L’accertamento da parte del giudice di merito di una situazione di incompatibilità con l’esercizio della professione legale e, quindi, con la stessa iscrizione all’Albo degli avvocati giustifica la declaratoria di inesistenza dì un rapporto previdenziale legittimo con la Cassa forense con il conseguente diritto al rimborso dei soli contributi soggettivi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 novembre 2019, n. 30571 – L’accertamento da parte del giudice di merito di una situazione di incompatibilità con l’esercizio della professione legale e, quindi, con la stessa iscrizione all’Albo degli avvocati giustifica la declaratoria di inesistenza dì un rapporto previdenziale legittimo con la Cassa forense con il conseguente diritto al rimborso dei soli contributi soggettivi
il 27 Novembre, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, IVS, ORDINI PROFESSIONALI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 novembre 2019, n. 29782 – Gli ingegneri e gli architetti, che siano iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie e che non possano conseguentemente iscriversi all’INARCASSA, rimanendo obbligati verso quest’ultima soltanto al pagamento del contributo integrativo
il 20 Novembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. lavoro, IVS, ORDINI PROFESSIONALI
Gli ingegneri e gli architetti, che siano iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie e che non possano conseguentemente iscriversi all’INARCASSA, rimanendo obbligati verso quest’ultima soltanto al pagamento del contributo integrativo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 novembre 2019, n. 29292 – Esula dai poteri riconosciuti dalla normativa vigente la possibilità delle Casse di emanare un contributo di solidarietà in quanto esso, al di là del suo nome, non può essere ricondotto ad un “criterio di determinazione del trattamento pensionistico”, ma costituisce un prelievo che può essere introdotto solo dal legislatore
il 14 Novembre, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: IVS, ORDINI PROFESSIONALI
Esula dai poteri riconosciuti dalla normativa vigente la possibilità delle Casse di emanare un contributo di solidarietà in quanto esso, al di là del suo nome, non può essere ricondotto ad un “criterio di determinazione del trattamento pensionistico”, ma costituisce un prelievo che può essere introdotto solo dal legislatore
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 novembre 2019, n. 28449 – L’obbligo per gli iscritti alla Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per avvocati e procuratori di versare una maggiorazione percentuale su tutti i corrispettivi rientranti nel volume d’affari ai fini dell’I.V.A. si riferisce soltanto ai redditi derivanti dallo svolgimento dell’attività professionale
il 7 Novembre, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, IVS, ORDINI PROFESSIONALI
L’obbligo per gli iscritti alla Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per avvocati e procuratori di versare una maggiorazione percentuale su tutti i corrispettivi rientranti nel volume d’affari ai fini dell’I.V.A. si riferisce soltanto ai redditi derivanti dallo svolgimento dell’attività professionale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 31 ottobre 2019, n. 28109 – L’obbligo di iscrizione per coloro che esercitano con carattere di continuità la libera professione, con onere della prova della sussistenza di tali presupposti a carico della Cassa
il 5 Novembre, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, IVS, ORDINI PROFESSIONALI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 31 ottobre 2019, n. 28109 Professionista – Versamento del contributo minimo integrativo – Omessa tempestiva dichiarazione di cessazione attività – Opposizione a cartella esattoriale Rilevato che, con sentenza del 30 dicembre 2013, la Corte d’Appello di Reggio Calabria, in riforma della decisione in rito resa dal Tribunale di Reggio Calabria, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 ottobre 2019, n. 27509 – Il decorso del termine per l’esercizio della potestà sanzionatoria della Cassa Forense debba necessariamente essere ancorato al compimento del tempo concesso all’iscritto per assolvere l’obbligo di comunicazione dei dati reddituali
il 30 Ottobre, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, ORDINI PROFESSIONALI
Il decorso del termine per l’esercizio della potestà sanzionatoria della Cassa Forense debba necessariamente essere ancorato al compimento del tempo concesso all’iscritto per assolvere l’obbligo di comunicazione dei dati reddituali
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 ottobre 2019, n. 26468 – Nel contratto di prestazione d’opera intellettuale, come nelle altre ipotesi di lavoro autonomo, l’onerosità è elemento normale, anche se non essenziale, sicché, per esigere il pagamento, il professionista deve provare il conferimento dell’incarico e l’adempimento dello stesso, e non anche la pattuizione di un corrispettivo, mentre è onere del committente dimostrare l’eventuale accordo sulla gratuità della prestazione
il 21 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
Nel contratto di prestazione d’opera intellettuale, come nelle altre ipotesi di lavoro autonomo, l’onerosità è elemento normale, anche se non essenziale, sicché, per esigere il pagamento, il professionista deve provare il conferimento dell’incarico e l’adempimento dello stesso, e non anche la pattuizione di un corrispettivo, mentre è onere del committente dimostrare l’eventuale accordo sulla gratuità della prestazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 ottobre 2019, n. 25392 – L’avvocato che si appropri dell’importo dell’assegno emesso a favore del proprio assistito dalla controparte soccombente in un giudizio civile, omettendo di informare il cliente dell’esito del processo che lo aveva visto vittorioso e di restituirgli le somme di sua pertinenza, pone in essere una condotta connotata dalla continuità della violazione deontologica, destinata a protrarsi fino alla messa a disposizione del cliente delle somme di sua spettanza, sicché, ove tale comportamento persista fino alla decisione del Consiglio dell’ordine, non decorre la prescrizione di cui all’art. 51 del R.d.l. n. 1578 del 1933
il 14 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
L’avvocato che si appropri dell’importo dell’assegno emesso a favore del proprio assistito dalla controparte soccombente in un giudizio civile, omettendo di informare il cliente dell’esito del processo che lo aveva visto vittorioso e di restituirgli le somme di sua pertinenza, pone in essere una condotta connotata dalla continuità della violazione deontologica, destinata a protrarsi fino alla messa a disposizione del cliente delle somme di sua spettanza, sicché, ove tale comportamento persista fino alla decisione del Consiglio dell’ordine, non decorre la prescrizione di cui all’art. 51 del R.d.l. n. 1578 del 1933
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