La connotazione dissuasiva è rappresentata anche dal risarcimento del danno non patrimoniale che deve essere riconosciuto alla vittima della discriminazione ed il danno deve essere liquidato in via equitativa, nei casi in cui venga in rilievo la lesione di diritti costituzionalmente garantiti provabile anche mediante ragionamenti presuntivi
La connotazione dissuasiva è rappresentata anche dal risarcimento del danno non patrimoniale che deve essere riconosciuto alla vittima della discriminazione ed il danno deve essere liquidato in via equitativa, nei casi in cui venga in rilievo la lesione di diritti costituzionalmente garantiti provabile anche mediante ragionamenti presuntivi.
La legittimazione degli azionisti di risparmio della società incorporata a contestare la congruità del rapporto di cambio, in funzione di una tutela risarcitoria, resta anche successivamente all’efficacia della fusione
La Corte di Cassazione, sezione I, con la sentenza n. 1635 depositata il 23 gennaio 2025, intervenendo in tema di tutela degli azionisti di risparmio, ha statuito il principio secondo cui "La legittimazione degli azionisti di risparmio della società incorporata a contestare la congruità del rapporto di cambio, in funzione di una tutela risarcitoria, resta anche successivamente all’efficacia della fusione. La legittimazione processuale del rappresentante comune degli azionisti di risparmio dell’incorporata non si trasferisce al suo omologo dell’incorporante per effetto dell’efficacia della fusione. Il rappresentante comune degli azionisti di risparmio non è organo sociale bensì corifeo dell'organizzazione di categoria, in posizione tendenzialmente contrapposta nei confronti della società alla luce delle esigenze di tutela degli azionisti "risparmiatori" rispetto agli azionisti "imprenditori" Per i giudici di legittimità il rappresentante comune degli azionisti di risparmio di una società [...]
Processo tributario: rilevabilità d’ufficio delle eccezioni
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 14733 depositata il 27 maggio 2021, intervenendo in tema rilevabilità d'ufficio delle eccezioni, ha ribadito che nel processo tributario vi sono due tipologie di eccezioni da cui scaturiscono effetti diversi che sono le eccezione in senso stretto ( proprio) oppure una eccezione in senso lato (o eccezione in senso improprio o mera difesa). Le eccezioni in senso stretto vanno fatta valere come specifica censura nel ricorso avverso il provvedimento di avviso di accertamento. Per gli Ermellini " nel processo tributario di appello, la nuova difesa del contribuente, ove non sia riconducibile all'originaria "causa petendi" e si fondi su fatti diversi da quelli dedotti in primo grado, che ampliano l'indagine giudiziaria ed allargano la materia del contendere, non integra un'eccezione, ma si traduce in un motivo aggiunto e, [...]
La comunione legale tra coniugi si differenzia da quella ordinaria in quanto costituisce una comunione senza quote, nella quale essi sono entrambi solidalmente titolari di un diritto avente ad oggetto tutti i beni che la compongono e rispetto alla quale non è ammessa la partecipazione di estranei
La Corte di Cassazione, sezione I, con l'ordinanza n. 2546 depositata il 3 febbraio 2025, intervenendo in tema di comunione legale tra coniugi ed accordo riportato nel verbale di separazione personale dei coniugi, ha ribadito il principio secondo cui "La comunione legale tra coniugi, in quanto finalizzata alla tutela della famiglia piuttosto che della proprietà individuale, si differenzia da quella ordinaria in quanto costituisce una comunione senza quote, nella quale essi sono entrambi solidalmente titolari di un diritto avente ad oggetto tutti i beni che la compongono e rispetto alla quale non è ammessa la partecipazione di estranei, sicché, fintantoché è in essere, permane il diritto del coniuge a non entrare in rapporti di comunione con soggetti ad essa estranei, mentre una volta sciolta per una delle cause di cui all’art. 191 c.c., venendo meno [...]
FAQ: Modalità di trasmissione, registrazioni delle fatture elettroniche e competenza economica
Di seguito le FAQ pubblicate dall'Agenzia delle entrate inerente alle modalità di trasmissione delle fatture elettroniche Faq del 13 febbraio 2025 - Regime del registrato e imputazione dei ricavi. Fatture elettroniche emesse a cavallo d’anno dai contribuenti in regime di contabilità semplificata con opzione per il comma 5 dell’articolo 18 del Dpr 600/73. Per esempio: fattura redatta in data 29 dicembre 2023 ma inviata allo Sdi l’8 gennaio 2024. Si chiede conferma della corretta imputazione del ricavo ai fini dei redditi, che può essere a scelta del contribuente nel 2023 o 2024, alla luce del fatto che, in questi casi, la registrazione del documento potrà avvenire indifferentemente nel 2023 oppure nel 2024. L'articolo 18, comma 5, del d.P.R. n. 600 del 1973 prevede che «Previa opzione, vincolante per almeno un triennio, i contribuenti possono tenere [...]
La disciplina della concorrenza sleale è applicabile a prescindere dai canali di vendita
La Corte di Cassazione, sezione I, con l'ordinanza n. 626 depositata il 10 gennaio 2025, intervenendo in tema di concorrenza sleale verticale ed applicabilità ai negozi online, ha statuito i seguenti principi secondo cui " La comunanza di clientela, quale presupposto della concorrenza sleale, non dipende dall’identità soggettiva degli acquirenti, bensì dalla possibilità di soddisfare lo stesso bisogno di mercato attraverso prodotti analoghi, anche se distribuiti su canali differenti. L’illecito concorrenziale, ex articolo 2598 del Codice Civile, non richiede la prova di un pregiudizio economico attuale: è sufficiente dimostrarne la potenzialità lesiva o il rischio di un danno futuro. " Per gli Ermellini «Una differenziazione dei mercati basata sulla rigida diversificazione dei sistemi di commercializzazione appara priva di ragionevole fondamento giustificativo anche in quanto trascura di considerare la naturale osmosi esistente tra le forme attraverso cui si [...]
La presunzione giurisdizionale dell’attribuzione ai soci degli utili extracontabili nelle società a ristretta base sociale
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, anche dopo l'introduzione del comma 5-bis dell'art. 7 del codice di procedura tributaria (d.lgs. n. 546 del 1992) ha continuato a ritenere applicabile la presunzione di attribuzione ai soci degli utili extracontabili. La Suprema Corte (Cass., sez. V, ordinanza n. 2464 del 2025) ha continuato a dare seguito all'orientamento maggioritario di legittimità secondo cui "...premesso che l'accertamento a carico della società in ordine ai ricavi non contabilizzati (nella specie, la definitività della pretesa tributaria nei confronti della società partecipata deriva dalla mancata impugnazione degli avvisi emessi nei confronti di quest'ultima da parte della stessa) è il presupposto necessario per l'accertamento a carico dei soci in ordine ai dividendi giacché, in mancanza, non sussiste la prova dello stesso fatto costitutivo della pretesa tributaria (Cass., Sez. 5, 26 novembre 2014, n. [...]
Legittimo il licenziamento per abusivo accesso ai conti correnti di varie persone tramite il programma informatico aziendale senza ragioni di servizio in quanto tale comportamento configura una grave violazione dell’obbligo di fedeltà e riservatezza
Legittimo il licenziamento per abusivo accesso ai conti correnti di varie persone tramite il programma informatico aziendale senza ragioni di servizio in quanto tale comportamento configura una grave violazione dell'obbligo di fedeltà e riservatezza