Natura previdenziale dei versamenti effettuati dal datore di lavoro alla previdenza integrativa o complementare, affermandone il carattere previdenziale, fin dalla istituzione dei relativi fondi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 marzo 2022, n. 8780 – Natura previdenziale dei versamenti effettuati dal datore di lavoro alla previdenza integrativa o complementare, affermandone il carattere previdenziale, fin dalla istituzione dei relativi fondi
il 22 Marzo, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 marzo 2022, n. 8788 – L’importo della retribuzione da assumere come base di calcolo dei contributi previdenziali non può essere inferiore all’importo di quella che ai lavoratori di un determinato settore sarebbe dovuta in applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali più rappresentative su base nazionale ai sensi dall’art. 1 del d.l. n. 338 del 1989
il 22 Marzo, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, DIRITTO PROCESSUALE
L’importo della retribuzione da assumere come base di calcolo dei contributi previdenziali non può essere inferiore all’importo di quella che ai lavoratori di un determinato settore sarebbe dovuta in applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali più rappresentative su base nazionale ai sensi dall’art. 1 del d.l. n. 338 del 1989
Leggi tuttoINPS – Messaggio 16 marzo 2022, n. 1216 – Presentazione delle domande per l’esonero contributivo di cui all’articolo 70 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106
il 21 Marzo, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: CIRCOLARI LAVORO, CONTRIBUTI PREV
INPS – Messaggio 16 marzo 2022, n. 1216 Presentazione delle domande per l’esonero contributivo di cui all’articolo 70 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106. Indicazioni operative e istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti Premessa Con la circolare n. 156 del 21 ottobre 2021 […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 marzo 2022, n. 8571 – Il credito vantato dall’INPS nei confronti del datore di lavoro, relativo al rimborso delle somme erogate al lavoratore a titolo d’indennità e di contribuzione figurativa, afferenti al regime della cd. mobilità lunga, va ascritto all’ampia categoria dei contributi previdenziali, e soggiace quindi al termine di prescrizione quinquennale
il 18 Marzo, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI
Il credito vantato dall’INPS nei confronti del datore di lavoro, relativo al rimborso delle somme erogate al lavoratore a titolo d’indennità e di contribuzione figurativa, afferenti al regime della cd. mobilità lunga, va ascritto all’ampia categoria dei contributi previdenziali, e soggiace quindi al termine di prescrizione quinquennale
Leggi tuttoTRIBUNALE DI ROMA – Sentenza 11 marzo 2022, n. 66 – La mancata presentazione delle denunce indicate non ha determinato omissione contributiva, avendo (…) versato nei mesi i contributi dovuti ed inoltre la mancata presentazione delle denunce mensili (che costituisce omissione meramente formale) non può dar luogo al recupero delle agevolazioni perché non rappresenta irregolarità ex art. 3 D.M. 31.1.15, relativo ai “pagamenti dovuti dall’impresa”
il 17 Marzo, 2022in TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: CONTRIBUTI PREV, DURC
La mancata presentazione delle denunce indicate non ha determinato omissione contributiva, avendo (…) versato nei mesi i contributi dovuti ed inoltre la mancata presentazione delle denunce mensili (che costituisce omissione meramente formale) non può dar luogo al recupero delle agevolazioni perché non rappresenta irregolarità ex art. 3 D.M. 31.1.15, relativo ai “pagamenti dovuti dall’impresa”
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 marzo 2022, n. 7388 – Collaborazione in favore di associazioni dilettantistiche e presupposto per l’esenzione contributiva
il 11 Marzo, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 marzo 2022, n. 7388 Opposizione cartella di pagamento – Omissioni contributive – Collaborazione in favore di associazioni dilettantistiche – Presupposto per l’esenzione contributiva – Applicabilità dell’art. 67, comma 1°, lett. m), TUIR Rilevato in fatto che, con sentenza depositata il 23.3.2018, la Corte d’appello di Venezia, in parziale riforma […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 febbraio 2022, n. 6506 – Il riconoscimento dei benefici contributivi previsti dall’art. 8, commi 2 e 4, della l. n. 223 del 1991, in favore delle imprese che assumono personale licenziato a seguito di procedura di mobilità ex artt. 4 e 24 della stessa legge, presuppone che sia accertato che la situazione di esubero sia effettivamente sussistente e che l’assunzione di detto personale da parte di una nuova impresa risponda a reali esigenze economiche e non concreti condotte elusive finalizzate al solo godimento degli incentivi, sicché il diritto ai benefici va escluso ove tra le due imprese sia intervenuto un contratto di affitto del complesso dei beni aziendali, idoneo a configurare un trasferimento di azienda che, ai sensi dell’art. 2112 c.c., importa la continuazione dei rapporti di lavoro con l’acquirente, non avendo rilievo il disposto dell’art. 47, comma 5, della l. n. 428 del 1990, che, nell’escludere l’applicabilità dell’art. 2112 c.c. in caso di trasferimento di azienda in crisi, disciplina la posizione contrattuale dei lavoratori nel passaggio alla nuova impresa, senza aver riguardo agli aspetti contributivi
il 2 Marzo, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
Il riconoscimento dei benefici contributivi previsti dall’art. 8, commi 2 e 4, della l. n. 223 del 1991, in favore delle imprese che assumono personale licenziato a seguito di procedura di mobilità ex artt. 4 e 24 della stessa legge, presuppone che sia accertato che la situazione di esubero sia effettivamente sussistente e che l’assunzione di detto personale da parte di una nuova impresa risponda a reali esigenze economiche e non concreti condotte elusive finalizzate al solo godimento degli incentivi, sicché il diritto ai benefici va escluso ove tra le due imprese sia intervenuto un contratto di affitto del complesso dei beni aziendali, idoneo a configurare un trasferimento di azienda che, ai sensi dell’art. 2112 c.c., importa la continuazione dei rapporti di lavoro con l’acquirente, non avendo rilievo il disposto dell’art. 47, comma 5, della l. n. 428 del 1990, che, nell’escludere l’applicabilità dell’art. 2112 c.c. in caso di trasferimento di azienda in crisi, disciplina la posizione contrattuale dei lavoratori nel passaggio alla nuova impresa, senza aver riguardo agli aspetti contributivi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 febbraio 2022, n. 5992 – Il ricorso per cassazione deve contenere in sé tutti gli elementi necessari a costituire le ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito e a permettere la valutazione della fondatezza di tali ragioni senza la necessità di far rinvio ed accedere a fonti esterne allo stesso ricorso, come gli atti attinenti al pregresso giudizio di merito, onde il ricorrente ha l’onere di indicarne specificamente, a pena di inammissibilità, oltre al luogo in cui ne è avvenuta la produzione, gli atti processuali ed i documenti su cui il ricorso è fondato mediante la riproduzione diretta del contenuto che sorregge la censura oppure attraverso la riproduzione indiretta di esso con specificazione della parte del documento cui corrisponde l’indiretta riproduzione
il 28 Febbraio, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, DIRITTO PROCESSUALE
Il ricorso per cassazione deve contenere in sé tutti gli elementi necessari a costituire le ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito e a permettere la valutazione della fondatezza di tali ragioni senza la necessità di far rinvio ed accedere a fonti esterne allo stesso ricorso, come gli atti attinenti al pregresso giudizio di merito, onde il ricorrente ha l’onere di indicarne specificamente, a pena di inammissibilità, oltre al luogo in cui ne è avvenuta la produzione, gli atti processuali ed i documenti su cui il ricorso è fondato mediante la riproduzione diretta del contenuto che sorregge la censura oppure attraverso la riproduzione indiretta di esso con specificazione della parte del documento cui corrisponde l’indiretta riproduzione
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