ENPACL – Comunicato 02 settembre 2020
Dichiarazione 2020 differita al 30 novembre
Il Consiglio di Amministrazione dell’Ente, nella riunione del 1 settembre scorso, ha deliberato il differimento al 30 novembre 2020 del termine per l’invio della dichiarazione (già in scadenza il 16 settembre) nonché del pagamento della prima rata della contribuzione 2020, con riserva di assumere ogni ulteriore iniziativa utile a sostenere i Colleghi in difficoltà, ivi compreso diversi termini di versamento della contribuzione.
Pertanto, tutti i Consulenti del Lavoro iscritti sono tenuti entro il 30 novembre prossimo a:
– rendere tramite i ‘Servizi ENPACL on line’ la comunicazione obbligatoria del volume d’affari IVA e del reddito professionale 2019;
– effettuare il versamento di quanto dovuto per contribuzione soggettiva e integrativa, in unica soluzione o ratealmente, massimo sei rate mensili, in scadenza lunedì 30 novembre, giovedì 31 dicembre 2020; venerdì 29 gennaio, venerdì 26 febbraio, martedì 30 marzo e venerdì 30 aprile 2021.
La procedura on line verrà resa disponibile nelle prossime settimane, previo avviso.
Il differimento dei termini si è reso necessario in considerazione del fatto che le delibere assunte dall’Assemblea dei Delegati il 23 aprile 2020, con incisivi interventi di riduzione e dilazione dei contributi obbligatori 2020, non hanno ottenuto l’approvazione da parte dei Ministeri vigilanti.
Il Consiglio di Amministrazione rende noto che la ragione insuperabile del diniego risiede “nell’impatto negativo in termini di saldi di finanza pubblica” che sarebbe stato determinato dalle decisioni assunte dall’Assemblea: la corta visuale del bilancio pubblico, con la quale i Ministeri hanno esaminato le delibere, mal si concilia con l’orizzonte di lungo periodo che ha ispirato le decisioni assembleari, a tutela della sostenibilità del sistema previdenziale.
Sorprende, pertanto, che la copiosa documentazione inviata a sostegno dei provvedimenti non sia stata interpretata dal Ministero del Lavoro e da quello dell’Economia alla luce dell’anomalo contesto e delle oggettive difficoltà in cui si trovano i professionisti per la gravissima crisi, sia economica che finanziaria, generata e non ancora cessata per la situazione epidemiologica da COVID-19.
Il Consiglio di Amministrazione si dichiara dispiaciuto che non sia stata compresa la rilevanza dei provvedimenti, in termini sociali e previdenziali, nonché il sacrificio, in termini di adeguatezza, che la Categoria era pronta a sostenere pur di essere messa nelle condizioni di superare, con proprie risorse, questo momento di straordinaria difficoltà.
Al riguardo, il Presidente Visparelli, su mandato del Consiglio di Amministrazione, ha inviato una lettera al Ministro del Lavoro Sen. Catalfo e al Ministro dell’Economia On.le Gualtieri per manifestare il profondo disaccordo sulla mancata approvazione delle misure deliberate per venire in aiuto agli iscritti.
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