Nel prevedere l’applicazione della sanzione disciplinare del licenziamento nell’ipotesi di “condanna” del dipendente, il contratto collettivo si interpreta nel senso che è sufficiente che sia stata pronunciata, nei confronti del lavoratore, sentenza di patteggiamento ex art. 444 cod. proc. pen., dovendosi ritenere che le parti contrattuali abbiano voluto con tale previsione dare rilievo anche al caso in cui l’imputato non abbia negato la propria responsabilità ed abbia esonerato l’accusa dall’onere della relativa prova in cambio una riduzione di pena
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 ottobre 2020, n. 22075 – Nel prevedere l’applicazione della sanzione disciplinare del licenziamento nell’ipotesi di “condanna” del dipendente, il contratto collettivo si interpreta nel senso che è sufficiente che sia stata pronunciata, nei confronti del lavoratore, sentenza di patteggiamento ex art. 444 cod. proc. pen., dovendosi ritenere che le parti contrattuali abbiano voluto con tale previsione dare rilievo anche al caso in cui l’imputato non abbia negato la propria responsabilità ed abbia esonerato l’accusa dall’onere della relativa prova in cambio una riduzione di pena
il 21 Novembre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 novembre 2020, n. 24602 – Il giudice civile non può considerare ininfluente la sentenza di assoluzione conclusiva del suindicato procedimento penale divenuta cosa giudicata, così come non può non vagliare le prove ritualmente raccolte in quel processo ai fini della valutazione della condotta>> della lavoratrice
il 16 Novembre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Il giudice civile non può considerare ininfluente la sentenza di assoluzione conclusiva del suindicato procedimento penale divenuta cosa giudicata, così come non può non vagliare le prove ritualmente raccolte in quel processo ai fini della valutazione della condotta>> della lavoratrice
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 11 novembre 2020, n. 25389 – In tema di licenziamento collettivo per riduzione di personale, la platea dei lavoratori interessati alla riduzione di personale può essere limitata agli addetti ad un determinato reparto o settore ove ricorrano oggettive esigenze tecnico-produttive, tuttavia è necessario che queste siano coerenti con le indicazioni contenute nella comunicazione di cui all’art. 4, terzo comma, legge n. 223 del 1991 ed è onere del datore di lavoro provare il fatto che giustifica il più ristretto ambito nel quale la scelta è stata effettuata
il 12 Novembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In tema di licenziamento collettivo per riduzione di personale, la platea dei lavoratori interessati alla riduzione di personale può essere limitata agli addetti ad un determinato reparto o settore ove ricorrano oggettive esigenze tecnico-produttive, tuttavia è necessario che queste siano coerenti con le indicazioni contenute nella comunicazione di cui all’art. 4, terzo comma, legge n. 223 del 1991 ed è onere del datore di lavoro provare il fatto che giustifica il più ristretto ambito nel quale la scelta è stata effettuata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 novembre 2020, n. 25039 – Licenziamento disciplinare per gravi irregolarità amministrative e contabili
il 11 Novembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 novembre 2020, n. 25039 Licenziamento disciplinare – Gravi irregolarità amministrative e contabili – Pagamento delle spese processuali – Debolezza del lavoratore nel contenzioso di lavoro – Spese seguono la soccombenza Rilevato Che la Corte di Appello di Bari, con sentenza pubblicata in data 7.12.2017, ha respinto il gravame interposto […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 novembre 2020, n. 24605 – In tema di licenziamento per giusta causa, mentre spetta al giudice di merito verificare in concreto quando un potenziale illecito disciplinare sia stato scoperto nei suoi connotati sufficienti a consentirne la contestazione in via disciplinare, costituisce questione di diritto, sindacabile in sede di legittimità, determinare se l’arco temporale intercorso tra la scoperta dell’illecito disciplinare e la sua contestazione dia luogo, o meno, a violazione del diritto di difesa del lavoratore
il 8 Novembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In tema di licenziamento per giusta causa, mentre spetta al giudice di merito verificare in concreto quando un potenziale illecito disciplinare sia stato scoperto nei suoi connotati sufficienti a consentirne la contestazione in via disciplinare, costituisce questione di diritto, sindacabile in sede di legittimità, determinare se l’arco temporale intercorso tra la scoperta dell’illecito disciplinare e la sua contestazione dia luogo, o meno, a violazione del diritto di difesa del lavoratore
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 novembre 2020, n. 24601 – Il licenziamento disciplinare è giustificato nei casi in cui i fatti attribuiti al prestatore d’opera rivestano il carattere di grave violazione degli obblighi del rapporto di lavoro, tale da ledere irrimediabilmente l’elemento fiduciario
il 8 Novembre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Il licenziamento disciplinare è giustificato nei casi in cui i fatti attribuiti al prestatore d’opera rivestano il carattere di grave violazione degli obblighi del rapporto di lavoro, tale da ledere irrimediabilmente l’elemento fiduciario
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 ottobre 2020, n. 23927 – In caso di licenziamento intimato nel corso o al termine del periodo di prova incombe al lavoratore stesso, che deduca in sede giurisdizionale la nullità di tale recesso, l’onere di provare, secondo la regola generale stabilita dall’art. 2697 c.c., sia il positivo superamento del periodo di prova, sia che il recesso è stato determinato da motivo illecito e quindi, estraneo alla funzione del patto di prova
il 4 Novembre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In caso di licenziamento intimato nel corso o al termine del periodo di prova incombe al lavoratore stesso, che deduca in sede giurisdizionale la nullità di tale recesso, l’onere di provare, secondo la regola generale stabilita dall’art. 2697 c.c., sia il positivo superamento del periodo di prova, sia che il recesso è stato determinato da motivo illecito e quindi, estraneo alla funzione del patto di prova
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 ottobre 2020, n. 23617 – Licenziamento verbale e condanna dei soci di snc a seguito della cancellazione della società dal Registro delle imprese
il 3 Novembre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 ottobre 2020, n. 23617 Licenziamento verbale – Cancellazione della società dal Registro delle imprese – Differenze retributive – Condanna dei soci di snc Rilevato che 1. Con sentenza n. 1730 depositata il 24.3.2016, la Corte d’appello di Roma, a parziale riforma della pronuncia del Tribunale di Frosinone, ha dichiarato l’inefficacia […]
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La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10267 depositat…