In tema di licenziamento nullo perché ritorsivo, il motivo illecito addotto ex art. 1345 cod.civ. deve essere determinante, cioè costituire l’unica effettiva ragione di recesso, ed esclusivo, nel senso che il motivo lecito formalmente addotto risulti insussistente nel riscontro giudiziale; ne consegue che la verifica dei fatti allegati dal lavoratore, ai fini all’applicazione della tutela prevista dall’art. 18, comma 1, st.lav. novellato, richiede il previo accertamento della insussistenza della causale posta a fondamento del licenziamento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 febbraio 2021, n. 4055 – In tema di licenziamento nullo perché ritorsivo, il motivo illecito addotto ex art. 1345 cod.civ. deve essere determinante, cioè costituire l’unica effettiva ragione di recesso, ed esclusivo, nel senso che il motivo lecito formalmente addotto risulti insussistente nel riscontro giudiziale; ne consegue che la verifica dei fatti allegati dal lavoratore, ai fini all’applicazione della tutela prevista dall’art. 18, comma 1, st.lav. novellato, richiede il previo accertamento della insussistenza della causale posta a fondamento del licenziamento
il 20 Febbraio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 febbraio 2021, n. 3819 – In tema di licenziamento per giustificato motivo soggettivo spetta unicamente al giudice del merito accertare se i fatti addebitati al lavoratore rivestano il carattere di negazione degli elementi fondamentali del rapporto ed in specie di quello fiduciario e siano tali da meritare il recesso con preavviso
il 19 Febbraio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In tema di licenziamento per giustificato motivo soggettivo spetta unicamente al giudice del merito accertare se i fatti addebitati al lavoratore rivestano il carattere di negazione degli elementi fondamentali del rapporto ed in specie di quello fiduciario e siano tali da meritare il recesso con preavviso
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 dicembre 2020, n. 29323 – L’indennità supplementare prevista dall’accordo sulla risoluzione del rapporto di lavoro nei casi di crisi aziendale” allegato al CCNL dei dirigenti aziendali, costituisce – a prescindere dalla sua natura retributiva o indennitaria – un credito da ammettere al passivo in prededuzione ex art. 111 l. fall., per i dirigenti di imprese sottoposte ad amministrazione straordinaria che siano cessati dal rapporto di lavoro solo successivamente al provvedimento di ammissione alla procedura, essendo la sua prosecuzione indubitabilmente funzionale alle esigenze di continuazione dell’attività di impresa
il 23 Gennaio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
L’indennità supplementare prevista dall’accordo sulla risoluzione del rapporto di lavoro nei casi di crisi aziendale” allegato al CCNL dei dirigenti aziendali, costituisce – a prescindere dalla sua natura retributiva o indennitaria – un credito da ammettere al passivo in prededuzione ex art. 111 l. fall., per i dirigenti di imprese sottoposte ad amministrazione straordinaria che siano cessati dal rapporto di lavoro solo successivamente al provvedimento di ammissione alla procedura, essendo la sua prosecuzione indubitabilmente funzionale alle esigenze di continuazione dell’attività di impresa
Leggi tuttoTRIBUNALE DI RAVENNA – Sentenza 07 gennaio 2021 – Il licenziamento per inidoneità fisica sopravvenuta integra, per giurisprudenza e dottrina consolidate, un motivo oggettivo, per cui rientra nel c.d. blocco dei licenziamenti
il 22 Gennaio, 2021in lavoro, TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: licenziamenti, SENTENZE di MERITO
Il licenziamento per inidoneità fisica sopravvenuta integra, per giurisprudenza e dottrina consolidate, un motivo oggettivo, per cui rientra nel c.d. blocco dei licenziamenti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 dicembre 2020, n. 27750 – Risarcimento del danno per licenziamento individuale annullato
il 22 Gennaio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 dicembre 2020, n. 27750 Licenziamento individuale – Risarcimento del danno – Retribuzione globale di fatto – Emolumenti eventuali, occasionali o eccezionali – Esclusione – Fattispecie Rilevato Che la Corte di Appello di Genova, con sentenza pubblicata in data 19.11.2015, ha accolto parzialmente il gravame interposto dalla T.I. S.p.A., nei […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 dicembre 2020, n. 29672 – Licenziamento per superamento del periodo di comporto – Periodo di protrazione dell’assenza oltre il comporto – Sussistenza di un caso “particolarmente grave” – Condizioni per l’ulteriore periodo di comporto-aspettativa
il 4 Gennaio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 dicembre 2020, n. 29672 Licenziamento per superamento del periodo di comporto – Periodo di protrazione dell’assenza oltre il comporto – Sussistenza di un caso “particolarmente grave” – Condizioni per l’ulteriore periodo di comporto-aspettativa – Condizioni sanitarie temporaneamente esistenti in quel frangente Fatti di causa 1. La Corte d’Appello di […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 dicembre 2020, n. 28816 – Non possono trovare ingresso in sede giudiziaria tutte quelle censure con le quali, senza contestare specifiche violazioni delle prescrizioni dettate dai citati artt. 4 e 5 e senza fornire la prova di maliziose elusioni dei poteri di controllo delle organizzazioni sindacali e delle procedure di mobilità al fine di operare discriminazioni tra i lavoratori, si finisce per investire l’autorità giudiziaria di una indagine sulla presenza di “effettive” esigenze di riduzione o trasformazione dell’attività produttiva
il 1 Gennaio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Non possono trovare ingresso in sede giudiziaria tutte quelle censure con le quali, senza contestare specifiche violazioni delle prescrizioni dettate dai citati artt. 4 e 5 e senza fornire la prova di maliziose elusioni dei poteri di controllo delle organizzazioni sindacali e delle procedure di mobilità al fine di operare discriminazioni tra i lavoratori, si finisce per investire l’autorità giudiziaria di una indagine sulla presenza di “effettive” esigenze di riduzione o trasformazione dell’attività produttiva
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 dicembre 2020, n. 29595 – In tema di licenziamento disciplinare, circa la relatività del concetto di immediatezza della contestazione, dovendo – il giudice di merito – dare conto delle ragioni che possono cagionare il ritardo, valutazione insindacabile in sede di legittimità, se sorretta da motivazione adeguata e priva di vizi logici
il 31 Dicembre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In tema di licenziamento disciplinare, circa la relatività del concetto di immediatezza della contestazione, dovendo – il giudice di merito – dare conto delle ragioni che possono cagionare il ritardo, valutazione insindacabile in sede di legittimità, se sorretta da motivazione adeguata e priva di vizi logici
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