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Le circolari INPS sono atti interni e non possono modificare le condizioni della legge, per cui non essendo prevista dalla legge inerente il premio di natalità alcun requisito soggettivo tale requisito non può essere previsto dalle circolari

La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 10728 depositata il 22 aprile 2024, intervenendo in tema di premio di natalità e valenza delle circolari, ha ribadito il principio secondo cui "... le circolari amministrative dell'INPS sono atti normativi interni, che possono bensì tendere ad indirizzare ed a guidare in modo uniforme l'attività degli organi [...]

La nota di variazione IVA va emessa entro un anno dalla fattura salvo la nullità, annullamento, o mancato pagamento a causa di procedure concorsuali

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 8984 depositata il 4 aprile 2024, intervenendo in tema di emissione di note di variazione, ha ribadito che "... La variazione dell'imposta o dell’imponibile è disciplinata dall'art. 26 del DPR n.633/1972, che prevede la possibilità di rettificare la fatturazione o la registrazione delle operazioni limitatamente a [...]

Gli amministratori deleganti sono responsabili, nei casi di grave inerzia, per le operazioni illecite e distrattive compiute dall’amministratore delegato

La Corte di Cassazione, sezione I, con l'ordinanza n  10739 depositata il 22 aprile 2024, intervenendo in tema di procedure concorsuali sulla responsabilità degli amministratori non esecutivi, ha ribadito che "... L’amministratore delegante, pertanto, tutte le volte in cui abbia rilevato (o avrebbe dovuto diligentemente rilevare) l’insufficienza, l’incompletezza o l’inaffidabilità delle relazioni informative che gli [...]

La prescrizione quinquennale, di cui all’art. 2949, secondo comma, c.c., decorre dal momento in cui si verifica l’insufficienza del patrimonio sociale: momento che, non coincidendo necessariamente con il determinarsi dello stato di insolvenza, può essere anteriore o posteriore alla dichiarazione di fallimento

La Corte di Cassazione, sezione I, con l'ordinanza n. 8553 depositata il 29 marzo 2023, intervenendo in tema di prescrizione dell'azione di risarcimento nei confronti degli organi di una società fallita, ha riaffermato il principio di diritto secondo cui"... l'azione di responsabilità dei creditori sociali nei confronti degli amministratori di società ex art. 2394 c.c., [...]

La presunzione legale relativa, di cui all’art. 38 del dpr n. 600/73, comporta che il giudice tributario, una volta accertata l’effettività fattuale degli specifici elementi indicatori di capacità contributiva esposti dall’ufficio, non possa privarli del valore connesso

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 10075 depositata il 15 aprile 2024, intervenendo in tema di accertamento sintetico di cui all'art. 38 del Dpr n. 600/1973, ha ribadito che "... siffatta presunzione legale relativa comporta che il giudice tributario, una volta accertata l'effettività fattuale degli specifici elementi indicatori di capacità contributiva esposti dall'ufficio, [...]

Determinazione del compenso del legale nelle ipotesi in cui di assiste più parti nella stessa causa

La Corte di Cassazione, sezione III, con l'ordinanza n.10367 del 17 aprile 2024, intervenendo in tema di risarcimento danno a seguito si sinistro stradale ed in particolare sulla quantificazione del compenso del legale, ha statuito i seguenti principi di diritto secondo cui: "l'avvocato che assiste più parti aventi la medesima posizione processuale (attore, convenuto o terzo interventore) [...]

L’agevolazione del c.d. Ecobonus del d.l. n. 16/2013 non decade se viene omessa la comunicazione all’ENEA

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza n. 7657 depositata il 21 marzo 2024, intervenendo in tema di agevolazione per riqualificazione energetica degli immobili (Ecobonus, dl 63/2013, art. 16), ha statuito il principio secondo cui "... non possa desumersi una comminatoria di decadenza, per il mancato rispetto del termine di novanta giorni dalla fine dei lavori [...]

In caso di errori od omissioni nella dichiarazione dei redditi in danno del contribuente, la dichiarazione integrativa per la loro correzione deve essere presentata, ex art. 2, comma 8-bis, del d.P.R. n. 322 del 1998, non oltre il termine di presentazione della dichiarazione riguardante il periodo di imposta successivo, portando in compensazione il credito eventualmente risultante oppure può chiederne il rimborso entro il termine di quattro anni dal versamento

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 10415 depositata il 17 aprile 2024, intervenendo in tema eccedenze di versamenti, ha ribadito il principio secondo cui "... in caso di errori od omissioni nella dichiarazione dei redditi in danno del contribuente, la dichiarazione integrativa per la loro correzione deve essere presentata, ex art. 2, [...]

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