INPS – Circolare n. 25 del 29 gennaio 2024 Importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, dell’assegno di integrazione salariale del FIS, dell’assegno di integrazione salariale e dell’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito, dell’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito Cooperativo, dell’assegno di integrazione salariale del Fondo di solidarietà riscossione […]
Leggi tuttoImporti massimi dei trattamenti di integrazione salariale, dell’assegno di integrazione salariale del FIS, dell’assegno di integrazione salariale e dell’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito, dell’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito Cooperativo, dell’assegno di integrazione salariale del Fondo di solidarietà riscossione tributi erariali dei trattamenti di disoccupazione NASpI, DIS-COLL e ALAS, dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), dell’indennità di disoccupazione agricola e dell’assegno per le attività socialmente utili relativi all’anno 2024 – INPS – Circolare n. 25 del 29 gennaio 2024
il 31 Gennaio, 2024in lavorotags: CIRCOLARI LAVORO
Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della Legge 8 agosto 1995, n. 335 – Aliquote contributive su redditi e compensi per l’anno 2024 – INPS – Circolare n. 24 del 29 gennaio 2024
il 31 Gennaio, 2024in lavorotags: CIRCOLARI LAVORO
INPS – Circolare n. 24 del 29 gennaio 2024 Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della Legge 8 agosto 1995, n. 335 – Aliquote contributive su redditi e compensi per l’anno 2024 SOMMARIO: Con la presente circolare si comunicano le aliquote contributive, il valore minimale e il valore massimale del reddito o dei […]
Leggi tuttoImporto dei contributi dovuti per l’anno 2024 per i lavoratori domestici – INPS – Circolare n. 23 del 29 gennaio 2024
il 31 Gennaio, 2024in lavorotags: CIRCOLARI LAVORO
INPS – Circolare n. 23 del 29 gennaio 2024 Importo dei contributi dovuti per l’anno 2024 per i lavoratori domestici SOMMARIO: Con la presente circolare si comunicano gli importi dei contributi dovuti per l’anno 2024 per i lavoratori domestici a seguito della variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 1715 depositata il 16 gennaio 2024 – Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato, come modulato per effetto della L. n. 92 del 2012 e del D.Lgs. n. 23 del 2015, mancando dei presupposti di predeterminazione certa delle fattispecie di risoluzione e di una loro tutela adeguata, non è assistito da un regime di stabilità, sicché, per tutti quei diritti che non siano prescritti al momento di entrata in vigore della L. n. 92 del 2012, il termine di prescrizione decorre, a norma del combinato disposto degli art. 2948 c.c., n. 4, e art. 2935 c.c., dalla cessazione del rapporto di lavoro
il 31 Gennaio, 2024in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, lavoro
Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato, come modulato per effetto della L. n. 92 del 2012 e del D.Lgs. n. 23 del 2015, mancando dei presupposti di predeterminazione certa delle fattispecie di risoluzione e di una loro tutela adeguata, non è assistito da un regime di stabilità, sicché, per tutti quei diritti che non siano prescritti al momento di entrata in vigore della L. n. 92 del 2012, il termine di prescrizione decorre, a norma del combinato disposto degli art. 2948 c.c., n. 4, e art. 2935 c.c., dalla cessazione del rapporto di lavoro
Leggi tuttoIndennità sostitutiva per mancata consegna di indumenti da lavoro solo se previsto dalla legge
il 31 Gennaio, 2024in lavoro, NOTIZIEtags: lavoro
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 2261 depositata il 23 gennaio 2024, intervenendo in tema di corresponsione dell’indennità sostitutiva per la mancata fornitura dei capi di vestiario da utilizzare in servizio, nel confermare la decisione della Corte di appello ha precisato che in mancanza di una norma che ponga in capo al […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza n. 2261 depositata il 23 gennaio 2024 – La mancata consegna della divisa da lavoro non comporta l’erogazione dell’indennità sostitutiva ed al danno
il 31 Gennaio, 2024in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La mancata consegna della divisa da lavoro non comporta l’erogazione dell’indennità sostitutiva ed al danno
Leggi tuttoD.P.R. n. 177/2011 problematiche sui luoghi confinati e ambienti sospetti di inquinamento – ISPETTORATO NAZIONALE del LAVORO – Nota n. 694 del 24 gennaio 2024
il 30 Gennaio, 2024in lavorotags: CIRCOLARI LAVORO
ISPETTORATO NAZIONALE del LAVORO – Nota n. 694 del 24 gennaio 2024 D.P.R. n. 177/2011 problematiche sui luoghi confinati e ambienti sospetti di inquinamento Sono pervenute a questa Direzione generale, da parte degli Uffici territoriali, alcune richieste di chiarimento in ordine alle problematiche concernenti l’obbligatorietà della certificazione dei contratti ai sensi del Titolo VIII, capo […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 1336 depositata il 12 gennaio 2024 – Il lavoratore che impugni il licenziamento allegandone l’intimazione senza l’osservanza della forma scritta ha l’onere di provare, quale fatto costitutivo della domanda, che la risoluzione del rapporto è ascrivibile alla volontà datoriale, seppure manifestata con comportamenti concludenti, non essendo sufficiente la prova della mera cessazione dell’esecuzione della prestazione lavorativa; nell’ipotesi in cui il datore eccepisca che il rapporto si è risolto per le dimissioni del lavoratore e all’esito dell’istruttoria – da condurre anche tramite i poteri officiosi ex art. 421 c.p.c. – perduri l’incertezza probatoria, la domanda del lavoratore andrà respinta in applicazione della regola residuale desumibile dall’art. 2697 c.c.
il 30 Gennaio, 2024in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Il lavoratore che impugni il licenziamento allegandone l’intimazione senza l’osservanza della forma scritta ha l’onere di provare, quale fatto costitutivo della domanda, che la risoluzione del rapporto è ascrivibile alla volontà datoriale, seppure manifestata con comportamenti concludenti, non essendo sufficiente la prova della mera cessazione dell’esecuzione della prestazione lavorativa; nell’ipotesi in cui il datore eccepisca che il rapporto si è risolto per le dimissioni del lavoratore e all’esito dell’istruttoria – da condurre anche tramite i poteri officiosi ex art. 421 c.p.c. – perduri l’incertezza probatoria, la domanda del lavoratore andrà respinta in applicazione della regola residuale desumibile dall’art. 2697 c.c.
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