In tema di imposte sui redditi, l’accertamento induttivo di maggiori ricavi derivanti da un’attività di impresa non comporta l’automatico e forfettario riconoscimento degli elementi negativi del reddito, incombendo sul contribuente l’onere di provare la certezza dei costi e la loro inerenza all’attività
Leggi tuttoCorte Cassazione sentenza n. 17365 depositata il 19 agosto 2020 – In tema di imposte sui redditi, l’accertamento induttivo di maggiori ricavi derivanti da un’attività di impresa non comporta l’automatico e forfettario riconoscimento degli elementi negativi del reddito, incombendo sul contribuente l’onere di provare la certezza dei costi e la loro inerenza all’attività
il 23 Agosto, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
Corte di Cassazione ordinanza n. 17054 depositata il 13 agosto 2020 – I beni prodotti da un’impresa che opera in ambito edilizio, ai fini della loro iscrizione tra le rimanenze, infatti, sono soggetti alla disciplina dettata dall’art. 2426, primo comma, n. 9 cod. civ., il quale stabilisce che la valutazione di detti beni deve essere indicata in base al costo storico, dato dal reale prezzo di acquisto o dalle spese sostenute per la loro realizzazione, ovvero al valore di presunto realizzo, in base all’andamento del mercato di riferimento al momento dell’iscrizione, qualora inferiore al costo storico
il 19 Agosto, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, TUIR
I beni prodotti da un’impresa che opera in ambito edilizio, ai fini della loro iscrizione tra le rimanenze, infatti, sono soggetti alla disciplina dettata dall’art. 2426, primo comma, n. 9 cod. civ., il quale stabilisce che la valutazione di detti beni deve essere indicata in base al costo storico, dato dal reale prezzo di acquisto o dalle spese sostenute per la loro realizzazione, ovvero al valore di presunto realizzo, in base all’andamento del mercato di riferimento al momento dell’iscrizione, qualora inferiore al costo storico
Leggi tuttoCommissione Tributaria Regionale per la Calabria, sezione n. 2, sentenza n. 835 depositata il 5 marzo 2020 – L’accertamento fondato sulle risultanze delle movimentazioni bancarie è illegittimo soltanto nel caso in cui dette movimentazioni siano state acquisite in materiale mancanza dell’autorizzazione, e sempre che tale mancanza abbia prodotto un concreto pregiudizio per il contribuente
il 14 Agosto, 2020in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: accertamento, COMMISSIONI TRIBUTARIE
L’accertamento fondato sulle risultanze delle movimentazioni bancarie è illegittimo soltanto nel caso in cui dette movimentazioni siano state acquisite in materiale mancanza dell’autorizzazione, e sempre che tale mancanza abbia prodotto un concreto pregiudizio per il contribuente
Leggi tuttoCommissione Tributaria Regionale per il Lazio, sezione n. 2, sentenza n. 1272 depositata il 10 marzo 2020 – Ai fini dell’accertamento sintetico ex art. 38, comma 4, del D.P.R. n. 600/1973, l’effettiva capacità contributiva del contribuente va valutata non solo sulla base della mera proprietà o provenienza dei beni ma tenendo in considerazione anche la necessaria attitudine al sostenimento di spese congrue per la loro manutenzione
il 14 Agosto, 2020in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: accertamento, COMMISSIONI TRIBUTARIE
Ai fini dell’accertamento sintetico ex art. 38, comma 4, del D.P.R. n. 600/1973, l’effettiva capacità contributiva del contribuente va valutata non solo sulla base della mera proprietà o provenienza dei beni ma tenendo in considerazione anche la necessaria attitudine al sostenimento di spese congrue per la loro manutenzione
Leggi tuttoCommissione Tributaria Regionale per il Lazio, sezione n. 5, sentenza n. 1289 depositata il 9 aprile 2020 – Il contribuente in sede contenziosa può sempre opporsi alla maggiore pretesa tributaria dell’Amministrazione finanziaria, allegando errori, di fatto o di diritto, commessi nella redazione della dichiarazione dei redditi, indipendentemente dal termine di cui all’art. 2, comma 8 bis, D.P.R. n. 322, del 22 luglio 1998
il 14 Agosto, 2020in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: accertamento, COMMISSIONI TRIBUTARIE
Il contribuente in sede contenziosa può sempre opporsi alla maggiore pretesa tributaria dell’Amministrazione finanziaria, allegando errori, di fatto o di diritto, commessi nella redazione della dichiarazione dei redditi, indipendentemente dal termine di cui all’art. 2, comma 8 bis, D.P.R. n. 322, del 22 luglio 1998
Leggi tuttoCommissione Tributaria Regionale per la Toscana, sezione n. 4, sentenza n. 333 depositata il 7 maggio 2020 – La delega ex art. 42 del D.P.R. 600/73 ha natura di delega di firma e non di funzioni, poiché realizza un mero decentramento burocratico senza rilevanza esterna
il 13 Agosto, 2020in COMMISSIONI TRIBUTARIEtags: accertamento, COMMISSIONI TRIBUTARIE
La delega ex art. 42 del D.P.R. 600/73 ha natura di delega di firma e non di funzioni, poiché realizza un mero decentramento burocratico senza rilevanza esterna
Leggi tuttoCommissione Tributaria Regionale per la Toscana, sezione n. 5, sentenza n. 190 depositata il 14 maggio 2020 – Gli introiti derivanti da operazioni di compravendita dei soci di una società di intermediazione immobiliare non sono assimilabili ai redditi d’impresa ove non abbiano carattere di abitualità
il 13 Agosto, 2020in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: accertamento, COMMISSIONI TRIBUTARIE, TUIR
Gli introiti derivanti da operazioni di compravendita dei soci di una società di intermediazione immobiliare non sono assimilabili ai redditi d’impresa ove non abbiano carattere di abitualità
Leggi tuttoCommissione Tributaria Regionale per l’Abruzzo, sezione staccata di Pescara, sentenza n. 216 depositata il 18 maggio 2020 – Nella ipotesi di fatture che l’Amministrazione ritenga relative ad operazioni inesistenti, non spetta al contribuente provare che l’operazione è effettiva, ma spetta all’Ufficio, che adduce la falsità del documento, dimostrare che l’operazione commerciale, oggetto della fattura, in realtà non è mai stata posta in essere. Tale prova può consistere anche in elementi indiziari allegati dall’Amministrazione finanziaria, che considerati nel loro complesso, assurgono a presunzioni semplici aventi i requisiti di precisione, rilevanza e concordanza
il 13 Agosto, 2020in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: accertamento, COMMISSIONI TRIBUTARIE
Nella ipotesi di fatture che l’Amministrazione ritenga relative ad operazioni inesistenti, non spetta al contribuente provare che l’operazione è effettiva, ma spetta all’Ufficio, che adduce la falsità del documento, dimostrare che l’operazione commerciale, oggetto della fattura, in realtà non è mai stata posta in essere. Tale prova può consistere anche in elementi indiziari allegati dall’Amministrazione finanziaria, che considerati nel loro complesso, assurgono a presunzioni semplici aventi i requisiti di precisione, rilevanza e concordanza
Leggi tuttoRICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Non è configurabile l’aggravante del reato d
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 17140 depositata il 2…
- Il giudice non può integrare il decreto di sequest
Il giudice non può integrare il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla…
- Nell’eccezione di prescrizione, in materia t
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 6289 deposi…
- Processo tributario: L’Agenzia delle entrate Risco
L’Agenzia delle entrate Riscossione può essere difesa da avvocati di libero foro…
- Il reato di bancarotta fraudolente documentale per
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 16414 depositata il 1…