CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE – Comunicato 15 ottobre 2020
Siglato protocollo per avvio processo civile telematico in Cassazione
La presidente facente funzioni del Consiglio Nazionale Forense, Maria Masi,ha sottoscritto oggi a via Arenula un protocollo di intesa per l’avvio del processo civile telematico presso la Corte di Cassazione. Il protocollo, siglato dal Ministero della Giustizia, Corte di Cassazione,Procura Generale presso la Corte di Cassazione, Avvocatura dello Stato, CNF e Organismo Congressuale Forense, si compone di tre articoli per procedere nell’immediato alla fase preliminare di sperimentazione del deposito degli atti di parte,per l’avvio a valore legale del processo civile telematico in Cassazione entro il 15 gennaio 2021 e per la costituzione di un gruppo di lavoro che garantisca l’attuazione del processo telematico presso la Suprema Corte nei modi e nei tempi convenuti.
Allegato
Protocollo d’intesa
Premesso che
la Corte Suprema di Cassazione ha avviato da tempo un percorso condiviso promuovendo la collaborazione di tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti per l’avvio del processo civile telematico con l’adozione del decreto ai sensi dell’art. 16-bis, comma 6, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, conv. con modif. nella legge 17 dicembre 2012, n. 221 e successive modificazioni;
– il Ministero della Giustizia (d’ora innanzi Ministero), nel condividere e sostenere tale scelta con risorse finanziarie ed umane, garantisce l’indispensabile collaborazione per la realizzazione del progetto, verificata la piena operatività delle comunicazioni e notificazioni telematiche e facendo tesoro della positiva esperienza che ha portato, nel giudizio di merito, il processo civile telematico ad essere ormai una realtà consolidata;
– per procedere nell’immediato alla fase preliminare di sperimentazione del deposito degli atti di parte e, comunque, per sostenere l’efficace avvio e lo sviluppo a regime del processo telematico di legittimità si rende opportuno definire e concertare le modalità attuative, anche attraverso la costituzione di un gruppo di referenti delle istituzioni coinvolte incaricati di seguire la realizzazione delle attività necessarie per assicurare l’osservanza della tempistica convenuta;
il Ministero della Giustizia, la Corte di Cassazione, la Procura Generale presso la Corte di Cassazione, l’Avvocatura dello Stato, il Consiglio Nazionale Forense e l’Organismo Congressuale Forense approvano il seguente protocollo di intesa
ART. 1
(Fase di sperimentazione del deposito telematico degli atti di parte)
1. In data 26 ottobre 2020 sarà avviata, anche con la collaborazione della Procura Generale presso la Corte di cassazione, la fase ufficiale di sperimentazione del deposito degli atti di parte presso la Corte di cassazione, al fine di testare massivamente la relativa fase, verificare la funzionalità dei codici errori revisionati e quella della fase di accettazione/correzione da parte delle cancellerie.
2. Il Ministero assicura che, per l’inizio della fase ufficiale di sperimentazione (entro ottobre 2020), tutte le cancellerie della Corte di Cassazione avranno la piena disponibilità delle funzionalità del nuovo applicativo di cancelleria per la gestione dei procedimenti telematici e degli atti depositati in digitale dagli avvocati.
3. Per l’inizio della fase ufficiale di sperimentazione, come sopra determinata, il Ministero assicura altresì che l’applicativo “desk del consigliere di cassazione” consentirà la visibilità dei fascicoli telematici ai magistrati componenti dei collegi.
4. Entro il 15 gennaio 2021 il Ministero, mediante evolutiva all’applicativo “desk del consigliere di cassazione”, assicura che sarà consentita anche ai magistrati della sesta sezione civile la consultazione dei fascicoli loro assegnati.
5. Entro il 15 gennaio 2021 il Ministero, mediante evolutiva del nuovo applicativo di cancelleria, assicura che sarà consentita a tutte le cancellerie della Corte di Cassazione, ad eccezione di quella della sesta sezione civile, di procedere al deposito ed alla pubblicazione dei provvedimenti telematici redatti dai magistrati con l’applicativo di cui al comma seguente.
6. Entro il 31 maggio 2021 il Ministero apporterà ulteriori modifiche evolutive sia all’applicativo di cancelleria sia al “desk del consigliere di Cassazione” che consentiranno di gestire telematicamente l’intero flusso telematico dei provvedimenti della sesta sezione civile.
7. L’Avvocatura Generale dello Stato si impegna ad individuare un gruppo di referenti ovvero di materie rispetto ai quali, a partire dal 26 ottobre 2020 (data avvio della sperimentazione), provvederà a trasmettere i ricorsi ed i controricorsi nonché gli atti successivi anche in modalità telematica, secondo le specifiche tecniche già pubblicate sul portale dei servizi telematici, fermo restando che, fino all’adozione del decreto ministeriale di cui dell’art. 16-bis, comma 6, decreto-legge n. 179 del 2012, conv. nella l. n. 221 del 2012, per la validità dell’atto continuerà ed essere necessario il deposito cartaceo in cancelleria con le modalità tradizionali.
8. Il Consiglio Nazionale Forense si impegna, anche per il tramite della FIIF (Fondazione Italiana Innovazione Forense), ad individuare un gruppo di referenti, costituito da avvocati patrocinanti in cassazione, che, a partire dal 26 ottobre 2020 trasmetteranno i ricorsi ed i controricorsi nonché gli atti successivi anche in modalità telematica, secondo le specifiche tecniche già pubblicate sul portale dei servizi telematici, fermo restando che, fino all”adozione del d.m. di cui dell’art. 16- bis, comma 6, decreto-legge n. 179 del 2012, conv. nella l. n. 221 del 2012, per la validità dell’atto continuerà ed essere necessario il deposito cartaceo in cancelleria con le modalità tradizionali.
9. La Corte di Cassazione si impegna a predisporre uno sportello riservato per la ricezione del deposito cartaceo degli atti già inviati telematicamente.
10. Il Ministero si farà carico, fin dall’avvio della fase di sperimentazione, di assicurare tutto quanto necessario anche in termini di risorse finanziarie e umane per la formazione del personale di cancelleria e di magistratura per il concreto avvio del processo telematico, incluso l’affiancamento on site.
ART.2
(Adozione del decreto ministeriale ex art. 16-bis, comma 6, del decreto-legge n. 179 del 2012, conv. dalla l. n. 221 del 2012)
1. Entro il mese di dicembre 2020, verificato congiuntamente il positivo svolgimento della fase di sperimentazione, sarà adottato il decreto ministeriale di cui all’art. 16-bis, comma 6, del decreto-legge n. 179 del 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 221 del 2012 e successive modificazioni, per l’avvio a valore legale del processo civile telematico in cassazione entro il 15 gennaio 2021, secondo le seguenti cadenze: a) deposito facoltativo degli atti (introduttivi) di parte nel periodo compreso tra il 16 gennaio 2021 e il 16 aprile 2021; b) deposito obbligatorio degli atti (introduttivi) di parte a partire dal 17 aprile 2021, previa modifica normativa.
2. Entro il termine di attivazione del decreto ministeriale di cui all’art. 16 bis comma 6, del decreto legge 179 del 2012, convertito con modificazioni, le funzioni atte ad abilitare il deposito telematico dei provvedimenti saranno rese disponibili dal Ministero della Giustizia e testate, così come le funzioni per la pubblicazione automatizzata dei provvedimenti, in modo da realizzare per la Corte di cassazione le complete funzionalità del processo civile telematico (lato utenti esterni ed interni) entro il 15 gennaio 2021.
3. Entro il 31 maggio 2021, il Ministero si impegna a rilasciare e testare le funzionalità atte a supportare il pieno coinvolgimento della Procura Generale presso la Corte di Cassazione nel p.c.t.
ART.3
(Costituzione del gruppo dei referenti per l’attuazione del processo telematico in Cassazione)
1. Per seguire lo sviluppo delle attività atte a garantire la realizzazione del p.c.t. nei modi e nei tempi sopra convenuti è costituito un gruppo di lavoro, formato dal magistrato referente dott. Pietro Lupi e dall’ing. Augusto Lelli della D.G.S.I.A., dal Direttore del CED, cons. Enzo Vincenti, dal magistrato addetto al CED dott. Giuseppe Fichera, dai magistrati dell’UIC, dott. Ileana Fedele e dott. Ferdinando Lignola, dai magistrati del Segretariato generale della Corte di cassazione, cons. Lina Rubino, cons. Irene Tricomi e cons. Stefano Aprile, nonché dai referenti amministrativi della Corte, dott.ssa Chiara Gerbino, dott. Eugenio A. Tassitano e dott. Antonio Paoletti, per la Procura Generale dall Avvocato Generale Renato Finocchi Ghersi, dal cons. Carmelo Celentano e dal referente amministrativo dello stesso ufficio, dott.ssa Maria Grazia Rosa; Per l’Avvocatura Generale dello Stato, dagli avv.ti Gianna Maria De Socio, Angelo Vitale, Luigi Simeoli, Marco La Greca e Luca Reali; per il CNF, dagli avv. ti Carla Secchieri, Vincenzo Di Maggio, Roberto Arcella; per l’Organismo Congressuale Forense, dagli avv.ti Stefano Morgese e Daniela Muradore.
2. in particolare, il gruppo dei referenti provvederà a seguire la fase di sperimentazione di cui all’art. 1 e le attività di sviluppo di cui all’art. 2 del presente protocollo, onde addivenire all’adozione del decreto ministeriale previsto dall’art. 16 bis, comma 6, del decreto legge n. 179/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 221/2012 e successive modificazioni, nei tempi e con le modalità previste dal presente protocollo.
3. il gruppo dei referenti provvederà altresì a promuovere la formazione informatica per tutti i soggetti coinvolti (personale amministrativo e tecnico, avvocatura, magistrati), anche attraverso l’organizzazione di iniziative congiunte e trasversali fra i diversi interlocutori istituzionali, per l’opportuna condivisione e conoscenza reciproca di tutte le fasi (deposito degli atti di parte, accettazione da parte della cancelleria, consultazione degli atti e deposito di provvedimenti da parte dei magistrati).
4. Il gruppo provvederà altresì a promuovere l’adozione delle misure organizzative necessarie a supportare l’efficace avvio e sviluppo del p.c.t. in Cassazione, anche attraverso l’eventuale formulazione di modifiche normative che si rendessero opportune in esito alla sperimentazione e nel corso della prima fase di attuazione.