Ai fini della configurabilità del delitto di bancarotta per distrazione, è necessario che siano sottratti alla garanzia dei creditori cespiti attivi effettivi e, pertanto, sicuramente esistenti, sicché il mancato rinvenimento all’atto della dichiarazione di fallimento di beni o valori societari costituisce valida presunzione della loro dolosa distrazione, a condizione che sia accertata la previa disponibilità, da parte dell’imputato, di detti beni o attività nella loro esatta dimensione e al di fuori di qualsivoglia presunzione
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 28256 depositata il 30 giugno 2023 – Ai fini della configurabilità del delitto di bancarotta per distrazione, è necessario che siano sottratti alla garanzia dei creditori cespiti attivi effettivi e, pertanto, sicuramente esistenti, sicché il mancato rinvenimento all’atto della dichiarazione di fallimento di beni o valori societari costituisce valida presunzione della loro dolosa distrazione, a condizione che sia accertata la previa disponibilità, da parte dell’imputato, di detti beni o attività nella loro esatta dimensione e al di fuori di qualsivoglia presunzione
il 27 Agosto, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, PROCEDURE CONCORSUALI, SANZIONI e REATI PENALI
Non risponde del reato di indebita compensazione il commercialista che invia il modello F24
il 24 Agosto, 2023in NOTIZIEtags: SANZIONI e REATI PENALI
La Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 35133 depositata il 21 agosto 2023, intervenendo in tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, ha affermato che “… in tema di misure cautelari reali, il giudice del riesame può negare il profilo soggettivo del reato solo qualora emergano, al riguardo, indici negativi del tutto evidenti, da […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 35133 depositata il 21 agosto 2023 – In tema di misure cautelari reali, il giudice del riesame può negare il profilo soggettivo del reato solo qualora emergano, al riguardo, indici negativi del tutto evidenti, da apprezzare ictu oculi
il 23 Agosto, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di misure cautelari reali, il giudice del riesame può negare il profilo soggettivo del reato solo qualora emergano, al riguardo, indici negativi del tutto evidenti, da apprezzare ictu oculi
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 32088 depositata il 25 luglio 2023 – Ai fini del reato di dichiarazione fraudolente di cui all’art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 74/2000, il riferimento ad “altri documenti” non rientrano tutti i documenti ma solo quelli che cui la legge o un atto avente forza di legge attribuisce rilevanza probatoria analoga alla fattura e quelli che siano indicati da una normativa fiscale di carattere secondario
il 21 Agosto, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Ai fini del reato di dichiarazione fraudolente di cui all’art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 74/2000, il riferimento ad “altri documenti” non rientrano tutti i documenti ma solo quelli che cui la legge o un atto avente forza di legge attribuisce rilevanza probatoria analoga alla fattura e quelli che siano indicati da una normativa fiscale di carattere secondario
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 16865 depositata l’ 11 marzo 2023 – In tema di reati tributari, il giudice, per determinare l’ammontare dell’imposta evasa, deve effettuare una verifica che, pur non potendo prescindere dalle specifiche regole stabilite dalla legislazione fiscale per quantificare l’imponibile, risente delle limitazioni derivanti dalla diversa finalità dell’accertamento penale, con la conseguenza che occorre tenere conto dei costi non contabilizzati solo in presenza, quanto meno, di allegazioni fattuali, da cui desumere la certezza o, comunque, il ragionevole dubbio della loro esistenza
il 15 Agosto, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di reati tributari, il giudice, per determinare l’ammontare dell’imposta evasa, deve effettuare una verifica che, pur non potendo prescindere dalle specifiche regole stabilite dalla legislazione fiscale per quantificare l’imponibile, risente delle limitazioni derivanti dalla diversa finalità dell’accertamento penale, con la conseguenza che occorre tenere conto dei costi non contabilizzati solo in presenza, quanto meno, di allegazioni fattuali, da cui desumere la certezza o, comunque, il ragionevole dubbio della loro esistenza.
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 45950 depositata il 20 giugno 2017 – Dal disposto degli artt. 13 e seguenti del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, tra i quali assume rilevanza, in particolare, l’art. 22, recante “Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi”, emerge l’obbligo di conservazione delle scritture contabili obbligatorie ai sensi del menzionato decreto, di altre leggi tributarie, del codice civile o di leggi speciali (v. il citato art. 22, comma 2), tra cui rientra l’art. 39 del d.l. n. 112 del 2008, convertito in legge n. 133 del 2008, che nel prevedere il cd. Libro unico del lavoro in sostituzione dei libri contabili, quali il libro matricola e il libro paga, che il datore di lavoro era originariamente obbligato a tenere ai sensi degli artt. 20 e 21 del d.P.R. n. 1124 del 1965, ne ha espressamente sancito l’obbligatorietà
il 15 Agosto, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Dal disposto degli artt. 13 e seguenti del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, tra i quali assume rilevanza, in particolare, l’art. 22, recante “Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi”, emerge l’obbligo di conservazione delle scritture contabili obbligatorie ai sensi del menzionato decreto, di altre leggi tributarie, del codice civile o di leggi speciali (v. il citato art. 22, comma 2), tra cui rientra l’art. 39 del d.l. n. 112 del 2008, convertito in legge n. 133 del 2008, che nel prevedere il cd. Libro unico del lavoro in sostituzione dei libri contabili, quali il libro matricola e il libro paga, che il datore di lavoro era originariamente obbligato a tenere ai sensi degli artt. 20 e 21 del d.P.R. n. 1124 del 1965, ne ha espressamente sancito l’obbligatorietà
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 33027 depositata il 28 luglio 2023 – Ai sensi della disciplina transitoria contenuta nell’art. 95 del d.lg. n. 150 del 2022, affinchè il giudice di appello sia tenuto a pronunciarsi in merito alla applicabilità o meno delle nuove pene sostitutive di cui all’art. 20-bis pen., è necessaria una richiesta in tal senso dell’imputato, da formulare non necessariamente con l’atto di gravame, ma che deve comunque intervenire al più tardi nel corso dell’udienza di discussione in appello
il 11 Agosto, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Ai sensi della disciplina transitoria contenuta nell’art. 95 del d.lg. n. 150 del 2022, affinchè il giudice di appello sia tenuto a pronunciarsi in merito alla applicabilità o meno delle nuove pene sostitutive di cui all’art. 20-bis pen., è necessaria una richiesta in tal senso dell’imputato, da formulare non necessariamente con l’atto di gravame, ma che deve comunque intervenire al più tardi nel corso dell’udienza di discussione in appello
Leggi tuttoPene alternative alla detenzione applicabili anche ai processi in corso all’entrata in vigore della disciplina normativa di cui al D.Lgs. n. 150/2022
il 10 Agosto, 2023in NOTIZIEtags: SANZIONI e REATI PENALI
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 33027 depositata il 28 luglio 2023, intervenendo in tema di pene alternative alla detenzione, ha stabilito che in base alla normativa transitoria “… ai sensi della disciplina transitoria contenuta nell’art. 95 del d.lg. n. 150 del 2022, affinchè il giudice di appello sia tenuto a […]
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