MINISTERO UNIVERSITA’ E RICERCA – Decreto ministeriale 12 agosto 2020, n. 446
Definizione delle nuove classi di laurea ad orientamento professionale in professioni tecniche per l’edilizia e il territorio (LP-01), professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali (LP-02), professioni tecniche industriali e dell’informazione (LP-03)
Art. 1
- Il presente decreto definisce, ai sensi dell’art. 4 del regolamento di cui al decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, le classi dei corsi di laurea a orientamento professionale di cui all’allegato, che ne costituisce parte integrante, e si applica a tutte le università statali e non statali, escluse le università telematiche.
- Le università, nell’osservanza dell’art. 9 del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, possono procedere all’istituzione e attivazione dei corsi di laurea afferenti alle classi di laurea a orientamento professionale di cui all’allegato, previo accreditamento ai sensi del decreto legislativo 27 gennaio 2012, n. 19, e dei relativi decreti attuativi.
- I regolamenti didattici di ateneo, disciplinanti gli ordinamenti didattici dei corsi di studio di cui al comma 1, sono redatti in conformità alle disposizioni di cui all’art. 11 del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270 e del presente decreto.
Art. 2
- Le università individuano, nei propri regolamenti didattici di ateneo, le strutture didattiche competenti, anche interateneo, per l’attivazione e la gestione dei corsi di laurea a orientamento professionale di cui al presente decreto.
- Nelle more dell’aggiornamento del decreto ministeriale 7 gennaio 2019 (prot. n. 6), il numero minimo dei docenti di riferimento, appartenenti ai settori scientifico-disciplinari di base, caratterizzanti o affini e integrativi di ciascun corso di laurea a orientamento professionale è pari a cinque, di cui almeno tre a tempo indeterminato.
Art. 3
- I corsi di cui al presente decreto prevedono attività formative di base e attività formative caratterizzanti, di cui all’art. 10, comma 1, lettere a) e b), del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, nonché attività formative affini o integrative, di cui al comma 5, lettera b), del medesimo articolo. A queste attività, erogate tramite didattica frontale, sono destinati nel complesso almeno 48 CFU, di cui almeno 12 CFU devono essere riservati alle attività di base, almeno 24 CFU alle attività caratterizzanti e almeno 6 CFU alle attività affini o integrative. In relazione agli obiettivi specifici dei corsi, per ciascuno degli insegnamenti o attività formative di base e caratterizzanti, ovvero per ciascun modulo coordinato, può essere previsto un numero di CFU inferiore a 5. Limitatamente alle attività formative caratterizzanti, qualora nell’allegato siano indicati più ambiti disciplinari per ciascuno dei quali non sia stato specificato il numero minimo dei relativi crediti, i regolamenti didattici di ateneo individuano per ciascun corso di studio i settori scientifico-disciplinari, afferenti anche ad un solo ambito, funzionali alla specificità del corso stesso, ai quali riservare un numero adeguato di crediti.
- I corsi di cui al presente decreto devono prevedere attività laboratoriali a cui destinare almeno 48 CFU, quali ulteriori attività utili per l’inserimento nel mondo del lavoro, di cui all’art. 10, comma 5, lettera d), del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270. In particolare, a queste attività non devono essere associati settori scientifico-disciplinari.
- Lo svolgimento delle attività laboratoriali può avvenire, previa stipula di apposite convenzioni, anche presso qualificate strutture pubbliche o private esterne alle università, incluse scuole secondarie di secondo grado, che possano offrire strutture adeguate.
- I corsi di cui al presente decreto prevedono attività di tirocinio, da svolgere necessariamente presso imprese, aziende, studi professionali, amministrazioni pubbliche, enti pubblici o privati, ivi compresi quelli del terzo settore, od ordini o collegi professionali, di cui all’art. 10, comma 5, lettera e) del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, a cui destinare almeno 48 CFU.
- Per lo svolgimento delle attività di tirocinio le università attivano apposite convenzioni con i soggetti di cui al comma 4, prevedendo in particolare l’identificazione di figure di tutor interne alle strutture in cui saranno svolti i tirocini, che operino in collaborazione con figure interne all’università, in numero congruo rispetto al numero degli studenti, in modo da garantire la coerenza fra le attività di tirocinio e gli obiettivi del corso.
- I corsi di cui al presente decreto destinano almeno 3 CFU alle attività formative autonomamente scelte dallo studente purché coerenti con il progetto formativo, di cui all’art. 10, comma 5, lettera a), del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, consentendo anche l’acquisizione di ulteriori crediti formativi nelle discipline di base e caratterizzanti.
- I corsi di cui al presente decreto prevedono anche attività formative relative alla preparazione della prova finale e attività formative relative alla verifica della conoscenza di almeno una lingua straniera oltre l’italiano. Le attività relative alla preparazione della prova finale dovranno essere coordinate con le attività relative al tirocinio.
- Al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi previsti, in particolare attraverso lo svolgimento di attività pratiche e in presenza, i corsi di laurea a orientamento professionale di cui al presente decreto possono essere erogati solo in modalità convenzionale, ferma restando la possibilità di adoperare tecnologie telematiche. Per raggiungere gli obiettivi strettamente professionalizzanti dei corsi di cui al presente decreto le attività formative devono essere in larga maggioranza progettate specificatamente per questi corsi. In particolare non è consentito mutuare le attività di base e caratterizzanti da corsi di studio non a orientamento professionale.
Art. 4
- Considerata la presenza di attività laboratoriali e di tirocini, i corsi di cui al presente decreto sono a numero programmato locale ai sensi dell’art. 2 della legge 2 agosto 1999, n. 264. Il numero di studenti ammessi a ciascun corso è parametrato sulla disponibilità di tirocini, sulla capienza dei laboratori e sulle esigenze del mondo del lavoro.
- Gli atenei indicano esplicitamente nei propri manifesti degli studi che l’iscrizione a una laurea magistrale non costituisce uno sbocco naturale per laureati nei corsi a orientamento professionale.
Art. 5
- Nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti e delle attività formative indispensabili indicati nell’allegato al presente decreto, e per ciascun corso di laurea a orientamento professionale, le competenti strutture didattiche determinano, con il regolamento didattico del corso di studio e in conformità con quanto previsto nel regolamento didattico di ateneo, l’elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative ai sensi dell’art. 12, comma 2, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, secondo criteri di stretta funzionalità con gli obiettivi formativi specifici del corso. Il percorso formativo assicura un numero di CFU idoneo ad acquisire i contenuti indispensabili per tutti i corsi della classe, come definiti nell’allegato al presente decreto.
- Le università garantiscono l’attribuzione a ciascun insegnamento attivato di un congruo numero di crediti formativi, evitando la parcellizzazione delle attività formative. In ciascun corso di laurea a orientamento professionale non possono comunque essere previsti in totale più di 20 esami o verifiche di profitto, anche favorendo prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati. In tal caso i docenti titolari degli insegnamenti o moduli coordinati partecipano alla valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente con modalità previste nei regolamenti didattici di ateneo e nei regolamenti didattici dei corsi di studio ai sensi dell’art. 11, comma 7, lettera d), e dell’art. 12, comma 2, lettera d), del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270. Ai fini del conteggio dei 20 esami o verifiche di profitto vanno considerate le attività formative:
1) di base;
2) caratterizzanti;
3) affini o integrative;
4) autonomamente scelte dallo studente, conteggiate a tal fine nel numero di 1, come previsto dall’allegato 1 del decreto ministeriale del 26 luglio 2007.
Art. 6
- Per ogni corso di laurea a orientamento professionale i regolamenti didattici di ateneo determinano, tramite il regolamento didattico del corso, i crediti assegnati a ciascuna attività formativa, indicando, limitatamente a quelle previste nelle lettere a) e b) dell’art. 10, comma 1, e nella lettera b) dell’art. 10, comma 5, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, il settore o i settori scientifico-disciplinari di riferimento.
- I regolamenti didattici di ateneo, ai sensi dell’allegato 1 del decreto ministeriale del 26 luglio 2007, stabiliscono per ciascun corso di laurea a orientamento professionale l’intervallo in cui deve ricadere il numero di crediti da assegnare agli ambiti disciplinari indicati nell’allegato al presente decreto, in conformità al numero minimo di crediti ivi previsto. Il regolamento didattico del corso di laurea a orientamento professionale identifica, in conformità con quanto previsto dal regolamento didattico di ateneo, per ciascun curriculum il numero intero di crediti da assegnare a ognuno degli ambiti disciplinari e i settori scientifico-disciplinari da attivare.
- I regolamenti didattici di ateneo determinano i casi in cui la prova finale è sostenuta in lingua straniera.
- Nel definire gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea a orientamento professionale, le università specificano gli obiettivi formativi in termini di risultati di apprendimento attesi, con riferimento al sistema di descrittori adottato in sede europea, e individuano, eventualmente, gli sbocchi professionali anche con riferimento alle attività classificate dall’ISTAT.
- Relativamente al trasferimento degli studenti da un corso di laurea a orientamento professionale a un altro, ovvero da una università a un’altra, i regolamenti didattici assicurano il riconoscimento del maggior numero possibile dei crediti già maturati dallo studente, secondo criteri e modalità previsti dal regolamento didattico del corso di laurea a orientamento professionale di destinazione, anche ricorrendo eventualmente a colloqui per la verifica delle conoscenze effettivamente possedute.
- Esclusivamente nel caso in cui il trasferimento dello studente sia effettuato tra corsi di laurea appartenenti alla medesima classe a orientamento professionale, la quota di crediti relativi al medesimo settore scientifico-disciplinare direttamente riconosciuti allo studente non può essere inferiore al 50 per cento di quelli già maturati.
- Nel caso lo studente provenga da un corso di studio erogato da un istituto tecnico superiore, che preveda tirocini e/o attività laboratoriali coerenti con gli obiettivi del corso di laurea a orientamento professionale di destinazione, i crediti acquisiti per tali attività possono essere riconosciuti, rispettivamente, all’interno dei tirocini e/o delle attività laboratoriali del corso di destinazione. Il mancato riconoscimento di tali crediti deve essere adeguatamente motivato.
Art. 7
- I crediti formativi universitari dei corsi di laurea a orientamento professionale corrispondono a 25 ore di impegno medio per studente.
- I regolamenti didattici di ateneo determinano altresì per ciascun corso di laurea ad orientamento professionale la quota dell’impegno orario complessivo che deve rimanere riservata a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale. Tale quota non può comunque essere inferiore al 50 per cento dell’impegno orario complessivo, salvo nel caso in cui siano previste attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico, quali per esempio le attività laboratoriali o i tirocini.
- Gli studenti che maturano tutti i crediti necessari per la laurea secondo le modalità previste nei regolamenti didattici delle proprie università, ai sensi dell’art. 7, comma 1, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, possono conseguire il relativo titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’università.
Art. 8
- Le università rilasciano, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera a) del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, i titoli di laurea con la denominazione del corso di studio e con l’indicazione della classe di laurea a orientamento professionale assicurando che la denominazione del corso di studio corrisponda agli obiettivi formativi specifici del corso stesso.
- I regolamenti didattici di ateneo e i regolamenti dei corsi di studio non possono prevedere denominazioni dei corsi di studio e dei relativi titoli che facciano riferimento a curricula, indirizzi, orientamenti o ad altre articolazioni interne dei medesimi corsi.
- Le università provvedono inoltre a rilasciare, ai sensi dell’art. 11, comma 8, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, e con le modalità indicate nel decreto ministeriale 30 aprile 2004 (prot. n. 9), e successive modificazioni, come supplemento al diploma di ogni titolo di studio, una relazione informativa che riporta, secondo modelli conformi a quelli adottati dai Paesi europei, le principali indicazioni relative al curriculum specifico seguito dallo studente per conseguire il titolo.
Art. 9
- I corsi attivati ai sensi dell’art. 8, comma 2, del decreto ministeriale 12 dicembre 2016 (prot. n. 987), e successive modificazioni, e dell’art. 8, comma 2, del decreto ministeriale 7 gennaio 2019 (prot. n. 6), nell’ambito delle classi L-7, L-8, L-9, L-23, L-25 e L-26, aventi contenuti e sbocchi occupazionali analoghi a quelli delle classi di cui al presente decreto sono disattivati entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto e non possono essere attivati nuovi corsi sperimentali negli ambiti delle stesse classi. Le università assicurano agli studenti già iscritti alla predetta data la possibilità di concludere gli studi e di conseguire il relativo titolo.
- Gli studenti iscritti ai corsi di cui al comma 1 possono optare per il trasferimento ai corsi delle classi a orientamento professionale di cui al presente decreto, con il riconoscimento del maggior numero possibile dei crediti già maturati.
Art. 10
- Nel primo triennio di applicazione del presente decreto modifiche tecniche alla tabella delle attività formative indispensabili relativa alle classi dei corsi di laurea a orientamento professionale contenute nell’allegato sono adottate con decreto del Ministro dell’università e della ricerca sentito il Consiglio universitario nazionale.
Allegato
CLASSI DI LAUREA AD ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
L-P01 | PROFESSIONI TECNICHE PER L’EDILIZIA E IL TERRITORIO |
L-P02 | PROFESSIONI TECNICHE AGRARIE, ALIMENTARI E FORESTALI |
L-P03 | PROFESSIONI TECNICHE INDUSTRIALI E DELL’INFORMAZIONE |
L-P01 PROFESSIONI TECNICHE PER L’EDILIZIA E IL TERRITORIO
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI
- a) Obiettivi culturali della classe
I corsi della classe hanno come obiettivo quello di formare, tecnici qualificati polivalenti nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture civili e rurali.
In particolare, i laureati nei corsi della classe devono:
– avere una preparazione nelle discipline di base specificatamente finalizzata a consentire loro di acquisire una adeguata comprensione delle fasi che sottendono i processi di progettazione, realizzazione e gestione delle opere edili e infrastrutturali nel settore civile, rurale e nella gestione del territorio;
– avere, in relazione agli specifici ambiti prescelti, una adeguata preparazione nelle discipline applicative di riferimento e un consolidato bagaglio di conoscenze operative indispensabili per operare autonomamente in ambiti quali: il rilevamento topografico, cartografico ed architettonico, ivi compresa la successiva restituzione, anche cartografica e georeferenziata, mediante l’utilizzo delle più avanzate tecnologie disponibili per rilievo e restituzione; le attività basate sull’utilizzo di metodologie digitali di supporto alla pianificazione e progettazione urbanistico/architettonica; l’attività di supporto al monitoraggio e alla diagnostica delle strutture, delle infrastrutture e del territorio nonché degli impianti accessori; le attività correlate alla gestione e all’aggiornamento delle banche dati: catastali, demaniali e degli enti locali; le attività agronomiche e di sviluppo rurale; le valutazioni estimative; la contabilità dei lavori; la sicurezza nella gestione dei cantieri e dei luoghi di lavoro, con redazione di pratiche per la progettazione ed esecuzione; le attività di analisi e monitoraggio volte all’efficientamento energetico, alla certificazione energetica ed alla certificazione della sostenibilità e salubrità degli ambienti; la redazione di pratiche edilizie, di capitolati tecnici, di piani di manutenzione, di disegni tecnici e attività di consulenza tecnica forense; la progettazione, direzione dei lavori e vigilanza degli aspetti strutturali, distributivi e impiantistici relativi a costruzioni modeste;
– conoscere adeguatamente gli aspetti riguardanti la fattibilità tecnica ed economica, il calcolo dei costi nonché il processo di produzione e di realizzazione di opere in edilizia, degli impianti accessori e delle trasformazioni territoriali con i relativi elementi funzionali.
- b) Contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe
I percorsi formativi dei corsi di laurea della classe comprendono in ogni caso attività finalizzate all’acquisizione di:
– conoscenze di base nei settori della chimica, fisica, matematica e informatica, declinate in funzione della specifica figura tecnica che si vuole formare;
– conoscenze nei settori delle costruzioni, delle infrastrutture e del territorio;
– conoscenze nei settori del diritto privato e amministrativo;
– conoscenze nei settori della topografia, della geomatica e dell’estimo.
- c) Competenze trasversali non disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe
I laureati nei corsi della classe devono essere in grado di:
– essere in grado di affrontare e risolvere problematiche tecniche aziendali;
– conoscere i principi e gli ambiti delle attività professionali e le relative normative e deontologia;
– possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze, anche con strumenti informatici;
– possedere adeguate competenze e strumenti per collaborare nella gestione e nella comunicazione dell’informazione;
– saper lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
- d) Possibili sbocchi occupazionali e professionali per laureati in corsi della classe
I laureati nei corsi della classe potranno trovare occupazione nei seguenti ambiti:
– attività libero-professionale;
– dipendenti nei ruoli tecnici di società di ingegneria, di studi legali o economico-commerciali, di imprese di costruzione, di gestione del patrimonio immobiliare, di enti di diritto pubblico per la gestione ed il controllo del territorio;
– dipendenti nei ruoli tecnici delle pubbliche amministrazioni.
Il proseguimento degli studi nelle lauree magistrali non è uno sbocco naturale per i corsi di questa classe.
- e) Livello di conoscenza di lingue straniere in uscita dai corsi della classe
I laureati nei corsi della classe devono essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, a livello QCER B1 o superiore, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
- f) Conoscenze e competenze richieste per l’accesso a tutti i corsi della classe
Conoscenze di base di matematica e scienze come fornite dalle scuole secondarie di secondo grado.
- g) Caratteristiche della prova finale per tutti i corsi della classe
La prova finale deve comprendere l’esposizione (scritta e/o orale) della risoluzione di un problema affrontato nel corso delle attività di tirocinio che dimostri la capacità dello studente di applicare le conoscenze acquisite durante il corso di studio, sotto la supervisione di uno o più docenti relatori interni cui affiancare eventualmente anche figure professionali o aziendali esterne.
- h) Attività pratiche e/o laboratoriali previste per tutti i corsi della classe
I corsi della classe devono prevedere attività laboratoriali e di natura operativa, individuali e/o di gruppo, quali rilievi topografici e indagini sulla sicurezza dei luoghi di lavoro in ambito urbano e rurale, da svolgere in campo aperto e/o in cantiere, per almeno 48 CFU.
- i) Tirocini previsti per tutti i corsi della classe
I corsi della classe devono prevedere lo svolgimento di tirocini formativi e/o stage presso aziende, industrie, studi professionali e/o amministrazioni pubbliche o private per almeno 48 CFU. Per lo svolgimento di tali attività servono opportune convenzioni, che prevedano in particolare l’identificazione di figure di tutor interne alle imprese, aziende o studi professionali in cui saranno svolti i tirocini, che operino in collaborazione con figure interne all’Università in modo da garantire la coerenza fra le attività di tirocinio e gli obiettivi del corso.
- j) Indicazioni valide solo per corsi della classe con caratteristiche specifiche.
I corsi di studio in questa classe rivolti alla preparazione di geometri e di periti industriali edili devono assegnare almeno 6 CFU al settore scientifico-disciplinare ICAR/06 (Topografia, Geomatica e Cartografia); almeno 6 CFU al settore scientifico-disciplinare ICAR/22 (Estimo); almeno 6 CFU al settore scientifico-disciplinare ICAR/17 (Disegno); almeno 3 crediti al settore scientifico-disciplinare ICAR/14 (Composizione architettonica e urbana); almeno 3crediti complessivi distribuiti fra i settori scientifico-disciplinari ICAR/08 (Scienza delle costruzioni) e/o ICAR/09 (Tecnica delle costruzioni); e almeno 3 crediti complessivi distribuiti fra i settori scientifico-disciplinari IUS/01 (Diritto Privato) e/o IUS/10 (Diritto Amministrativo). Inoltre tali corsi devono prevedere almeno 24 CFU di attività laboratoriali strettamente correlate a tali tematiche e che concorrano al raggiungimento dei corrispondenti obiettivi formativi.
ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI | |||
---|---|---|---|
Attività formative di base | |||
Ambito disciplinare | Descrizione | Settori | CFU |
Formazione informatica, matematica e statistica di base | Nozioni e strumenti di base di informatica, matematica e statistica | INF-01 – InformaticaING-INF/05 – Sistemi di elaborazione delle informazioni MAT/01 — MAT/09 SECS-S/01 – Statistica SECS-S/02 – Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica | |
Formazione chimica e fisica di base | Nozioni e strumenti di base di chimica e fisica | CHIM/01 – Chimica analiticaCHIM/02 – Chimica fisica CHIM/03 – Chimica generale e inorganica CHIM/06 – Chimica organica CHIM/07 – Fondamenti chimici delle tecnologie FIS/01 — FIS/08 | |
Numero minimo di CFU riservati alle attività di base | 12 | ||
Attività formative caratterizzanti | |||
Ambito disciplinare | Descrizione | Settori | CFU |
Rappresentazione | Nozioni sulle tecniche di rappresentazione dello spazio aperto e costruito, sia storico che contemporaneo | ICAR/17 – Disegno | 3 |
Edilizia | Rilevamento e gestione tecnico-amministrativa di opere e infrastrutture civili e rurali; progettazione di costruzioni modeste nel settore civile e rurale | ICAR/06 – Topografia e CartografiaICAR/07 – Geotecnica ICAR/08 – Scienza delle Costruzioni ICAR/09 – Tecnica delle Costruzioni ICAR/10 – Architettura Tecnica ICAR/11 – Produzione Edilizia ICAR/12 – Tecnologia dell’Architettura ICAR/14 – Composizione Architettonica e Urbana ICAR/18 – Storia dell’Architettura | |
Territorio | Rilevamento e gestione tecnico-amministrativa di opere nel settore territoriale; progettazione di opere modeste ed elementi funzionali nel settore territoriale | ICAR/01 – IdraulicaICAR/02 – Costruzioni Idrauliche ICAR/03 – Ingegneria Sanitaria-Ambientale ICAR/04 – Strade, Ferrovie ed Aeroporti ICAR/05 – Trasporti ICAR/06 – Topografia e Cartografia ICAR/07 – Geotecnica ICAR/08 – Scienza delle Costruzioni ICAR/09 – Tecnica delle Costruzioni ICAR/20 – Tecnica e Pianificazione Urbanistica ICAR/21- Urbanistica | |
Monitoraggio, diagnostica e impiantistica | Monitoraggio e diagnostica di opere, strutture, infrastrutture e degli impianti accessori nel settore civile e territoriale; impiantistica ed efficientamento energetico | ICAR/02 – Costruzioni IdraulicheICAR/03 – Ingegneria Sanitaria-Ambientale ICAR/04 – Strade, Ferrovie ed Aeroporti ICAR/06 – Topografia e Cartografia ICAR/07 – Geotecnica ICAR/08 – Scienza delle Costruzioni ICAR/09 – Tecnica delle Costruzioni ICAR/12 – Tecnologia dell’Architettura ING-IND/10 – Fisica tecnica industriale ING-IND/11 – Fisica tecnica ambientale ING-IND/31 – Elettrotecnica ING-IND/33 – Sistemi Elettrici per l’Energia | |
Stima e gestione legale-amministrativa | Contabilità e stime; gestione legale-amministrativa di opere, manufatti e patrimoni immobiliari | ICAR/22 – EstimoIUS/01 – Diritto Privato IUS/10 – Diritto Amministrativo ING-IND/35 – Ingegneria Economico-Gestionale | |
Numero minimo di CFU riservati alle attività caratterizzanti | 24 | ||
Numero minimo di CFU riservati alle attività di base e caratterizzanti | 36 |
L-P02 PROFESSIONI TECNICHE AGRARIE, ALIMENTARI E FORESTALI
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI
- a) Obiettivi culturali della classe
I corsi della classe hanno come obiettivo quello di formare tecnici qualificati in grado di gestire specifiche attività tecnico/professionali inerenti ai sistemi agrari, alimentari o forestali.
In particolare, i laureati nei corsi della classe devono:
– avere conoscenze dei sistemi agrari, alimentari o forestali;
– essere in grado di valutare l’impatto in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza di piani ed opere del settore agrario, zootecnico, alimentare o forestale;
– saper svolgere assistenza tecnica nei settori agrario, zootecnico, alimentare o forestale.
- b) Contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe
I percorsi formativi dei corsi di laurea della classe comprendono in ogni caso attività finalizzate all’acquisizione di:
– conoscenze di base di discipline scientifiche, declinate in funzione della specifica figura che si vuole formare;
– conoscenze di base di agro-biologia, declinate in funzione della specifica figura che si vuole formare;
– conoscenze di macchine, impianti, costruzioni, opere e sistemazioni idrauliche in ambito agrario, alimentare o forestale;
– conoscenze di contesto estimativo, economico e/o giuridico;
– conoscenze disciplinari rivolte alla soluzione di problemi applicativi inerenti specifiche filiere produttive.
- c) Competenze trasversali non disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe
I laureati nei corsi della classe devono:
– essere in grado di affrontare e risolvere problematiche tecniche aziendali;
– conoscere i principi e gli ambiti delle attività professionali e le relative normative e deontologia;
– possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze, anche con strumenti informatici;
– possedere adeguate competenze e strumenti per collaborare nella gestione e nella comunicazione dell’informazione;
– saper lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
- d) Possibili sbocchi occupazionali e professionali per laureati in corsi della classe
I laureati nei corsi della classe potranno trovare occupazione, oltreché nell’attività libero professionale, nelle seguenti aree professionali:
– Area Agraria: nell’ambito della professione di operatore esperto nell’area agraria, i laureati potranno operare in settori specifici delle produzioni primarie vegetali erbacee e ortofrutticole, della protezione delle piante e della fertilità del suolo;
– Area Zootecnica: nell’ambito della professione di operatore esperto nell’area zootecnica, i laureati potranno operare nei settori delle produzioni primarie animali e nelle filiere dei prodotti di origine animale;
– Area Alimentare: nell’ambito della professione di operatore esperto nell’area alimentare, i laureati potranno operare nelle attività di trasformazione di specifiche filiere alimentari, nei sistemi di ristorazione collettiva, commerciale e agrituristica, nelle attività di controllo e approvvigionamento di prodotti alimentari per la GDO e, in generale, nelle strutture deputate al controllo della sicurezza e qualità degli alimenti;
– Area Forestale: nell’ambito della professione di operatore esperto nella filiera foresta-legno, i laureati potranno operare nelle filiere tecnologiche, nel controllo delle aree protette e su specifiche problematiche di carattere ecologico-selvicolturale, anche riguardanti la selvicoltura urbana e peri-urbana.
Il proseguimento degli studi nelle lauree magistrali non è uno sbocco naturale per i corsi di questa classe.
- e) Livello di conoscenza di lingue straniere in uscita dai corsi della classe
I laureati nei corsi della classe devono essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, a livello QCER B1 o superiore, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
- f) Conoscenze e competenze richieste per l’accesso a tutti i corsi della classe
Conoscenze di base di matematica e scienze come fornite dalle scuole secondarie di secondo grado.
- g) Caratteristiche della prova finale per tutti i corsi della classe
La prova finale deve comprendere l’esposizione (scritta e/o orale) della risoluzione di un problema affrontato nel corso delle attività di tirocinio che dimostri la capacità dello studente di applicare le conoscenze acquisite durante il corso di studio, sotto la supervisione di uno o più docenti relatori interni affiancati da figure professionali o aziendali esterne.
- h) Attività pratiche e/o laboratoriali previste per tutti i corsi della classe
I corsi della classe devono prevedere attività laboratoriali individuali e/o di gruppo per almeno 48 CFU.
- i) Tirocini previsti per tutti i corsi della classe
I corsi della classe devono prevedere lo svolgimento di tirocini formativi e/o stage presso aziende, industrie, studi professionali e/o amministrazioni pubbliche o private per almeno 48 CFU. Per lo svolgimento di tali attività servono opportune convenzioni, che prevedano in particolare l’identificazione di figure di tutor interne alle imprese, aziende o studi professionali in cui saranno svolti i tirocini, che operino in collaborazione con figure interne all’Università in modo da garantire la coerenza fra le attività di tirocinio e gli obiettivi del corso.
- j) Indicazioni valide solo per corsi della classe con caratteristiche specifiche
I corsi dedicati alla preparazione di tecnici agrari qualificati devono fornire conoscenze su tematiche specifiche d’interesse professionale legate a settori della produzione primaria (per usi alimentari e non), della protezione delle piante, e della economia agraria. Tali corsi devono assegnare almeno 12 CFU all’ambito “Fondamenti di produzioni vegetali” delle attività formative caratterizzanti. Inoltre, tali corsi devono prevedere almeno 12 CFU di attività laboratoriali correlate alle tematiche dell’ambito “Fondamenti di produzioni vegetali” e che concorrano al raggiungimento dei corrispondenti obiettivi formativi.
I corsi dedicati alla preparazione di zootecnici qualificati devono fornire conoscenze su tematiche d’interesse professionale legate alla produzione primaria, sostenibilità ambientale e caratteristiche qualitative dei prodotti. Tali corsi devono assegnare almeno 12 CFU all’ambito “Fondamenti di produzioni animali” delle attività formative caratterizzanti. Inoltre, tali corsi devono prevedere almeno 12 CFU di attività laboratoriali correlate alle tematiche dell’ambito “Fondamenti di produzioni animali” e che concorrano al raggiungimento dei corrispondenti obiettivi formativi.
I corsi dedicati alla preparazione di tecnici alimentari qualificati devono fornire conoscenze su tematiche d’interesse professionale legate alla sicurezza e alla qualità degli alimenti e in particolare ai processi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione degli alimenti, compresi gli aspetti regolatori e normativi del settore e la sicurezza degli ambienti di lavoro. Tali corsi devono assegnare almeno 12 CFU all’ambito “Fondamenti di tecnologia alimentare” delle attività formative. Inoltre, tali corsi devono prevedere almeno 12 CFU di attività laboratoriali correlate alle tematiche dell’ambito “Fondamenti di tecnologia alimentare” e che concorrano al raggiungimento dei corrispondenti obiettivi formativi.
I corsi dedicati alla preparazione di tecnici forestali qualificati devono fornire conoscenze su tematiche d’interesse professionale legate alla gestione ambientale dei sistemi forestali e dei loro prodotti. Tali corsi devono assegnare almeno 12 CFU all’ambito “Fondamenti di tecnologie forestali e ambientali” delle attività formative caratterizzanti. Inoltre tali corsi devono prevedere almeno 12 CFU di attività laboratoriali correlate alle tematiche dell’ambito “Fondamenti di tecnologie forestali e ambientali” e che concorrano al raggiungimento dei corrispondenti obiettivi formativi.
ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI | |||
---|---|---|---|
Attività formative di base | |||
Ambito disciplinare | Descrizione | Settori | CFU |
Scienze propedeutiche | Nozioni e strumenti di base di chimica, fisica, informatica, matematica e statistica | AGR/01 – Economia ed estimo ruraleAGR/08 – AGR/10 Ingegneria Agraria AGR/13 – Chimica Agraria AGR/17 – Zootecnica generale e miglioramento genetico CHIM/01 – Chimica analitica CHIM/02 – Chimica fisica CHIM/03 – Chimica generale e inorganica CHIM/06 – Chimica organica FIS/01 — FIS/08 INF-01 – Informatica MAT/01 — MAT/09 SECS-S/01 – Statistica | 6 |
Formazione agro-biologica di base | Nozioni e strumenti di base di agro-biologia | AGR/07 – Genetica agrariaAGR/11 – Entomologia generale e applicata AGR/18 – Nutrizione e alimentazione animale BIO/01 – Botanica generale BIO/02 – Botanica sistematica BIO/03 – Botanica ambientale e applicata BIO/04 – Fisiologia vegetale BIO/05 – Zoologia | 6 |
Numero minimo di CFU riservati alle attività di base | 12 | ||
Attività formative caratterizzanti | |||
Ambito disciplinare | Descrizione | Settori | CFU |
Fondamenti di produzioni vegetali * | Scienze e tecniche riguardanti la produzione primaria (per usi alimentari e non), la sostenibilità, la protezione delle piante e le caratteristiche qualitative dei prodotti | AGR/02 – Agronomia e coltivazioni erbaceeAGR/03 – Arboricoltura generale e coltivazioni arboree AGR/04 – Orticoltura e floricoltura AGR/07 – Genetica agraria AGR/11 – Entomologia generale e applicata AGR/12 – Patologia vegetale AGR/13 – Chimica agraria AGR/14 – Pedologia AGR/16 – Microbiologia agraria | |
Fondamenti di produzioni animali * | Scienze e tecniche riguardanti la produzione primaria, la sostenibilità ambientale e le caratteristiche qualitative dei prodotti | AGR/02 – Agronomia e coltivazioni erbaceeAGR/17 – Zootecnica generale e miglioramento genetico AGR/18 – Nutrizione e alimentazione animale AGR/19 – Zootecnica speciale AGR/20 – Zoocolture VET/01 – Anatomia degli animali domestici VET/02 – Fisiologia VET/04 – Ispezione degli alimenti di origine animale | |
Fondamenti di tecnologia alimentare * | Scienze e tecniche riguardanti la sicurezza e la qualità degli alimenti nei processi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione degli alimenti | AGR/15 – Scienze e tecnologie alimentariAGR/16 – Microbiologia agraria | |
Fondamenti di tecnologie forestali e ambientali * | Scienze e tecniche riguardanti la gestione ambientale dei sistemi forestali e dei loro prodotti | AGR/05 – Assestamento forestale e selvicolturaAGR/06 – Tecnologia del legno e utilizzazioni forestali | |
Discipline della meccanica, idraulica e costruzioni in ambito agrario, alimentare e forestale | Fondamenti di meccanica, idraulica e costruzioni per le professioni agrarie, alimentari e forestali | AGR/08 – Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestaliAGR/09 – Meccanica agraria AGR/10 – Costruzioni rurali e territorio agro-forestale CHIM/04 – Chimica industriale CHIM/07 – Fondamenti chimici delle tecnologie ICAR/15 – Architettura del paesaggio ING-IND/10 – Fisica tecnica industriale ING-IND/22 – Scienza e tecnologia dei materiali | 6 |
Discipline economiche, estimative e giuridiche | Elementi di base di contesto economico, estimativo e/o giuridico in ambito agrario | AGR/01 – Economia ed estimo ruraleIUS/03 – Diritto agrario IUS/14 – Diritto dell’unione europea SECS-P/08 – Economia e gestione delle imprese | 6 |
Numero minimo di CFU riservati alle attività caratterizzanti | 24 | ||
Numero minimo di CFU riservati alle attività di base e caratterizzanti | 36 | ||
—* Si veda quanto previsto al punto j) degli obiettivi formativi qualificanti. |
L-P03 PROFESSIONI TECNICHE INDUSTRIALI E DELL’INFORMAZIONE
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI
- a) Obiettivi culturali della classe
I corsi della classe hanno come obiettivo quello di formare tecnici qualificati in grado di gestire attività quali la progettazione, la realizzazione, la gestione, l’analisi del rischio, la sicurezza sia nelle fasi di prevenzione sia in quelle di emergenza in diversi ambiti industriali e/o dell’informazione.
In particolare, i laureati nei corsi della classe devono:
– avere una preparazione nelle discipline di base specificatamente finalizzata a consentire loro di acquisire una adeguata comprensione delle fasi che sottendono i processi di progettazione, realizzazione e gestione di macchine, installazioni ed impianti;
– avere una adeguata preparazione nelle discipline applicative e un consolidato bagaglio di conoscenze operative, in uno a più ambiti caratterizzanti, indispensabili per operare autonomamente in attività di progettazione, direzione e gestione di macchine e installazioni semplici.
I percorsi formativi dei corsi di laurea della classe dovranno privilegiare uno o più degli ambiti caratterizzanti in modo da meglio definire le professionalità che si intendono formare.
- b) Contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe
I percorsi formativi dei corsi di laurea della classe comprendono in ogni caso attività finalizzate all’acquisizione di:
– conoscenze di base di chimica, fisica, matematica e informatica, declinate in funzione della specifica figura tecnica che si vuole formare;
– conoscenze degli aspetti metodologici e operativi generali delle tecnologie industriali e dell’informazione;
– conoscenze in uno o più specifici ambiti disciplinari, in funzione della specifica figura tecnica che si vuole formare.
- c) Competenze trasversali non disciplinari indispensabili per tutti i corsi della classe
I laureati nei corsi della classe devono:
– essere in grado di affrontare e risolvere problematiche tecniche aziendali;
– conoscere i principi e gli ambiti delle attività professionali e le relative normative e deontologia;
– possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze;
– possedere adeguate competenze e strumenti per collaborare nella gestione e nella comunicazione dell’informazione;
– saper lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
- d) Possibili sbocchi occupazionali e professionali per laureati in corsi della classe
I laureati nei corsi della classe potranno trovare occupazione, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche, nei seguenti ambiti tecnologici:
– Aeronautico e aerospaziale
– Gestione dei sistemi produttivi;
– Prevenzione e igiene degli ambienti di lavoro;
– Navale e nautico;
– Processi chimici;
– Elettrico, elettronico e automazione industriale;
– Informatico e dell’informazione;
– Meccanico ed efficienza energetica;
– Rappresentazione digitale.
Il proseguimento degli studi nelle lauree magistrali non è uno sbocco naturale per i corsi di questa classe.
- e) Livello di conoscenza di lingue straniere in uscita dai corsi della classe
I laureati nei corsi della classe devono essere in grado di utilizzare, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, a livello QCER B1 o superiore, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
- f) Conoscenze e competenze richieste per l’accesso a tutti i corsi della classe
Conoscenze di base di matematica e scienze come fornite dalle scuole secondarie di secondo grado.
- g) Caratteristiche della prova finale per tutti i corsi della classe.
La prova finale deve comprendere l’esposizione (scritta e/o orale) della risoluzione di un problema affrontato nel corso delle attività di tirocinio che dimostri la capacità dello studente di applicare le conoscenze acquisite durante il corso di studio, sotto la supervisione di uno o più docenti relatori interni cui affiancare eventualmente anche figure professionali o aziendali esterne.
- h) Attività pratiche e/o laboratoriali previste per tutti i corsi della classe
I corsi della classe devono prevedere attività laboratoriali individuali e/o di gruppo per almeno 48 CFU.
- i) Tirocini previsti per tutti i corsi della classe
I corsi della classe devono prevedere lo svolgimento di tirocini formativi e/o stage presso aziende, industrie, studi professionali e/o amministrazioni pubbliche o private per almeno 48 CFU. Per lo svolgimento di tali attività servono opportune convenzioni, che prevedano in particolare l’identificazione di figure di tutor interne alle imprese, aziende o studi professionali in cui saranno svolti i tirocini, che operino in collaborazione con figure interne all’Università in modo da garantire la coerenza fra le attività di tirocinio e gli obiettivi del corso.
- j) Indicazioni valide solo per corsi della classe con caratteristiche specifiche
I corsi di studio in questa classe rivolti alla preparazione per l’accesso a una specifica sezione del collegio professionale dei periti industriali laureati devono assegnare almeno 12 CFU a un ambito caratterizzante coerente con tale sezione. Inoltre tali corsi devono prevedere almeno 24 CFU di attività laboratoriali correlate alle tematiche dell’ambito e che concorrano al raggiungimento dei corrispondenti obiettivi formativi.
ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI | |||
---|---|---|---|
Attività formative di base | |||
Ambito disciplinare | Descrizione | Settori | CFU |
Formazione informatica, matematica e statistica di base | Nozioni e strumenti di base di informatica, matematica e statistica | INF-01 – InformaticaING-INF/05 – Sistemi di elaborazione delle informazioni MAT/01 — MAT/09 SECS-S/01 – Statistica SECS-S/02 – Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica | |
Formazione chimica e fisica di base | Nozioni e strumenti di base di chimica e fisica | CHIM/01 – Chimica analiticaCHIM/02 – Chimica fisica CHIM/03 – Chimica generale e inorganica CHIM/06 – Chimica organica CHIM/07 – Fondamenti chimici delle tecnologie FIS/01 — FIS/08 | |
Numero minimo di CFU riservati alle attività di base | 12 | ||
Attività formative caratterizzanti | |||
Ambito disciplinare | Descrizione | Settori | CFU |
Tecnologie aeronautiche ed aerospaziali | Propulsione, meccanica del volo e sistemi aerospaziali; costruzioni e strutture aerospaziali; attrezzature e impianti di bordo; apparecchiature e sistemi per la sicurezza, la gestione ed il controllo dei mezzi; moto dei fluidi | ING-IND/03 – Meccanica del voloING-IND/04 – Costruzioni e strutture aerospaziali ING-IND/05 – Impianti e sistemi aerospaziali ING-IND/06 – Fluidodinamica ING-IND/07 – Propulsione aerospaziale | |
Tecnologie dei processi chimici | Apparecchiature, impianti e processi chimici e fisici per l’industria di produzione e trasformazione di farmaci, manufatti, materiali e biomateriali, sostanze chimiche; sicurezza ed impatto ambientale dei processi | CHIM/04 – Chimica industrialeCHIM/05 – Scienza e tecnologia dei materiali polimerici CHIM/07 – Fondamenti chimici delle tecnologie CHIM/08 – Chimica farmaceutica CHIM/09 – Farmaceutico tecnologico applicativo CHIM/10 – Chimica degli alimenti CHIM/11 – Chimica e biotecnologia delle fermentazioni FIS/03 – Fisica della Materia ING-IND/16 – Tecnologie e sistemi di lavorazione ING-IND/21 – Metallurgia ING-IND/22 – Scienza e tecnologia dei materiali ING-IND/23 – Chimica fisica applicata ING-IND/24 – Principi di ingegneria chimica ING-IND/25 – Impianti chimici ING-IND/26 – Teoria dello sviluppo dei processi chimici ING-IND/27 – Chimica industriale e tecnologica ING-IND/34 – Bioingegneria industriale | |
Tecnologie elettriche, elettroniche e dell’automazione industriale | Circuiti, dispositivi, apparecchiature e sistemi elettrici, elettronici e per le telecomunicazioni; sistemi per l’automazione; macchine elettriche; elettronica di potenza; apparecchiature biomediche; sicurezza elettrica | ING-IND/13 – Meccanica applicata alle macchineING-IND/31 – Elettrotecnica ING-IND/32 – Convertitori, macchine e azionamenti elettrici ING-IND/33 – Sistemi elettrici per l’energia ING-INF/01 – Elettronica ING-INF/02 – Campi elettromagnetici ING-INF/03 – Telecomunicazioni ING-INF/04 – Automatica ING-INF/06 – Bioingegneria elettronica e informatica ING-INF/07 – Misure elettriche ed elettroniche | |
Tecnologie informatiche e dell’informazione | Realizzazione e gestione (hardware e software) di sistemi di elaborazione dell’informazione | INF/01 – InformaticaING-INF/01 – Elettronica ING-INF/02 – Campi elettromagnetici ING-INF/03 – Telecomunicazioni ING-INF/04 – Automatica ING-INF/05 – Sistemi di elaborazione delle informazioni ING-INF/06 – Bioingegneria elettronica e informatica ING-INF/07 – Misure elettriche ed elettroniche | |
Tecnologie meccaniche e tecnologie per l’efficienza energetica | Apparecchiature e impianti per la conversione e l’utilizzodell’energia; impianti di riscaldamento e di climatizzazione; impianti per il trasporto e utilizzazione di fluidi; monitoraggio, diagnostica e controllo di sistemi meccanici e termici; macchine ed apparecchiature meccaniche; sistemi meccanici e biomeccanici; collaudo, controllo, gestione e sicurezza degli impianti industriali | ING-IND/08 – Macchine a fluidoING-IND/09 – Sistemi per l’energia e l’ambiente ING-IND/10 – Fisica tecnica industriale ING-IND/11 – Fisica tecnica ambientale ING-IND/12 – Misure meccaniche e termiche ING-IND/13 – Meccanica applicata alle macchine ING-IND/14 – Progettazione meccanica e costruzione di macchine ING-IND/15 – Disegno e metodi dell’ingegneria industriale ING-IND/16 – Tecnologie e sistemi di lavorazione ING-IND/17 – Impianti industriali meccanici ING-IND/18 – Fisica dei reattori nucleari ING-IND/19 – Impianti nucleari ING-IND/20 – Misure e strumentazione nucleari ING-IND/34 – Bioingegneria industriale | |
Tecnologie navali e nautiche | Struttura navali e marine; sistemi di propulsione; manovra, governo, condotta e sicurezza dei mezzi navali; apparecchiature e sistemi per la sicurezza, la gestione ed il controllo dei mezzi navali; comportamento dei mezzi in mare ondoso | ING-IND/01 – Architettura navaleING-IND/02 – Costruzioni e impianti navali e marini ING-IND/06 – Fluidodinamica ICAR/01 – Idraulica | |
Tecnologie per la gestione dei sistemi produttivi | Gestione dei sistemi produttivi, compresi la gestione della qualità e della manutenzione e della logistica | ICAR/05 – TrasportiING-IND/17 – Impianti industriali meccanici ING-IND/35 – Ingegneria economico-gestionale | |
Tecnologie per la prevenzione e l’igiene negli ambienti di lavoro | Rilevazione e prevenzione dell’inquinamento nell’ambiente e nei luoghi di lavoro; Igiene applicata all’ambiente ed ai luoghi di lavoro | CHIM/01 – Chimica analiticaCHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali FIS/01 – Fisica sperimentale FIS/07 – Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) MED/36 – Diagnostica per immagini e radioterapia MED/42 – Igiene generale e applicata MED/44 – Medicina del lavoro | |
Tecnologie per la rappresentazione digitale | Rappresentazione, modellazione informatica; sviluppo di modelli, prototipi e prodotti | ICAR/13 – Disegno industrialeICAR/17 – Disegno INF-01 – Informatica ING-IND/15 – Disegno e metodi dell’ingegneria industriale ING-INF/05 – Sistemi di elaborazione delle informazioni | |
Numero minimo di CFU riservati alle attività caratterizzanti | 24 | ||
Numero minimo di CFU riservati alle attività di base e caratterizzanti | 36 |
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