In tema di accertamento dei redditi con metodo sintetico, gli indici presuntivi di cui al d.m. 10 settembre 1992 possono ritenersi superati soltanto se il contribuente dimostra che per lo specifico bene o servizio «sopporta» solo in parte le spese, dovendosi attribuire valenza, atteso il pregnante significato del verbo «sopportare», non alla situazione formale del pagamento, bensì all’emergere della prova concreta («se il contribuente dimostra») della «sopportazione» da parte di terzi delle spese in questione, dimostrando la provenienza delle somme utilizzate per il pagamento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 gennaio 2022, n. 2631 – In tema di accertamento dei redditi con metodo sintetico, gli indici presuntivi di cui al d.m. 10 settembre 1992 possono ritenersi superati soltanto se il contribuente dimostra che per lo specifico bene o servizio «sopporta» solo in parte le spese, dovendosi attribuire valenza, atteso il pregnante significato del verbo «sopportare», non alla situazione formale del pagamento, bensì all’emergere della prova concreta («se il contribuente dimostra») della «sopportazione» da parte di terzi delle spese in questione, dimostrando la provenienza delle somme utilizzate per il pagamento
il 9 Febbraio, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 febbraio 2022, n. 2953 – Il legale rappresentante dell’associazione non riconosciuta è chiamato a rispondere solidalmente tanto per le sanzioni pecuniarie quanto per il tributo non corrisposto, in forza del ruolo rivestito di direzione della gestione associativa nel periodo di relativa investitura
il 9 Febbraio, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
Il legale rappresentante dell’associazione non riconosciuta è chiamato a rispondere solidalmente tanto per le sanzioni pecuniarie quanto per il tributo non corrisposto, in forza del ruolo rivestito di direzione della gestione associativa nel periodo di relativa investitura
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 febbraio 2022, n. 3307 – In tema di accertamento delle imposte sui redditi, nel caso di società di capitali a ristretta base azionaria, in caso di accertamento di utili non contabilizzati, opera la presunzione di attribuzione ai soci degli utili stessi, salva la prova contraria e la dimostrazione che i maggiori ricavi sono stati accantonati o reinvestiti. Nel caso che la presunzione di distribuzione degli utili occulti non sia superata, la quota attribuita al socio non può essere considerata al netto delle imposte che la società è tenuta a pagare in quanto, trattandosi di ricavi extracontabili, nessun pagamento di imposte è ipotizzabile in tal caso
il 8 Febbraio, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
In tema di accertamento delle imposte sui redditi, nel caso di società di capitali a ristretta base azionaria, in caso di accertamento di utili non contabilizzati, opera la presunzione di attribuzione
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 febbraio 2022, n. 3345 – In tema di accertamenti bancari, gli artt. 32, commi 1, n. 1, e 7, del D.P.R. 29 settembre 1973 n. 600 (in materia di imposte dirette) e 51, comma 2, nn. 2 e 7, del D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633 (in materia di IVA) trovano applicazione unicamente ai conti intestati o cointestati al contribuente, e non con riguardo a conti bancari intestati esclusivamente a persone diverse, ancorché legate al contribuente da vincoli familiari o commerciali, salvo che l’ufficio opponga e poi provi in sede giudiziale che l’intestazione a terzi è fittizia o comunque è superata, in relazione alle circostanze del caso concreto, dalla sostanziale imputabilità al contribuente medesimo delle posizioni creditorie e debitorie annotate sui conti
il 8 Febbraio, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
In tema di accertamenti bancari, gli artt. 32, commi 1, n. 1, e 7, del D.P.R. 29 settembre 1973 n. 600 (in materia di imposte dirette) e 51, comma 2, nn. 2 e 7, del D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633 (in materia di IVA) trovano applicazione unicamente ai conti intestati o cointestati al contribuente, e non con riguardo a conti bancari intestati esclusivamente a persone diverse, ancorché legate al contribuente da vincoli familiari o commerciali, salvo che l’ufficio opponga e poi provi in sede giudiziale che l’intestazione a terzi è fittizia o comunque è superata, in relazione alle circostanze del caso concreto, dalla sostanziale imputabilità al contribuente medesimo delle posizioni creditorie e debitorie annotate sui conti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 febbraio 2022, n. 3004 – In materia di garanzie del contribuente sottoposto a verifica fiscale, le ragioni di urgenza che, ove sussistenti e provate dall’amministrazione finanziaria, consentono l’inosservanza del termine dilatorio di cui all’art. 12, I. n. 212 del 2000, debbono consistere in elementi di fatto che esulino dalla sfera dell’ente impositore e fuoriescano dalla sua diretta conoscibilità, sicché non possono in alcun modo consistere nella imminente scadenza del termine decadenziale dell’azione accertativa
il 7 Febbraio, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
In materia di garanzie del contribuente sottoposto a verifica fiscale, le ragioni di urgenza che, ove sussistenti e provate dall’amministrazione finanziaria, consentono l’inosservanza del termine dilatorio di cui all’art. 12, I. n. 212 del 2000, debbono consistere in elementi di fatto che esulino dalla sfera dell’ente impositore e fuoriescano dalla sua diretta conoscibilità, sicché non possono in alcun modo consistere nella imminente scadenza del termine decadenziale dell’azione accertativa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 31 gennaio 2022, n. 2905 – Nell’accertamento dei redditi con metodo sintetico, la disponibilità di beni-indice integra una presunzione legale di capacità contributiva, gravando il contribuente di provare la fonte non reddituale delle somme giustificative; la sintesi reddituale e la prova contraria devono essere esercitate in concreto, anche riguardo a qualificati vincoli familiari e rapporti societari
il 4 Febbraio, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
Nell’accertamento dei redditi con metodo sintetico, la disponibilità di beni-indice integra una presunzione legale di capacità contributiva, gravando il contribuente di provare la fonte non reddituale delle somme giustificative; la sintesi reddituale e la prova contraria devono essere esercitate in concreto, anche riguardo a qualificati vincoli familiari e rapporti societari
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 febbraio 2022, n. 2941 – Versamenti e prelevamenti non giustificati sui conti correnti intestati al coniuge ed ai figli
il 4 Febbraio, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 febbraio 2022, n. 2941 Tributi – Accertamento – Conti correnti intestati al coniuge ed ai figli – Versamenti e prelevamenti non giustificati – Attribuzione all’attività del contribuente – Presunzione legale – Onere di prova contraria Fatti di causa Sulla base del processo verbale di constatazione redatto in data 20 […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 gennaio 2022, n. 2734 – In tema di accertamento sintetico, l’omesso invio del questionario di cui all’art. 32 del d.P.R. n. 600 del 1973 al fine di acquisire dati, notizie e chiarimenti, non invalida l’atto impositivo, trattandosi di una facoltà discrezionale dell’Amministrazione finanziaria, avente lo scopo di assicurare un dialogo tra fisco e contribuente per evitare l’instaurazione di un contenzioso giudiziari
il 1 Febbraio, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito, processo tributario
In tema di accertamento sintetico, l’omesso invio del questionario di cui all’art. 32 del d.P.R. n. 600 del 1973 al fine di acquisire dati, notizie e chiarimenti, non invalida l’atto impositivo, trattandosi di una facoltà discrezionale dell’Amministrazione finanziaria, avente lo scopo di assicurare un dialogo tra fisco e contribuente per evitare l’instaurazione di un contenzioso giudiziari
Leggi tuttoRICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Prospetto informativo disabili: scadenza, computo
Tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, che impiegano almeno 15 dipendent…
- Superbonus, ecobonus e sismabonus: proroga, visto
Proroga super bonus, sisma bonus, efficienza energetica, fotovoltaico e colonnin…
- Contratti a tempo determinato: nuove clausole dete
Con la conversione del D.L. n. 73 del 25 maggio 2021 dalla legge 106 del 23 lu…
- Legittimo affidamento e disapplicazione delle sanz
Legittimo affidamento e disapplicazione delle sanzioni: presupposti – Corte di C…
- Contributo perequativo: l’Agenzia delle Entr
Con il Provvedimento n. 227357 del 4 settembre 2021 l’Agenzia delle Entrat…