La Corte di Cassazione con la sentenza n. 18837 depositata l’ 11 settembre 2020 è intervenuta in tema di rimborso IVA ha affermato che è legittimo “il parziale diniego del rimborso del credito IVA vantato dalla società in concordato, non in forza di una erronea qualificazione del credito di rivalsa IVA dei creditori concorsuali (professionisti) emittenti le fatture (parzialmente soddisfatto in sede concorsuale), bensì a causa della potenziale emissione, da parte dei creditori emittenti parzialmente insoddisfatti, di note di variazione (rettifica) in relazione alle fatture emesse, evento riguardo al quale non rileva il rango o la natura del credito di rivalsa IVA, bensì la misura del pagamento ricevuto dal prestatore emittente”
La vicenda ha riguardato una società per azione in concordato preventivo a cui era stata parzialmente rigettata l’istanza di rimborso di un credito IVA formatosi in forza di fatture di acquisto di professionisti, il cui credito di rivalsa era stato soddisfatto in ambito concordatario in misura falcidiata. L’Ufficio ha riconosciuto il credito IVA in proporzione di quanto la procedura concorsuale aveva riversato a titolo di rivalsa ai propri fornitori e ha paventato un salto di imposta nel caso in cui i creditori emittenti avessero emesso note di variazione per l’imposta non soddisfatta dal committente. Avverso tale parziale riconoscimento del rimborso IVA la società proponeva ricorso innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale. I giudici di prime cure ha rigettato il ricorso. La contribuente avverso la decisione della CTP proponeva ricorso alla Commissione Tributaria Regionale. I giudici di appello non accolgono le doglianze ritenendo che il rimborso integrale del credito avrebbe comportato un danno erariale. Avverso la sentenza della CTR la società proponeva ricorso in cassazione fondato su sette motivi.
Gli Ermellini rigettano il ricorso. I giudici di legittimità hanno evidenziato che “laddove si consentisse alla procedura concorsuale di portare integralmente in detrazione l’IVA non assolta in sede di rivalsa, incrementando così il credito IVA endoconcorsuale e distribuendone il ricavato tra i creditori con un riparto successivo e, al contempo, si consentisse successivamente al creditore concorsuale, insoddisfatto per la quota di rivalsa IVA, di emettere la nota di rettifica, l’Erario si troverebbe a rimborsare al cessionario, per le ragioni già evidenziate, un credito che dovrebbe riconoscere, in caso di emissione delle note di rettifica, anche al creditore emittente.”
Possono essere interessanti anche le seguenti pubblicazioni:
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 26 febbraio 2021, n. 5418 - Una fattispecie deve ritenersi di natura tributaria, indipendentemente dalla qualificazione offerta dal legislatore, laddove si riscontrino tre indefettibili requisiti: la disciplina legale…
- Corte di Cassazione sentenza n. 18837 depositata l' 11 settembre 2020 - Rimborso IVA, nelle procedure di concordato preventivo, decurtato dell’importo falcidiato
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 02 luglio 2020, n. 13467 - Nel caso in cui, in materia di concordato preventivo, l'imprenditore concordante o suoi aventi causa chiedano il rimborso di un credito IVA formatosi durante lo svolgimento della procedura…
- CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 19 maggio 2020, n. 9194 - Infortunio "in itinere" causato da un sinistro stradale e decurtazione dell'importo risarcitorio relativo alla capitalizzazione del danno biologico indennizzato dall'INAIL
- CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 27 dicembre 2019, n. 34556 - Revoca della pensione di anzianità o decurtazione del relativo importo - Risarcimento del danno provocato
- Procedura concorsuale all'estero - rimborso IVA - esonero da garanzia di cui all'articolo 74-bis, comma 3, del d.P.R. n. 633 del 1972 - Risposta 09 giugno 2021, n. 395 dell'Agenzia delle Entrate
RICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Sanzioni amministrative tributarie in materia di I
La sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado delle Marche, s…
- Ricade sul correntista l’onere della prova d
La Corte di Cassazione, sezione I, con l’ordinanza n. 5369 depositata il 2…
- Riduzione dei termini di accertamento per le impre
La risposta n. 69 del 12 marzo 2024 dell’Agenzia delle Entrate sulla riduz…
- Il reddito di locazione va dichiarato dal propriet
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 5000 depositata…
- E’ onere del cliente provare che il compenso
La Corte di Cassazione, sezione II, con l’ordinanza n. 3792 depositata il…