News – Blog

News – Blog2024-08-24T05:25:29+02:00

sezione dedicata alle notizie - missione dello studio e del blog

Il direttore dei lavori non può esimersi dal verificare costantemente la qualità dell’opera e deve intervenire per correggere eventuali difformità essendo onerato dell’obbligo di vigilanza e di partecipazione al controllo dell’esecuzione

Il direttore dei lavori non può esimersi dal verificare costantemente la qualità dell'opera e deve intervenire per correggere eventuali difformità essendo onerato dell'obbligo di vigilanza e di partecipazione al controllo dell’esecuzione.

Il professionista non è responsabile dello sterss del cliente in quanto la prevedibilità, alla quale fa riferimento l’art. 1225 c.c. per limitare il danno da responsabilità contrattuale, se non dipeso da dolo del debitore, costituisce un limite giuridico alla misura del risarcimento pretendibile

La prevedibilità, alla quale fa riferimento l'art. 1225 c.c. per limitare il danno da responsabilità contrattuale, se non dipeso da dolo del debitore, costituisce un limite giuridico alla misura del risarcimento pretendibile

Il disabile ha diritto allo smat working e la società deve apportare un ragionevole accomodamento organizzativo che, senza comportare oneri finanziari sproporzionati, deve essere idoneo a contemperare, in nome dei principi di solidarietà sociale, buona fede e correttezza, l’interesse del disabile al mantenimento di un lavoro confacente alla sua condizione psico-fisica con quello del datore a garantirsi una prestazione utile all’impresa

Il disabile ha diritto allo smat working e la società deve apportare un ragionevole accomodamento organizzativo che, senza comportare oneri finanziari sproporzionati, deve essere idoneo a contemperare, in nome dei principi di solidarietà sociale, buona fede e correttezza, l'interesse del disabile al mantenimento di un lavoro confacente alla sua condizione psico-fisica con quello del datore a garantirsi una prestazione utile all'impresa

La valutazione delle aziende in crisi: documento pubblicato dall’OIV contente le linee guida per gli operatori

L'OIV (organismo indipendente di valutazione) ha pubblicato la discussion paper n. 1/2025 dal titolo “La valutazione delle aziende in crisi” con cui ha fornito alcune linee guida generali. Nel documento, rivolto agli esperti che hanno dimestichezza con i principi di valutazione nazionali,  non sono forniti nuovi principi di valutazione, ma alcune linee guida ispirate alle best practice adottate dagli Esperti in materia. La necessità di tale guida nasce dalla circostanza che il tema della valutazione delle aziende in crisi non è trattato nella sua complessità né dai Principi Italiani di valutazione (PIV) né gli International Valuation Standards (IVS)   Nel documento è previsto che che l’esperto: - abbia già dimestichezza con i principi di valutazione nazionali (PIV); - rispetti il Code of Ethics dell’IVSC o, per l’esperto professionista, le norme deontologiche applicabili, quali, per esempio, il Codice deontologico della Professione per gli [...]

Inutilizzabili gli screenshot eseguiti sul telefono dell’indagato dalla polizia giudiziaria, anche con il consenso dello stesso senza un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria

La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 1269 depositata il 13 gennaio 2025, intervenendo in tema di utilizzabilità della messaggistica contenuto nel telefono cellulare, ha ribadito il principio secondo cui "la messaggistica archiviata nei telefoni cellulari non può più essere considerata alla stregua di un mero documento, liberamente acquisibile senza la garanzia costituzionale prevista dall'art. 15 Cast., ma richiede l'assoggettamento alla disciplina dell'art. 254 cod. proc. pen. che impone la necessità di un provvedimento dell'autorità giudiziaria, necessariamente motivato al fine di giustificare il sacrificio della segretezza della corrispondenza, senza la possibilità di accesso diretto da parte della Polizia Giudiziaria, che ha solo il potere di acquisire materialmente il dispositivo elettronico ma senza accesso diretto al suo contenuto, analogamente a quanto previsto per l'invio della corrispondenza postale dall'art. 254, comma 2, cod.proc. pen., [...]

Le spese per l’assistenza di disabili sono deducibili anche senza qualifica professionale della badante

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 449 depositata il 9 gennaio 2025, intervenendo in tema di trattamento fiscale delle spese sostenute per l'assistenza specifica, ha statuito il seguente principio di diritto secondo cui "le spese deducibili ai sensi dell'art. 10, comma 1, b), t.u.i.r. perché sostenute dal contribuente per l'assistenza specifica di persona afflitta da grave e permanente invalidità o menomazione, rilevante ai sensi dell'articolo 3 della legge 05/02/1992, n. 104, sono le spese necessarie all'assistenza di detto beneficiario perché specificamente dirette a tal fine, senza che a delimitare la deducibilità e il regime di favore previsto dalla norma sia la natura specialistica della assistenza ovvero la particolare qualificazione professionale del soggetto che presta l'assistenza" La vicenda ha riguardato un contribuente a cui l'Agenzia delle entrate notificava una comunicazione preventiva con cui [...]

Il mancato perfezionamento del deposito di un atto giudiziario nel processo telematico non giustifica automaticamente la rimessione in termini, in quanto è necessario dimostrare sia l’esistenza di un impedimento non imputabile, sia un’immediata attivazione per superarlo

Il mancato perfezionamento del deposito di un atto giudiziario nel processo telematico non giustifica automaticamente la rimessione in termini, in quanto è necessario dimostrare sia l'esistenza di un impedimento non imputabile, sia un'immediata attivazione per superarlo

L’esenzione dall’IMU per gli immobili degli enti pubblici è subordinata allo svolgimento di attività istituzionale in via “diretta ed immediata”

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 118 depositata il 4 gennaio 2025, intervenendo in tema di esenzione IMU degli immobili degli Enti pubblici, ha ribadito il principio secondo cui " l'art. 7, 1° co., lett. a) cit. prevede in effetti l'esenzione da Ici degli immobili posseduti (tra gli altri) dallo Stato, ma solo se essi siano «destinati esclusivamente ai compiti istituzionali», e quest'ultima destinazione presuppone non qualsivoglia impiego dell'immobile per finalità latamente ed anche indirettamente riconducibili all'oggetto istituzionale ed alla funzione o servizio pubblico dell'ente possessore, bensì la sua utilizzazione «diretta» ed «immediata» per l'assolvimento della finalità d'istituto, tale non potendosi considerare l'affidamento o la concessione del bene al godimento personale e privato di terzi a fronte del pagamento di un canone (cfr. Cass. 15025/2015; 30731/2011; 20850/2010, 14094/2010, 20577/2005 ed altre); questa [...]

Torna in cima