Quando non sia stata esercitata la facoltà di revisione prevista dall’art. 22, cit., e l’interessato abbia adempiuto agli obblighi di comunicazione previsti dagli artt. 17 e 23, l. n. 576/1980, cit., la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense non può più contestare il requisito della continuità della professione per i periodi anteriori al quinquennio precedente la domanda di pensione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 novembre 2021, n. 31754 – Quando non sia stata esercitata la facoltà di revisione prevista dall’art. 22, cit., e l’interessato abbia adempiuto agli obblighi di comunicazione previsti dagli artt. 17 e 23, l. n. 576/1980, cit., la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense non può più contestare il requisito della continuità della professione per i periodi anteriori al quinquennio precedente la domanda di pensione
il 6 Novembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 novembre 2021, n. 31200 – Le pensioni di vecchiaia anticipata per invalidità vanno incluse nel meccanismo delle finestre mobili di cui all’art. 12 del d.l. n. 78 del 2010, conv. con modif. dalla l. n. 122 del 2010
il 4 Novembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
Le pensioni di vecchiaia anticipata per invalidità vanno incluse nel meccanismo delle finestre mobili di cui all’art. 12 del d.l. n. 78 del 2010, conv. con modif. dalla l. n. 122 del 2010
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 novembre 2021, n. 31197 – La regolamentazione della pensione di vecchiaia in oggetto comporta una anticipazione dei normali tempi di perfezionamento del diritto alla pensione attuata attraverso un’integrazione ex lege del rapporto assicurativo e contributivo, che consente, in presenza di una situazione di invalidità, una deroga ai limiti di età per il normale pensionamento
il 4 Novembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
La regolamentazione della pensione di vecchiaia in oggetto comporta una anticipazione dei normali tempi di perfezionamento del diritto alla pensione attuata attraverso un’integrazione ex lege del rapporto assicurativo e contributivo, che consente, in presenza di una situazione di invalidità, una deroga ai limiti di età per il normale pensionamento
Leggi tuttoINPS – Circolare 29 ottobre 2021, n. 163 – Misure in materia pensionistica per la tutela dei lavoratori assicurati al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo di cui all’articolo 66, commi da 17 a 19, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106
il 31 Ottobre, 2021in VARIEtags: PENSIONI
INPS – Circolare 29 ottobre 2021, n. 163 Misure in materia pensionistica per la tutela dei lavoratori assicurati al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo di cui all’articolo 66, commi da 17 a 19, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 SOMMARIO: Con la presente circolare […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 ottobre 2021, n. 30329 – In tema di ricorso per cassazione, l’onere di specificità dei motivi impone al ricorrente che denunci il vizio di cui all’art. 360, comma 1, n. 3), cod. proc. civ., a pena d’inammissibilità della censura, di indicare le norme di legge di cui intende lamentare la violazione, di esaminarne il contenuto precettivo e di raffrontarlo con le affermazioni in diritto contenute nella sentenza impugnata, che è tenuto espressamente a richiamare, al fine di dimostrare che queste ultime contrastano col precetto normativo, non potendosi demandare alla Corte il compito di individuare la norma violata o i punti della sentenza che si pongono in contrasto con essa
il 30 Ottobre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, PENSIONI
In tema di ricorso per cassazione, l’onere di specificità dei motivi impone al ricorrente che denunci il vizio di cui all’art. 360, comma 1, n. 3), cod. proc. civ., a pena d’inammissibilità della censura, di indicare le norme di legge di cui intende lamentare la violazione, di esaminarne il contenuto precettivo e di raffrontarlo con le affermazioni in diritto contenute nella sentenza impugnata, che è tenuto espressamente a richiamare, al fine di dimostrare che queste ultime contrastano col precetto normativo, non potendosi demandare alla Corte il compito di individuare la norma violata o i punti della sentenza che si pongono in contrasto con essa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 ottobre 2021, n. 30141 – La decadenza dall’azione giudiziaria prevista dal d.P.R. n. 639 del 1970, art. 47 trova applicazione anche per le controversie aventi ad oggetto il riconoscimento del diritto alla maggiorazione contributiva per esposizione all’amianto, siano esse promosse da pensionati ovvero da soggetti non titolari di alcuna pensione, potendo l’art. 47 citato, per l’ampio riferimento alle controversie in materia di trattamenti pensionistici in esso contenuto, comprendere tutte le domande giudiziarie in cui venga in discussione l’acquisizione del diritto a pensione ovvero la determinazione della sua misura
il 28 Ottobre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
La decadenza dall’azione giudiziaria prevista dal d.P.R. n. 639 del 1970, art. 47 trova applicazione anche per le controversie aventi ad oggetto il riconoscimento del diritto alla maggiorazione contributiva per esposizione all’amianto, siano esse promosse da pensionati ovvero da soggetti non titolari di alcuna pensione, potendo l’art. 47 citato, per l’ampio riferimento alle controversie in materia di trattamenti pensionistici in esso contenuto, comprendere tutte le domande giudiziarie in cui venga in discussione l’acquisizione del diritto a pensione ovvero la determinazione della sua misura
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 21 ottobre 2021, n. 29362 – Il requisito costitutivo dell’età anagrafica per la pensione supplementare dev’essere perfezionato al momento della domanda amministrativa, restando privo di qualsivoglia rilevanza il compimento dell’età anagrafica in epoca successiva alla presentazione della domanda amministrativa giacché, come nella vicenda all’esame, la decorrenza del beneficio, dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, comporterebbe l’erogazione di un trattamento pensionistico supplementare con il requisito anagrafico perfezionatosi solo nel corso del procedimento amministrativo e con decorrenza da epoca diversa dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda amministrativa
il 25 Ottobre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
Il requisito costitutivo dell’età anagrafica per la pensione supplementare dev’essere perfezionato al momento della domanda amministrativa, restando privo di qualsivoglia rilevanza il compimento dell’età anagrafica in epoca successiva alla presentazione della domanda amministrativa giacché, come nella vicenda all’esame, la decorrenza del beneficio, dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, comporterebbe l’erogazione di un trattamento pensionistico supplementare con il requisito anagrafico perfezionatosi solo nel corso del procedimento amministrativo e con decorrenza da epoca diversa dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda amministrativa.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 ottobre 2021, n. 29202 – La regola per cui il limite invalicabile all’incremento dell’anzianità contributiva per esposizione all’amianto è costituito dalla contribuzione posseduta in misura inferiore al tetto massimo dell’anzianità contributiva prevista dal regime previdenziale di appartenenza risulta temperata dal giudicato esterno per effetto del quale l’incremento contributivo, per esposizione ad amianto, è entrato ormai a far parte della provvista contributiva della quale, agli effetti della misura legale prefissata per legge, deve tener conto il giudice adito per la riliquidazione del più favorevole trattamento pensionistico
il 22 Ottobre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
La regola per cui il limite invalicabile all’incremento dell’anzianità contributiva per esposizione all’amianto è costituito dalla contribuzione posseduta in misura inferiore al tetto massimo dell’anzianità contributiva prevista dal regime previdenziale di appartenenza risulta temperata dal giudicato esterno per effetto del quale l’incremento contributivo, per esposizione ad amianto, è entrato ormai a far parte della provvista contributiva della quale, agli effetti della misura legale prefissata per legge, deve tener conto il giudice adito per la riliquidazione del più favorevole trattamento pensionistico
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