Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC) in collaborazione con la Fondazione Nazionale dei Commercialisti (FNC) hanno pubblicato il 5 agosto 2020 il documento di ricerca “Contributo a fondo perduto per i comuni in stato di emergenza” che interessa in particolare i contribuenti aventi il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi.
Si ricorda che in base al contenuto del comma 4 dell’articolo 25 del Decreto Legge n. 34 del 2020 statuisce che il contributo a fondo perduto spetta in assenza del requisito del calo del fatturato per i “soggetti che, a far data dall’insorgenza dell’evento calamitoso, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti dai predetti eventi i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza COVID-19”. In ogni caso, ferma la presenza degli altri requisiti dalla norma, compete un contributo a fondo perduto nella misura minima pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
La norma in commento e di natura derogatoria rispetto alle regole generali fissate dal decreto ai fini dell’erogazione dei fondi in parola, in quanto prevede condizioni più favorevoli per l’erogazione dei contributi in favore dei soggetti citati, in considerazione della pregressa situazione di difficoltà economica in cui gli stessi versavano a causa delle calamità intervenute nei territori in cui esercitavano la loro attività economica.
L’individuazione del comuni colpiti da eventi calamitosi (sismi, alluvioni o altri eventi naturali avversi) ancora in stato d’emergenza alla data di pubblicazione della dichiarazione dello stato di emergenza COVID-19 (31/01/2020). L’Agenzia delle Entrata ha reso disponibile tale elenco, non esaustivo, nelle istruzioni per compilare l’istanza per il riconoscimento del contributo. Per poter usufruire occorre, come chiarito dalla circolare n. 22/2020 dell’Agenzia delle Entrate, occorre verificare la simultanea sussistenza dei seguenti elementi:
- il domicilio fiscale o la sede operativa dell’istante sia collocato nel territorio di Comuni colpiti da un evento calamitoso per il quale sia stato dichiarato lo stato di emergenza (requisito territoriale);
- il suddetto stato di emergenza fosse ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza COVID-19 ovvero al 31 gennaio 2020 (requisito amministrativo);
- il domicilio fiscale o la sede operativa dell’istante fosse stabilito in tali luoghi, a far data dall’insorgenza dell’originario evento calamitoso (requisito temporale).
In particolare occorre quindi far riferimento ai provvedimenti dei commissari delegati che, oltre a indicare i criteri e le modalità attuative per far fronte alle emergenze, individuano anche i Comuni colpiti dagli eventi calamitosi in esame.
documento Contributo a fondo perduto per i comuni in stato di emergenza
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