MINISTERO FINANZE – Comunicato 16 luglio 2020
Online l’Atto di indirizzo sulle politiche fiscali: un sistema efficiente ed equo per sostenere la ripresa
Migliorare la governance del sistema fiscale, sostenere la crescita del Paese ed elevare la qualità dei servizi resi ai contribuenti-utenti, favorire la compliance volontaria e prevenire gli inadempimenti tributari, contrastare l’evasione e l’elusione fiscale, assicurare la legalità negli ambiti di competenza. Sono i principali obiettivi dell’Atto di indirizzo sulle politiche fiscali per gli anni 2020-2022, firmato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, e pubblicato sul sito del Ministero.
Il Ministero ha avviato una revisione della struttura organizzativa e funzionale dell’Amministrazione fiscale. Nel prossimo triennio, questo insieme di azioni contribuirà a migliorare la performance dell’Amministrazione finanziaria, nella prospettiva di mitigare gli effetti economico-sociali conseguenti all’emergenza epidemiologica da COVID-19e di ridurre la pressione fiscale sui contribuenti, promuovendo così un sistema fiscale sempre più equo e favorevole al rilancio economico del Paese.
Il documento richiama l’importanza, all’interno dello sforzo di ripresa dell’Italia, dell’attuazione delle numerose misure di natura fiscale ed economica adottate dal Governo con il D.L. 18/2020, cd. Cura Italia, il D.L. 23/2020, cd. decreto Liquidità e con il recente D.L. 34/2020, cd. Decreto Rilancio.
Inoltre, l’Atto di indirizzo ribadisce la centralità della politica di diminuzione della pressione fiscale e di riduzione del tax gap come priorità dell’Amministrazione finanziaria, per contribuire ad assicurare una maggiore equità del prelievo fiscale. In questo sforzo complessivo, considerando comunque il contesto legato all’emergenza COVID-19, la lotta all’evasione e all’elusione fiscale continuerà ad essere un obiettivo fondamentale.
Queste finalità saranno perseguite all’interno di un più ampio quadro di riforma fiscale che migliori l’equità e l’efficienza del sistema tributario e, a tal fine, l’atto di indirizzo prevede la realizzazione di studi e analisi da parte delle strutture competenti.
In generale, riguardo alla definizione dei servizi dovuti e degli obiettivi da raggiungere per l’anno 2020, il documento richiama la necessità di tener conto della grave situazione economica e sociale creatasi a seguito dell’emergenza COVID-19, ma anche quella di cogliere le opportunità legate all’accelerazione della trasformazione digitale verificatasi, proseguendo e rafforzando il processo di semplificazione ed efficientamento dell’attività amministrativa.
In questa direzione, infatti, si muovono le recenti disposizioni introdotte dall’articolo 139 del Decreto Rilancio in tema di rafforzamento delle attività di promozione dell’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti e orientamento dei servizi offerti dalle agenzie fiscali a seguito dell’emergenza COVID-19.
L’Atto di indirizzo declina le linee guida con cui ciascuna componente dell’Amministrazione finanziaria (il Dipartimento delle Finanze, l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, l’Agenzia delle Dogane e Monopoli, l’Agenzia del Demanio, la Guardia di Finanza) contribuirà a dare attuazione alle azioni strategiche individuate.
Vengono evidenziate, quindi, le specifiche attività dirette al conseguimento degli obiettivi citati, facendo inoltre riferimento alla possibilità di contribuire a una maggiore competitività delle imprese italiane e a favorire l’attrattività degli investimenti in Italia, ponendo l’accento, per quanto riguarda i presidi di legalità, sulle azioni che riguardano le operazioni doganali e il settore dei giochi pubblici, comprese quelle dirette a contrastare fenomeni criminali connessi.
Infine, l’Atto di indirizzo persegue ulteriori obiettivi di finanza pubblica, ponendo i presupposti per un’efficiente gestione del patrimonio immobiliare dello Stato, ed elenca le azioni dirette a valorizzare le risorse umane e tecnologiche a disposizione e quelle finalizzate a ottimizzare la funzione organizzativa e a migliorare l’efficienza dell’attività.
Allegato
Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2020-2022
INDIRIZZI GENERALI
Il Ministero ha avviato, negli ultimi anni, una revisione della struttura organizzativa e funzionale dell’Amministrazione fiscale, in modo da razionalizzare e valorizzare le risorse a disposizione, semplificare e facilitare gli adempimenti tributari e fornire servizi di qualità al fine di assicurare una maggiore compliance volontaria da parte dei contribuenti – anche attraverso un rinnovato rapporto tra fisco e cittadini – e contrastare più efficacemente l’evasione e l’elusione fiscale.
Nel prossimo triennio questo approccio contribuirà a migliorare la performance dell’Amministrazione finanziaria, nella prospettiva di mitigare gli effetti economico-sociali conseguenti all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e di ridurre la pressione fiscale sui contribuenti, promuovendo così un sistema fiscale sempre più equo e favorevole al rilancio economico del Paese.
La pandemia causata dal COVID-19, oltre a comportare gravi conseguenze economiche e sociali, ha determinato una caduta nell’attività economica senza precedenti dal dopoguerra, e la possibilità di ripresa appare condizionata anche dalla puntuale attuazione delle numerose misure di natura fiscale ed economica adottate dal Governo per ridurre i rischi dovuti alla pandemia. Il riferimento è, innanzi tutto, al D.L. 18/2020, cd. Cura Italia, che ha previsto un insieme organico di misure fiscali e di politica economica lungo quattro linee di intervento: il potenziamento del sistema sanitario con risorse umane e strumentali per la prevenzione, la mitigazione e il contenimento dell’epidemia, l’introduzione di misure volte a proteggere i redditi e il lavoro per contrastare l’incremento delle disuguaglianze e della disoccupazione, l’estensione a tutte le imprese costrette a limitare o arrestare l’attività a causa dell’emergenza sanitaria degli ammortizzatori sociali esistenti e il sostegno alla liquidità delle imprese e delle famiglie. A questo ultimo proposito, è stato disposto, da un lato, lo slittamento delle scadenze fiscali relative a oneri tributari e contributivi, dall’altro l’obbligo di mantenimento delle linee di credito delle banche per rispondere prontamente all’eccezionalità e urgenza di liquidità soprattutto delle piccole e medie imprese. In tale direzione si è mosso anche il D.L. 23/2020, cd. decreto Liquidità, con la previsione – tra le altre – di un rinvio di adempimenti fiscali da parte di lavoratori e imprese.
Infine, il recente D.L. 34/2020 cd. Decreto Rilancio ha indirizzato ingenti risorse per garantire liquidità e sostegno alle imprese italiane e, per ciò che concerne più specificamente le misure fiscali e di incentivazione dell’attività economica, numerose sono le disposizioni che prevedono l’introduzione di crediti d’imposta, la sospensione di versamenti tributari ed ulteriori rinvii di adempimenti fiscali, nonché la soppressione delle clausole di salvaguardia in materia di IVA e accise a partire dal 2021.
Il miglioramento delle performance dell’Amministrazione finanziaria consentirà inoltre di proseguire la politica di diminuzione della pressione fiscale. In questa prospettiva, la riduzione del tax gap rappresenta una priorità dell’Amministrazione finanziaria e contribuirà ad assicurare una maggiore equità del prelievo fiscale, sia nella prospettiva di attuazione del principio costituzionale secondo cui tutti debbono concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva sia per tutelare la concorrenza tra le imprese. A tal fine, tenuto conto del nuovo contesto economico-sociale e delle dinamiche evolutive che si vanno delineando come conseguenza dell’evento epidemiologico, la lotta all’evasione e all’elusione fiscale continuerà ad essere considerata un obiettivo prioritatario per l’Amministrazione finanziaria.
Tale obiettivo sarà perseguito innanzi tutto assicurando l’attuazione delle disposizioni finalizzate a garantire maggiore efficacia dell’azione di contrasto all’evasione fiscale, in parte già introdotte dai precedenti Governi – e che stanno dispiegando i loro effetti – e, in parte, contenute in provvedimenti adottati più di recente. Con riguardo alle prime, a titolo esemplificativo, si pensi all’introduzione degli indici sintetici di affidabilità (ISA), alla previsione dell’obbligo generalizzato della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi. In merito alle misure più recenti, si segnalano in particolare gli interventi di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali contenute del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, laddove si prevedono misure per inasprire le pene per i grandi evasori, contrastare l’illecita somministrazione di manodopera e l’aggiramento della normativa contrattuale in tema di appalti da parte di cooperative o imprese fittizie (evadendo così l’IVA e non versando le ritenute sui redditi dei lavoratori), rafforzare gli strumenti di contrasto alle frodi nel settore dei carburanti e per contrastare l’evasione e l’illegalità nel settore dei giochi.
L’obiettivo di riduzione del tax gap sarà perseguito anche attraverso un potenziamento degli organici, delle risorse e degli strumenti a disposizione dell’Amministrazione finanziaria, ai fini del miglioramento delle performance di quest’ultima, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie.
Agendo contemporaneamente sulle due leve a disposizione – azioni di policy ed efficientamento delle performance dell’Amministrazione finanziaria – sarà possibile aggredire, e auspicabilmente ridurre, il tax gap.
Il miglioramento delle performance dell’Amministrazione finanziaria sarà ottenuto anche attraverso lo strumento delle Convenzioni, le quali punteranno a stabilire obiettivi coerenti con il perseguimento della semplificazione degli adempimenti, del miglioramento dei servizi offerti ai contribuenti-utenti e dell’incremento del livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari e di contrasto all’evasione fiscale, delle frodi e degli illeciti.
Riguardo alla definizione dei servizi dovuti e degli obiettivi da raggiungere per l’anno 2020, se da un lato si dovrà tener conto della grave situazione economica e sociale venutasi a creare a seguito dell’emergenza sanitaria causata dal COVID-19 e delle misure messe in atto per ridurne i rischi, dall’altro lato, dovranno essere colte le sfide e le opportunità generate dal contesto determinato dalla crisi pandemica e dall’adozione delle misure adottate dal Governo per rilanciare l’economia. Il riferimento è, in particolare, al fenomeno dell’accelerazione della trasformazione digitale – già in atto da qualche tempo a ritmi sostenuti – che negli ultimi mesi ha inciso profondamente sulle modalità di svolgimento del lavoro, sul rapporto tra il settore pubblico e quello privato, sulla ridefinizione dei servizi pubblici erogati ai cittadini, per garantirne qualità e continuità operativa nonostante le difficoltà involte dall’emergenza pandemica.
In tale contesto, l’obiettivo dell’Amministrazione fiscale coincide con la piena capacità di sfruttare l’esperienza e le soluzioni maturate per la gestione dell’emergenza nell’adozione di innovazioni in una prospettiva di lungo periodo, così da proseguire e rafforzare il processo di semplificazione ed efficientamento dell’attività amministrativa in un’ottica di incremento dell’efficacia customer oriented. Inoltre, assicurare un’efficace gestione della crisi e fornire risposte rapide ai bisogni dei contribuenti potrebbe comportare rilevanti ricadute in termini reputazionali per tutta l‘Amministrazione finanziaria, contribuendo a consolidare il rapporto di fiducia tra contribuenti e fisco e, in ultima analisi, a favorire un incremento del livello di compliance. In questa direzione vanno, tra l’altro, proprio le recenti disposizioni normative introdotte dall’articolo 139 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 in tema di rafforzamento delle attività di promozione dell’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti e orientamento dei servizi offerti dalle agenzie fiscali a seguito dell’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione dell’epidemia da COVID-19.
Ciascuna componente dell’Amministrazione finanziaria, nell’esercizio delle attività istituzionali di propria competenza e nel solco del coordinamento di cui sopra, contribuirà a dare attuazione alle misure contenute nelle seguenti azioni strategiche adattando i relativi sistemi e cicli di programmazione e performance alle regole, obblighi e tempi delle fasi di blocco, di ripresa limitata e controllata nonché di riavvio delle attività connesse alla situazione di emergenza COVID 19:
MIGLIORARE LA GOVERNANCE DEL SISTEMA FISCALE
Si fa riferimento alle attività dirette a garantire un efficace coordinamento e una leadership strategica dell’Amministrazione finanziaria. In particolare saranno perseguiti i seguenti obiettivi:
I.a) migliorare il sistema informativo della fiscalità attraverso il consolidamento del presidio delle banche dati dell’Amministrazione finanziaria, in linea con le normative in tema di protezione dei dati personali e di protezione cibernetica e sicurezza informatica;
I.b) proseguire le attività di analisi e studio della tax non compliance e della sua disaggregazione per singole imposte, nonché a livello settoriale, territoriale e dimensionale, allo scopo di orientare più efficacemente le politiche fiscali. A tal fine, si terrà conto anche dei dati contenuti nella Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva;
I.c) intensificare il coordinamento e la complementarietà tra le diverse componenti dell’Amministrazione finanziaria, favorendo la specializzazione ed evitando duplicazioni.
Saranno, inoltre, rafforzate le iniziative congiunte dirette a potenziare le attività di analisi per contrastare la sottrazione all’imposizione delle basi imponibili, per la mappatura territoriale dei fenomeni evasivi e per la predisposizione dei rispettivi piani di intervento, anche in modalità integrata;
I.d) potenziare le sinergie operative con altre Autorità pubbliche nazionali, europee e internazionali rafforzando lo scambio di informazioni e gli strumenti di cooperazione internazionale. Tale attività avrà come obiettivo principale un più incisivo contrasto alle frodi fiscali – quali ad esempio le frodi carosello nel settore dell’IVA intraunionale, nel commercio elettronico, l’abuso dei regimi speciali, quali quello del “margine”, e le frodi in materia di accise – con un’intensificazione degli sforzi per combattere l’evasione fiscale sul piano internazionale;
I.e) supportare le sinergie operative e attivare nuove forme di collaborazione tra l’Amministrazione finanziaria centrale e gli enti territoriali, al fine di stimolare processi di compartecipazione al recupero dei tributi erariali – e, al contempo, efficientare i processi di analisi, controllo e recupero dei tributi locali e regionali – nonché per favorire lo sviluppo di un sistema integrato del territorio mediante specifici protocolli di intesa, in particolare per agevolare l’aggiornamento della cartografia catastale e il corretto censimento degli immobili, anche nell’ottica di una più equa imposizione fiscale. In tale prospettiva saranno incrementate tutte le azioni necessarie a rendere disponibile al Paese un sistema informativo, l’Anagrafe Immobiliare Integrata, che, per ogni immobile presente sul territorio nazionale, permetta di conoscere la posizione geografica, la rappresentazione e le caratteristiche geometriche e censuarie, nonché le quotazioni di riferimento della zona OMI e i soggetti titolari di diritti e quote. A tal fine la modalità di aggiornamento e di sviluppo del sistema informativo catastale dovrà avvenire anche in coerenza con le indicazioni di Organismi europei ed extraeuropei in materia di dati territoriali. Tali attività consentiranno di innovare il Sistema Catastale secondo il paradigma dell’interoperabilità per fornire al Paese servizi innovativi sia in ambito fiscale sia di governo del territorio.
SOSTENERE LA CRESCITA DEL PAESE E MIGLIORARE LA QUALITA’ DEI SERVIZI RESI AI CONTRIBUENTI-UTENTI
Rilevano al riguardo le azioni dirette a contribuire a una maggiore competitività delle imprese italiane e a favorire l’attrattività degli investimenti in Italia per le imprese estere che intendono operare nel territorio nazionale, nonché alle attività volte a semplificare e facilitare gli adempimenti tributari e a migliorare la qualità dei servizi resi ai contribuenti/utenti. In particolare saranno perseguiti i seguenti obiettivi:
II.a) adottare provvedimenti per permettere ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori autonomi e dipendenti di fronteggiare i disagi economici e sociali connessi alla diffusione della pandemia da COVID-19 e alle conseguenti misure di contenimento del rischio;
II.b) assicurare maggiore certezza e prevedibilità per le imprese e gli investitori. In proposito, all’interno di un più generale orientamento alla crescita del sistema economico, sarà garantito un approccio coerente ed unitario dell’Amministrazione finanziaria a quei soggetti che decidono di aderire agli strumenti di cooperazione con il fisco, come l’istituto dell’adempimento collaborativo, l’interpello per i nuovi investimenti, gli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale e gli accordi relativi al regime opzionale di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali (patent box), tenendo in debita considerazione il risk rating dei vari contribuenti interessati.
Sempre nell’ottica di conferire certezza agli operatori, sarà assicurata l’efficace trattazione delle procedure amichevoli attivate ai sensi delle Convenzioni per evitare le doppie imposizioni in vigore tra l’Italia e gli Stati partner dei trattati, ai sensi della Convenzione europea sull’arbitrato e della Direttiva (UE) 2017/1852 del Consiglio sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell’Unione Europea;
II.c) orientare i servizi di consulenza e assistenza forniti ai contribuenti-utenti in modo da supportare e rafforzare la capacità competitiva degli operatori economici italiani, anche attraverso la diffusione e l’utilizzo degli istituti e delle procedure doganali volte a favorire l’incremento dei volumi operativi, in particolar modo delle esportazioni di prodotti verso Paesi terzi, in modo da contribuire alla crescita dimensionale ed al processo di internazionalizzazione delle imprese italiane;
II.d) migliorare e semplificare i rapporti tra fisco e contribuenti, inclusi gli ordini professionali, attraverso il potenziamento dei servizi telematici, l’introduzione di un nuovo sistema di relazione con l’utenza “a distanza” e attraverso gli strumenti di messa a disposizione dei dati finalizzati alla facilitazione e razionalizzazione degli adempimenti, ivi compresi la progressiva dematerializzazione dei modelli di dichiarazione, anche con riferimento agli atti di aggiornamento immobiliare e un calendario strutturato delle scadenze fiscali. In questa prospettiva, la dichiarazione dei redditi precompilata mira a divenire la forma ordinaria di dichiarazione dei redditi, non soltanto per i lavoratori dipendenti e pensionati, per cui è già una realtà consolidata, ma anche per i titolari di partita IVA;
II.e) migliorare i tempi di erogazione e la qualità dei servizi resi ai contribuenti utenti, privilegiando l’erogazione dei rimborsi fiscali a cittadini e a imprese reimmettendo liquidità nel sistema economico italiano anche per contribuire a contrastare gli effetti generati dalla fase epidemiologica da COVID-19.
III. FAVORIRE LA COMPLIANCE VOLONTARIA DEI CONTRIBUENTI E PREVENIRE GLI INADEMPIMENTI TRIBUTARI
Si fa riferimento alle azioni dirette a migliorare il livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti e l’efficacia dell’azione di prevenzione degli inadempimenti tributari. In particolare, saranno perseguiti i seguenti obiettivi:
III.a) favorire il dialogo collaborativo con i contribuenti per supportarli sia nel momento dichiarativo sia nel pagamento dei tributi. Al riguardo, saranno ottimizzate le comunicazioni per la promozione della compliance e, in particolare, quelle dirette a favorire l’emersione delle basi imponibili ai fini delle imposte dirette e dell’IVA. Per la predisposizione di tali comunicazioni saranno utilizzate le basi dati alimentate dai flussi informativi, anche derivanti dallo scambio automatico internazionale di informazioni, e da quelli derivanti dalla fatturazione elettronica generalizzata, integrati con quelli generati dalla trasmissione telematica dei corrispettivi relativi alle transazioni verso i consumatori finali. Inoltre, l’invio di tali comunicazioni dovrà avvenire in modo automatizzato, individuando le posizioni da contattare attraverso meccanismi di selezione sempre più accurati e verificando – anche tramite strumenti di data analysis – l’efficacia delle azioni finalizzate alla promozione della compliance. Tale attività, in considerazione di quanto indicato in premessa a proposito della emergenza sanitaria, sarà in gran parte sospesa nel 2020, per poi essere ripresa nel 2021, così da favorire la graduale ripresa delle attività economiche e sociali;
III.b) proseguire le attività di analisi e studio della tax non compliance finalizzata all’individuazione dei maggiori rischi di comportamenti non conformi, al fine di indirizzare l’attività di prevenzione e contrasto in modo ancora più mirato;
III.c) aggiornare gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), finalizzati a favorire una maggiore compliance dichiarativa delle piccole e medie imprese e dei lavoratori autonomi;
III.d) incentivare i pagamenti elettronici nell’ottica della digitalizzazione dei processi fiscali al fine di razionalizzare gli adempimenti degli operatori IVA anche per ottenere in via semplificata agevolazioni fiscali o incentivi.
CONTRASTARE L’EVASIONE E L’ELUSIONE FISCALE
Per attuare le diverse misure dirette a combattere l’evasione fiscale e a ridurre il tax gap, si punterà prioritariamente a:
IV.a) migliorare la qualità dei controlli effettuati dall’Amministrazione finanziaria. In tale ottica, sarà altresì incrementato il ricorso agli strumenti di cooperazione internazionale, in particolare sarà ottimizzato l’utilizzo dei dati che derivano dallo scambio automatico di informazioni, incluso il Country-by-Country reporting, anche attraverso avanzate tecniche di analisi e valutazione del rischio di non compliance e di monitoraggio dei comportamenti di soggetti ad elevata pericolosità fiscale. Tali attività si baseranno anche sullo sfruttamento delle potenzialità derivanti dall’utilizzo di informazioni di natura finanziaria contenute nell’Archivio dei rapporti finanziari, nonché dei dati derivanti dall’introduzione generalizzata della fatturazione elettronica e dalla trasmissione dei corrispettivi che consentiranno di migliorare le analisi e i controlli incrociati tra le diverse operazioni dichiarate dai contribuenti e di monitorare i pagamenti IVA.
Nel medio periodo, la qualità dei controlli dovrà essere valutata in relazione alla capacità di accertamento degli imponibili generati dall’economia sommersa e, quindi, di riduzione della quota di tax gap riconducibile all’azione dell’Amministrazione finanziaria.
Alla luce della particolare situazione relativa all’anno 2020 evidenziata in premessa, tali obiettivi avranno piena efficacia a partire dalle attività effettuate nel 2021.
Andranno rafforzate le attività di controllo relative all’indebita fruizione delle agevolazioni previste per fronteggiare le ricadute negative sul tessuto economico nazionale connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19;
IV.b) monitorare il comportamento dei contribuenti che hanno subito un controllo fiscale per verificarne il grado di propensione all’adempimento negli anni successivi e, più in generale, per valutare il livello di fedeltà fiscale. Rileva, sotto questi profili, anche l’azione volta al recupero di perdite riportabili dai contribuenti, autonomamente o nell’ambito della tassazione consolidata, recupero che può generare nell’immediato, o anche medio tempore, un incremento delle entrate, con corrispondente diminuzione tendenziale del tax gap;
IV.c) rafforzare l’efficacia della riscossione. In proposito, oltre alle normali ordinarie procedure di riscossione mediante ruolo, sarà assicurato il completamento del percorso di chiusura delle posizioni debitorie ancora aperte e, in particolare, l’attuazione delle disposizioni in materia di pacificazione fiscale (decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119 e legge n.145 del 30 dicembre 2018), con specifico riferimento alla definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. A tal fine, ferme restando le prescrizioni previste dalla normativa vigente a tutela della privacy dei contribuenti, saranno implementate tecniche di analisi dei debiti iscritti a ruolo per indirizzare l’attività di riscossione prioritariamente verso i debitori più solvibili e i crediti che hanno maggiori possibilità di essere riscossi, ferma restando comunque la necessità di salvaguardare tutti i crediti affidati in riscossione mediante atti idonei a evitare la decadenza e la prescrizione. Inoltre, fermi restando i termini di legge, saranno ottimizzati i tempi medi di lavorazione per la notifica delle cartelle di pagamento e per l’attivazione delle procedure cautelari ed esecutive. Sarà, inoltre, migliorato lo scambio informativo tra agente della riscossione ed enti impositori o beneficiari, in modo che siano assicurati il tempestivo aggiornamento e la fruibilità da parte di questi ultimi di tutte le informazioni relative allo stato della riscossione, nonché una gestione integrata delle richieste avanzate dai contribuenti, attraverso il progressivo allineamento delle diverse banche dati. In particolare, al fine di facilitare le attività di riscossione degli enti impositori e creditori, sarà garantito l’accesso gratuito da parte di tali enti alle informazioni relative ai debitori presenti nell’Anagrafe tributaria.
ASSICURARE LA LEGALITA’ NEGLI AMBITI DI COMPETENZA
Rilevano in particolare le azioni finalizzate a presidiare le esigenze di legalità nelle operazioni doganali e nel settore dei giochi pubblici, comprese quelle dirette a contrastare fenomeni criminali connessi. In particolare, saranno perseguiti i seguenti obiettivi:
V.a) proteggere cittadini, imprese e territorio, controllando le merci in ingresso nell’Unione Europea e contrastando fenomeni criminali quali il contrabbando, la contraffazione, il riciclaggio e il traffico illecito di armi, droga, rifiuti, alimenti e farmaci non rispondenti alla normativa sanitaria vigente;
V.b) elevare la qualità dell’offerta dei giochi pubblici e assicurare un ambiente di gioco sicuro, combattendo il gioco illegale, proteggendo i soggetti vulnerabili e ponendo particolare riguardo alle attività sul divieto di gioco da parte dei minori.
CONTRIBUIRE AL CONSEGUIMENTO DI ALTRI OBIETTIVI DI FINANZA PUBBLICA
Al riguardo, vengono in primo piano le azioni dirette ad assicurare un’efficiente gestione del patrimonio immobiliare dello Stato e, in particolare, i seguenti obiettivi:
VI.a) amministrare il patrimonio immobiliare statale secondo criteri di economicità ed efficienza potenziando le iniziative volte a tradurre i piani di razionalizzazione in interventi che, da una parte, garantiscano nuove soluzioni allocative per gli uffici pubblici in grado di ridurre i loro costi di gestione e il fabbisogno di spazio richiesto ai privati, ovvero, dall’altra, consentano la valorizzazione degli immobili in una prospettiva di vendita. Sarà profuso il massimo impegno nell’attuazione del cronoprogramma degli interventi edilizi necessari all’attuazione dei piani di razionalizzazione e nella definizione di un monitoraggio efficace del loro stato di avanzamento. Il medesimo approccio sarà seguito con riguardo ai piani di riqualificazione sismica ed energetica degli immobili in uso governativo;
VI.b) assicurare la progressiva implementazione della Struttura per la progettazione, istituita ai sensi dell’articolo 1 comma 162 della L. 145/2018 e del DPCM del 15 aprile 2019, finalizzata alla promozione e attuazione degli investimenti pubblici e funzionale alla costituzione e gestione di un polo nazionale di eccellenza di servizi di progettazione su richiesta delle Amministrazioni centrali e degli Enti territoriali.
VII. VALORIZZARE LE RISORSE A DISPOSIZIONE
Si fa riferimento alle azioni dirette a valorizzare le risorse umane e tecnologiche a disposizione e a quelle finalizzate a ottimizzare la funzione organizzativa e a migliorare l’efficienza dell’attività amministrativa. In proposito, si punterà prioritariamente sui seguenti obiettivi:
VII.a) espletare nel più breve tempo possibile le procedure di reclutamento del personale, autorizzate o consentite;
VII.b) promuovere la formazione e lo sviluppo professionale del personale in funzione degli obiettivi istituzionali e della missione prioritaria di contrastare l’evasione e ridurre il tax gap, favorendo al contempo un fisco trasparente a sostegno della crescita economica e orientato a migliorare la propensione all’adempimento degli obblighi fiscali da parte dei contribuenti;
VII.c) contenere le spese di funzionamento e migliorare l’efficienza organizzativa, anche mediante l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione dei servizi, il ricorso al telelavoro e al lavoro agile e la razionalizzazione degli acquisti e, comunque, attraverso il rafforzamento delle iniziative atte a garantire il contenimento dei costi, la semplificazione e la trasparenza dei rapporti con i fornitori e la tempestività dei pagamenti.
VIII. d) potenziare i servizi infrastrutturali e di rete nonché le risorse necessarie al loro corretto funzionamento ai fini del crescente ricorso a modalità di lavoro agile.
Allegato A
Il DIPARTIMENTO DELLE FINANZE, nell’ambito delle priorità politiche del Ministero
dell’economia e delle finanze, sarà impegnato nell’attività di supporto delle politiche fiscali, nella realizzazione delle strategie dirette al rafforzamento dell’efficacia ed equità del sistema tributario – anche mediante la predisposizione di misure orientate a una graduale riduzione della pressione fiscale per sostenere la crescita e la competitività e di misure volte a rafforzare il contrato all’ evasione ed all’ elusione fiscale. In particolare, provvederà a:
Svolgere la propria attività di indirizzo, vigilanza e controllo sui risultati di gestione delle agenzie fiscali, nel rispetto dell’autonomia gestionale ad esse attribuita. Detta attività verrà assicurata attraverso le convenzioni tra il Ministro e le predette agenzie fiscali, da predisporre entro il mese di febbraio dell’ anno di competenza, valorizzando e monitorando, in particolare, le iniziative dirette a migliorare la compliance volontaria dei contribuenti e quelle volte a reperire e contrastare gli inadempimenti tributari, secondo una prospettiva di riduzione graduale e strutturale del tax gap.
realizzare studi e analisi per:
la semplificazione degli adempimenti tributari per le persone fisiche, società ed imprese, nonché dei rapporti tra contribuenti e gli enti territoriali nell’ambito della fiscalità locale e regionale;
la revisione della tassazione di famiglie ed imprese, in base agli spazi finanziari disponibili nel rispetto dei saldi di finanza pubblica;
l’ausilio all’attività della Commissione di esperti di cui all’articolo 2, comma 2 del d.lgs. n. 160/2015 incaricata, tra l’altro, di produrre una stima ufficiale dell’evasione fiscale, valutandone l’evoluzione nel tempo.
Proseguiranno, inoltre, le attività di analisi e studio volte alla semplificazione del sistema fiscale per rafforzarne l’efficacia e l’equità, anche attraverso:
lo sviluppo di banche dati a supporto del nuovo assetto della finanza territoriale; e. la predisposizione e l’aggiornamento di banche dati e modelli enonometrici e di micro simulazione, finalizzati alla realizzazione di studi e analisi economiche degli interventi di politica tributaria;
fornire supporto alla Commissione di esperti di cui all’art. 1, comma 4, del d.lgs. 160/2015, per l’attività di razionalizzazione ed ottimizzazione delle tax expenditures, assicurando la ricognizione delle spese fiscali anche ai fini del rapporto annuale allegato alla legge di bilancio, ai sensi dell’art. 21, comma 11-bis, della legge n. 196/2009.
Particolare attenzione sarà dedicata alle attività di monitoraggio delle tax expenditures anche ai fini della valutazione delle agevolazioni attualmente previste;
supportare la lotta all’evasione e all’elusione fiscale anche nell’ambito delle attività europee e internazionali, eventualmente proponendo, ove opportuno, anche iniziative sotto forma di deroghe. Presidiare ogni iniziativa dell’Unione Europea che abbia ripercussioni sulla strategia olistica di compliance e, più specificamente, quelle in materia di commercio elettronico, anche al fine di individuare nuovi approcci per la riscossione dell’imposta sul valore aggiunto in tale settore; particolare attenzione sarà dedicata all’analisi delle problematiche connesse allo sviluppo dell’economia digitale, dei crypto asset e delle nuove modalità di tassazione sulle multinazionali. Proseguirà, inoltre, la partecipazione alle attività di manutenzione e aggiornamento della Lista UE delle giurisdizioni non cooperative e, ove necessario, l’attività di supporto giuridico in ambito transnazionale europeo e internazionale;
proseguire le attività necessarie alla progressiva attuazione delle misure del progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting). In tale contesto, verranno curate le procedure amichevoli in materia di interpretazione dei trattati contro la doppia imposizione e proseguiti i lavori sulla tassazione dell’economia digitale. Proseguire le attività di analisi economico-statistica della fiscalità delle multinazionali, con particolare riguardo all’economia digitale;
potenziare la cooperazione amministrativa per lo scambio di informazioni tra giurisdizioni fiscali, proseguendo le attività necessarie per l’attuazione degli scambi automatici e su richiesta di informazioni a fini fiscali, in linea con gli standard europei e internazionali;
continuare l’esame e lo studio degli orientamenti giurisprudenziali di merito e legittimità, anche con l’ausilio degli ordini professionali e degli enti impositori e della riscossione, relativi a particolari tematiche tributarie al fine di predisporre rapporti di analisi diretti a favorire la corretta applicazione del tributo e l’adempimento da parte dei contribuenti;
proseguire le attività necessarie per la riforma della giustizia tributaria, ivi compreso il riordino territoriale delle Commissioni tributarie, anche tenendo conto dell’analisi dei dati presenti nei rapporti statistici sull’andamento del contenzioso tributario, allo scopo di rafforzare la parità tra le parti, la professionalità dell’organo giudicante e la riduzione dei tempi del giudizio. Potenziamento e miglioramento qualitativo dei servizi digitali della giustizia tributaria;
dare ulteriore impulso alla digitalizzazione e alla qualità dei servizi telematici resi, inclusi quelli a supporto del telelavoro e del lavoro agile, potenziando l’interoperabilità tra le banche dati dell’Amministrazione finanziaria e la cooperazione applicativa con altri soggetti, nonché presidiando l’attuazione nel Sistema Informativo della Fiscalità del Regolamento (UE) 2016/679, relativo alla protezione delle persone fisiche, e del D.L. 105/2019, convertito dalla L. 133/2019, relativo all’istituzione del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica;
supportare, sia dal punto di vista tecnico sia giuridico, l’evoluzione del sistema fiscale con l’obiettivo di favorire la compliance e rafforzare la lotta all’evasione e all’elusione fiscale, anche nell’ambito delle attività europee e internazionali riguardanti la fatturazione elettronica e l’e-procurement e le correlate attività di standardizzazione tecnica.
assicurare nell’ambito dei documenti convenzionali tra Ministro e agenzie fiscali la definizione di appositi obiettivi di:
miglioramento dei servizi di assistenza e consulenza offerti ai contribuenti-utenti, favorendone ove possibile la fruizione online, e di riduzione dei tempi di erogazione dei rimborsi fiscali ai cittadini ed alle imprese;
aumento dell’adempimento spontaneo dei contribuenti;
consolidamento dell’attività di prevenzione degli inandempimenti tributari;
rafforzamento dell’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale.
Nell’ambito delle citate convenzioni, le performance delle agenzie fiscali – da valutare nel medio periodo anche in relazione al contributo offerto rispetto alla riduzione del tax gap – saranno verificate secondo il consolidato modello metodologico che prende in considerazione sia la dimensione dell’efficienza (input-output) sia quella dell’efficacia (output-outcome) assicurando anche la verifica degli impatti dei piani delle attività sul contesto socio-economico e sul comportamento dei contribuenti (outcome);
L’AGENZIA DELLE ENTRATE, nel rispetto del suo mandato istituzionale, provvederà a:
attuare tempestivamente le disposizioni normative emanate in relazione all’emergenza epidemiologica da COVID-19 per fronteggiare le inevitabili ricadute sul tessuto economico nazionale, con particolare riguardo alla gestione dei contributi a favore di imprese e lavoratori autonomi e delle diverse agevolazioni previste; in particolare:
fornisce il suo apporto per consentire agli operatori economici di poter ricevere in tempi brevissimi il contributo a fondo perduto previsto dal decreto “Rilancio”, mettendo a disposizione degli operatori e dei loro intermediari una specifica procedura telematica per acquisire le istanze e procedendo al pagamento del contributo in tempi estremamente contenuti;
è chiamata a gestire le diverse agevolazioni introdotte (ad esempio il tax credit vacanze), in relazione alle quali sono previste anche implementazioni alla procedura per la gestione delle cessioni dei crediti d’imposta, che sono state estese, in molti casi, anche agli intermediari finanziari;
predisporrà specifici servizi per il riscontro dei dati fiscali indicati dai contribuenti nelle autocertificazioni rese ad altri Enti per fruire delle diverse agevolazioni;
favorire l’adempimento spontaneo dei contribuenti e assicurare una riduzione strutturale del tax gap, attraverso una migliore qualità dei servizi resi ai contribuenti/utenti e il presidio dell’attività di interpretazione delle norme tributarie. Tali attività saranno svolte soprattutto mediante:
l’emanazione di circolari e risoluzioni;
la tempestiva risposta agli interpelli e la pubblicazione dei pareri resi, per i quali si avvieranno iniziative rivolte all’utilizzo di canali telematici per la gestione degli stessi;
la semplificazione degli adempimenti tributari per le persone fisiche, le società, le imprese;
la valorizzazione delle banche dati, tra le quali quella relativa alla fatturazione elettronica e ai corrispettivi telematici, basata anche sullo sviluppo di modelli statistico-econometrici e su analisi di big data anche al fine di verificare la persistenza nel tempo degli effetti indotti dalle attività di promozione della compliance;
incrementare la digitalizzazione e la razionalizzazione dei processi fiscali, nell’ambito della più ampia strategia di promozione della tax compliance, tramite una mirata attività di promozione dei pagamenti elettronici. L’incentivazione ai pagamenti elettronici sarà perseguita tramite:
l’automatizzazione del processo di fatturazione elettronica a seguito di pagamenti elettronici con lo sviluppo di servizi a valore aggiunto – offerti dal mercato – che possano automatizzare la generazione e la trasmissione della Fattura Elettronica utilizzando i dati che i soggetti coinvolti nella transazione detengono a seguito del pagamento elettronico;
l’avvio della lotteria dei corrispettivi e della lotteria corrispettivi “cashless” finalizzata alla corretta e completa certificazione dei corrispettivi soprattutto nei rapporti business to consumer, dove è più alta la probabilità di evasione di imposta;
l’emanazione di provvedimenti attuativi finalizzati ad introdurre, in evoluzione dei registratori telematici, altri strumenti più evoluti per la gestione dei pagamenti elettronici in grado di memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi;
l’emanazione di provvedimenti attuativi concernenti il credito d’imposta (30%) sulle commissioni bancarie legate ai pagamenti elettronici da parte dei consumatori finali per gli esercenti con volume di affari inferiore a 400mila euro;
rafforzare il rapporto fiduciario con i cittadini e ridurre la conflittualità con i contribuenti attraverso:
la valorizzazione degli istituti di natura premiale in un percorso di accompagnamento consapevole dei contribuenti verso una maggiore affidabilità fiscale;
la promozione dell’adempimento collaborativo, per l’attrazione di nuovi investimenti in Italia;
l’intensificazione degli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale e degli accordi relativi al regime di tassazione agevolata connesso all’utilizzo di beni immateriali (patent box);
In proposito saranno rafforzati i punti di relazione fra gli istituti di cui al punto b) e al punto c), al fine di creare un contesto complessivo di maggiore e più efficace supporto per i contribuenti;
l’aggiornamento degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), finalizzati a stimolare comportamenti fiscalmente corretti, favorendo l’emersione di basi imponibili e il corretto adempimento degli obblighi dichiarativi, anche attraverso la condivisione di dati e informazioni nella disponibilità dell’Agenzia delle entrate e l’invio di specifiche segnalazioni;
l’incentivo all’adempimento spontaneo delle persone fisiche ad alta capacità contributiva attraverso un’azione bilanciata tra consulenza e controllo;
l’accelerazione dell’esecuzione dei rimborsi fiscali ai cittadini e alle imprese, anche attraverso automatismi che tengano conto dell’adozione della fatturazione elettronica e di tecniche di analisi dei rischi, con particolare riguardo ai rimborsi accelerati e da split payment;
facilitare la richiesta e l’erogazione dei servizi nei confronti dei contribuenti-utenti innovando e potenziando il sistema di “relazione a distanza”, così da migliorare l’accessibilità ai servizi e semplificare le procedure per la loro richiesta, attraverso:
l’evoluzione dei servizi di assistenza, adottando procedure semplificate per comunicare con il contribuente, alternative all’accesso fisico presso gli uffici, privilegiando l’utilizzo di mezzi di erogazione dei servizi da remoto, tramite il canale telefonico e il canale telematico (App e Portale dei Servizi telematici);
il potenziamento dei sistemi per programmare le richieste di servizi: prenotazione di appuntamenti “in presenza”, appuntamenti telefonici e video appuntamenti, utilizzo di web ticket per l’accesso in giornata, in modo da ridurre significativamente il totale degli accessi fisici presso gli uffici e, conseguentemente, i picchi di domanda (code);
la semplificazione degli adempimenti per i cittadini, prevedendo la possibilità di richiedere i principali servizi da remoto; il rilascio del codice fiscale, l’attribuzione della partita IVA, l’abilitazione ai servizi telematici, il rilascio dei certificati e attestazioni, e il progressivo ampliamento delle fattispecie per le quali è consentito l’utilizzo della modalità di registrazione telematica, per ora prevista per atti pubblici e locazioni, ad esempio per atti di comodato;
l’introduzione di nuove e più avanzate forme di comunicazione con il contribuente, ad esempio attraverso piattaforme integrate con altre pubbliche amministrazioni, anche al fine di rimediare a eventuali errori od omissioni, inclusi quelli in materia di IVA connessi all’esame delle liquidazioni periodiche; adeguate misure organizzative e gestionali connesse alla presentazione delle dichiarazioni integrative speciali;
la pubblicazione di un nuovo portale dei Servizi On-Line, con il potenziamento dei servizi telematici attualmente disponibili, rendendo fruibili informazioni e documenti in tempi rapidi e inviando tempestive segnalazioni al fine di favorire la costruzione di un dialogo dinamico e strutturato con i contribuenti; il potenziamento dei servizi infrastrutturali allo scopo di assicurare la continuità dei servizi all’utenza anche nel regime di emergenza sanitaria. Verranno, progressivamente, introdotti nuovi servizi quali la possibilità di presentare, tramite area autenticata, documenti e istanze (per esempio istanze di rimborso) a qualunque ufficio;
l’incremento del tasso di digitalizzazione dei servizi, nonché del grado di fruizione dei medesimi da parte degli utenti, anche attraverso l’interconnessione digitale con intermediari e imprese e la partecipazione alle iniziative strategiche di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione;
il presidio e l’evoluzione della fatturazione elettronica attraverso il Sistema di Interscambio, unitamente alla gestione a regime dell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi anche ai fini dell’avvio della “lotteria degli scontrini”;
lo sviluppo e l’innovazione dei sistemi di versamento delle imposte;
l’implementazione degli oneri presenti nella dichiarazione precompilata delle persone fisiche, nonché l’avvio della precompilazione di alcuni documenti e dichiarazioni per i titolari di partita IVA grazie alla valorizzazione del patrimonio informativo derivante dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi;
l’incentivo all’adempimento spontaneo per l’aggiornamento delle rendite catastali per le persone fisiche e giuridiche attraverso il miglioramento del presidio del territorio da parte dell’Agenzia e in sinergia con gli enti locali;
rafforzare le iniziative di confronto e collaborazione attraverso l’utilizzo dell’istituto del contraddittorio, anche preventivo, al fine di definire in maniera efficace ed efficiente la posizione del contribuente;
assicurare la tempestiva trattazione delle procedure amichevoli di composizione delle controversie internazionali (cd. MAP – Mutual Agreement Procedure), al fine di aumentare la certezza fiscale per le imprese multinazionali, garantendo la corretta ed equa ripartizione degli imponibili e delle imposte, tra l’Italia e gli altri Stati interessati;
garantire la collaborazione tecnica con gli Uffici del Ministero dell’economia e delle finanze, alle altre istituzioni pubbliche e agli organismi internazionali, in merito alla predisposizione di provvedimenti legislativi e regolamentari riguardanti i tributi di propria competenza;
assicurare l’attuazione del regime One Stop Shop (OSS) attraverso azioni di coordinamento nell’ambito dell’Amministrazione finanziaria al fine di garantire efficienza nella gestione dell’ampio progetto;
favorire i rapporti di cooperazione amministrativa e scambio informativo, anche di tipo internazionale, nonché l’assistenza tecnica a beneficio di Paesi terzi;
intensificare le azioni di tempestiva individuazione, prevenzione e contrasto dei fenomeni di frode e di utilizzo indebito di crediti d’imposta e altre agevolazioni, utilizzando strumenti avanzati di analisi del rischio e le basi dati a disposizione. In tale ottica, va valorizzato il patrimonio informativo derivante dalla fatturazione elettronica e dai nuovi strumenti informatici di analisi sviluppati a livello nazionale ed europeo. Particolare attenzione va riservata alle frodi intracomunitarie, alle frodi realizzate tramite l’utilizzo in compensazione di crediti inesistenti, all’indebita fruizione dei rimborsi fiscali e alle frodi realizzate attraverso l’utilizzo di dichiarazioni d’intento ideologicamente false;
predisporre le stime di base del tax gap dei principali tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate per la Commissione di esperti, di cui all’articolo 2, comma 2, del d.lgs. n. 160/2015, incaricata di produrre una stima ufficiale dell’evasione fiscale, valutandone l’evoluzione nel tempo;
potenziare le metodologie e gli strumenti tecnologici a sostegno del contrasto all’evasione per favorire la tax compliance e per acquisire informazioni rilevanti finalizzate a controlli mirati nei confronti dei contribuenti che presentano indici di pericolosità fiscale;
presidiare la qualità del sistema informativo e la valorizzazione dello scambio internazionale di informazioni di natura fiscale e, in particolare, lo scambio automatico, in aderenza alle considerazioni svolte dalla Commissione europea nel documento COM(2017) 781 finale del 18.12.2017, anche attraverso l’utilizzo dei dati della fatturazione elettronica, funzionali a una scelta mirata delle modalità di controllo da effettuare per livello di rischiosità del contribuente; tutto ciò privilegiando un approccio differenziato per tipologia di contribuente, capace di coglierne le peculiarità e gli specifici profili di rischio. Il processo di valorizzazione del notevole patrimonio informativo esistente si svilupperà predisponendo opportune banche dati che consentiranno il pieno sfruttamento delle informazioni a disposizione anche mediante il ricorso a tecniche di machine learning e intelligenza artificiale;
utilizzare in maniera sistematica i dati di natura finanziaria raccolti in apposita sezione dell’anagrafe tributaria, al fine di arricchire il patrimonio informativo utilizzato nelle analisi del rischio evasione e orientare i controlli in base al livello di pericolosità del contribuente.
rafforzare a pieno regime a decorrere dal 2021 le iniziative congiunte con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli per potenziare le attività di analisi finalizzate a contrastare l’evasione e per agevolare il coordinamento delle attività anche a livello territoriale;
utilizzare in modo mirato e sistematico le informazioni e i dati di fonte estera, anche di natura finanziaria, derivanti in particolare dallo scambio automatico, tra cui le informazioni pervenute tramite il Common Reporting Standard (CRS), per contrastare i fenomeni di evasione internazionale, l’illecita detenzione di patrimoni e attività finanziarie fuori dei confini nazionali nonché le fittizie residenze all’estero. In tale ottica, si procederà all’effettuazione di analisi selettive mediante l’incrocio delle banche dati a disposizione.
Utilizzare in modo mirato e sistematico le informazioni del Country-by-Country reporting, sia presentati all’Agenzia sia ricevuti dall’Agenzia tramite lo scambio automatico di informazioni, ai fini dell’analisi di rischio di elusione delle multinazionali con fatturato mondiale superiore ai 750 milioni di euro;
Inoltre, sarà dato impulso all’acquisizione anche massiva di dati e notizie sui movimenti transfrontalieri, al fine di individuare fenomeni di esterovestizione o comunque di indebita detenzione di disponibilità all’estero, in violazione delle norme sul monitoraggio fiscale, nonché a richieste mirate a far luce sulla titolarità effettiva di specifiche operazioni con l’estero o rapporti alle stesse collegati ed al percorso conoscitivo seguito dai soggetti obbligati;
presidiare la qualità e la completezza delle banche dati catastali, finalizzando prioritariamente l’azione alla completa integrazione delle informazioni immobiliari ed alla relativa rappresentazione in Cartografia, per una piena interoperabilità con i sistemi cartografici di altri enti. Tale azione, unitamente alla realizzazione dell’Anagrafe dei Titolari, dovrà consentire una sempre maggiore fruibilità delle banche dati immobiliari sia per scopi tributari sia per attività di supporto agli enti territoriali, di gestione delle emergenze e salvaguardia del patrimonio immobiliare.
Continueranno inoltre, le azioni di ampliamento del periodo informatizzato delle banche dati ipotecarie e lo sviluppo dei relativi servizi;
presidiare il territorio al fine di far emergere gli immobili non registrati in catasto, anche attraverso l’attivazione di metodologie innovative di controllo che consentano di sollecitare procedimenti volontari a carico dei soggetti inadempienti e attivare procedimenti coattivi in caso di inottemperanza. Produrre statistiche e quotazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare, assicurare la consultazione dei valori economici afferenti ai prezzi di compravendita dei beni immobili, anche in attuazione di quanto previsto dal Testo Unico Bancario con riferimento all’Osservatorio e migliorare costantemente la qualità delle attività tecnico-estimative rese alle pubbliche amministrazioni. Integrare le banche dati immobiliari con le informazioni desunte dalla dichiarazione dei redditi;
proseguire le azioni per il miglioramento e potenziamento dei servizi di rete per la fruizione dei dati cartografici catastali, basati sul paradigma dell’interoperabilità, per supportare le pubbliche amministrazioni nelle politiche fiscali (Sisma Bonus, gestione patrimonio immobili pubblici) e nell’azione di governance del territorio, attraverso la disponibilità di ulteriori dati sugli immobili e la semplificazione delle modalità di utilizzo;
proseguire le azioni di presidio, potenziamento e valorizzazione dell’Anagrafe Tributaria, volte a garantire la protezione dei dati, il corretto funzionamento dei servizi nonché l’interazione in sicurezza, attraverso modelli innovativi di integrazione digitale, tra l’Anagrafe Tributaria ed attori esterni, in linea con la disciplina sulla protezione dei dati personali e con l’attuazione di aggiornate misure di cybersecurity;
assicurare l’utilizzo sistematico dei servizi telematici del contenzioso tributario, al fine di favorire la formazione e la consultazione del fascicolo processuale informatico;
proseguire le attività di supporto per il miglioramento della qualità dei servizi telematici a favore del contribuente garantendo l’interoperabilità tra le proprie banche dati e quelle del contenzioso del Dipartimento delle finanze.
ottimizzare la trattazione relativa alle procedure di composizione della crisi d’impresa e di sovraindebitamento assicurando una appropriata conclusione al fine di evitare una prospettiva di irreversibilità della crisi tale da non garantire in maniera adeguata il gettito fiscale.
L’Agenzia delle entrate, infine, provvederà a monitorare costantemente l’attività dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, secondo i principi previsti dall’art. 1, comma 3 del decreto-legge 193 del 2016. Inoltre, si impegna a mettere a disposizione le banche dati e le informazioni necessarie per lo svolgimento del servizio della riscossione, mediante sottoscrizione di apposite convenzioni anche pluriennali.
L’AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE eserciterà l’attività di riscossione secondo criteri di efficienza gestionale, efficacia, economicità dell’azione nonché di equità, allo scopo di promuovere un corretto rapporto tra fisco e contribuente, garantendo l’effettività del gettito e l’incremento del livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari. In particolare provvederà a:
garantire il costante miglioramento della relazione con il contribuente, in ottica di trasparenza e fiducia reciproca, assicurando la conoscenza delle informazioni necessarie ai contribuenti per usufruire degli istituti normativamente previsti finalizzati all’estinzione dei debiti affidati all’Agenzia dagli enti creditori. A tal fine incrementerà anche la gamma e la qualità dei servizi digitali offerti, semplificandone l’accesso e l’utilizzo per le diverse tipologie di utenti, potenziando i canali di contatto da remoto per l’assistenza ai contribuenti;
assicurare, anche attraverso lo sviluppo dell’interoperabilità dei sistemi (in maniera particolare tra le proprie banche dati e quelle del contenzioso del Dipartimento delle finanze), lo scambio informativo con gli enti impositori o beneficiari per consentire il tempestivo aggiornamento e la fruibilità di tutte le informazioni relative allo stato della riscossione, ivi comprese quelle riguardanti le sospensioni legali, le rateizzazioni e i provvedimenti modificativi dei debiti affidati;
migliorare le tecniche di analisi delle posizioni debitorie per innalzare il livello di efficacia delle azioni di recupero attraverso l’acquisizione e l’utilizzo, nel rispetto della normativa vigente a tutela della privacy, delle informazioni presenti nelle banche dati disponibili per l’Agenzia anche attraverso la collaborazione con la Guardia di Finanza;
assicurare il raggiungimento degli obiettivi di gettito normativamente previsti anche con il contributo degli incassi derivanti dagli istituti di definizione agevolata; avviare le procedure di riscossione in coerenza con la programmazione annuale delle attività garantendo, nel contempo, la salvaguardia dei crediti affidati in riscossione (NOTA 1);
assicurare l’utilizzo sistematico dei servizi telematici del contenzioso tributario, al fine di favorire la formazione e la consultazione del fascicolo processuale informatico;
incrementare i livelli di efficienza e garantire il contenimento dei costi, nel rispetto dei vincoli di spesa prescritti dal legislatore, anche attraverso la revisione dei processi operativi della riscossione in ottica di crescente automazione.
Al fine di instaurare un corretto rapporto tra fisco e contribuente e ottimizzare l’attività di riscossione, l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione rafforzeranno il coordinamento tra loro e potenzieranno le sinergie operative con le altre amministrazioni pubbliche. Inoltre collaboreranno fattivamente per superare eventuali frammentazioni e duplicazioni di attività, per incrementare l’efficienza del servizio pubblico in favore dei contribuenti e degli operatori del settore e per aumentare l’efficacia delle procedure di recupero coattivo, incentivando il livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari e dissuadendo dall’evasione da riscossione.
L’AGENZIA DELLE DOGANE E MONOPOLI
Nell’ambito dei suoi compiti e nelle sue funzioni istituzionali l’Agenzia si impegna:
a sviluppare la customs e fiscal compliance secondo la regolamentazione doganale e fiscale della UE anche attraverso l’ottimizzazione dei tempi delle procedure e degli adempimenti, integrando il momento doganale nella catena logistica, incentivando la semplificazione dei processi di rilascio delle procedure autorizzative e di quelli per il rimborso delle imposte pagate e non dovute nonché le iniziative volte ad accrescere l’adempimento spontaneo dei contribuenti, al fine di ridurre le controversie e assicurare un elevato livello di adesione agli atti impositivi e sanzionatori in materia di diritti doganali e di accise, deflazionando il contenzioso;
a favorire l’adempimento spontaneo anche attraverso ulteriori servizi digitalizzati che amplino i controlli on-line secondo i paradigmi ONCE (un solo invio/un solo controllo) e FULL DIGITAL, in un’ottica di miglioramento continuo del rapporto collaborativo con i contribuenti e di incremento della platea degli Operatori Economici Autorizzati;
a rafforzare le iniziative di confronto e collaborazione con le diverse categorie di operatori economici e/o contribuenti, ivi incluse forme avanzate di comunicazione preventiva, per favorire la conoscenza della normativa unionale e nazionale;
a valorizzare le procedure innovative introdotte in aderenza all’Agenda Digitale Europea e al progetto di innovazione e digitalizzazione della P.A., al fine di consolidare reputazione internazionale e attrarre investimenti verso il mercato nazionale;
a supportare la capacità competitiva degli operatori economici italiani, attraverso la diffusione e l’utilizzo degli istituti e delle procedure doganali volte a favorire l’incremento dei volumi operativi, in particolar modo delle esportazioni di prodotti verso Paesi terzi, in modo da contribuire alla crescita dimensionale ed al processo di internazionalizzazione delle imprese italiane;
a governare gli impatti della Brexit sull’operatività della dogana in funzione dei contenuti degli accordi che si andranno a stipulare tra UE e Regno Unito, assicurando un’adeguata informazione agli stakeholder sui connessi aspetti tributari e procedurali, nonché appropriate soluzioni tecnico-gestionali idonee a garantire l’operatività degli snodi
doganali maggiormente interessati;
a rafforzare il sistema di analisi del rischio nel campo dei controlli relativi al denaro contante a seguito dei viaggiatori verso l’estero, anche come mezzo di contrasto all’evasione fiscale e, in collaborazione con la Guardia di Finanza, al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo;
a consolidare gli strumenti di contrasto ad ogni forma di contrabbando, anche con riferimento ai tabacchi lavorati, alle frodi fiscali nel settore dell’IVA intracomunitaria, agli illeciti extra-tributari, ai prodotti energetici;
a rafforzare l’attività di intelligence, anche attraverso lo sviluppo di strumenti tecnologici di controllo predittivo, mediante il trattamento razionale delle informazioni che tengano conto degli elementi sintomatici frodanti fra loro coordinati a sistema con il requisito della concordanza;
a efficientare la capacità di controllo a mezzo di strumentazione non intrusiva di ultima generazione e sviluppo di moduli di intelligenza artificiale di autoapprendimento nel contrasto ai fenomeni illeciti di natura fiscale ed extratributaria;
ad assicurare un’adeguata azione di contrasto alle frodi che si realizzano nell’ambito delle transazioni commerciali on-line con Paesi al di fuori della UE per garantire la riscossione della fiscalità applicabile a tali merci (dazi e IVA);
a monitorare l’andamento del mercato dei prodotti da fumo per il consolidamento delle entrate erariali attese, per proporre all’Autorità politica eventuali interventi sulla fiscalità dei prodotti, per la razionalizzazione della rete di vendita, per il controllo della produzione, distribuzione e circolazione dei prodotti da fumo, del contenuto delle sigarette e delle indicazioni obbligatorie stampate sulle confezioni;
a rafforzare la vigilanza sul rispetto del divieto di vendita dei prodotti da fumo ai minori di anni diciotto;
ad assicurare il funzionamento del processo tributario telematico e l’interoperabilità tra le proprie banche dati e quelle del contenzioso del Dipartimento delle finanze, fornendo al Dipartimento stesso ogni elemento utile a migliorarne l’operatività sul territorio, anche per la qualità dei servizi telematici a favore del contribuente;
ad assicurare, nell’ambito della protezione dei confini esterni della UE, un’efficace cooperazione con la Guardia di Finanza e con le altre Autorità nazionali ed europee preposte;
a potenziare le attività di tutela della salute dei cittadini e della sicurezza dei consumatori della UE, della proprietà intellettuale, dei beni culturali, delle specie in via di estinzione, anche tramite la sottoscrizione di appositi protocolli d’intesa con le altre autorità nazionali e internazionali preposte, implementando studi ed analisi dei fenomeni e dei rischi connessi al commercio internazionale;
a fornire il supporto tecnico necessario al Governo per la regolamentazione del settore dei giochi, anche attraverso la conoscenza delle abitudini di gioco della popolazione, al fine di efficientare e razionalizzare gli strumenti di contrasto al gioco patologico;
a sviluppare il sistema di monitoraggio dell’offerta di gioco attraverso l’evoluzione della “banca dati sui giochi” e l’integrazione con i sistemi delle altre Autorità coinvolte; ciò al fine di verificare l’andamento dei volumi di gioco e la relativa distribuzione sul territorio nazionale, con particolare attenzione alle aree più soggette al rischio di concentrazione di giocatori affetti dal disturbo da gioco d’azzardo;
a rafforzare l’attività di controllo sul divieto di gioco ai minori, anche in cooperazione con le Forze dell’ordine, con particolare riferimento al controllo sugli ingressi negli esercizi e sugli apparecchi muniti di meccanismi idonei ad impedire ai minori di età l’accesso al gioco, quali il corretto funzionamento di quello finalizzato all’utilizzo della tessera sanitaria;
a promuovere attività di studio e analisi per la formulazione di proposte normative e contribuire all’attuazione di quanto previsto dalla legge 96/2018 per la realizzazione di una riforma in materia di giochi pubblici in modo da assicurare l’eliminazione dei rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo e contrastare il gioco illegale e le frodi a danno dell’erario;
In relazione all’emergenza epidemiologica da COVID-19, l’Agenzia si impegna:
a facilitare le procedure di sdoganamento e la circolazione del materiale sanitario e dei dispositivi di protezione individuale;
ad assicurare la piena attuazione dei provvedimenti di requisizione delle apparecchiature ed equipaggiamenti sanitari da destinare alle strutture ospedaliere e alla Protezione Civile;
a sviluppare nuove forme di procedure per lo sdoganamento in franchigia di presidi sanitari e dispositivi di protezione individuale in applicazione delle normative nazionali e unionali volte a fronteggiare la diffusione dell’epidemia;
a favorire le attività industriali finalizzate alla produzione di materiale igienizzante con impiego di alcole etilico;
ad assicurare un utilizzo del personale atto a garantire i servizi amminsitrativi necessari alla ripresa delle attività economiche, commerciali e industriali secondo il programma stabilito dai provvedimenti del Governo, ricorrendo a modalità compatibili con la tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro e, laddove possibile, al lavoro agile.
In applicazione dei provvedimenti emessi dal Governo – e, in particolare, del D.L. 18/2020 c.d. “Cura Italia”, del D.L. 23/2020 c.d. “Decreto Liquidità” e del D.L. 34/2020, cd. “Decreto Rilancio” – l’Agenzia si impegna:
a semplificare le procedure amministrative nei settori della produzione di beni e del commercio internazionale, cruciali per il rilancio dell’economia nazionale;
a ridurre gli oneri amministrativi per le imprese;
a semplificare il regime dei controlli, evitando duplicazioni e ogni forma di gravame per le imprese, privilegiando l’analisi dei rischi finalizzata ad effettuare controlli sostanziali e non meramente formali, scegliendo criteri di qualità più che di quantità;
a rafforzare i controlli sulle compensazioni tributarie, come efficace azione di contrasto all’evasione fiscale;
ad assicurare il corretto prelievo fiscale sui prodotti accessori al consumo dei tabacchi da fumo;
a favorire tutte le forme di pagamento elettronico, in sintonia con il piano c.d. “Italia cashless”.
In coerenza con le misure previste dal Decreto Rilancio, l’Agenzia si impegna infine:
a garantire la conoscibilità e rintracciabilità dei piccoli depositi fiscali e dei trasporti di prodotti energetici e oli lubrificanti, anche migliorando l’operatività del monitoraggio;
ad adottare tempestivamente gli atti necessari a disciplinare la rateizzazione del debito di accisa;
ad assicurare l’azione del “mobility manager” nelle aree metropolitane per l’adozione di un piano degli spostamenti dei dipendenti, anche attraverso la fruizione del lavoro agile nel rispetto della tutela dell’ambiente.
L’AGENZIA DEL DEMANIO proseguirà a garantire la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, anche al fine del contenimento della spesa e della riduzione del debito pubblico nonché ad individuare nuovi modelli e soluzioni di utilizzazione degli immobili demaniali utili anche ad assecondare strategie di modernizzazione su base tecnlogica dei servizi alla cittadinanza, attraverso:
la gestione economica degli immobili utilizzati dalle Amministrazioni statali per fini istituzionali, potenziando le attività di razionalizzazione degli spazi in uso e di contenimento della spesa pubblica, attraverso il ricorso agli strumenti normativi attualmente vigenti in materia, nonché alla possibilità di rinegoziazione dei contratti di locazione passiva recentemente introdotta dall’articolo 1, commi 616 – 619, della legge 27 dicembre 2019, n. 160;
il sostegno al processo di riorganizzazione delle PAC e alla loro presenza sul territorio, che verrà assicurato in particolare attraverso la diffusione del modello dei “Poli Amministrativi” e l’esecuzione degli interventi edilizi strumentali. In tale ottica, particolare attenzione sarà rivolta a tradurre i piani di razionalizzazione in interventi edilizi – da riportare in un cronoprogramma oggetto di monitoraggio – che garantiscano nuove soluzioni allocative per gli uffici pubblici, al fine di ridurre il fabbisogno di spazio richiesto ai privati oppure di valorizzarli in una prospettiva di vendita;
la realizzazione, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, del piano di rilascio degli immobili conferiti ai Fondi FIP/FP1 in vista delle scadenze contrattuali 2022/2023, attraverso l’individuazione di soluzioni allocative alternative per le amministrazioni interessate ovvero anche ricorrendo allo strumento della rinegoziazione sopra richiamato, tenuto conto dei vincoli derivanti dal complesso quadro normativo e contrattuale che caratterizza gli utilizzi in essere;
lo svolgimento, al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi di bilancio in materia di dismissioni, delle attività di cessione ordinaria, degli immobili in gestione non necessari a soddisfare fini istituzionali e privi di vincoli di alienabilità, avendo cura di acquisire, per i beni più appetibili dal mercato ed ove ciò sia apprezzato da quest’ultimo, le eventuali varianti urbanistiche e le nuove destinazioni funzionali ad una loro cessione;
la prosecuzione del programma straordinario di dismissioni già previsto dall’art. 1, comma 422, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge di Bilancio 2019), assicurando la propria operatività sulla base di quanto stabilito dal comma 427 della citata legge;
la valorizzazione economica e sociale o la messa a reddito degli altri immobili in gestione e, nel quadro della normativa vigente, il completamento delle procedure di trasferimento gratuito, di quelli richiesti dagli enti territoriali (cosiddetto “federalismo demaniale”), a fronte dell’impegno di questi ultimi al loro utilizzo ovvero alla loro restituzione qualora, trascorsi tre anni dal trasferimento e all’esito di apposito monitoraggio effettuato dall’Agenza del demanio, l’ente territoriale non risulti utilizzare i beni trasferiti, così come previsto dal comma 5 dell’art. 56 bis del D.L. n. 69/2013.
Analogo iter di valutazione, si effettua d’intesa con il MIBACT, ai fini della trattazione delle richieste di federalismo culturale, anche procedendo alla verifica dell’attuazione dell’Accordo di valorizzazione dei beni trasferiti;
verifica di fattibilità e avvio della pianificazione di interventi integrati di riconversione del patrimonio pubblico non strumentale per rispondere al fabbisogno di infrastrutture sociali, anche correlato all’emergenza Covid-19;
il potenziamento delle iniziative di riqualificazione dei beni statali e, in particolare, l’attuazione di progetti per la prevenzione del rischio sismico, per la riqualificazione energetica, il risanamento ambientale e l’efficientamento, nonché l’accelerazione degli interventi di rifunzionalizzazione degli immobili inseriti nei progetti di razionalizzazione degli usi governativi, contribuendo al rilancio degli investimenti pubblici e alla realizzazione del Green New Deal;
l’avvio di nuove iniziative e la prosecuzione di quelle in corso per la valorizzazione e rigenerazione dell’intero patrimonio immobiliare pubblico, operando in sinergia con gli altri proprietari pubblici e i soggetti istituzionali interessati;
la prosecuzione, in adempimento alla normativa vigente, del rilascio di pareri di congruità sui valori di acquisto e di rinnovo di locazioni passive da parte di amministrazioni pubbliche, nonché sui valori di alienazione a terzi da parte di enti territoriali di immobili acquisiti con il c.d. federalismo demaniale;
il supporto al Commissario Straordinario per la ricostruzione nei territori dell’Italia centrale interessati dal sisma 2016, in forza del ruolo di soggetto attuatore attribuito all’Agenzia dalla normativa vigente (art. 15, comma 1, D.L. n. 189/2016);
il rilancio degli investimenti pubblici, anche in raccordo con la programmazione delle risorse finanziarie comunitarie e nazionali, ottimizzando i percorsi di valutazione – anche mediante la definizione di metodologie innovative per la valutazione finanziaria e socio-economica delle strategie di investimento – e programmandozione degli interventi da realizzare sugli immobili dello Stato in una prospettiva di maggiore efficienza e di razionalizzazione della relativa spesa, nonché di promozione ed integrazione di tecnologie smart cities;
il supporto ad altre Amministrazioni centrali nella realizzazione di interventi di rilievo su immobili dello Stato, anche con risorse finanziarie messe a disposizione da queste ultime, nel quadro della cooperazione orizzontale fra soggetti pubblici e con la finalità di sviluppo e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico;
l’incentivazione delle attività di presidio e tutela dei beni in portafoglio assicurando, secondo le normative vigenti, l’assunzione in consistenza di nuovi beni ove pervenuti per legge, la vigilanza sul portafoglio affidato, il controllo sul suo corretto utilizzo e sulla regolarità delle utenze, l’attivazione delle procedure di riscossione dei crediti nonché l’acquisizione di ulteriori elementi di conoscenza per la segmentazione dei beni, funzionale a supportare la piena attuazione di tutte le azioni precedentemente indicate, anche mediante la realizzazione di un programma di investimenti tecnologici e di digitalizzazione;
la progressiva implementazione della Struttura per la progettazione, istituita ai sensi dell’articolo 1, comma 162, della legge 145/2018, per lo svolgimento delle funzioni previste dal DPCM del 15 aprile 2019, finalizzata alla promozione e attuazione degli investimenti pubblici connessi ad opere di particolare rilevanza e funzionale alla costituzione e gestione di un polo nazionale di eccellenza di servizi di progettazione a beneficio delle pubbliche amministrazioni, tanto centrali che territoriali, adottando strumenti e procedure amministrative utili alla massimizzazione della qualità progettuale, alla individuazione di percorsi procedurali preferenziali, ovvero della diffusione delle best practice in relazione alle peculiarità degli interventi oggetto di progettazione. In particolare darà corso alle selezioni per l’assuzione delle previste figure professionali in conformità con le procedure e disposizioni vigenti quale Ente Pubblico Economico e relativo CCNL di riferimento, mediante l’utilizzazione delle possibilità consentite dalle tecnologie informatiche e digitali e di sistemi di videoconferenza basati su soluzioni che assicurino l’adeguata pubblicità, l’identificazione dei partecipanti nonché la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità;
L’utilizzo del BIM (Building Information Modeling) nella gestione degli appalti con l’obiettivo di favorire la digitalizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato; garantire dati certi per la gestione e manutenzione degli immobili; dare impulso al mercato dell’edilizia, favorendo la progettazione integrata e la riduzione di tempi e costi di costruzione.
LA GUARDIA DI FINANZA orienterà la propria azione al contrasto dei fenomeni illeciti più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale, coerentemente con:
– la proiezione investigativa di una forza di polizia economico-finanziaria a competenza generale, che svolge anche funzioni concorsuali in materia di ordine e sicurezza pubblica ed è parte integrante del sistema nazionale della Protezione Civile;
– l’evoluzione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e dei relativi riflessi sul tessuto economico e sociale del Paese.
In particolare, nell’ambito delle sue specifiche competenze, il Corpo:
rivolgerà, prioritariamente, la propria azione, anche con proiezione ultra nazionale, nei confronti dei fenomeni maggiormente lesivi per il bilancio dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, quali le frodi tributarie (soprattutto di tipo organizzato, con particolare riguardo a quelle in materia di IVA), le forme più perniciose di evasione fiscale internazionale (come l’esterovestizione della residenza fiscale, le stabili organizzazioni non dichiarate e l’occultamento di patrimoni all’estero), l’elusione fiscale, l’economia sommersa, il lavoro nero e irregolare e i fenomeni di illegalità collegati. A tal fine, valorizzerà sistematicamente i dati acquisiti attraverso le indagini di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria, l’attività di intelligence, l’analisi di rischio mediante le 27 banche dati, la cui interoperabilità sarà intensificata, l’uso di sistemi di intelligenza artificiale, anche in ottica predittiva, il controllo economico del territorio e i canali di cooperazione internazionale. Continuerà, inoltre, a fornire il proprio contributo ai lavori della Commissione per la redazione della Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva;
svolgerà analisi di rischio congiunte con l’Agenzia delle Entrate, anche sulla base delle informazioni ricevute nell’ambito dello scambio automatico in materia fiscale, tanto per finalità di mappatura dei fenomeni evasivi, quanto per la predisposizione di piani d’intervento integrati, assicurando il proprio contributo allo spontaneo adempimento degli obblighi tributari attraverso un idoneo interscambio informativo con la stessa Agenzia, funzionale, tra l’altro, ad evitare sovrapposizioni e duplicazioni d’intervento; 3. proseguirà l’azione di contrasto al contrabbando, anche di tabacchi lavorati esteri, e alle frodi nel settore doganale e in materia di accise, nonché agli illeciti in materia di giochi e scommesse, sia rafforzando le sinergie in atto con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sia ampliando e valorizzando il patrimonio informativo a disposizione con il complesso dei dati presenti in ambito doganale, in funzione dell’elaborazione di analisi di rischio finalizzate a consolidare i livelli di sicurezza e di competitività del sistema doganale italiano, a garantire la fluidità dei traffici commerciali ed a creare nuove opportunità di sviluppo e benessere per il Paese. Inoltre, vigilerà sulla regolarità del commercio internazionale della fauna e flora minacciata di estinzione, quale autorità nazionale competente per i relativi controlli doganali, instaurando rapporti di collaborazione con i competenti Organi collaterali esteri, con le Agenzie preposte alla cooperazione e con le Amministrazioni responsabili dell’attuazione della specifica disciplina;
orienterà i piani operativi a contrasto della criminalità economico-finanziaria monitorandone le dinamiche evolutive e utilizzando metodologie d’intervento basate sull’integrazione delle funzioni di polizia tributaria, valutaria e giudiziaria. In particolare, svolgerà azioni di prevenzione e repressione contro le truffe e gli illeciti in materia di spesa pubblica, comunitaria e nazionale (con particolare riferimento alle misure di sostegno all’economia e agli investimenti, avuto specifico riguardo al settore sanitario, alle misure di contrasto alla povertà e di sostegno ai redditi, nonché ai finanziamenti destinati alle imprese ed ai professionisti), nonché contro la corruzione e l’illegalità nella pubblica amministrazione (con particolare riferimento al settore degli appalti pubblici, in stretta sinergia con I’ANAC) e le condotte causative di danno erariale. Svilupperà mirate azioni investigative contro le infiltrazioni della criminalità nel tessuto finanziario ed economico, negli apparati amministrativi pubblici e nelle realtà imprenditoriali, consolidando il circuito informativo con le Autorità di riferimento. Contrasterà l’accumulazione di ricchezze e patrimoni non giustificati da fonti lecite di reddito, anche sotto forma di “beni rifugio”, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo – con specifica attenzione all’illecito utilizzo delle valute virtuali – anche mediante l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette, le attività ispettive nei confronti dei soggetti sottoposti agli obblighi antiriciclaggio e i controlli sulle movimentazioni transfrontaliere di valuta. Rivolgerà una particolare attenzione ai fenomeni di usura a danno di famiglie e imprese in crisi e agli illeciti di natura fallimentare, in ragione anche dei possibili effetti dell’emergenza sanitaria sul tessuto economico e sociale del Paese. Assicurerà un adeguato presidio operativo contro la produzione e spendita di monete, banconote e titoli contraffatti, nonché contro la falsificazione di carte di credito e di debito, la contraffazione di marchi, segni distintivi, brevetti, disegni, indicazioni geografiche e denominazioni di origine di prodotti agroalimentari e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore. Vigilerà sui rischi di manovre speculative o manipolative nei mercati finanziari alimentati dalle incertezze del quadro economico di riferimento;
nell’ambito delle proprie funzioni esclusive di “polizia del mare”, garantirà l’esecuzione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica e di controllo del territorio sul mare e nello spazio aereo sovrastante, il contrasto ai traffici illeciti via mare e la sorveglianza delle frontiere marittime, anche ai fini del contrasto all’immigrazione irregolare all’interno del mare territoriale e della zona contigua, compreso l’esercizio delle attività connesse alle operazioni di cooperazione internazionale sotto l’egida della “European Border and Coast Guard Agency – Frontex”;
proseguirà la partecipazione alle iniziative promosse in ambito EU Policy Cycle – EMPACT, quali, ad esempio, le azioni a contrasto delle frodi in materia di IVA e accise, al riciclaggio e al commercio illegale di esemplari di specie di fauna e di flora protette minacciate di estinzione, costituendo naturale punto di riferimento per le questioni di respiro doganale inerenti a reati che abbiano riflessi per la cooperazione di polizia (ai sensi dell’art. 87 TFUE).
Continuerà, altresì, a prendere parte ai lavori del CCWP – Customs Cooperation Working Party, in relazione alle operazioni doganali congiunte e alle ulteriori attività promosse da tale consesso e da altre organizzazioni internazionali. In ragione del peculiare ruolo svolto in ambito doganale e delle funzioni di polizia attribuite, assicurerà, inoltre, in ambito nazionale e internazionale, l’osmosi e la cooperazione tra le iniziative promosse dall’EMPACT e le omologhe in materia doganale, al fine di garantire il continuo interscambio informativo e un ottimale impiego delle risorse;
favorirà i rapporti di cooperazione e scambio informativo in ambito internazionale, sia nell’ambito del network Eurofisc, volto a garantire tempi rapidi di rilevazione e reazione alle frodi all’IVA intracomunitaria, sia delle altre iniziative dell’Unione Europea in tema di fiscalità. Continuerà a supportare il Dipartimento delle Finanze nei tavoli di lavoro della Task Force on Tax and Other Crimes (TFTC) e del Peer Review Group del Global Forum dell’OCSE, fornendo il proprio apporto ad ogni iniziativa afferente ai mutati scenari causati dalla crisi epidemiologica. Aumenterà i rapporti di collaborazione con le Agenzie europee e internazionali di law enforcement orientati alla creazione di sinergie con le controparti internazionali per il contrasto dei flussi irregolari di merci e di prodotti destinati al contenimento dell’emergenza sanitaria. Ai fini dell’ampliamento e del mantenimento di una proficua rete di rapporti internazionali, garantirà l’assistenza tecnica e addestrativa a beneficio di Paesi terzi, mediante idonee iniziative dell’International Academy for Tax Crime Investigation dell’OCSE e dell’Academy di Frontex, operanti presso la Scuola di Polizia Economico-Finanziaria. Valorizzerà la rete di Esperti e di Ufficiali di collegamento dislocati all’estero, ai sensi del d.lgs. n. 68/2001, e il restante personale operante fuori del territorio nazionale, in contesti multilaterali e bilaterali, anche in funzione dell’esigenza di orientare il sistema di cooperazione internazionale al sostegno dell’economia sana del Paese e della cittadinanza.
—-
Note:
(1) Per l’esercizio 2020, gli obiettivi di gettito terranno conto della sospensione del versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione e della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione durante l’emergenza epidemioligica Covid-19.
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