PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI COMUNICATO – Comunicato 03 novembre 2021
Portale “inPA”, firmato Protocollo d’Intesa con il Consiglio Nazionale Forense
“Il protocollo d’Intesa con il Consiglio Nazionale Forense (Cnf) segna una nuova tappa per l’implementazione dei servizi di inPA, il nuovo Portale nazionale del reclutamento. Ringrazio la presidente Maria Masi per la disponibilità a collaborare attivamente alla nostra iniziativa a sostegno della efficace realizzazione del Pnrr, coinvolgendo la platea potenziale degli oltre 247.000 iscritti all’Albo. Gli avvocati italiani sono un patrimonio prezioso e voglio chiedere a ognuno di loro, ai più giovani come ai più esperti, di accettare la sfida del rilancio del Paese e di mettersi al servizio della realizzazione degli obiettivi contenuti nel Recovery Plan”. Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in occasione della firma del protocollo d’intesa con il Consiglio Nazionale Forense, oggi a Palazzo Vidoni.
“La nuova Pa – ha evidenziato il ministro – prenderà forma anche grazie al supporto e alle indispensabili competenze degli avvocati: lavorare per la Pubblica amministrazione e, quindi, costruire la nuova Italia grazie al Pnrr deve diventare un punto di orgoglio anche per i liberi professionisti. La moneta di scambio è il valore aggiunto di un’esperienza di alto profilo che arricchisce il proprio bagaglio lavorativo, con l’impegno sul campo per sciogliere i nodi della burocrazia e far camminare spediti i progetti e gli investimenti. Il messaggio che stiamo lanciando attraverso le intese con il mondo delle professioni è che ognuno può fare la sua parte. Siamo in una fase eccezionale della storia del nostro Paese: abbiamo l’opportunità di aggredire le nostre debolezze strutturali e di liberare, con le riforme, il nostro potenziale di crescita. Nessuno si tiri indietro davanti a questa occasione senza precedenti. Tutto il Governo Draghi e anche la nostra Pubblica amministrazione, con i suoi 3,2 milioni di dipendenti, sono ogni giorno impegnati nella costruzione di una nuova Italia. A questo cantiere aperto serve anche il contributo degli avvocati”.
“Contribuire mettendo a disposizione ruolo e competenze degli avvocati alla buona riuscita dei progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha affermato la presidente facente funzioni del Cnf, Maria Masi – è un’opportunità importante per il Paese, per i professionisti e anche per la classe forense. Obiettivo del protocollo è di consentire e agevolare il conferimento di incarichi professionali agli avvocati all’interno della Pubblica amministrazione con l’individuazione di competenze specifiche necessarie alla realizzazione dei progetti del Pnrr. Con questo accordo il Consiglio Nazionale Forense si impegna, inoltre, a promuovere presso i Consigli degli Ordini degli avvocati il flusso informativo delle occasioni di accesso e selezione, oltre che di monitoraggio, anche attraverso l’integrazione delle banche dati per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro pubblico”.
Il protocollo impegna le parti a collaborare attivamente dal punto di vista tecnico e organizzativo per incrementare le opportunità professionali per gli iscritti al Portale del reclutamento “inPA”, il nuovo spazio digitale dedicato al lavoro pubblico, realizzato dal Dipartimento della Funzione pubblica in collaborazione con Almaviva. L’obiettivo principale è individuare e coinvolgere il maggior numero possibile di professionalità e alte specializzazioni nelle procedure indette dalle pubbliche amministrazioni per la selezione del personale necessario alla realizzazione dei progetti del Pnrr.
L’intesa sottoscritta oggi con il Consiglio Nazionale Forense si aggiunge ai protocolli già firmati nei mesi scorsi, coinvolgendo milioni di professionisti, ordinistici e non ordinistici, in tutto il Paese: il 16 luglio con ProfessionItaliane, il 4 agosto con Assoprofessioni e con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, da ultimo, il 27 ottobre scorso, i due accordi con i professionisti del Colap e i dottorandi e dottori di ricerca del Sidri.
Allegato
PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E IL CONSIGLIO
NAZIONALE FORENSE
“Azioni congiunte per favorire il reclutamento del personale tecnico e il conferimento di incarichi professionali per l’attuazione del PNRR da parte delle amministrazioni pubbliche”
Art. 1 Premesse e atti
1. Le premesse di cui sopra, gli atti e i documenti richiamati nel presente atto, ancorché non materialmente allegati, costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo.
Art. 2 Finalità e obiettivi
1. Il presente Protocollo è finalizzato a stabilire un rapporto di collaborazione tra i sottoscrittori del presente Protocollo per attivare forme di cooperazione a carattere organizzativo e tecnico (interoperabilità di piattaforme informatiche), in modo da consentire l’implementazione di funzioni specifiche di ricerca nell’ambito del Portale del reclutamento di cui alla legge 19 giugno 2019, n. 56 per la selezione di professionisti da reclutare nella pubblica amministrazione secondo quanto previsto dall’articolo 1, commi 5 e seguenti, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito nella legge 6 agosto 2021, n. 113.
2. Con il presente Protocollo sono stabiliti i dettagli e i limiti della collaborazione tra il Dipartimento della funzione pubblica e il Consiglio Nazionale Forense – di seguito le Parti – per l’attuazione delle modalità di reclutamento dei professionisti per le finalità richiamate nelle premesse e nel comma 1 del presente articolo.
Art. 3 Impegni
1. Le Parti si impegnano a collaborare, nell’ambito delle rispettive competenze, per la realizzazione delle finalità descritte e a sostenere incontri volti a garantire l’implementazione delle funzioni specifiche di ricerca di cui all’articolo 1, comma 1, del presente Protocollo nell’ambito del Portale del reclutamento di cui alla legge 19 giugno 2019, n. 56.
2. Al fine di individuare il maggior numero possibile di professionalità da sottoporre alle procedure di selezione comparativa e pubblica indette dalle pubbliche amministrazioni, il Consiglio Nazionale Forense potrà promuovere anche la realizzazione e l’implementazione di piattaforme digitali anagrafiche a disposizione degli iscritti all’Ordine forense, che potranno essere collegate al Portale del reclutamento di cui all’articolo 3, comma 7, della legge 19 giugno 2019, n. 56 attraverso la realizzazione di funzionalità tecniche basate sull’interoperabilità dei sistemi.
3. Il Consiglio Nazionale Forense si impegna a diffondere, attraverso azioni di informazione/comunicazione indirizzate a tutti i professionisti, le opportunità di lavoro nelle pubbliche amministrazioni.
4. Il Consiglio Nazionale Forense si impegna a promuovere presso i Consigli dell’ordine circondariali un flusso informativo dei dati relativi agli iscritti agli Ordini forensi verso il Portale del reclutamento di cui alla legge 19 giugno 2019, n. 56, secondo le modalità tecniche stabilite con il Dipartimento della funzione pubblica per mezzo dei documenti di cui all’articolo 4, comma 1.
Art. 4 Caratteristiche tecniche
1. Il modello di processo, le specifiche tecniche e le modalità d’interazione fra la piattaforma in cui convergeranno i dati degli iscritti agli ordini forensi e il Portale del reclutamento di cui alla legge 19 giugno 2019, n. 56 sono contenute in appositi documenti tecnici che saranno condivisi tra le Parti a decorrere dal termine di quindici giorni dalla sottoscrizione del presente Protocollo.
2. Attraverso i medesimi documenti tecnici saranno stabilite le modalità di utilizzo di eventuali piattaforme già in uso per facilitare l’interoperabilità tra il Portale del reclutamento di cui alla legge 19 giugno 2019, n. 56 e l’Ordine forense.
Art. 5 Coordinamento e monitoraggio
1. Presso il Dipartimento della funzione pubblica è istituito un Gruppo di lavoro composto dai rappresentanti del medesimo Dipartimento e del Consiglio Nazionale Forense allo scopo di assicurare l’attuazione del presente Protocollo e monitorare l’avanzamento delle attività ivi previste, anche mediante la redazione di un report annuale sui risultati raggiunti in termini di occupazione dei professionisti presso la pubblica amministrazione. Alle attività del Gruppo di lavoro, anche al fine di approfondire l’impatto delle nuove modalità di selezione dei professionisti presso la pubblica amministrazione, possono essere invitati a partecipare rappresentanti delle amministrazioni pubbliche titolari di interventi previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza interessate alla selezione di professionisti per la realizzazione dei medesimi interventi.
Art. 6 Oneri finanziari
1. Dal presente Protocollo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico delle Parti.
Art. 7 Riservatezza e Trattamento dei dati
1. Le attività poste in essere in esecuzione del presente Protocollo che richiedano il trattamento di dati personali sono svolte dalle Parti nel rispetto della disciplina dettata dal Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati), e dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali, recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento nazionale al regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE”.
2. Le Parti si impegnano al corretto utilizzo dei dati nel rispetto della riservatezza delle informazioni.
Art.8 Disposizioni finali
1. Il presente Protocollo ha durata di cinque anni ed è rinnovabile previa intesa tra le Parti.
2. Ciascuna delle Parti può chiedere il recesso, a mezzo posta elettronica certificata (pec), con preavviso di almeno sessanta giorni.
3. Il presente Protocollo è modificabile per atto scritto e previo accordo delle Parti.
4. Le parti si impegnano a risolvere in maniera bonaria eventuali controversie nascenti e, dichiarano, sin d’ora, che il foro competente per l’interpretazione e l’applicazione del Protocollo in questione è quello di Roma.
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