CNCE – Comunicato 30 aprile 2020
Emergenza COVID_19 – Ulteriori indicazioni per le Casse Edili
Alla luce delle ulteriori recenti disposizioni normative volte ad arginare l’emergenza e a ridurre il rischio dei contagi COVID_19, si invitano tutte le Casse Edili/Edilcasse del territorio nazionale a proseguire nell’attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite dalla normativa nazionale e territoriale, soprattutto al fine di garantire la salute e sicurezza dei propri lavoratori.
Pertanto, facendo seguito alla Comunicazione CNCE n. 693 del marzo scorso, anche alla luce della prevista riapertura della maggior parte dei cantieri a partire dal prossimo 4 maggio, si invitano le Casse a continuare a garantire i servizi per i lavoratori e le imprese attuando, nel contempo, tutti i sistemi di prevenzione e sicurezza volti a garantire ai propri dipendenti la massima tutela, sia attraverso la diffusione delle regole da adottare nei luoghi di lavoro (Cfr COM. congiunta EEBBB n. 708 del 3 aprile 2020) sia, ove necessario, attraverso l’eventuale fornitura dei dispositivi indispensabili per ridurre il rischio.
Il DPCM 26 aprile 2020 – Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale conferma, infatti, tra le altre, le attività di cui al Codice Ateco 94 (Attività di organizzazioni associative) tra quelle per le quali non è prevista la sospensione, ribadendo, pertanto, quanto già contenuto nei precedenti decreti (Cfr COM. CNCE n. 699 del 23 marzo scorso).
Questo significa che l’attività delle Casse possono proseguire, come fino ad oggi, ed essere ulteriormente rafforzate pur nel rispetto dei Protocolli condivisi allegati al suddetto DPCM (articolo 2 comma 6 – all. 6 e 7 ), nonchè del Protocollo sottoscritto dalle parti sociali dell’edilizia (Cfr. COM. CNCE n. 703 del 25 marzo scorso) per la regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro (al di là delle peculiarità ivi esposte, specifiche per i cantieri).
A tal proposito con riferimento alle attività professionali, il DPCM del 26 aprile scorso (art. 1, lett. ii)) prevede la possibilità di assumere anche protocolli aziendali anti contagio specifici (legati magari alle specificità dei singoli luoghi di lavoro) da costruire con il concorso delle figure aziendali destinatarie di norme (RSPP, RLS, Medico competente), all’interno dei quali indicare le procedure organizzative e di funzionamento in sicurezza degli uffici, le modalità di accesso del pubblico, le azioni di informazione e formazione del personale nonchè l’importanza di rispettare la distanza di sicurezza e l’adozione dei sistemi di sicurezza individuale.
Viene, parimenti, ribadita dal DPCM (art. 1, lett. gg)) l’opportunità, ove possibile, di procedere allo svolgimento delle attività lavorativa in modalità smartworking, nel rispetto dei principi dettati dalla normativa vigente e con le semplificazioni già comunicate (assenza degli accordi individuali ivi previsti; invio telematico dell’Iinformativa sulla sicurezza); si raccomanda, inoltre, la promozione della fruizione dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando quanto detto in materia di lavoro agile (art. 1, let. hh)).
E’ quindi opportuno che la Cassa, fermo restando la possibilità di adottare le modalità del lavoro agile, organizzi la propria attività adottando tutte le cautele del caso (Cfr Com. CNCE 693/2020) riducendo, ove necessario, i servizi di sportello e adottando le necessarie misure di cautela, rafforzando come già comunicato, i servizi di supporto agli utenti anche attraverso sistemi di call center, che permettano ove necessario la fissazione di appuntamenti individuali in spazi dedicati.
Rimane, quindi, fermo quanto già comunicato alle Casse con le precedenti Comunicazioni CNCE nn. 693 e 699 del marzo scorso, anche per ciò che concerne l’importanza dell’erogazione dei servizi, che le Casse vorranno proseguire a fornire avvalendosi delle facoltà concesse dalla normativa emergenziale in vigore e nel rispetto della stessa, come, peraltro, è stato fatto fino ad oggi.
Nel ringraziare per la disponibilità e la collaborazione accordata dalle Casse in questo momento di forte difficoltà per tutti e nel comunicare che la Direzione della CNCE è a disposizione per i confronti e i chiarimenti del caso, si inviano cordiali saluti.
Allegato
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- CNCE - Comunicato 24 marzo 2020 - Emergenza COVID_19 - Indicazioni Operative per le Casse - Accordo delle parti sociali dell'edilizia del 23 marzo 2020
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