Per provare la validità della notifica via PEC della cartella di pagamento, è sufficiente l’esibizione della ricevuta di avvenuta consegna (c.d. RAC), non essendo necessaria, né una relazione di notificazione, né la ricevuta di avvenuta accettazione della PEC, né i certificati di firma digitale. La RAC, rilasciata dal gestore PEC del destinatario, costituisce documento idoneo a dimostrare che il messaggio informatico è pervenuto nella casella di posta elettronica del destinatario medesimo
Leggi tuttoCorte di Giustizia Tributaria di primo grado di Roma, sezione n. 36, sentenza n. 846 depositata il 19 gennaio 2024 – Per provare la validità della notifica via PEC della cartella di pagamento, è sufficiente l’esibizione della ricevuta di avvenuta consegna (c.d. RAC), non essendo necessaria, né una relazione di notificazione, né la ricevuta di avvenuta accettazione della PEC, né i certificati di firma digitale. La RAC, rilasciata dal gestore PEC del destinatario, costituisce documento idoneo a dimostrare che il messaggio informatico è pervenuto nella casella di posta elettronica del destinatario medesimo
il 21 Aprile, 2024in COMMISSIONI TRIBUTARIEtags: COMMISSIONI TRIBUTARIE, NOTIFICHE, processo tributario
Il titolare del trattamento dei dati personali é responsabile patrimonialmente delle violazioni di dati personali commesse da una persona che agisce sotto la sua autorità
il 21 Aprile, 2024in Corte CE-UE, GARANTI privacy - concorrenza, NOTIZIEtags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE, privacy
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea nella causa C-741/2021 depositata l’ 11 aprile 2024 GP contro juris GmbH, intervenuta per l’interpretazione dell’art. 82 del RGPD (regolamento generale sulla protezione dei dati) ai fini del risarcimento del danno, ha statuito che “… 1) L’articolo 82, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del […]
Leggi tuttoCorte Costituzionale sentenza n. 128 depositata il 26 maggio 2022 – Non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 9, comma 1, del d.l. n. 90 del 2014, come convertito, in combinato disposto con l’art. 23-ter, comma 1, del d.l. n. 201 del 2011, come convertito, sollevate, in riferimento agli artt. 3, 23, 36 e 53 Cost.
il 21 Aprile, 2024in CORTE COSTITUZIONALEtags: CORTE COSTITUZIONALE
Non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 9, comma 1, del d.l. n. 90 del 2014, come convertito, in combinato disposto con l’art. 23-ter, comma 1, del d.l. n. 201 del 2011, come convertito, sollevate, in riferimento agli artt. 3, 23, 36 e 53 Cost.
Leggi tuttoCorte di Giustizia dell’Unione Europea, Terza Sezione, sentenza nella causa n. C‑741/21 depositata l’ 11 aprile 2024 – L’articolo 82 del RGPD deve essere interpretato nel senso che non può essere sufficiente che il titolare del trattamento, per essere esonerato dalla sua responsabilità ai sensi del paragrafo 3 di detto articolo, faccia valere che il danno di cui trattasi è stato causato dall’errore di una persona che agisce sotto la sua autorità, a norma dell’articolo 29 di tale regolamento. Per determinare l’importo dovuto a titolo di risarcimento di un danno fondato su tale disposizione non deve tenersi conto dell’art. 83 e della circostanza che più violazioni siano state commesse dal titolare del trattamento, nei confronti dello stesso interessato, non può costituire un criterio rilevante ai fini della valutazione del danno da riconoscere a tale interessato ai sensi del suddetto articolo 82. Infatti, solo il danno concretamente subito da quest’ultimo deve essere preso in considerazione per determinare l’importo del risarcimento pecuniario dovuto a titolo di compensazione
il 20 Aprile, 2024in Corte CE-UEtags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE
L’articolo 82 del RGPD deve essere interpretato nel senso che non può essere sufficiente che il titolare del trattamento, per essere esonerato dalla sua responsabilità ai sensi del paragrafo 3 di detto articolo, faccia valere che il danno di cui trattasi è stato causato dall’errore di una persona che agisce sotto la sua autorità, a norma dell’articolo 29 di tale regolamento. Per determinare l’importo dovuto a titolo di risarcimento di un danno fondato su tale disposizione non deve tenersi conto dell’art. 83 e della circostanza che più violazioni siano state commesse dal titolare del trattamento, nei confronti dello stesso interessato, non può costituire un criterio rilevante ai fini della valutazione del danno da riconoscere a tale interessato ai sensi del suddetto articolo 82. Infatti, solo il danno concretamente subito da quest’ultimo deve essere preso in considerazione per determinare l’importo del risarcimento pecuniario dovuto a titolo di compensazione
Leggi tuttoCorte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Liguria, sezione n. 3, sentenza n. 43 depositata il 17 gennaio 2024 – In caso di interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, la percentuale di detrazione delle relative spese può essere oggetto di trasferimento da un soggetto ad un altro solo nelle ipotesi espressamente previste dall’art. 16-bis, comma 8, TUIR
il 20 Aprile, 2024in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: agevolazioni fiscali, COMMISSIONI TRIBUTARIE
Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Liguria, sezione n. 3, sentenza n. 43 depositata il 17 gennaio 2024 In caso di interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, la percentuale di detrazione delle relative spese può essere oggetto di trasferimento da un soggetto ad un altro solo nelle […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 14421 depositata il 9 aprile 2024 – Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione sussiste, non solo quando l’imprenditore fallito abbia distratto, occultato, dissimulato, distrutto o dissipato in tutto o in parte i suoi beni, ma anche quando i beni stessi siano stati utilizzati per finalità diverse da quelle cui sono destinati o quando il ricavato della loro alienazione sia stato comunque volontariamente impiegato per fini diversi dal ruolo che il danaro svolge nella impresa cui appartiene, quale elemento necessario per la sua funzionalità e quale garanzia verso i terzi
il 20 Aprile, 2024in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione sussiste, non solo quando l’imprenditore fallito abbia distratto, occultato, dissimulato, distrutto o dissipato in tutto o in parte i suoi beni, ma anche quando i beni stessi siano stati utilizzati per finalità diverse da quelle cui sono destinati o quando il ricavato della loro alienazione sia stato comunque volontariamente impiegato per fini diversi dal ruolo che il danaro svolge nella impresa cui appartiene, quale elemento necessario per la sua funzionalità e quale garanzia verso i terzi
Leggi tuttoCorte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Calabria, sezione n. 8, sentenza n. 194 depositata il 17 gennaio 2024 – L’ art. 5, comma 3, del d.lgs. n. 147 del 2015 esclude che l’Amministrazione finanziaria possa ancora procedere ad accertare ai fini delle imposte dirette, in via induttiva, plusvalenza patrimoniale realizzata a seguito di cessione di immobile o di azienda solo sulla base del valore dichiarato, accertato o definito ai fini di altra imposta commisurata al valore del bene
il 20 Aprile, 2024in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: accertamento, COMMISSIONI TRIBUTARIE
L’ art. 5, comma 3, del d.lgs. n. 147 del 2015 esclude che l’Amministrazione finanziaria possa ancora procedere ad accertare ai fini delle imposte dirette, in via induttiva, plusvalenza patrimoniale realizzata a seguito di cessione di immobile o di azienda solo sulla base del valore dichiarato, accertato o definito ai fini di altra imposta commisurata al valore del bene
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 7280 depositata il 19 marzo 2024 – Il pubblico ufficiale incaricato della notifica di un atto ha il dovere, ai sensi dell’art. 148 cod. proc. civ., nell’eseguire la notificazione, di fare ricerche al fine di superare eventuali incertezze o errori nelle indicazioni dell’indirizzo o del destinatario, ma soltanto nella misura in cui esse siano in concreto superabili con indagini da svolgere nel luogo della notifica. Per contro non è sostenibile un dovere del pubblico ufficiale di ricercare il corretto indirizzo anche sulla base di fonti esterne, quale è l’albo professionale da cui risulti lo studio del procuratore destinatario della notifica. Trattasi invero di un dovere, questo, che incombe professionalmente sul solo notificante e la cui mancata osservanza non può essere addebitata al pubblico ufficiale
il 19 Aprile, 2024in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, NOTIFICHE
Il pubblico ufficiale incaricato della notifica di un atto ha il dovere, ai sensi dell’art. 148 cod. proc. civ., nell’eseguire la notificazione, di fare ricerche al fine di superare eventuali incertezze o errori nelle indicazioni dell’indirizzo o del destinatario, ma soltanto nella misura in cui esse siano in concreto superabili con indagini da svolgere nel luogo della notifica. Per contro non è sostenibile un dovere del pubblico ufficiale di ricercare il corretto indirizzo anche sulla base di fonti esterne, quale è l’albo professionale da cui risulti lo studio del procuratore destinatario della notifica. Trattasi invero di un dovere, questo, che incombe professionalmente sul solo notificante e la cui mancata osservanza non può essere addebitata al pubblico ufficiale
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