ANPAL – Comunicato 13 marzo 2020
EU4FairWork: la Commissione lancia una campagna per combattere il lavoro sommerso
Al via, lunedì 16 marzo la prima campagna della Commissione europea contro il lavoro nero e non dichiarato, nell’ambito della quale collaborerà con la piattaforma europea contro il lavoro sommerso e l’Autorità europea del lavoro.
L’iniziativa #EU4FairWork si prefigge di sensibilizzare i lavoratori, le imprese e i responsabili politici sugli svantaggi del lavoro sommerso che priva i lavoratori della protezione sociale, distorce la concorrenza tra le imprese e genera buchi enormi nelle finanze pubbliche.
Durante la settimana saranno tantissime le iniziative promosse negli Stati membri dell’UE, al termine delle quali la Commissione adotterà una relazione sulle attività della piattaforma europea, composta dalle autorità competenti di tutti gli Stati membri e dai rappresentanti delle parti sociali intersettoriali a livello dell’UE.
Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: “Tutte le questioni relative al lavoro sono importanti e tutti i lavoratori devono avere diritti sociali. Oggi, con il lancio di questa campagna, vogliamo che i lavoratori, le imprese e i governi si riuniscano per riconoscere i benefici del lavoro dichiarato. L’UE sta intensificando gli sforzi volti a contrastare il lavoro sommerso, incoraggiando la cooperazione tra gli Stati membri e sensibilizzando i cittadini in tutta Europa. Insieme possiamo lasciarci il lavoro sommerso alle spalle.”
Una nuova indagine speciale Eurobarometro illustra l’entità del problema: un europeo su dieci dichiara di aver acquistato, nell’ultimo anno, beni o servizi che potrebbero essere stati il frutto di lavoro sommerso. Un terzo dei cittadini europei conosce qualcuno che lavora in nero.
Le autorità nazionali sono le principali responsabili della lotta al lavoro sommerso, che rappresenta al tempo stesso un importante obiettivo strategico della strategia europea per l’occupazione per contribuire alla creazione di un mercato del lavoro europeo più equo e alla realizzazione del pilastro europeo dei diritti sociali. Nel prossimo futuro l’Autorità europea del lavoro inizierà a coordinare le iniziative di cooperazione a livello di UE.
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