354 del 28 giugno 2022 Sussistenza commercialità ex art. 87 TUIR Con l’istanza di interpello specificata in oggetto, e’ stato esposto il seguente QUESITO Alfa S.p.A. (di seguito anche l’Istante) fa presente di aver detenuto una partecipazione (prima di collegamento poi di controllo) nella società immobiliare Beta S.r.l., costituita […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 22053 depositata il 12 luglio 2022 – Le plusvalenze immobiliari conseguenti alla vendita di terreni edificabili, di cui all’art. 67, comma 1, lett. a) e b), del d.P.R. n. 917 del 1986 (TUIR), quando non ricorrano le finalità speculative di cui all’art. 76 del d.P.R. n. 597 del 1973, sono imponibili in riferimento all’anno in cui il corrispettivo sia stato effettivamente percepito, applicandosi il principio di cassa
il 23 Settembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, TUIR
Le plusvalenze immobiliari conseguenti alla vendita di terreni edificabili, di cui all’art. 67, comma 1, lett. a) e b), del d.P.R. n. 917 del 1986 (TUIR), quando non ricorrano le finalità speculative di cui all’art. 76 del d.P.R. n. 597 del 1973, sono imponibili in riferimento all’anno in cui il corrispettivo sia stato effettivamente percepito, applicandosi il principio di cassa
Leggi tuttoDistribuzioni di utili: tassazione dal 1 gennaio 2023 addio al regime transitorio anche per utili ante 2017 e deliberati entro il 2022
il 21 Settembre, 2022in NOTIZIE, TRIBUTItags: TUIR
L’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello n. 454 del 16 settembre 2022 in tema di distribuzione dei dividendi e del regime transitorio di cui al comma 1006 dell’art. 1 della legge 205/20017 ha chiarito la posizione dell’Ente su tale problematica. Per l’Agenzia delle Entrate l’interpretazione del regime transitorio disciplinato dall’articolo 1, comma 1006, della […]
Leggi tuttoDistribuzioni di utili – regime transitorio – Risposta n. 454 del 16 settembre 2022 dell’Agenzia delle Entrate
il 21 Settembre, 2022in TRIBUTItags: RISOLUZIONI TRIBUTARIE, TUIR
L’applicazione del principio di cassa, porta a ritenere che per i dividendi percepiti a partire dal 1° gennaio 2023 relativi a partecipazioni qualificate si applica la ritenuta a titolo imposta o l’imposta sostitutiva nella misura del 26 per cento anche per gli utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2017, deliberati dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2022
Leggi tuttoSoggetto dipendente NATO- cd. “invalidity pension”-art. 49 TUIR – Risposta 16 settembre 2022, n. 457 dell’Agenzia delle Entrate
il 21 Settembre, 2022in TRIBUTItags: RISOLUZIONI TRIBUTARIE, TUIR
AGENZIA DELLE ENTRATE – Risposta 16 settembre 2022, n. 457 Soggetto dipendente NATO- cd. “invalidity pension”-art. 49 TUIR Con l’istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito L’Istante, dipendente NATO presso la sede di…, fa presente che dal … percepisce mensilmente una somma di denaro – cd. “Invalidity pension” – per […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 22590 depositata il 19 luglio 2022 – Le modalità attraverso le quali i suddetti contributi in conto capitale concorrono alla formazione del reddito di impresa si differenziano a seconda della tecnica adottata per la loro contabilizzazione: se il contributo è stato portato in diretta diminuzione del costo storico del bene ammortizzabile cui inerisce, concorre alla formazione del reddito di impresa sotto forma di minori quote di ammortamento deducibili calcolate direttamente sul costo del bene ammortizzabile al netto del contributo stesso; se, invece, il contributo è stato contabilizzato come ricavo anticipato da riscontare (risconto passivo), il contributo concorre a formare il reddito di impresa in stretta correlazione con il processo di ammortamento del bene cui il contributo è collegato, cioè in misura proporzionalmente corrispondente alle quote di ammortamento dedotte in ciascun esercizio
il 20 Settembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, TUIR
Le modalità attraverso le quali i suddetti contributi in conto capitale concorrono alla formazione del reddito di impresa si differenziano a seconda della tecnica adottata per la loro contabilizzazione: se il contributo è stato portato in diretta diminuzione del costo storico del bene ammortizzabile cui inerisce, concorre alla formazione del reddito di impresa sotto forma di minori quote di ammortamento deducibili calcolate direttamente sul costo del bene ammortizzabile al netto del contributo stesso; se, invece, il contributo è stato contabilizzato come ricavo anticipato da riscontare (risconto passivo), il contributo concorre a formare il reddito di impresa in stretta correlazione con il processo di ammortamento del bene cui il contributo è collegato, cioè in misura proporzionalmente corrispondente alle quote di ammortamento dedotte in ciascun esercizio
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 21958 depositata il 12 luglio 2022 – In tema di I.V.A., nel caso in cui l’Amministrazione finanziaria contesti, recuperando l’imposta non versata, la non imponibilità della cessione intracomunitaria di beni a titolo oneroso [nella specie per difetto del presupposto dell’introduzione dei beni ceduti nel territorio di altro Stato membro] […], grava sul cedente la prova dello stesso», a tal fine non essendo sufficiente che l’interessato abbia «richiesto ed ottenuto la conferma della validità del numero di identificazione attribuito [all’impresa estera] da altro Stato membro, trattandosi di adempimenti formali prescritti per agevolare il successivo controllo», essendo invece necessario che «verifichi, con la diligenza dell’operatore commerciale professionale, le caratteristiche di affidabilità della controparte, sotto un profilo sostanziale e non meramente formale, ponendo in essere un comportamento apprezzabile in termini di buona fede
il 17 Settembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, IVA, TUIR
In tema di I.V.A., nel caso in cui l’Amministrazione finanziaria contesti, recuperando l’imposta non versata, la non imponibilità della cessione intracomunitaria di beni a titolo oneroso [nella specie per difetto del presupposto dell’introduzione dei beni ceduti nel territorio di altro Stato membro] […], grava sul cedente la prova dello stesso», a tal fine non essendo sufficiente che l’interessato abbia «richiesto ed ottenuto la conferma della validità del numero di identificazione attribuito [all’impresa estera] da altro Stato membro, trattandosi di adempimenti formali prescritti per agevolare il successivo controllo», essendo invece necessario che «verifichi, con la diligenza dell’operatore commerciale professionale, le caratteristiche di affidabilità della controparte, sotto un profilo sostanziale e non meramente formale, ponendo in essere un comportamento apprezzabile in termini di buona fede
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